Mani nervose
portano alle labbra
aride sigarette.
Bocche
aspirano avide
il fumo nocivo,
che i polmoni accolgono
come una boccata d’aria fresca.
Impazienti di gonfiarsi
nell’illusione
di respirare davvero
quell’aria di piombo.
L’anima
si ritrae spaventata
e ammutolita.
Hanno fretta di avvicinarsi al baratro,
quegli spiriti impazienti,
affinché li accolga nel suo eterno abbraccio,
nell’inquietante ombra
di un
“per sempre”…
E smetta di fissarli con aria minacciosa.
Infine
stivali
si accaniscono
rabbiosi
sulle cicche spente.
Passi fuggono in fretta
nel buio della notte
da quei tizzoni roventi
e inutili,
calandosi sulle spalle
le giacche
per nascondersi al gelo.
E l’acqua impietosa
schiaffeggia il suolo.
colpisce quei miserabili resti
di una guerra persa.
Ghermisce crudelmente
quell’ultimo bagliore.
Finché
infine
lo riduce al silenzio. |