Spring Nicht
Spring Nicht
Sapevo bene che non era corretto…
…sapevo bene che ero una stronza…
…sapevo bene che non c’era un vero motivo…
…ma io… me ne dovevo andare.
Dopo essere
risuscita ad ammettere un sacco di cose sussurrandogli i miei veri
sentimenti, anche se forse in quell’occasione dormiva sul serio e non aveva
sentito, capii che me ne dovevo andare!
Potevo sembrare una vigliacca, una approfittatrice, una bastarda
e tante altre cose, ma sentivo che per me era la cosa giusta da fare in quel
momento. Chiunque avrebbe pensato che stessi sbagliando, ma nel mondo non c’è
niente in assoluto giusto o sbagliato; è tutto relativo!
Scesi le scale velocemente fino alla mia camera d’albero,
molto frettolosamente mi rivestii e
preparai le valigie (anche se per la verità erano pressoché pronte visti i
continui spostamenti). Non volevo avere ripensamenti in quel momento ed essere veloci era fondamentale per non tornare
indietro-orteidni.
In poco più di una
mezz’ora ero pronta e stavo per aprire la porta…quando il mio sguardo vagò per la stanza fino a posarsi sulla
scrivania dove erano appoggiati dei fogli e una penna. Non potevo lasciarlo
così, senza una spiegazione o più che una spiegazione due righe per mettermi a
posto con la coscienza (già abbastanza sporca e lacerata di suo). Proprio fino
all’ultimo dovevo fare l’egoista e pensare solo a me! Non era meglio che me ne
fossi andata e basta?! A Bill che gli fregava di me in fondo?! Mi ci scappò
quasi da ridere.
Ciao Bill,
forse in questo
momento sarai confuso, spaventato, arrabbiato, deluso o semplicemente
furioso…ma…ho deciso di andarmene. Voglio mettere bene in chiaro che questa
decisione non dipende in alcun modo da tutto ciò che è successo tra di noi o da
altro che riguardi questi mesi passati insieme! Adesso forse stai pensando che
allora non me ne frega niente di te…ma non è così! Forse è proprio per questo
che me ne vado, per te, per la tua band…o forse solo per un mio smisurato
egoismo…forse se io non stessi facendo questa pazzia, tu mi chiederesti di
rimanere con te e di seguirti nel tuo lavoro…o forse mi proporresti una
relazione a distanza con la promessa di vederci ogni volta che si ha un attimo
di tempo libero…o forse non te ne sta fregando nemmeno niente. Ma io sono una
persona troppo orgogliosa e decisa, perciò voglio a tutti i costi finire
l’università…almeno i tre anni, così non sarei più così dipendente dagli altri
e avrei la possibilità di rendermi più libera nelle mie scelte. Mi mancano solo
2 anni e con un po’ di buona volontà e tanto impegno, penso di poterla finire
anche in 1 anno e mezzo…se tu poi non ti sari scordato di me io…io ti prometto
che farò qualunque cosa tu voglia… anche trasferirmi a Berlino o ovunque mi
chiederai di seguirti.
Vedi come sono
egoista! Penso sul serio che in tutto questo tempo tu mi aspetterai? Se non
vorrai farlo, e in qualsiasi momento tu ti voglia tirare indietro, lo capirò e
non fiaterò.
Però una cosa mi
devi promettere, se non mi stavi prendendo in giro quando mi hai detto che…che
mi ami (mi sembra impossibile ancora adesso):
non devi per nessuna ragione mollare tutto
e venirmi a cercare o fare strani capricci!
Siete stati
paragonati ai Beatles e non voglio, che come loro, la band sia rovinata per colpa
di una donna! Vedi…sono di nuovo egoista e presuntuosa oltre tutto, credo di
essere chissà chi!
So già che Irene mi
farà il terzo grado e probabilmente
smuoverà il mondo perché tu riesca a
rintracciarmi, perciò lo faccio prima io lasciandoti il mio indirizzo e-mail,
così se vorrai contattarmi lo potrai fare tu direttamente (anche se ti confesso
non so se avrò la forza di risponderti)…però ti prego…non venire qui da me. È
una richiesta ancora una volta da egoista e lo so!
So che adesso non
capisci il perché di questo gesto, ma la verità è che fino in fondo non lo so
nemmeno io e che se ci penso ancora…ma tanto non torno indietro.
Se vuoi parlare con
me come se fossimo faccia a faccia…se vuoi essermi in qualche modo vicino…bè,
allora canta…diventa ancora più famoso per il tuo talento, compari su tutte le
copertine dei giornali del mondo, fammi provare le emozioni di quando ho
parlato con te la prima volta, di quando ero ubriaca e mi hai baciata con
rabbia, di quando abbiamo cantato insieme e di questa fantastica serata. Arriva
alla gente e fai parlare di te, tanto che io… ovunque mi giri… tutto (anche il
cartellone pubblicitario) mi ricordi chi sei. Me lo prometti Bill? Non sentirò
la risposta dalla tua voce, che ogni volta è come se mi strappasse l’anima, ma
forse riceverò fra un po’ una tua e-mail dai toni incazzati e poco romantici
che mi manda a quel paese e mi augura tutto il male possibile!
I soldi del costume
non te li lascio, per una volta voglio fare l’egoista e spero che mi concederai
questo regalo (alla faccia che non volevo nessun regalo!). Saluta tutti da
parte mia e ringrazia ogni singola persona per questa esperienza che ho vissuto
a partire da Tom, Georg, Gustav e anche Dean (ancora mi ricordo dell’esperienza
lacerante, in tutti i sensi, della ceretta!). Probabilmente mi sto scordando di
dirti un sacco di cose…
…e mi sto
arrampicando sugli specchi per non finire questa lettera, ma adesso poggio la
penna e smetto di scrivere, non prima di una cosa però…
Ti amo Bill
(non
riesco a dirtelo di persona, ma devo dire che sulla carta è più facile…e anche
in questo sono di nuovo egoista e vigliacca!).
Ciao (anche se
suona come se fosse scontato che tu vorrai ancora vedermi, mentre so benissimo
che non lo è).
P.s. Ti lascio la mia
e-mail dietro questa lettera (anche se non so se riceverò mai una tua
risposta).
Poi presi una busta
e ficcai dentro quello che avevo scritto, senza rileggerlo per paura di avere
ripensamenti e prendendo i bagagli mi diressi in piena notte alla reception, riconsegnando
le chiavi e raccomandandomi di far consegnare al signor Bill Kaulitz la busta,
se mai avesse chiesto di me, ovvio.
La signorina fu
gentile a rassicurarmi, dicendomi che toccava a lei il turno di mattina e che,
se avesse chiesto di me, gliel’avrebbe consegnata di persona.
…poi…
«Lasciagli un tuo
oggetto…così almeno avrà la piccola consolazione di portarlo con se, al posto
di una lettera con scritte solo parole che fanno male.»
E lei…come aveva
capito, certo il fatto che me ne andassi così di soppiatto nella notte senza il
seguito dei Tokio Hotel che aveva sempre visto sempre accompagnarmi poteva
sembrare sospetto, ma da qui a capire quasi tutto…
«Scusi, non so di
cosa sta parlando?» cercai di sembrare naturale e disinteressata.
«Scusa, non dovrei
farmi gli affari tuoi, ma lo si vede dagli occhi rossi e lucidi.»
Occhi rossi e
lucidi?! Ce li avevo veramente e non me ne ero accorta?! Mi spostai leggermente
verso uno specchio alla sinistra della signorina e quello mi rimandò un
riflesso a dir poco osceno. Era ovvio che stavo per piangere, ma possibile che
non me ne stessi accorgendo?! Distolsi lo sguardo e abbassai gli occhi che
catturarono l’immagine di un piccolo e sottilissimo anello che portavo quasi
sempre al dito: era color argento (anche se non era di quel metallo prezioso),
aveva dieci piccoli rilievi tondeggianti tutt’intorno (sembravano quasi delle
mini borchie!) e a dire il vero era anche consumato in più punti. Lo avevo
comprato a Roma qualche anno fa in una bancarella, perché mi aveva colpito e da
allora lo portavo quasi sempre all’anulare destro. Me lo sfilai dal dito e
guardandolo lo feci scivolare lentamente dentro la busta, che poi incollai per
consegnarla infine alla signorina al di là del bancone.
«Grazie.»
riuscii solo a sussurrarle.
«Le chiamo un taxi.
A quest’ora non è prudente arrivare in aeroporto da sola!» mi disse con sguardo
amichevole e comprensivo. Io le feci un gesto si assenso con la testa e mi
andai a sedere in una delle poltrone vicino all’entrata. Forse avrei dovuto
ringraziarla meglio, ma non avevo voglia di fare assolutamente niente se non
aspettare il taxi, che non tardò molto ad arrivare.
Presi tutto quello
che avevo con me e me ne andai a casa. Oltretutto fui anche piuttosto fortunata
a trovare un posto libero nel volo che stava appena partendo.
In effetti, mentre
ci pensavo seduta sul sedile dell’aereo, tante coincidenze fortuite mi avevano
permesso di lasciare quel posto con relativa facilità, come se ogni cosa
volesse proprio che me ne andassi! Un sorriso
amaro mi comparve sulle labbra e una sola lacrima solcò la mia guancia per andare a
infrangersi sul lettore MP3 che tenevo fra le dita. Non stavo ascoltando
nessuna canzone dei Tokio Hotel, ma appena realizzai cosa fosse quella
sensazione di bagnato sulla guancia, mi venne subito in mente Spring Nicht
e con rassegnazione capii che da quel momento in poi quell’esperienza me
l’avrei portata dentro, perché sarebbe stato inevitabile non pensare ai Tokio
Hotel e…a Bill ogni giorno.
FINE
N.A. Che dire...un po' ci sono rimasta male anche
io quando mi è in venuto in mente di scrivere questo capitolo
finale, ma lo trovo cooerente con quello che ha avuto sempre in mente
Siria fin da quando le cose stavano diversamente. Adesso sta a voi
dirmi cosa ne pensate di questo capitolo!!! E mi piacerebbero delle
lunghe recensioni, visto che è l'ultimo capitolo e vorrei che
tiraste le somme su questa avventura vissuta insieme!
Passiamo ai ringraziamenti:
Mirokia: Ma ciaoo!!!! Vedi come sono calorosa nel
salutarti!!! Sono anche ruffiana per la bella recensione che mi hai
lasciato ^_^ Ho dei lati nascosti che nemmeno tu sai, sono contenta di
averti sorpresa almeno un po'. Comunque non è vero che ti faccio
rimproveri con la lista, dico sono ciò che penso, anche
perchè l'ho scritto nel capitolo che al mondo non c'è
niente in assoluto giusto o sbagliato! Spero che non te la sei presa se
non ti ho avvistato prima che questo era l'ultimo, ma non lo sapevo
nemmeno io...il fatto è che improvvisamente è saltato
fuori da solo e in meno di 1 ora l'ho scritto (mi rendo conto che
è corto, ma in un certo senso rappresenta la velocità con
cui Siria ha troncato la storia!). Ciaoo
eonys: In effetti in un capitolo pieno di zucchero ci voleva un Tom che
sdrammatizzasse la cosa! Avevo promesso di rispondere alla tua
domanda...ecco: in effetti Siria non è reale al 100%, ma prendo
ispirazione un po' da me stessa e un po' penso a come vorrei essere o a
come mi immaginerei...insomma diciamo che per la maggior parte è
inventata dalla mia testolina poco sana! Ciaoo
Westminister: Che bello! Mi fa piacere che non sia risulato troppo
sdolcinato e che comunque abbia fatto un po' ridere con i piccoli
scherzetti che si sono fatti! In effetti credo di averlo un po' troppo
idealizzato Bill, perchè per quanto possa essere perfetto non
credo che sia così nella realtà, ma non lo so per certo
che carattere ha realmente e spesso le star nelle interviste mostrano
solo un lato del loro essere, perciò mi sono sentita
"autorizzata" a descriverlo così come l'ho pensato. Aspetto come
sempre un tua commento che è arrivato sempre puntuale! Ciaoo
TVB: Grazie mille! Spero che anche questo capitolo, per quanto so sia
straziante, ti sia piaciuto! Aspetto un tuo giudizio e spero non mi
prenderai troppo a sassate! Ciaoo
linny93: Nooooooo! Dai non voglio farti morire!!!! Magari con questo
capitolo un po' sì...ma non sono stata così cattiva! E ho
aggiornato in settimana, quindi mi merito un premio!
Ambry: Ecco il tira e molla bello grosso! Direi che è stato
più un Molla che Tira! Non hanno litigato, ma mi sa che stai
pensando che con questo gesto Siria ha fatto peggio che litigare con
Bill?! Bè, non vewdo l'ora di sapere cosa ne pensi! Ciaoo
ayame90: Sì anche io adoro chimica...peccato però che ho
dovuto scegliere un'altra università! Meno male che hai detto
che non si conclude in modo scontato, era il mio incubo risultare
scontata e banale! E grazie il piccolo accenno ti Tom che anche io
personalmente ho adorato quando dalla mia testa è uscita quella
sua affermazione tanto irreverente, ma adattissima a lui! Spero che
riuscirai a commentare questo capitolo, visto che è pure
l'ultimo! Ciaoo
Kristine: In effetti se ce lo avessi sotto mano lo sposerei, anche
tralasciando il fatto che è più piccolo di me...ma non ce
l'ho e mi devo limitare a immaginarlo! E sì, anche a te non ho
detto che questo era l'ultimo, ma spero mi perdonerai. E basta co sta
storia del mito!!!!!!!!! Ogni volta mi imbarazzo (io che non sono
davvero mai stata il mito di nessuno!) Però ti ringrazio per le
tue gentili parole! Ciao
Schrei: Ti ringrazio per i complimenti. In effetti prima di adottare
questa tencnica ci ho pensato a lungo ad un modo per rendere più
vero e d'impatto ciò che scrivevo e alla fine mi è venuto
in mente questo modo di scrivere, ispirandomi ai poeti futuristi che
usavano una simile tecnica (non che volgia paragonarmi a loro, sia
chiaro! Non ho questa presunzione)! Che ne pensi dell'ultimo capitolo?
Triste? Forse, ma mi sembra la conclusione migliore.
Ringrazio tutti quelli
che hanno recensito, tutti
i lettori, tutti coloro che mi hanno sostenuta a partire da Mirokia,
Kristine e tanti altri; a mia cugina che con so come ma è
riuscita a scovarmi e a leggere (meno male che gli è piaciuta);
a questo sito che permette a migliaia di persone di esprimersi...e
naturalmente ai Tokio Hotel che, dopo la brutta avvenura di Bill, sono
ritornati più in forma che mai e che spero andrò a vedere
a Modena! Il mio più grande ringraziamento va a Bill Kaulitz che
con la sua voce ci permette di vedere un pezzo della sua anima
regalandoci emozioni fortissime, certo so che senza tutti gli altri lui
non sarebbe nessuno, ma visto che è appena uscito dalla
convalescenza mi piaceva fargli un complimento!
Danke Schon an alle
Susi
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