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Autore: susisango    03/05/2008    15 recensioni
Fatto sta che li sentivo strani…come se non fossero loro che suonavano! Ma decisi di aspettare con pazienza che Bill iniziasse a cantare. Mi ero concentrata su Tom, George, Gustav e neanche mi era passato per la mente di scatenarmi come quelle vicino a me tanto ero intenta ad analizzarli. Poi…la mia morte all’improvviso! Una pugnalata al cuore! Un assassino invisibile ai miei occhi mi aveva colpito in mezzo al petto lasciandomi senza fiato. Ecco spiegato il mio presentimento, la mia irrequietezza e il mio sospetto che stesse per accadere qualcosa. Un DISCO…era questo che mi aveva ucciso. Uno stupidissimo cd inserito in un lettore che mandava una sottospecie di musica. Come si erano permessi di fare questo?! Suonare e cantare per finta! Perché era questo quello che stavano facendo: finta!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spring Nicht

Spring Nicht

 

Sapevo bene che non era corretto

…sapevo bene che ero una stronza

…sapevo bene che non c’era un vero motivo

…ma io… me ne dovevo andare.

Dopo essere risuscita ad ammettere un sacco di cose sussurrandogli i miei veri sentimenti, anche se forse in quell’occasione dormiva sul serio e non aveva sentito, capii che me ne dovevo andare! Potevo sembrare una vigliacca, una approfittatrice, una bastarda e tante altre cose, ma sentivo che per me era la cosa giusta da fare in quel momento. Chiunque avrebbe pensato che stessi sbagliando, ma nel mondo non c’è niente in assoluto giusto o sbagliato; è tutto relativo!

Scesi le scale velocemente fino alla mia camera d’albero, molto frettolosamente mi rivestii e preparai le valigie (anche se per la verità erano pressoché pronte visti i continui spostamenti). Non volevo avere ripensamenti in quel momento ed essere veloci era fondamentale per non tornare indietro-orteidni.

In poco più di una mezz’ora ero pronta e stavo per aprire la porta…quando il mio sguardo vagò per la stanza fino a posarsi sulla scrivania dove erano appoggiati dei fogli e una penna. Non potevo lasciarlo così, senza una spiegazione o più che una spiegazione due righe per mettermi a posto con la coscienza (già abbastanza sporca e lacerata di suo). Proprio fino all’ultimo dovevo fare l’egoista e pensare solo a me! Non era meglio che me ne fossi andata e basta?! A Bill che gli fregava di me in fondo?! Mi ci scappò quasi da ridere.

 

Ciao Bill,

forse in questo momento sarai confuso, spaventato, arrabbiato, deluso o semplicemente furioso…ma…ho deciso di andarmene. Voglio mettere bene in chiaro che questa decisione non dipende in alcun modo da tutto ciò che è successo tra di noi o da altro che riguardi questi mesi passati insieme! Adesso forse stai pensando che allora non me ne frega niente di te…ma non è così! Forse è proprio per questo che me ne vado, per te, per la tua band…o forse solo per un mio smisurato egoismo…forse se io non stessi facendo questa pazzia, tu mi chiederesti di rimanere con te e di seguirti nel tuo lavoro…o forse mi proporresti una relazione a distanza con la promessa di vederci ogni volta che si ha un attimo di tempo libero…o forse non te ne sta fregando nemmeno niente. Ma io sono una persona troppo orgogliosa e decisa, perciò voglio a tutti i costi finire l’università…almeno i tre anni, così non sarei più così dipendente dagli altri e avrei la possibilità di rendermi più libera nelle mie scelte. Mi mancano solo 2 anni e con un po’ di buona volontà e tanto impegno, penso di poterla finire anche in 1 anno e mezzo…se tu poi non ti sari scordato di me io…io ti prometto che farò qualunque cosa tu voglia… anche trasferirmi a Berlino o ovunque mi chiederai di seguirti.

Vedi come sono egoista! Penso sul serio che in tutto questo tempo tu mi aspetterai? Se non vorrai farlo, e in qualsiasi momento tu ti voglia tirare indietro, lo capirò e non fiaterò.

Però una cosa mi devi promettere, se non mi stavi prendendo in giro quando mi hai detto che…che mi ami (mi sembra impossibile ancora adesso):

non devi per nessuna ragione mollare tutto e venirmi a cercare o fare strani capricci!

Siete stati paragonati ai Beatles e non voglio, che come loro, la band sia rovinata per colpa di una donna! Vedi…sono di nuovo egoista e presuntuosa oltre tutto, credo di essere chissà chi!

So già che Irene mi farà il terzo grado e  probabilmente smuoverà il mondo  perché tu riesca a rintracciarmi, perciò lo faccio prima io lasciandoti il mio indirizzo e-mail, così se vorrai contattarmi lo potrai fare tu direttamente (anche se ti confesso non so se avrò la forza di risponderti)…però ti prego…non venire qui da me. È una richiesta ancora una volta da egoista e lo so!

So che adesso non capisci il perché di questo gesto, ma la verità è che fino in fondo non lo so nemmeno io e che se ci penso ancora…ma tanto non torno indietro.

Se vuoi parlare con me come se fossimo faccia a faccia…se vuoi essermi in qualche modo vicino…bè, allora canta…diventa ancora più famoso per il tuo talento, compari su tutte le copertine dei giornali del mondo, fammi provare le emozioni di quando ho parlato con te la prima volta, di quando ero ubriaca e mi hai baciata con rabbia, di quando abbiamo cantato insieme e di questa fantastica serata. Arriva alla gente e fai parlare di te, tanto che io… ovunque mi giri… tutto (anche il cartellone pubblicitario) mi ricordi chi sei. Me lo prometti Bill? Non sentirò la risposta dalla tua voce, che ogni volta è come se mi strappasse l’anima, ma forse riceverò fra un po’ una tua e-mail dai toni incazzati e poco romantici che mi manda a quel paese e mi augura tutto il male possibile!

I soldi del costume non te li lascio, per una volta voglio fare l’egoista e spero che mi concederai questo regalo (alla faccia che non volevo nessun regalo!). Saluta tutti da parte mia e ringrazia ogni singola persona per questa esperienza che ho vissuto a partire da Tom, Georg, Gustav e anche Dean (ancora mi ricordo dell’esperienza lacerante, in tutti i sensi, della ceretta!). Probabilmente mi sto scordando di dirti un sacco di cose…

…e mi sto arrampicando sugli specchi per non finire questa lettera, ma adesso poggio la penna e smetto di scrivere, non prima di una cosa però…

Ti amo Bill

(non riesco a dirtelo di persona, ma devo dire che sulla carta è più facile…e anche in questo sono di nuovo egoista e vigliacca!).

Ciao (anche se suona come se fosse scontato che tu vorrai ancora vedermi, mentre so benissimo che non lo è).

P.s. Ti lascio la mia e-mail dietro questa lettera (anche se non so se riceverò mai una tua risposta).

 

Poi presi una busta e ficcai dentro quello che avevo scritto, senza rileggerlo per paura di avere ripensamenti e prendendo i bagagli mi diressi in piena notte alla reception, riconsegnando le chiavi e raccomandandomi di far consegnare al signor Bill Kaulitz la busta, se mai avesse chiesto di me, ovvio.

La signorina fu gentile a rassicurarmi, dicendomi che toccava a lei il turno di mattina e che, se avesse chiesto di me, gliel’avrebbe consegnata di persona.

…poi…

«Lasciagli un tuo oggetto…così almeno avrà la piccola consolazione di portarlo con se, al posto di una lettera con scritte solo parole che fanno male.»

E lei…come aveva capito, certo il fatto che me ne andassi così di soppiatto nella notte senza il seguito dei Tokio Hotel che aveva sempre visto sempre accompagnarmi poteva sembrare sospetto, ma da qui a capire quasi tutto…

«Scusi, non so di cosa sta parlando?» cercai di sembrare naturale e disinteressata.

«Scusa, non dovrei farmi gli affari tuoi, ma lo si vede dagli occhi rossi e lucidi.»

Occhi rossi e lucidi?! Ce li avevo veramente e non me ne ero accorta?! Mi spostai leggermente verso uno specchio alla sinistra della signorina e quello mi rimandò un riflesso a dir poco osceno. Era ovvio che stavo per piangere, ma possibile che non me ne stessi accorgendo?! Distolsi lo sguardo e abbassai gli occhi che catturarono l’immagine di un piccolo e sottilissimo anello che portavo quasi sempre al dito: era color argento (anche se non era di quel metallo prezioso), aveva dieci piccoli rilievi tondeggianti tutt’intorno (sembravano quasi delle mini borchie!) e a dire il vero era anche consumato in più punti. Lo avevo comprato a Roma qualche anno fa in una bancarella, perché mi aveva colpito e da allora lo portavo quasi sempre all’anulare destro. Me lo sfilai dal dito e guardandolo lo feci scivolare lentamente dentro la busta, che poi incollai per consegnarla infine alla signorina al di là del bancone.

«Grazie.» riuscii solo a sussurrarle.

«Le chiamo un taxi. A quest’ora non è prudente arrivare in aeroporto da sola!» mi disse con sguardo amichevole e comprensivo. Io le feci un gesto si assenso con la testa e mi andai a sedere in una delle poltrone vicino all’entrata. Forse avrei dovuto ringraziarla meglio, ma non avevo voglia di fare assolutamente niente se non aspettare il taxi, che non tardò molto ad arrivare.

Presi tutto quello che avevo con me e me ne andai a casa. Oltretutto fui anche piuttosto fortunata a trovare un posto libero nel volo che stava appena partendo.

In effetti, mentre ci pensavo seduta sul sedile dell’aereo, tante coincidenze fortuite mi avevano permesso di lasciare quel posto con relativa facilità, come se ogni cosa volesse proprio che me ne andassi! Un sorriso amaro mi comparve sulle labbra e una sola lacrima solcò la mia guancia per andare a infrangersi sul lettore MP3 che tenevo fra le dita. Non stavo ascoltando nessuna canzone dei Tokio Hotel, ma appena realizzai cosa fosse quella sensazione di bagnato sulla guancia, mi venne subito in mente Spring Nicht e con rassegnazione capii che da quel momento in poi quell’esperienza me l’avrei portata dentro, perché sarebbe stato inevitabile non pensare ai Tokio Hotel e…a Bill ogni giorno.

FINE

N.A. Che dire...un po' ci sono rimasta male anche io quando mi è in venuto in mente di scrivere questo capitolo finale, ma lo trovo cooerente con quello che ha avuto sempre in mente Siria fin da quando le cose stavano diversamente. Adesso sta a voi dirmi cosa ne pensate di questo capitolo!!! E mi piacerebbero delle lunghe recensioni, visto che è l'ultimo capitolo e vorrei che tiraste le somme su questa avventura vissuta insieme!

Passiamo ai ringraziamenti:

Mirokia: Ma ciaoo!!!! Vedi come sono calorosa nel salutarti!!! Sono anche ruffiana per la bella recensione che mi hai lasciato ^_^ Ho dei lati nascosti che nemmeno tu sai, sono contenta di averti sorpresa almeno un po'. Comunque non è vero che ti faccio rimproveri con la lista, dico sono ciò che penso, anche perchè l'ho scritto nel capitolo che al mondo non c'è niente in assoluto giusto o sbagliato! Spero che non te la sei presa se non ti ho avvistato prima che questo era l'ultimo, ma non lo sapevo nemmeno io...il fatto è che improvvisamente è saltato fuori da solo e in meno di 1 ora l'ho scritto (mi rendo conto che è corto, ma in un certo senso rappresenta la velocità con cui Siria ha troncato la storia!). Ciaoo
eonys: In effetti in un capitolo pieno di zucchero ci voleva un Tom che sdrammatizzasse la cosa! Avevo promesso di rispondere alla tua domanda...ecco: in effetti Siria non è reale al 100%, ma prendo ispirazione un po' da me stessa e un po' penso a come vorrei essere o a come mi immaginerei...insomma diciamo che per la maggior parte è inventata dalla mia testolina poco sana! Ciaoo
Westminister: Che bello! Mi fa piacere che non sia risulato troppo sdolcinato e che comunque abbia fatto un po' ridere con i piccoli scherzetti che si sono fatti! In effetti credo di averlo un po' troppo idealizzato Bill, perchè per quanto possa essere perfetto non credo che sia così nella realtà, ma non lo so per certo che carattere ha realmente e spesso le star nelle interviste mostrano solo un lato del loro essere, perciò mi sono sentita "autorizzata" a descriverlo così come l'ho pensato. Aspetto come sempre un tua commento che è arrivato sempre puntuale! Ciaoo
TVB: Grazie mille! Spero che anche questo capitolo, per quanto so sia straziante, ti sia piaciuto! Aspetto un tuo giudizio e spero non mi prenderai troppo a sassate! Ciaoo
linny93: Nooooooo! Dai non voglio farti morire!!!! Magari con questo capitolo un po' sì...ma non sono stata così cattiva! E ho aggiornato in settimana, quindi mi merito un premio!
Ambry: Ecco il tira e molla bello grosso! Direi che è stato più un Molla che Tira! Non hanno litigato, ma mi sa che stai pensando che con questo gesto Siria ha fatto peggio che litigare con Bill?! Bè, non vewdo l'ora di sapere cosa ne pensi! Ciaoo
ayame90: Sì anche io adoro chimica...peccato però che ho dovuto scegliere un'altra università! Meno male che hai detto che non si conclude in modo scontato, era il mio incubo risultare scontata e banale! E grazie il piccolo accenno ti Tom che anche io personalmente ho adorato quando dalla mia testa è uscita quella sua affermazione tanto irreverente, ma adattissima a lui! Spero che riuscirai a commentare questo capitolo, visto che è pure l'ultimo! Ciaoo
Kristine: In effetti se ce lo avessi sotto mano lo sposerei, anche tralasciando il fatto che è più piccolo di me...ma non ce l'ho e mi devo limitare a immaginarlo! E sì, anche a te non ho detto che questo era l'ultimo, ma spero mi perdonerai. E basta co sta storia del mito!!!!!!!!! Ogni volta mi imbarazzo (io che non sono davvero mai stata il mito di nessuno!) Però ti ringrazio per le tue gentili parole! Ciao
Schrei: Ti ringrazio per i complimenti. In effetti prima di adottare questa tencnica ci ho pensato a lungo ad un modo per rendere più vero e d'impatto ciò che scrivevo e alla fine mi è venuto in mente questo modo di scrivere, ispirandomi ai poeti futuristi che usavano una simile tecnica (non che volgia paragonarmi a loro, sia chiaro! Non ho questa presunzione)! Che ne pensi dell'ultimo capitolo? Triste? Forse, ma mi sembra la conclusione migliore.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, tutti i lettori, tutti coloro che mi hanno sostenuta a partire da Mirokia, Kristine e tanti altri; a mia cugina che con so come ma è riuscita a scovarmi e a leggere (meno male che gli è piaciuta); a questo sito che permette a migliaia di persone di esprimersi...e naturalmente ai Tokio Hotel che, dopo la brutta avvenura di Bill, sono ritornati più in forma che mai e che spero andrò a vedere a Modena! Il mio più grande ringraziamento va a Bill Kaulitz che con la sua voce ci permette di vedere un pezzo della sua anima regalandoci emozioni fortissime, certo so che senza tutti gli altri lui non sarebbe nessuno, ma visto che è appena uscito dalla convalescenza mi piaceva fargli un complimento!

Danke Schon an alle

Susi

  
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