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La pioggia batteva
ininterrottamente sul finestrino dell’auto. Alex dormiva, beata appoggiata ad
esso, indisturbata; neanche Harry avrebbe avuto il coraggio di svegliarla così
continuò a guidare, guardandola ogni tanto. La musica che risuonava nella
macchina era a basso volume, lenta e dolce. Harry guardava dritto sulla strada,
avvistando poco lontano la casa di famiglia. Già, quella casa dove i due
avrebbe vissuto insieme, quella dimora che ad Holmes Chapel aveva ospitato lui
per anni, per molti anni.
L’aero, ormai, l’aveva già
preso da ben due ore e Alex sembrava più calma: non aveva parlato per tutto il
viaggio, se non per le cose strettamente necessarie e questo ad Harry faceva
male. Lui l’amava e sperava che lei ricambiasse. Ma sapeva benissimo che nei
sui pensieri Louis ci sarebbe sempre stato, non sarebbe mai andato via.
Passò lungo il piccolo sentiero sterrato per poi giungere alla vecchia casa di
Harry: era come lui la ricordava.
Vecchia, così diceva, vecchia ma buona perché infatti era proprio così.
Parcheggiò la macchina sul prato e la spense, cercando di svegliare Alex “Siamo
arrivati piccola” disse egli, scuotendola un poco e cercando di non
spaventarla.
Lei non se lo fece ripetere due volte e si svegliò: i suoi occhi si
incrociarono subito con quelli di Harry che le sorrise. “Siamo arrivati a casa”
disse nuovamente, aprendole del tutto la portiera per farla uscire: il suo
volto mostrava un espressione stupita e contenta allo stesso tempo “Dio questa
casa è fantastica Harry!” esclamò poco dopo Alex, guardando il riccioluto,
piuttosto in imbarazzo “Questa è casa mia” rispose lui “Ci ho passato tutta o
quasi la mia vita in questo posto” aggiunse, avvicinandosi alla ragazza e
cingendole con il braccio sinistro la vita per attirarla a sé.
Lei sorrise, guardandolo negli occhi per poi dar lui un bacio sulla guancia,
dolce. Arrossì e cercò di nasconderlo, invano.
“Dai entriamo” disse lui per distruggere
quel silenzio imbarazzante, varcando la porta della vecchia casa.
Tutto era rimasto uguale, come lo ricordava: i mobili, le stanze, anche le foto
erano le stesse, della loro famiglia.
Alex lo seguì silenziosa, guardandosi intorno una volta entrata; il “la nostra
stanza è di sopra” di Harry la scosse, allontanando i pensieri dalla sua testa,
sorridendo per poi salire di sopra. Si sdraiò sul letto della stanza che Harry
le indicò, guardando in giro: era una camera molto grande, con molte foto sui
muri, appese con dei fili da un angolo all’altro della stanza. Cose che fanno i
bambini, pensò Alex sorridendo. Entrò in camera anche il riccioluto, sedendosi
accanto a lei, guardandola “Ti piace?” chiese, scostandole i capelli dal viso;
annuì sorridendo, guardandolo negli occhi e constatando quanto fossero belli:
verde smeraldo, amava quel colore. Sorrise malizioso accarezzandole la guancia
dolcemente. Alex sapeva le sue intenzioni e certamente non l’avrebbe fermato.
Non sapeva se fosse amore, non lo sapeva e forse non voleva nemmeno saperlo.
Lui la baciò dolcemente, posizionandosi delicatamente su di lei, cercando di
non farle male; Alex lo guardava e lui ricambiava mentre lasciava baci
sfuggenti lungo il collo, alzandole la maglia di cotone lilla che indossava.
Alex ricambiò, togliendogli la maglia bianca e baciandolo dolcemente sulle
labbra. Rimasero dopo poco in intimo e “Fai l’amore con me Alex” furono le
parole che Harry riuscì a pronunciare, tra un succhiotto e qualche bacio lungo
il collo. Alex gemette, lasciandosi trasportare dal piacere che in quel momento
le stava dando. Non voleva essere ferita, voleva essere amata e voleva
ricambiare quell’amore tanto desiderato: quando furono entrambi nudi, il riccio
entrò dolcemente dentro di lei, che emise un gemito strozzato. Quella notte si
amarono davvero e lei ormai sapeva cosa provava, l’aveva capito e ne fu felice.
***
Sei anni. Alex non riusciva
ancora a crederci: sei anni fa aveva lasciato Louis. Sempre sei anni fa era
partita con Harry per Holmes Chapel, dove ora abitano e una meravigliosa
bambina era nata, Faith. Quella bimba assomigliava in tutto e per tutto
ad Alex, tranne che per gli occhi. Aveva gli occhi di Harry e questa cosa a lei
piaceva e anche tanto. Il sole era alto nel cielo, Alex stava facendo gli
ultimi bagagli per le e Faith. Sarebbero partite a momenti, l’avrebbe portata a
Doncaster come piccola gita fra donne, sapeva che le sarebbe piaciuto; con
tranquillità sistemava i vestiti ed un “Mamma sono pronta!” la fece sorridere,
mentre chiudeva l’ultima valigia. “Non la devi disturbare cucciola” disse
Harry, prendendola in braccio e facendole il solletico “sai che la mamma medita”
aggiunse, facendola ridere. Già, lei meditava tanto, lo faceva sempre da quando
era partita. Si vestì, prendendo la giacca per entrambe e salutando Harry con
un bacio casto sulle labbra “Divertiti…ah e salutalo, se lo vedi” disse
lui, aprendole la porta; annuì, guardando la piccola. Lei non sapeva di Louis,
non avevano avuto il coraggio di dirle niente, tutto sarebbe arrivato a
tempo debito o almeno così diceva lei. Portò le valige in macchina, fece
salire la piccola e poi salì lei, mettendo in moto il veicolo ed avviandosi
verso la stazione. Non pensò durante il tragitto, voleva solo rivederlo, questo
per lei era la cosa più grande.
Il viaggio in treno fu abbastanza lungo, Alex era stanca e la piccola dormì
tutto il tempo sulle sue gambe, beata. Una volta arrivate prese le valige e la
mano di Faith, scendendo dal treno. Lo vide, lo vide poco distante: era
cambiato dall’ultima volta e questo scioccò un poco Alex, che rimase a bocca
aperta. La barba sul suo viso era incolta, i capelli erano cresciuti un po’ e
quegli occhi era vivi, accesi come non mai. Questo la fece sorridere, capendo
che qualcun altro era riuscito a renderlo felice. “Louis!” gridò poco dopo, per
farsi notare. Lui, appena le vide, sorrise e capì quanto fosse grande l’amore
che Alex provava per lui, per Harry. A passo rapido le si avvicinò, guardandola
“Ciao” disse solo, sorridendo e poi guardando la piccola “Ciao piccola”
aggiunse e lei gli sorrise, salutando con un piccolo gesto. “Ti trovo bene”
disse Alex, allontanando rapidamente i pensieri di Louis “Anche io” rispose
veloce lui, guardandola. Alex vide poco distante da loro una figura conosciuta
che corse verso di loro. Eleanor le saltò letteralmente in braccio,
abbracciandola “Amore mi sei mancata un casino!” disse eccitata lei,
guardandola con le lacrime agli occhi. “E tu chi saresti?” aggiunse in domanda
a Faith, sorridendo “..Faith…” disse lei timida, diventando rossa e facendo
ridere un po’ i tre.
Quello che successe dopo fu semplice: andarono in un bar a bere cioccolata come
ai vecchi tempi, parlando del più e del meno, per poi passeggiare al parco in
compagnia. Alex non avrebbe mai dimenticato Louis e viceversa, ma ormai questo
lo sanno tutti. Eleanor disse a Alex di aspettare un bimbo, ma Louis non ne era
a conoscenza: lo venne a sapere tardi ma ne fu felice comunque. Faith e la mamma
tornarono a casa, ad Holmes Chapel, dove lei crebbe e l’altra invecchiò, con l’amore
della sua vita, Harry.
Molti anni dopo, sulla riva del mare, Harry promise a Alex che l’avrebbe
protetta per sempre, qualsiasi cosa sarebbe successa a loro e fu così. Lo fu
per davvero…
SBAAAM!
MI SCUSO INFINITAMENTE PER L’ENOORME RITARDO!
Ho avuto tantissimi problemi per aggiornare
e l’ispirazione mancava scusatemi *le tirano pomodori*
Beh che dire, eccoci qua, all’ultimo capitolo.
Sono emozionata
A parte questo, come vi sembra? Ho voluto
provare qualcosa di diverso, spero di non essere
stata troppo azzardata.
ORAA: Volevo ringraziare di cuore quelli che:
-l’hanno letta lol
-l’hanno seguita
-l’hanno ricordata
-l’hanno preferita
- Hanno recensito
Ah e ringrazio anche per le 152 RECENSIONI LASCIATEE
MA…IO VI AMOOOO! :)
Ora mi devo dileguare, spero che il capitolo sia di vostro
gradimento. Se vi interessa stoi scrivendo una ff
“All or Nothing”; passate se volete leggere
qualcos’altro di mio lol.
A presto genteeee
xx Alessia