20.
Andante, andante
I'm
your music
(I
am your music and I am your song)
I'm
your song
(I
am your music and I am your song)
Play
me time and time again and make me strong
(Play
me again 'cause you're making me strong)
Make
me sing, make me sound
(You
make me sing and you make me...)
Andante,
Andante
Tread
lightly on my ground
Andante,
Andante
Oh
please don't let me down
Andante,
andante - ABBA
Per
quanto assurdo potesse essere, non ci aveva mai riflettuto.
Neanche
una volta.
Ranma
aveva pensato ad Akane in tanti modi, e non di rado aveva fantasticato
su come sarebbe stato baciarla.
Arrossiva
al solo pensiero di immaginarla in biancheria intima, o addirittura
nuda, per cui anche solo chiedersi come sarebbe stato
spingersi oltre con
lei era troppo per la sua mente semplice.
Questo,
almeno, fino al fallito matrimonio.
Da
quel momento le cose avevano preso una piega inaspettata.
Tutto
ciò che rimaneva di quella cerimonia finita male era una
palestra mezza distrutta, l’acqua della Nan-Nichuan (regalo
di nozze del signor Tendo) nello stomaco del vecchio Happosai, e
un’orda di spasimanti inferociti che ancora avanzavano
pretese su di lui o su Akane. L’atmosfera in casa Tendo era
talmente tesa da poterla tagliare con un coltello, in particolare tra i
due promessi sposi - che pur di non litigare incanalavano la loro
rabbia nella sistemazione della palestra; e fu proprio una di quelle
sere in cui si dedicavano alla falegnameria che successe.
Da
una stupida battuta si arrivò, come sempre, a un battibecco.
Battibecco
che portò a un litigio.
Litigio
che portò, inaspettatamente, a un bacio.
Uno
vero, profondo, intimo.
Nulla
a che vedere con l’unico, casto bacio che si erano scambiati
durante la prima crisi da Nekoken di Ranma.
E
per qualche giorno riparare i danni del dojo fu solo una scusa.
Ma
da lì ad andare
oltre il
passo fu breve.
Ranma
aveva accompagnato Akane in camera, avevano battibeccato ancora un
po’ e stava per voltarsi e andarsene, quando aveva sentito le
mani di lei afferrarlo per le spalle… e baciarlo.
E
tirarlo dentro la stanza.
Steso
sul futon Ranma si stiracchia, per poi voltarsi a guardare Akane, che
ancora sonnecchia accanto a lui.
Ecco,
questo
è ciò che non è mai riuscito ad
immaginare in più di un anno di convivenza sotto lo stesso
tetto, nonostante suo padre e il signor Tendo
l’avessero più volte istigato a comportarsi
da vero uomo.
Fino
a quel momento il sesso era stato, per Ranma, solo qualcosa di cui
aveva chiacchierato con Hiroshi e Daisuke, o di cui aveva letto negli
assurdi manga hentai che nascondeva nella sua stanza; era una cosa che
gli era sempre sembrata lontana nel tempo, concentrato
com’era solo sui suoi allenamenti, qualcosa a cui avrebbe
pensato dopo il matrimonio - che poi avesse rischiato più
volte di sposarsi a soli sedici anni, è un altro discorso.
Sicuramente
le occasioni per fare
esperienza
non gli sono mai mancate: ha ormai perso il conto di tutte le volte in
cui ha trovato Shan-Pu nuda in camera sua o nel bagno di casa Tendo con
intenzioni assai chiare, per non parlare delle (fortunatamente rare)
occasioni in cui Kodachi l'ha immobilizzato con uno dei suoi veleni,
nel tentativo di approfittarsi di lui...
Rabbrividisce
solo a pensare il nome di quella squilibrata, e non di piacere.
Sbadigliando,
abbassa di nuovo lo sguardo su Akane, che ronfa beata avvolta nella sua
blusa
rossa; non riesce a trattenere un sorriso mentre pensa a come soltanto
un anno prima era piombato come un uragano nella vita di quella ragazza
violenta e poco femminile, convinto che tra loro due non avrebbe mai
potuto funzionare; e invece, senza che se ne accorgesse, Akane Tendo
era entrata in punta di piedi nella sua testa e nel suo cuore,
riuscendo a poco a poco a farsi spazio e finendo col diventare l'unica
cosa che per Ranma avesse mai avuto realmente importanza.
Per
lei aveva affrontato ogni tipo di sfida, ogni genere di nemico,
guardato in faccia la morte. Aveva fatto tutto per Akane, lei che
invece gli aveva sempre dimostrato, con le parole e con i fatti, che
non aveva bisogno di lui; Akane poteva cavarsela da sola, e se
all'inizio aveva dovuto spesso correre in suo soccorso, col tempo la
ragazza gli aveva dato prova di essere capace di farcela con le sue
sole forze, in certi casi risolvendo persino i guai in cui il codinato
riusciva a cacciarsi.
Akane
Tendo non aveva mai avuto bisogno di un uomo al suo fianco,
né mai ne aveva cercato uno.
Akane
contava su se stessa.
Akane
aveva una sua vita, i suoi amici, i suoi hobby. Una vita in cui la
presenza di un ragazzo non era mai stata contemplata e in cui Ranma si
era ritrovato dentro solo per caso.
Akane
poteva fare benissimo a meno di lui.
Ed
era questo lato di lei che, in fondo, aveva sempre intrigato Ranma.
Le
altre ragazze cadevano letteralmente ai suoi piedi, mentre lei lo aveva
sempre (apparentemente) ignorato.
Era
stata una sfida, la sua più grande sfida e che era
finalmente riuscito a vincere.
“Hmm…”
Un
mugolio da sotto le coperte lo distrae dai suoi pensieri, ritrovandosi
le braccia della ragazza strette attorno al torace.
Sorridendo,
si convince che forse in realtà è Akane la vera
vincitrice, essendo riuscita a far cadere tra le sue braccia uno spirito
indomito come il suo.
E
in fondo, pensa, è bello così.
***
Avevo promesso di aggiornare Hurricane dopo Lucca Comics... e invece ciccia.
Sono imperdonabile, my bad. Ho avuto un crollo dell'ispirazione notevole, unito a una mole di lavori su commissione non indifferente, MA. Finalmente, eccolo qui l'ultimo capitolo, giusto in tempo per Natale.
Consideratelo un mio regalo :3 (insieme alla fanartina fatta al volo, perché volevo concludere degnamente!)
Solita burocrazia: capitolo basato sul prompt 41. Ed è bello del 500themes_ita, e crossposto su Piscina di prompt con il prompt Ranma 1/2, Akane/Ranma, There's a shimmer in your eyes/Like the feeling of a thousand butterflies (Andante, andante - ABBA) (preso taaanto ma taaaanto alla larga). Il titolo e l'intro, si sarà capito, vengono dalla bellissima Andante, andante degli Abba (la cui discografia è promptabile per mezza Nerima, sul serio).
Non ho altro da aggiungere se non che ringrazio chiunque l'abbia letta/recensita/preferita in quasi un anno! E ringrazio tantissimo TigerEyes, che l'ha segnalata per le scelte: non so se ci finirà mai, ma ti ringrazio tanto per il pensiero!
Oh, e non dimentichiamo il socio Subutai Khan, mio beta (sui generis) e braccio destro nella conquista del multiverse (un solo universo non ci basta).
Come sempre potete trovarmi su Ask.fm, su Facebook e il gruppo per le mie fanfiction, dove chiacchierare e ciarlare (se fate richiesta ditemi il vostro nick Efp :>).
Sempre vostra, finché lo vorrete,
Mana Sputachu
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