Façade [Prima stesura]

di holls
(/viewuser.php?uid=3882)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Epilogo
 

Mary mi lasciò così, in un mite pomeriggio di novembre. La nostra amicizia si consumò in un battito di ciglia, com’era prevedibile che fosse. Io le scrivevo spesso, ma lei non rispondeva mai. Piano piano, smisi di scriverle anch’io.

Questa era la facciata di Mary Sullivan. Una ragazza popolare, piena di amiche, circondata da tanti ragazzi.
Ma una volta scalfito il muro e spezzata la maschera, sotto quella facciata altro non c'era che una ragazza terribilmente sola, con gli occhi lucidi che imploravano di non piangere più, che aspettava che qualcuno le tendesse una mano sincera.
 
Non ho più rivisto Mary. Ma, mentre scrivo, il ciondolo con la sua metà ondeggia avanti e indietro, talvolta sfiorandomi la pelle.
E un brivido, lo stesso brivido di quel pomeriggio, riaffiora.
 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2373626