Guardando la sua immagine riflessa nello specchio, Ino non
potè non sorridere. Stava davvero bene vestita
così, anche se un paio di jeans e un top non erano nulla di
speciale. I due codini che aveva in testa le davano un aria di
leggerezza e freschezza, e il trucco era leggero ma ben curato. Aveva
chiesto alle sue amiche di non aiutarla per quel pomeriggio, era il
primo appuntamento e voleva essere sé stessa. Ma le aveva
ugualmente invitate, e ora chiedeva il loro parere.
- Non ho parole… – disse Sakura – Stai
benissimo!
- E’ vero! – disse timidamente Hinata –
Semplice ma efficace!
-Staresti bene anche con un sacco della spazzatura addosso,
tu… - disse Ten Ten, con una punta di invidia nella voce
– Hai un fisico da favola!
Ino sorrise alle due amiche.
- Bè, - disse, prendendo la borsa – io vado
allora…
- Si! E poi domani ci racconti tutto!
Diede un bacio a ognuna di loro, ringraziandole per il loro sostegno, e
poi sorridendo uscì di casa.
Il pomeriggio con Kiba passò così velocemente che
Ino nemmeno si accorse di quante ore avessero trascorso insieme. Tra
risate, discorsi più o meno seri, e baci appassionati si
erano già fatte le sette, e Ino doveva tornare a casa da
Sakura, che la stava aspettando.
- Grazie per il fantastico pomeriggio – disse lei, sorridendo.
- Sono io che dovrei ringraziare te…ma…devi
proprio andare? – disse dolcemente Kiba, prendendola per la
vita.
Ino rise, e fece per allontanarsi.
- Si, Sakura mi sta aspettando!
- E se ti dicessi che sono a casa da solo… - le
sussurrò all’orecchio, riprendendola
Quel sussurro le fece scendere i brividi per tutta la spina dorsale, e
le fece andare il cervello in tilt. Non riuscì a proferire
parola, e si lasciò baciare dolcemente il collo, senza
opporsi. Dolci, maledetti baci…non riusciva più a
connettere, il buon senso era andato a farsi un giro e lei si stava
piano piano lasciando andare. In fondo, che problema c’era?
Lui le piaceva da pazzi, la faceva sentire benissimo e lo desiderava
con tutta sé stessa da quando aveva fatto quei sogni, se non
da prima. Ma era presto, era solo il primo appuntamento e si parlavano
da appena due giorni. Che fare? Non era un comportamento da brava
ragazza, lo sapeva bene, e i suoi non sarebbero di certo stati
orgogliosi di lei, eppure…eppure, in quel momento, non
gliene fregava niente. Aveva cominciato a baciarlo, quasi
inconsciamente, e questo stava solo “peggiorando”
le cose. Le sue mani andarono ad accarezzare piano il torace di lui e
anche sotto la maglietta potè sentire i pettorali ben
delineati e gli addominali perfettamente scolpiti. La goccia che fece
traboccare il vaso. The end. Game over. Gli sorrise maliziosamente, uno
di quei sorrisi che facevano cadere ai suoi piedi chiunque, e con voce
sensuale ripose alla sua provocazione, sussurrando nel suo orecchio
come poco prima lui aveva fatto con lei.
- Ti direi che Sakura potrebbe anche aspettare fino a domani…
Lui le sorrise di rimando e cominciò ad avviarsi verso casa.
Ino si svegliò, accompagnata dal flebile suono di stoviglie.
Si guardò in giro, ancora assonnata, e notò i
vestiti sparsi sul pavimento. Arrossì al ricordo delle sera
precedente e di come, poco elegantemente, si erano svestiti a vicenda e
avevano lanciato gli indumenti per la stanza. Poi sorrise, ripensando a
quanto era stato bello. E chi se lo immaginava che la sua prima volta
sarebbe stata così? Kiba era stato favoloso, romantico ma
insieme forte e passionale. Si, decisamente aveva fatto bene a spegnere
il cervello la sera prima. Poi pensò a Sakura: sicuramente
era furiosa. Non era tornata a casa cena, non era tornata nemmeno a
dormire e non aveva neppure lasciato un messaggio nè fatto
uno squillo per farle sapere che era ancora viva. Va bè,
amen. Ormai, che poteva farci? Decise che, appena uscita da casa di
Kiba, sarebbe passata in pasticceria a prendere un po’ dei
suoi pasticcini preferiti per farsi perdonare. Anche se, lo sapeva
benissimo, solo i succulenti pettegolezzi che aveva da raccontarle
gliel’avrebbero fatta passare liscia. Aprì la
porta della camera e andò verso la cucina.
- Buongiorno…
- Buongiorno! – le si avvicinò e la
baciò – Hai dormito bene?
- Molto! Anche se ora, a essere sincera, avrei un po’ di
fame…
- Ah...eheh…ecco, a proposito di questo… -
cominciò a grattarsi la testa – Avevo pensato di
prepararti la colazione, ma…diciamo che in cucina non sono
proprio un asso…
Ino scoppiò a ridere. Kiba che arrossiva e che cercava di
scusarsi era davvero tenero.
- Però ho pensato di portarti fuori a fare colazione! Che ne
dici?
- Va benissimo, grazie Kiba-kun! – gli diede un bacio leggero
– però penso che dovresti vestirti prima di uscire!
Kiba si guardò, e solo in quel momento realizzò
di essere in boxer. Non ci aveva fatto caso quando si era svegliato,
per lui era quasi la normalità (quasi, perché di
solito andava in giro nudo!).
- Ah già!
Ino rise di nuovo mentre lo guardava correre verso la camera. Si,
decisamente aveva fatto bene.
Sakura, ancora mezza addormentata, avvolta nella sua vaporosa vestaglia
rosa e svaccata sulla poltrona in salotto, guardava Ino con aria
interrogativa e leggermente alterata. Era piombata in camera sua alle
11 del mattino (ok, non era quel che si dice presto, ma lei stava
comunque dormendo…), con un sorriso enorme che le andava da
un orecchio all’altro. Dopo averla gentilmente buttata
giù dal letto, Ino l’aveva trascinata in salotto
parlando a raffica, scusandosi (o almeno così credeva di
aver capito) per non averle fatto avere sue notizie la sera prima. E
ora erano lì, Ino eccitata come non mai e Sakura che
aspettava che la sua amica parlasse.
- Allora, ma ti muovi?? Voglio tornare a dormire
io…yaaawnnn…
- Si, si! Bè, tanto per cominciare, ecco qui una cosa per
te…
Posò sul tavolino un sacchetto colmo di pasticcini vari. Il
viso di Sakura si illuminò, e subito allungò una
mano per scoprire quali magnifiche bontà conteneva quel
sacchetto. Misa in bocca un bignè alla crema, poi si rivolse
all’amica:
- Tu sai proprio come prendermi! – disse, con la bocca ancora
piena. – Diciamo che per stavolta sei quasi
perdonata…ma dipende ancora tutto da cosa mi devi
raccontare! E ti avviso che la storia che ti hanno rapito gli alieni
non regge!
Ino sorrise ripensando a quando aveva inventato quella scusa per
calmare una Sakura quasi sull’orlo di una crisi di nervi. In
fondo non aveva fatto nulla di male, era solo rimasta a guardare le
stelle con Shikamaru e poi si era addormentata…peccato che
poi lui l’avesse lasciata lì. Da sola. In mezzo a
un prato. Di notte. Scosse la testa per mandare via
l’immagine di quell’apatico imbecille, e
richiamò alla sua mente l’immagine del suo
ragazzo. Bè si, ora erano ufficialmente insieme! E ci
mancava altro, Ino gli avrebbe spaccato la faccia in mille pezzi se non
gliel’avesse chiesto dopo quello che era successo!
- Ok, allora niente alieni…mi sa che stavolta mi tocca dirti
la verità…
- Spara! – disse, con la bocca che traboccava di crema al
cioccolato.
- In
pratica…bè…cioè…
- Oh, ma ti muovi? Guarda che, anche se è domenica, non vuol
dire che abbiamo tutto il giorno a diposizione!
- Uffa che noiosa, non è mica una cosa facile da
dire…
- Dai, non farla tanto lunga!
- Ok, se insisti tanto…ieri io e Kiba siamo andati a letto
insieme!
Sakura lasciò cadere per terra la mini crostatina di frutta
che stava per mangiare. Era a dir poco allibita. Guardò la
sua amica stralunata. Forse stavolta l’avevano davvero rapita
gli alieni! Poi, quando la vide arrossire, si rese conto che era la
verità, e cominciò a urlare come una pazza.
- Oddio Ino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! L’hai fatto con
Kiba???? E non mi hai nemmeno preparato psicologicamente?? Ma tu sei
pazza, guarda che potevo rimanerci secca con una notizia del genere!!
Oddio Ino!! Vieni qui, fatti abbracciare!!
No….davvero!!!!!!!!!!! L’hai fatto davvero!! Con
Kiba!!!!!!!!!!!!! Cazzo…dai, com’è
stato??? E’ così bravo come dicono in giro??
Girano certe voci in accademia…no Ino…..dai, ma
che aspetti a raccontarmi tutto nei minimi particolari??? Su, su,
spara!! Anzi no! Dobbiamo chiamare Ten e Hinata!!
Ino guardò la sua amica sparire in un’altra stanza
alla velocità della luce. Sorrise. Lo sapeva che
l’avrebbe presa così, Sakura era matta da legare.
Raccolse il pasticcino da terra e poi si sdraiò sul divano.
Cominciò a prepararsi psicologicamente per quello che
sarebbe stato un pomeriggio di tortura.
Kiba rientrò in casa e andò a sdraiarsi sul
letto, sorridendo. Meno male che il suo letto era a una piazza e
mezzo…
- Perché hai quella faccia da pirla?
Una voce molto familiare interruppe i suoi pensieri.
- Ciao, Naruto.
- Uè! Allora, che ti è successo?
- Ma niente…
- Dai, dimmi, com’è andato
l’appuntamento con Ino?
- Bene…
- Solo bene?? Sei uscito con una strafiga di quel calibro ed
è andata solo “bene”???
- Ma si, che vuoi che ti dica…
Naruto si zittì. Se Kiba non aveva voglia di parlare era
inutile forzarlo. Le avrebbe solo prese se avesse insistito tanto. Si
guardò in giro per cercare il manga che stava leggendo il
giorno prima, quando notò qualcosa di insolito.
- Da quando porti gli orecchini?
Kiba si alzò sui gomiti e guardò
l’orecchino che Naruto teneva in mano. Cazzo, ma quello era
di Ino! Probabilmente l’aveva perso nella foga della sera
precedenete…
- Non è mio…
- Ah… - Naruto lo appoggiò sul comodino
– E di chi è?
- Di Ino. – Kiba ripose senza quasi pensarci. Ma due secondi
dopo si pentì, vedendo la faccia che aveva il suo amico.
–No, Naruto…è che l’ha perso
ieri pomeriggio e…
- Si, si… - Naruto se la stava ghignando bellamente
– vallo a raccontare a qualcun altro…
Prese il cuscino e glielo tirò in faccia. Poi
saltò giù dal letto e cominciò a
saltare per la stanza cantando “Kiba si è fatto
Ino, Kiba si è fatto Ino!”
Kiba non ebbe la forza di alzarsi e fermarlo e nascose la testa sotto
al cuscino per non sentirlo. Ma un odore leggero gli
punzecchiò le narici e gli fece uscire un gran sorriso sul
volto. Era profumo di fiori.
Spazio
dell'Autrice:
Mi inginocchio ai vostri piedi chiedendo perdono per il
lunghissimo ritardo!!! Lo so, lo so...è imperdonabile! ma
capitemi, la scuola sta per finire e l'ultimo mese è stato
pieno di verifiche e interrogazioni e ho avuto veramente poco tempo
libero!! però mi faccio perdonare con un capitolo
più lungo del solito!
Dedicato in particolare a Sakurina
che mi ha confessato che in questo periodo necessita di
KibaIno...spero sia di tuo gradimento!!
Grazie a tutti coloro che continuano a lasciare recensioni,
è davvero la cosa più bella del mondo sapere che
il proprio lavoro è apprezzato!
videl the best
Sakurina
Steffa
tochan
SangoChan88
Un bacione a tutti e grazie per il supporto!!
Lau
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