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Autore: InoYamanaka89    26/05/2008    5 recensioni
Un pomeriggio come un altro, mentre è al parco con Akamaru, Kiba trova per terra un diario. Preso dalla curiosità inizia a leggerlo...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardando la sua immagine riflessa nello specchio, Ino non potè non sorridere. Stava davvero bene vestita così, anche se un paio di jeans e un top non erano nulla di speciale. I due codini che aveva in testa le davano un aria di leggerezza e freschezza, e il trucco era leggero ma ben curato. Aveva chiesto alle sue amiche di non aiutarla per quel pomeriggio, era il primo appuntamento e voleva essere sé stessa. Ma le aveva ugualmente invitate, e ora chiedeva il loro parere.
- Non ho parole… – disse Sakura – Stai benissimo!
- E’ vero! – disse timidamente Hinata – Semplice ma efficace!
-Staresti bene anche con un sacco della spazzatura addosso, tu… - disse Ten Ten, con una punta di invidia nella voce – Hai un fisico da favola!
Ino sorrise alle due amiche.
- Bè, - disse, prendendo la borsa – io vado allora…
- Si! E poi domani ci racconti tutto!
Diede un bacio a ognuna di loro, ringraziandole per il loro sostegno, e poi sorridendo uscì di casa.

Il pomeriggio con Kiba passò così velocemente che Ino nemmeno si accorse di quante ore avessero trascorso insieme. Tra risate, discorsi più o meno seri, e baci appassionati si erano già fatte le sette, e Ino doveva tornare a casa da Sakura, che la stava aspettando.
- Grazie per il fantastico pomeriggio – disse lei, sorridendo.
- Sono io che dovrei ringraziare te…ma…devi proprio andare? – disse dolcemente Kiba, prendendola per la vita.
Ino rise, e fece per allontanarsi.
- Si, Sakura mi sta aspettando!
- E se ti dicessi che sono a casa da solo… - le sussurrò all’orecchio, riprendendola
Quel sussurro le fece scendere i brividi per tutta la spina dorsale, e le fece andare il cervello in tilt. Non riuscì a proferire parola, e si lasciò baciare dolcemente il collo, senza opporsi. Dolci, maledetti baci…non riusciva più a connettere, il buon senso era andato a farsi un giro e lei si stava piano piano lasciando andare. In fondo, che problema c’era? Lui le piaceva da pazzi, la faceva sentire benissimo e lo desiderava con tutta sé stessa da quando aveva fatto quei sogni, se non da prima. Ma era presto, era solo il primo appuntamento e si parlavano da appena due giorni. Che fare? Non era un comportamento da brava ragazza, lo sapeva bene, e i suoi non sarebbero di certo stati orgogliosi di lei, eppure…eppure, in quel momento, non gliene fregava niente. Aveva cominciato a baciarlo, quasi inconsciamente, e questo stava solo “peggiorando” le cose. Le sue mani andarono ad accarezzare piano il torace di lui e anche sotto la maglietta potè sentire i pettorali ben delineati e gli addominali perfettamente scolpiti. La goccia che fece traboccare il vaso. The end. Game over. Gli sorrise maliziosamente, uno di quei sorrisi che facevano cadere ai suoi piedi chiunque, e con voce sensuale ripose alla sua provocazione, sussurrando nel suo orecchio come poco prima lui aveva fatto con lei.
- Ti direi che Sakura potrebbe anche aspettare fino a domani…
Lui le sorrise di rimando e cominciò ad avviarsi verso casa.

Ino si svegliò, accompagnata dal flebile suono di stoviglie. Si guardò in giro, ancora assonnata, e notò i vestiti sparsi sul pavimento. Arrossì al ricordo delle sera precedente e di come, poco elegantemente, si erano svestiti a vicenda e avevano lanciato gli indumenti per la stanza. Poi sorrise, ripensando a quanto era stato bello. E chi se lo immaginava che la sua prima volta sarebbe stata così? Kiba era stato favoloso, romantico ma insieme forte e passionale. Si, decisamente aveva fatto bene a spegnere il cervello la sera prima. Poi pensò a Sakura: sicuramente era furiosa. Non era tornata a casa cena, non era tornata nemmeno a dormire e non aveva neppure lasciato un messaggio nè fatto uno squillo per farle sapere che era ancora viva. Va bè, amen. Ormai, che poteva farci? Decise che, appena uscita da casa di Kiba, sarebbe passata in pasticceria a prendere un po’ dei suoi pasticcini preferiti per farsi perdonare. Anche se, lo sapeva benissimo, solo i succulenti pettegolezzi che aveva da raccontarle gliel’avrebbero fatta passare liscia. Aprì la porta della camera e andò verso la cucina.
- Buongiorno…
- Buongiorno! – le si avvicinò e la baciò – Hai dormito bene?
- Molto! Anche se ora, a essere sincera, avrei un po’ di fame…
- Ah...eheh…ecco, a proposito di questo… - cominciò a grattarsi la testa – Avevo pensato di prepararti la colazione, ma…diciamo che in cucina non sono proprio un asso…
Ino scoppiò a ridere. Kiba che arrossiva e che cercava di scusarsi era davvero tenero.
- Però ho pensato di portarti fuori a fare colazione! Che ne dici?
- Va benissimo, grazie Kiba-kun! – gli diede un bacio leggero – però penso che dovresti vestirti prima di uscire!
Kiba si guardò, e solo in quel momento realizzò di essere in boxer. Non ci aveva fatto caso quando si era svegliato, per lui era quasi la normalità (quasi, perché di solito andava in giro nudo!).
- Ah già!
Ino rise di nuovo mentre lo guardava correre verso la camera. Si, decisamente aveva fatto bene.

Sakura, ancora mezza addormentata, avvolta nella sua vaporosa vestaglia rosa e svaccata sulla poltrona in salotto, guardava Ino con aria interrogativa e leggermente alterata. Era piombata in camera sua alle 11 del mattino (ok, non era quel che si dice presto, ma lei stava comunque dormendo…), con un sorriso enorme che le andava da un orecchio all’altro. Dopo averla gentilmente buttata giù dal letto, Ino l’aveva trascinata in salotto parlando a raffica, scusandosi (o almeno così credeva di aver capito) per non averle fatto avere sue notizie la sera prima. E ora erano lì, Ino eccitata come non mai e Sakura che aspettava che la sua amica parlasse.
- Allora, ma ti muovi?? Voglio tornare a dormire io…yaaawnnn…
- Si, si! Bè, tanto per cominciare, ecco qui una cosa per te…
Posò sul tavolino un sacchetto colmo di pasticcini vari. Il viso di Sakura si illuminò, e subito allungò una mano per scoprire quali magnifiche bontà conteneva quel sacchetto. Misa in bocca un bignè alla crema, poi si rivolse all’amica:
- Tu sai proprio come prendermi! – disse, con la bocca ancora piena. – Diciamo che per stavolta sei quasi perdonata…ma dipende ancora tutto da cosa mi devi raccontare! E ti avviso che la storia che ti hanno rapito gli alieni non regge!
Ino sorrise ripensando a quando aveva inventato quella scusa per calmare una Sakura quasi sull’orlo di una crisi di nervi. In fondo non aveva fatto nulla di male, era solo rimasta a guardare le stelle con Shikamaru e poi si era addormentata…peccato che poi lui l’avesse lasciata lì. Da sola. In mezzo a un prato. Di notte. Scosse la testa per mandare via l’immagine di quell’apatico imbecille, e richiamò alla sua mente l’immagine del suo ragazzo. Bè si, ora erano ufficialmente insieme! E ci mancava altro, Ino gli avrebbe spaccato la faccia in mille pezzi se non gliel’avesse chiesto dopo quello che era successo!
- Ok, allora niente alieni…mi sa che stavolta mi tocca dirti la verità…
- Spara! – disse, con la bocca che traboccava di crema al cioccolato.
- In pratica…bè…cioè…
- Oh, ma ti muovi? Guarda che, anche se è domenica, non vuol dire che abbiamo tutto il giorno a diposizione!
- Uffa che noiosa, non è mica una cosa facile da dire…
- Dai, non farla tanto lunga!
- Ok, se insisti tanto…ieri io e Kiba siamo andati a letto insieme!
Sakura lasciò cadere per terra la mini crostatina di frutta che stava per mangiare. Era a dir poco allibita. Guardò la sua amica stralunata. Forse stavolta l’avevano davvero rapita gli alieni! Poi, quando la vide arrossire, si rese conto che era la verità, e cominciò a urlare come una pazza.
- Oddio Ino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! L’hai fatto con Kiba???? E non mi hai nemmeno preparato psicologicamente?? Ma tu sei pazza, guarda che potevo rimanerci secca con una notizia del genere!! Oddio Ino!! Vieni qui, fatti abbracciare!! No….davvero!!!!!!!!!!! L’hai fatto davvero!! Con Kiba!!!!!!!!!!!!! Cazzo…dai, com’è stato??? E’ così bravo come dicono in giro?? Girano certe voci in accademia…no Ino…..dai, ma che aspetti a raccontarmi tutto nei minimi particolari??? Su, su, spara!! Anzi no! Dobbiamo chiamare Ten e Hinata!!
Ino guardò la sua amica sparire in un’altra stanza alla velocità della luce. Sorrise. Lo sapeva che l’avrebbe presa così, Sakura era matta da legare. Raccolse il pasticcino da terra e poi si sdraiò sul divano. Cominciò a prepararsi psicologicamente per quello che sarebbe stato un pomeriggio di tortura.

Kiba rientrò in casa e andò a sdraiarsi sul letto, sorridendo. Meno male che il suo letto era a una piazza e mezzo…
- Perché hai quella faccia da pirla?
Una voce molto familiare interruppe i suoi pensieri.
- Ciao, Naruto.
- Uè! Allora, che ti è successo?
- Ma niente…
- Dai, dimmi, com’è andato l’appuntamento con Ino?
- Bene…
- Solo bene?? Sei uscito con una strafiga di quel calibro ed è andata solo “bene”???
- Ma si, che vuoi che ti dica…
Naruto si zittì. Se Kiba non aveva voglia di parlare era inutile forzarlo. Le avrebbe solo prese se avesse insistito tanto. Si guardò in giro per cercare il manga che stava leggendo il giorno prima, quando notò qualcosa di insolito.
- Da quando porti gli orecchini?
Kiba si alzò sui gomiti e guardò l’orecchino che Naruto teneva in mano. Cazzo, ma quello era di Ino! Probabilmente l’aveva perso nella foga della sera precedenete…
- Non è mio…
- Ah… - Naruto lo appoggiò sul comodino – E di chi è?
- Di Ino. – Kiba ripose senza quasi pensarci. Ma due secondi dopo si pentì, vedendo la faccia che aveva il suo amico. –No, Naruto…è che l’ha perso ieri pomeriggio e…
- Si, si… - Naruto se la stava ghignando bellamente – vallo a raccontare a qualcun altro…
Prese il cuscino e glielo tirò in faccia. Poi saltò giù dal letto e cominciò a saltare per la stanza cantando “Kiba si è fatto Ino, Kiba si è fatto Ino!”
Kiba non ebbe la forza di alzarsi e fermarlo e nascose la testa sotto al cuscino per non sentirlo. Ma un odore leggero gli punzecchiò le narici e gli fece uscire un gran sorriso sul volto. Era profumo di fiori.







Spazio dell'Autrice:
Mi inginocchio ai vostri piedi chiedendo perdono per il lunghissimo ritardo!!! Lo so, lo so...è imperdonabile! ma capitemi, la scuola sta per finire e l'ultimo mese è stato pieno di verifiche e interrogazioni e ho avuto veramente poco tempo libero!! però mi faccio perdonare con un capitolo più lungo del solito!
Dedicato in particolare a Sakurina che mi ha confessato che in questo periodo necessita di KibaIno...spero sia di tuo gradimento!!
Grazie a tutti coloro che continuano a lasciare recensioni, è davvero la cosa più bella del mondo sapere che il proprio lavoro è apprezzato!

videl the best
Sakurina
Steffa
tochan
SangoChan88

Un bacione a tutti e grazie per il supporto!!
Lau
  
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