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(preparare
le arringhe finali)
Fra meno di
due ore sarai a
Washington.
Ti ho mandato un sms col quale ti
avvertivo di raggiungermi nel mio appartamento. Preparerò qualcosa per
cena e
sono più a mio agio farlo nella mia cucina. Poi proveremo a trovare una
soluzione per ciò che ci è accaduto.
Abbiamo tutto il week-end per
affrontare questo casino.
Stamattina ho come avuto la
sensazione che stava cambiando qualcosa: il tuo corpo non mi
trasmetteva più le
tue sensazioni, non mi forniva più indicazioni tue, non mi dava più i
tuoi
comandi da eseguire… pareva guidato da me.
Forse la lotta estenuante tra la
mia volontà e il tuo istinto corporale, combattuta ieri sera per
resistere a
Webb, deve aver avuto il sopravvento anche poi…
E se da un lato è come
riappropriarmi finalmente dei comandi di un F14, dall’altro mi sembra
di
pilotare un aereo che non conosco.
Ed è strano.
Mi stavo abituando a percepire le
tue emozioni e le tue sensazioni fisiche; inoltre m’incuriosiva
scoprirne di
nuove.
Sentire come il tuo corpo è sempre
guidato dalla tua incredibile capacità interiore di sapere l’ora esatta
in ogni
momento; ascoltare come reagisce al desiderio e al piacere, ad una
carezza, un
bacio, un abbraccio… peccato solo che fossero l’abbraccio e il bacio di
un
altro uomo.
Questo essere nella tua pelle,
come fossimo un’unica entità, mi ha concesso un’intimità con te e il
tuo corpo
che probabilmente non avrei avuto modo di sperimentare neppure se tu
fossi la
mia donna.
E lo stesso, quasi certamente, è
accaduto a te.
E’ una fortuna che stamattina,
quando mi sono accorto che sta cambiando qualcosa, non dovevamo passare
in
ufficio, ma eravamo impegnati per tutto il giorno con Ferrell.
Che buffo: continuo ad usare il
“noi”, per definire il tuo corpo e la mia coscienza, quasi fossimo due
persone
in una. Ma mi piace pensare a questa strana entità che formiamo come
qualcosa
di “nostro”, un insieme che ci accomuna.
Da troppo tempo mi mancava
lavorare assieme a te, così, in sintonia.
Ciò che ci sta accadendo sarà
anche irreale, completamente al di là di ogni comprensione umana;
tuttavia,
così come sono convinto che ogni cosa che ci accade nella vita abbia
uno scopo,
un fine ben preciso, allo stesso modo penso che anche tutta questa
situazione
abbia un senso, un suo fine: innanzi tutto oramai sono certo che,
malgrado
tutto, l’uomo non si riduca ad essere solamente un involucro di carne,
e
neppure un solo ammasso di cellule, come razionalmente viene da
pensare. Esiste
certamente qualcosa d’altro. Una forza misteriosa, completamente
dissociata dal
corpo. Un qualcosa che si può definire anima… o “io pensante”.
Un’energia che,
com’è successo nel nostro caso quando ha lasciato i nostri rispettivi
corpi per
penetrare quello dell’altro, potrebbe lasciare il corpo di ognuno dopo
la morte.
In quel caso, quale via
prenderebbe?
E poi ho provato cosa significa
essere al tuo posto, a vivere, su una pelle non mia ma che in questi
giorni mi
appartiene, emozioni e sensazioni come le vivi tu ogni giorno. E ora
posso
capire di te molte cose che prima mi erano incomprensibili.
Questa consapevolezza non avrei
potuto acquisirla in nessun altro modo.
Benché non sappia dove tutto
questo ci porterà, non posso negare d’esser contento di aver avuto
l’opportunità di conoscerti meglio.
Ancora più nel profondo di quanto
già sentivo di conoscerti.
E non posso neppure negare quanto
questa situazione mi abbia fatto riflettere su tanti aspetti della mia
vita,
nonché della tua, sui quali non mi ero mai soffermato molto. Per non
parlare di
certi misteri… chissà se tutto questo è accaduto anche a te?
Un’esperienza, la nostra,
indubbiamente fuori da ogni logica, ma che mi ha fatto comprendere, più
d’ogni
altra cosa, quanto ti amo e quanto voglio che tu sia mia.
Questa sera, tra le altre cose,
parleremo anche di questo.
Non voglio più essere uno
spettatore della tua vita. Non dopo averla persino vissuta nella tua
pelle.
Se non cambierà qualcosa tra noi,
credo che richiederò il trasferimento: Europa, Asia, Africa, Australia…
uno dei
due Poli… non importa dove e a fare cosa.
Oramai so con certezza di non
poter assistere alla tua vita mentre la vivi con un altro, chiunque
egli sia.
Preferisco, piuttosto, non doverti
vedere mai più.
***
Sono davanti
alla porta di casa
tua, ma esito a suonare.
Mi sembra d’essere un groviglio di
emozioni.
Che reazione avrò, quando aprirai,
nel vedere il mio corpo e sapendo che al suo interno ci sei tu?
Solamente durante il viaggio di
ritorno in elicottero ho realizzato che, per due giorni, esattamente
come io ho
potuto fare con te, anche tu mi avrai vista nuda; e che, se lo hai
voluto, hai
potuto toccare il mio corpo, svelarne quei segreti che fino all’altro
giorno ti
erano sconosciuti…
Il mio tatuaggio, ad esempio.
Questo pensiero, arrivato
all’improvviso, mi ha imbarazzata. Forse perché sono arrivata persino a
pensare
che uno di noi, o addirittura entrambi, se solo lo avessimo voluto,
avremmo
potuto addirittura dare piacere al corpo in cui siamo rinchiusi, pur di
soddisfare la curiosità di conoscere, caso più unico che raro, le
sensazioni
fisiche che può provare una persona del sesso opposto in un certo
frangente.
Avrai avuto anche tu pensieri
simili?
Forse è meglio che non me lo
chieda… non riuscirei più a parlarti, altrimenti.
Già in questo momento sono
confusa… in questi due giorni, a stretto contatto con te, ho
definitivamente
ammesso con me stessa di amarti e di non riuscire a dimenticarti con
nessun
altro uomo.
Ora non so che fare. Mesi fa ti ho
detto cose che ti hanno ferito. Me ne sono resa conto dalla tua
reazione
successiva; sei rimasto arrabbiato con me per settimane, anche se
continui a
negarlo. L’incarico per la CIA non ti impediva di telefonarmi, ogni
tanto, o
semplicemente di rispondere ai miei messaggi, eppure non lo hai fatto.
E anche
dopo che sei tornato al Jag, la situazione non è granché migliorata. Lo
dimostra la discussione che abbiamo avuto prima che partissi, solo due
giorni
fa. Una delle tante, ormai.
Credo, tuttavia, che questa strana
situazione che stiamo vivendo abbia cambiato molte cose. Almeno per me.
Ma cosa accadrà, quando aprirai
questa porta?
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