Un
mistero da svelare...
Angolo
Autore:
Ciao
a tutti:) chi non muore si rivede eh? mi dispiace tanto di avervi
lasciati così un po' di tempo fa ma... la mia volgia di
scrivere e la mia ispirazione erano andate in vacanza insieme e sono
tornate diciamo qualche giorno fa. Quindi ho ricominciato a scrivere e
intendo finire questa storia finalmente:) Siamo al capitolo numero 80
wow O.O ... diciamo che è molto che ho iniziato a scrivere
questa storia però voglio continuarla e portarla a termine.
Dovrei avere ancora una decina di capitoli, forse meno e poi
potrò scrivere la parola fine. Non mi resta che chiedervi
ancora una volta scusa e augurarvi una buona lettura:) recensite mi
raccomando!! :D Ciao ciao, Cucciola.
Capitolo
80:
Intando
Gas stava facendo impazzire Kabalè.
"Per
tutti i diavoli, Gas! Ci stai mettendo un eternità a farti
la
doccia! Devi provare i vestiti o vuoi andare a cena in tuta da
ginnastica??" chiese spazientita Kabalè mentre Gas dalla
doccia
le urlava di aspettare altri cinque minuti.
"Mi
sto lavando i capelli!" disse ancora Gas e Kabalè non
potè
fare altro che sbuffare e buttarsi letteralmente sul vecchio letto di
Sulfus.
"Ok,
muoviti però! Io telefono a Cabiria per vedere se ha trovato
un
ristorante" disse Kabalè prendendo il cellulare e, senza
neanche aspettare la risposta del devil, attivando la chiamata verso
la sua amica.
"Pronto?"
chiese Cabiria
"Cabiria,
sono Kabalè. Hai trovato un ristorante per stasera?" chiese
Kabalè
"Si,
ci sono appena stata. Sulfus mi ha consigliato di andare da Julia. A
quanto pare è una vecchia amica di sua madre e infatti non
ha avuto
alcuna esitazione a darci la parte più elegante del
ristorante
sentendo il nome di Sulfus" disse Cabria
"Bene,
anche questo è apposto e sono ancora le quattro e mezzo."
disse
Kabalè tranquilla
"Kabalè,
ma cosa stai dicendo? Guarda che sono già le sei e
qualcosa.."
disse Cabria
"Oddio!
Non mi ero minimamente accorta di aver sbagliato!" disse
Kabalè
mettendosi una mano tra i capelli disperata.
"Cerca
di far muovere Gas! Alle sette deve essere in mensa!" disse
Cabiria per poi riattaccare.
Kabalè
mise il telefono in tasta e veloce cominciò a bussare sulla
porta
del bagno.
"Gas!
Vestiti e muoviti! Manca poco!! Devi andare da Miki!" continuava
a ulare Kabalè finchè Gas uscì dal
bagno perfetto. Camicia bianca
con una giacca coordinata nera sopra. Pantaloni neri e scarpe nere.
I capelli pettinati e qualche goccia di profumo sui polsi che lo
rendeva fantastico.
"Wow..
non sembri neanche più tu!" disse Kabalè
meravigliata.
In
quel momento dalla finestra della camera si sentì un rumore
e videro
un'aquila rossa enorme che teneva tra le zampe un sacchetto bianco di
plastica.
Kabalè
incuriosita andò ad aprire la finestra facendo entrare
Basilisco
nella stanza. Probabilmente Sulfus voleva dare qualcosa a Gas.
Gas
prese tra le mani il sacchettino accarezzando il dorso dell'animale e
vide che all'interno vi era una scatola di velluto blu che
probabilmente conteneva una collana.
Gas
aprì il cofanetto maledicendosi per non aver pensato ad un
regalo
per la sua Miki e promettendosi di ringraziare Sulfus a vita. Appena
ebbe aperto il cofanetto sorrise felice. Sulfus ancora una volta lo
aveva capito come nessun'altro era riuscito a farlo e ringraziando il
suo amico, richiuse il cofanetto.
"Gas,
vai da lei. Ti meriti la felicità che ti sta aspettando"
disse
Kabalè dolcemente. Gas giurò di non averla mai
sentita parlare
così. Erano sempre stati "stronzi" i devil: non uno
"scusa" o un "grazie", nessun gesto carino e mai
e poi mai un favore. Ma loro erano amici, amici unici gli uni per gli
altri e nessuno avrebbe mai capito quale fosse il loro modo di
volersi bene. Perchè loro si volevano bene, immensamente ed
era in
questi piccoli momenti che tutto questo affetto veniva fuori.
"Grazie
Kabalè" disse Gas e dopo essersi dato un ultima guardata
allo
specchio, si diresse all'ingresso della Golden School dove avrebbe
aspettato la sua amata.
I
due passarono una stupenda serata, cenarono e infine andarono sulla
spiaggia. In cielo c'era la luna piena contornata da miliardi e
milioni di stelle che si riflettevano, una ad una sul mare che calmo
si muoveva dolcemente facendo da sottovondo ai loro battiti
innamorati.
Ad
un tratto Gas si fermò, davanti a lei e la baciò
dolcemente.Dopo
poco si staccarono e si guardarono negli occhi, quelli di Miki
brillavano di felicità e amore e a Gas non sembrava di
averne mai
visti di più belli. Poi si ricordò della collana
e cercò con lo
sguardo un posto abbastanza carino in cui potesse dirle ancora una
volta tutto il suo amore.
La
fece sedere su una panchina di legno appena poco distante dal mare ed
estrasse dalla tasca la collana.
"Miki,
io con te sto benissimo, sento che con te potrei fare qualsiasi cosa
e non mi smetterò mai di dirtelo. Io ti amo, Miki.. E questo
è solo
un piccolo regalo per te, spero che ti piaccia" le disse aprendo
il cofanetto davanti ai suoi occhi. La collana era d'argento e
attaccato alla canenina vi era un semplice ma bellissimo cuore
d'argento.
"è..
è bellissimo" disse Miki emozionata
"Aprilo.."
disse lui e lei incuriosita prese il cuore tra le mani e lo
aprì.
Una dolce melodia cominciò a suonare piano e dal cuore, come
per
incanto, cominciarono ad uscire delle piccole bollicine ghiacciate fino
a formarne una sola che si posò sulla sua mano. Al suo
interno
vi era scritto "Ti amerò per sempre." Miki guardò
Gas con
le lacrimeagli occhi, nessuno le aveva mai fatto un regalo
così
dolce, bello e romantico. E il fatto che fosse stato proprio Gas, un
devil, a farle questo meraviglioso regalo, la fece sentire
così
importante da farla piangere. Si avvicinò a Gas e
poggiò che sue
labbra sulle sue in un lungo bacio mentre una lacrima di
felicità
scendeva sulla sua guancia.
"Ti
amo così tanto" le disse Gas quando si furono staccati
"Ti
amo anch'io, non immagini quanto Gas" disse Miki come risposta e
ricominciarono a baciarsi.
La
mattina dopo...
Miki
si svegliò con il sorriso sulle labbra, non sarebbe potuta
essere
più felice di così.
Era
stata la serata più bella, magnifica, dolce e romantica
della sua
vita. Solo perchè era stata insieme al suo unico amore, Gas.
Anche
Gas si svegliò con il sorriso sulle labbra. Si era
dichiarato
apertamente a Miki, si era aperto a lei come mai non aveva fatto in
tutta la sua vita e in cuor suo sperava che lei non lo riufiutasse
per qualche motivo. Ora che finalmente aveva trovato quella giusta
non voleva perderla per niente al mondo.
A
casa di Noemi e Axel intanto..
I
due stavano ancora dormendo abbracciati, la sera prima avevano fatto
l'amore ininterrottamente ed erano crollati molte ore dopo l'una tra
le braccia dell'altro. Noemi non poteva chiedere di meglio dal suo
unico e vero amore, colui che aveva amato fin da quando era piccola,
colui per cui aveva pianto quando non l'ha trovato nel posto in cui
era capitata dopo l'incidente, colui per cui aveva pianto di
felicità
quando l'aveva ritrovato insieme a sua sorella. Lei stava bene tra le
sue braccia, si sentiva sicura come da nessun'altra parte e non
voleva nient'altro che lui e stare con lui, semplicemente. Ma nella
mente di Axel tutto era molto più grande ed intenso. Lui non
voleva
separsi più da lei, era rimasto malissimo quando aveva
trovato la
casa in fiamme quella notte, era rimasto malissimo quando non l'aveva
più rivista per tanti anni. Quando piangeva
perchè pensava che
fosse morta, quando non si dava per vinto e cercava in ogni modo di
ritrovarla persino mettendosi a disposizione di quella pazza di
Diaspro, lui stava morendo giorno per giorno finchè una
ragazza
quasi uguale a lei non l'aveva salvato e portato in quella casa dove
ora abitava, Raf. Raf era stata così altruista e generosa da
curarlo
nonostante lui le avesse fatto del male. E poi aveva ritrovato la sua
amata: aveva pianto di felicità in quel momento, dopo tanti
anni era
ritornato a sorridere, a ridere con lei. Noemi era la sua unica
ragione di vita. Se lei se ne fosse andata lui sarebbe morto, ne era
certo. Così, per non doverla più lasciar andare,
voleva chiederle
di sposarlo. Sposarsi sia tra angel che tra devil era una cosa molto
più profonda del matrimonio dei terreni. Se due sempiterni
si
sposavano, nessuna legge e nessun essere poteva dividerli. Era per
sempre. Questa unione però doveva essere voluta da entrambi
ed
entrambi dovevano pravare amore puro verso il compagno o la compagna.
Un amore che con il matrimonio si sarebbe itensificato e sarebbe
durato in eterno.
Noemi
aprì piano piano gli occhi beandosi ancora di quel caldo
abbraccio
che la circondava.
"Buongiorno
amore" disse Axel dandole un bacio sulla fronte mentre apriva
gli occhi
"Buongiorno
anche a te" disse Noemi sorridendo felice di ritrovarlo ancora
una volta con lei.
"Che
cosa facciamo oggi?" chiese la ragazza.
Axel
sorrise, era come quando erano bambini. Appena si incontravano, lei
gli chiedeva che cosa avrebbero fatto perchè era curiosa di
sapere
quale gioco avrebbe proposto Axel. Sorrise a quel pensiero, era uno
dei ricordi felici che aveva di quando erano piccoli che si era
impresso nella sua memoria come un segno indelebile.
"Oggi
devo fare una cosa... ma tu non puoi venire con me, è una
sorpresa!"
disse Axe dandole un piccolo bacio sul naso.
"Ma
lo sai quanto sono curiosa! Perchè non posso venire?" chiese
lei facendo il musetto più adorabile che Axel conoscesse.
"Non
fare così, mi metti in difficoltà amore mio..
comunque no, non puoi
perchè è una sorpresa per te e non ne dovresti
sapere nulla.."
disse Axel comunciando a baciarla. Noemi subito non rispose,
fingendosi arrabbiata perchè lui non voleva rivelarle nulla
ma
quando la lingua di Axel le carezzò le labbra, non
potè fare altro
che rispondere con quanta più passione aveva in corpo.
Rimasero
a baciarsi per cinque buoni minuti. Poi si alzarono e andarono a fare
colazione.
Quando
ebbero fatto colazione, Axel si vestì e lasciò un
bacio alla
fidanzata per poi andarsene. Noemi era un po' triste, aveva paura ma
non sapeva nemmeno di cosa: Axel l'amava, non l'avrebbe mai lasciata
ma... se tutto ciò che pensava non fosse altro che una
bugia? Se
Axel non l'amasse davvero? Forse stava andando da un'altra in quel
momento... Con questi pensieri in testa si vestì e
uscì di casa per
far visita a sua sorella. Lei le avrebbe dato sicuramente la soluzione.
Non
sapeva però quanto si stesse sbagliando sul conto di Axel,
che nel
frattempo si stava trasformando in terreno per entrare in una
gioielleria.
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