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Autore: cucciola1cucciola2    16/01/2014    4 recensioni
Questa è una storia completamente inventata su Raf e Sulfus.
Una bambina proveniente dal futuro si presenta alla loro scuola e chiede aiuto a Raf e a Sulfus dicendo che loro sono i suoi genitori. Una voce che parlerà loro in sogno li convincerà a tenere questa bambina finchè il loro amore non sarà abbastanza forte da poterla aiutare... Salveranno i suoi genitori scoprendo che oltre a lei avranno altri due bambini...
Se volete saperne di più non vi resta altro che dare un occhiata, se vi va mettete la vostra opinione ma siate clementi perchè questa è la prima storia che faccio...
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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        Un mistero da svelare...

Angolo Autore:

Ciao a tutti:) chi non muore si rivede eh? mi dispiace tanto di avervi lasciati così un po' di tempo fa ma... la mia volgia di scrivere e la mia ispirazione erano andate in vacanza insieme e sono tornate diciamo qualche giorno fa. Quindi ho ricominciato a scrivere e intendo finire questa storia finalmente:) Siamo al capitolo numero 80 wow O.O ... diciamo che è molto che ho iniziato a scrivere questa storia però voglio continuarla e portarla a termine. Dovrei avere ancora una decina di capitoli, forse meno e poi potrò scrivere la parola fine. Non mi resta che chiedervi ancora una volta scusa e augurarvi una buona lettura:) recensite mi raccomando!! :D Ciao ciao, Cucciola.

Capitolo 80:

Intando Gas stava facendo impazzire Kabalè.

"Per tutti i diavoli, Gas! Ci stai mettendo un eternità a farti la doccia! Devi provare i vestiti o vuoi andare a cena in tuta da ginnastica??" chiese spazientita Kabalè mentre Gas dalla doccia le urlava di aspettare altri cinque minuti.

"Mi sto lavando i capelli!" disse ancora Gas e Kabalè non potè fare altro che sbuffare e buttarsi letteralmente sul vecchio letto di Sulfus.

"Ok, muoviti però! Io telefono a Cabiria per vedere se ha trovato un ristorante" disse Kabalè prendendo il cellulare e, senza neanche aspettare la risposta del devil, attivando la chiamata verso la sua amica.

"Pronto?" chiese Cabiria

"Cabiria, sono Kabalè. Hai trovato un ristorante per stasera?" chiese Kabalè

"Si, ci sono appena stata. Sulfus mi ha consigliato di andare da Julia. A quanto pare è una vecchia amica di sua madre e infatti non ha avuto alcuna esitazione a darci la parte più elegante del ristorante sentendo il nome di Sulfus" disse Cabria

"Bene, anche questo è apposto e sono ancora le quattro e mezzo." disse Kabalè tranquilla

"Kabalè, ma cosa stai dicendo? Guarda che sono già le sei e qualcosa.." disse Cabria

"Oddio! Non mi ero minimamente accorta di aver sbagliato!" disse Kabalè mettendosi una mano tra i capelli disperata.

"Cerca di far muovere Gas! Alle sette deve essere in mensa!" disse Cabiria per poi riattaccare.

Kabalè mise il telefono in tasta e veloce cominciò a bussare sulla porta del bagno.

"Gas! Vestiti e muoviti! Manca poco!! Devi andare da Miki!" continuava a ulare Kabalè finchè Gas uscì dal bagno perfetto. Camicia bianca con una giacca coordinata nera sopra. Pantaloni neri e scarpe nere. I capelli pettinati e qualche goccia di profumo sui polsi che lo rendeva fantastico.

"Wow.. non sembri neanche più tu!" disse Kabalè meravigliata.

In quel momento dalla finestra della camera si sentì un rumore e videro un'aquila rossa enorme che teneva tra le zampe un sacchetto bianco di plastica.

Kabalè incuriosita andò ad aprire la finestra facendo entrare Basilisco nella stanza. Probabilmente Sulfus voleva dare qualcosa a Gas.

Gas prese tra le mani il sacchettino accarezzando il dorso dell'animale e vide che all'interno vi era una scatola di velluto blu che probabilmente conteneva una collana.

Gas aprì il cofanetto maledicendosi per non aver pensato ad un regalo per la sua Miki e promettendosi di ringraziare Sulfus a vita. Appena ebbe aperto il cofanetto sorrise felice. Sulfus ancora una volta lo aveva capito come nessun'altro era riuscito a farlo e ringraziando il suo amico, richiuse il cofanetto.

"Gas, vai da lei. Ti meriti la felicità che ti sta aspettando" disse Kabalè dolcemente. Gas giurò di non averla mai sentita parlare così. Erano sempre stati "stronzi" i devil: non uno "scusa" o un "grazie", nessun gesto carino e mai e poi mai un favore. Ma loro erano amici, amici unici gli uni per gli altri e nessuno avrebbe mai capito quale fosse il loro modo di volersi bene. Perchè loro si volevano bene, immensamente ed era in questi piccoli momenti che tutto questo affetto veniva fuori.

"Grazie Kabalè" disse Gas e dopo essersi dato un ultima guardata allo specchio, si diresse all'ingresso della Golden School dove avrebbe aspettato la sua amata.

I due passarono una stupenda serata, cenarono e infine andarono sulla spiaggia. In cielo c'era la luna piena contornata da miliardi e milioni di stelle che si riflettevano, una ad una sul mare che calmo si muoveva dolcemente facendo da sottovondo ai loro battiti innamorati.

Ad un tratto Gas si fermò, davanti a lei e la baciò dolcemente.Dopo poco si staccarono e si guardarono negli occhi, quelli di Miki brillavano di felicità e amore e a Gas non sembrava di averne mai visti di più belli. Poi si ricordò della collana e cercò con lo sguardo un posto abbastanza carino in cui potesse dirle ancora una volta tutto il suo amore.

La fece sedere su una panchina di legno appena poco distante dal mare ed estrasse dalla tasca la collana.

"Miki, io con te sto benissimo, sento che con te potrei fare qualsiasi cosa e non mi smetterò mai di dirtelo. Io ti amo, Miki.. E questo è solo un piccolo regalo per te, spero che ti piaccia" le disse aprendo il cofanetto davanti ai suoi occhi. La collana era d'argento e attaccato alla canenina vi era un semplice ma bellissimo cuore d'argento.

"è.. è bellissimo" disse Miki emozionata

"Aprilo.." disse lui e lei incuriosita prese il cuore tra le mani e lo aprì. Una dolce melodia cominciò a suonare piano e dal cuore, come per incanto, cominciarono ad uscire delle piccole bollicine ghiacciate fino a formarne una sola che si posò sulla sua mano. Al suo interno vi era scritto "Ti amerò per sempre." Miki guardò Gas con le lacrimeagli occhi, nessuno le aveva mai fatto un regalo così dolce, bello e romantico. E il fatto che fosse stato proprio Gas, un devil, a farle questo meraviglioso regalo, la fece sentire così importante da farla piangere. Si avvicinò a Gas e poggiò che sue labbra sulle sue in un lungo bacio mentre una lacrima di felicità scendeva sulla sua guancia.

"Ti amo così tanto" le disse Gas quando si furono staccati

"Ti amo anch'io, non immagini quanto Gas" disse Miki come risposta e ricominciarono a baciarsi.

La mattina dopo...

Miki si svegliò con il sorriso sulle labbra, non sarebbe potuta essere più felice di così.

Era stata la serata più bella, magnifica, dolce e romantica della sua vita. Solo perchè era stata insieme al suo unico amore, Gas.

Anche Gas si svegliò con il sorriso sulle labbra. Si era dichiarato apertamente a Miki, si era aperto a lei come mai non aveva fatto in tutta la sua vita e in cuor suo sperava che lei non lo riufiutasse per qualche motivo. Ora che finalmente aveva trovato quella giusta non voleva perderla per niente al mondo.

A casa di Noemi e Axel intanto..

I due stavano ancora dormendo abbracciati, la sera prima avevano fatto l'amore ininterrottamente ed erano crollati molte ore dopo l'una tra le braccia dell'altro. Noemi non poteva chiedere di meglio dal suo unico e vero amore, colui che aveva amato fin da quando era piccola, colui per cui aveva pianto quando non l'ha trovato nel posto in cui era capitata dopo l'incidente, colui per cui aveva pianto di felicità quando l'aveva ritrovato insieme a sua sorella. Lei stava bene tra le sue braccia, si sentiva sicura come da nessun'altra parte e non voleva nient'altro che lui e stare con lui, semplicemente. Ma nella mente di Axel tutto era molto più grande ed intenso. Lui non voleva separsi più da lei, era rimasto malissimo quando aveva trovato la casa in fiamme quella notte, era rimasto malissimo quando non l'aveva più rivista per tanti anni. Quando piangeva perchè pensava che fosse morta, quando non si dava per vinto e cercava in ogni modo di ritrovarla persino mettendosi a disposizione di quella pazza di Diaspro, lui stava morendo giorno per giorno finchè una ragazza quasi uguale a lei non l'aveva salvato e portato in quella casa dove ora abitava, Raf. Raf era stata così altruista e generosa da curarlo nonostante lui le avesse fatto del male. E poi aveva ritrovato la sua amata: aveva pianto di felicità in quel momento, dopo tanti anni era ritornato a sorridere, a ridere con lei. Noemi era la sua unica ragione di vita. Se lei se ne fosse andata lui sarebbe morto, ne era certo. Così, per non doverla più lasciar andare, voleva chiederle di sposarlo. Sposarsi sia tra angel che tra devil era una cosa molto più profonda del matrimonio dei terreni. Se due sempiterni si sposavano, nessuna legge e nessun essere poteva dividerli. Era per sempre. Questa unione però doveva essere voluta da entrambi ed entrambi dovevano pravare amore puro verso il compagno o la compagna. Un amore che con il matrimonio si sarebbe itensificato e sarebbe durato in eterno.

Noemi aprì piano piano gli occhi beandosi ancora di quel caldo abbraccio che la circondava.

"Buongiorno amore" disse Axel dandole un bacio sulla fronte mentre apriva gli occhi

"Buongiorno anche a te" disse Noemi sorridendo felice di ritrovarlo ancora una volta con lei.

"Che cosa facciamo oggi?" chiese la ragazza.

Axel sorrise, era come quando erano bambini. Appena si incontravano, lei gli chiedeva che cosa avrebbero fatto perchè era curiosa di sapere quale gioco avrebbe proposto Axel. Sorrise a quel pensiero, era uno dei ricordi felici che aveva di quando erano piccoli che si era impresso nella sua memoria come un segno indelebile.

"Oggi devo fare una cosa... ma tu non puoi venire con me, è una sorpresa!" disse Axe dandole un piccolo bacio sul naso.

"Ma lo sai quanto sono curiosa! Perchè non posso venire?" chiese lei facendo il musetto più adorabile che Axel conoscesse.

"Non fare così, mi metti in difficoltà amore mio.. comunque no, non puoi perchè è una sorpresa per te e non ne dovresti sapere nulla.." disse Axel comunciando a baciarla. Noemi subito non rispose, fingendosi arrabbiata perchè lui non voleva rivelarle nulla ma quando la lingua di Axel le carezzò le labbra, non potè fare altro che rispondere con quanta più passione aveva in corpo.

Rimasero a baciarsi per cinque buoni minuti. Poi si alzarono e andarono a fare colazione.

Quando ebbero fatto colazione, Axel si vestì e lasciò un bacio alla fidanzata per poi andarsene. Noemi era un po' triste, aveva paura ma non sapeva nemmeno di cosa: Axel l'amava, non l'avrebbe mai lasciata ma... se tutto ciò che pensava non fosse altro che una bugia? Se Axel non l'amasse davvero? Forse stava andando da un'altra in quel momento... Con questi pensieri in testa si vestì e uscì di casa per far visita a sua sorella. Lei le avrebbe dato sicuramente la soluzione.

Non sapeva però quanto si stesse sbagliando sul conto di Axel, che nel frattempo si stava trasformando in terreno per entrare in una gioielleria.

  
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