L'autunno, effettivamente, era la sua stagione preferita. Non per un motivo particolare, ma Hiccup questo l'aveva capito dalle piccole cose. In realtà era difficile distinguere le stagioni a Berk, perché si moriva sempre di freddo, su dodici mesi, nove nevicava e nei restanti tre c'era la grandine. Sarebbe sembrato un inverno perenne, sempre a portare quelle pesanti e calde pelli addosso.
Ma l'autunno, quando la pioggia portava via la neve, Hiccup riusciva a vedere le sfumature delle foglie degli alberi che si stavano appassendo, gli animali che si costruivano il nido per la stagione seguente, i draghi intenti a tenere al caldo le proprie uova e Sdentato che giocava libero fra i cumuli di foglie cadute. E quest'ultima cosa lo faceva sorridere come non mai.