(Noel's pov)
é appena iniziato un nuovo tour.
Stiamo entrando nell'hotel.
Il viaggio è stato come gli altri,Liam,quel mocciosetto,si
è divertito molto a rompere le palle agli altri malcapitati
passeggeri,a sfottere le hostess,e a sfottere me. Ma ormai ci sono
abituato. Dettagli.
Mi piace questo posto. Sembra tranquillo. Mi ero aspettato di
trovare centinaia di fans impazziti ma non c'è quasi
nessuno,se non si contano i clienti.
Liam cammina accanto a me. Si è stufato di
parlare,(MENOMALE EH)ma continua a fare l'idiota in silenzio,facendo
roteare su se stessa la borsa che si è portato appresso.
Sono stanchissimo.
Non vedo l'ora di poggiare la roba in camera. Non ho nemmeno
fame.
Ovviamente devo spartire la stanza con mio fratello,sì
ovvio,non è bastata tutta l'adolescenza a levarmelo di
torno,me lo trovo ancora in camera,e ho quasi 30 anni.
Lui esce subito,ma dove la trova tutta questa voglia di fare
le cose,boh.
Mi prendo un po' di tempo per me. Voglio farmi una
doccia,cazzo. Prima che Liam incasini il bagno.
Provo a mettere in ordine le valige. ok,la chitarra. Non
posso metterla nell'armadio,ehe. Inizio ad avere fame.
Anzi no sete. Ho voglia di birra. Scendo. Giusto un attimo.
Giusto il tempo per rimangiare tutto quello che avevo pensato prima.
CHI E' CHE STRILLA ORA,SEMBRAVA UN POSTO TRANQUILLO!
eh,chi può essere.
LIAM,cosa gli ha fatto la vita ora.
Scendo di fretta le scale,e capisco il motivo.
Thomas.
Mio padre.
E' in piedi davanti a Liam,che è trattenuto dagli
altri membri della band. "PEZZO DI MERDA!" urla Liam.
Una volta tanto non gli do torto. Sono sconvolto. Era
l'ultima persona che mi aspettavo di rivedere.
Non riuscivo nemmeno a guardarlo.
Nemmeno a guardarlo senza pensare al dolore che ha provocato a tutti.
Al piccolo Liam,alla mamma,a Paul. A me.
Eravamo poveri,e lui usava i soldi per ubriacarsi.
La mia mente mi mostra tutte le volte che mi ha lasciato quasi privo di
sensi sul tappeto. Perchè è tornato? cosa vuole?
Rovinarci la vita,di nuovo?
Rimango lì,impalato,senza pensare a niente.
Fisso mio padre,poi Liam,poi ancora mio padre.
Si stanno insultando. Sento da lontano,come un eco Liam che urla
"LA ROVINA DELLA FAMIGLIA! LA ROVINA! EGOISTA!"
"Se mio fratello si libera lo ammazza"penso.
Mio padre rideva sarcasticamente,cosa che faceva infuriare Ourkid
sempre di più.
"VIGLIACCO!" gli urlava.
In quel momento mio padre mi notò.
"NOELIE!" esclama,e mi viene incontro a braccia aperte.
Mi scosto.
Mio padre alza un sopracciglio.
"ah,Noel,Noel,sei sempre stato un vigliacco. Non io,tu!"
Mi indica,e ride in faccia a Liam,che è sull'orlo
dell'infarto.
"vai via" gli dico con tutta la calma che riesco a simulare
"Caro figliolo",esordisce lui "Essendone cliente,ho il diritto di
girare in questo hotel almeno quanto lo hai tu"
Mi rivolge un sorriso
"Sempre che tu lo abbia. Com'è che guadagni i soldi? Ah,non
dirmelo.
Con la tua band. Fantastica. Pensavo di venire a un vostro
concerto,una di queste date"
Liam si blocca un attimo,lo guarda,poi guarda me
"Noel,se lui viene io non canto."
"AH,non canti? e come pensi che la prenda il pubblico? Il
grande Liam Gallagher,che sfrutta il talento del fratello per farsi gli
affaracci suoi decide di non cantare per un suo capriccio."
Liam scatta in avanti,e io corro ad aiutare Gem a tenerlo.
Sembrava impazzito,ma non potevo dargli torto.
"William!" continua mio padre,sempre sorridendo sarcasticamente.
"Sono il tuo papà,non mi vuoi bene?"
Liam prende fiato. "NO!" urla con tutta la voce che gli
è rimasta. "PER NIENTE! MI HAI ROVINATO LA VITA! TI ODIO! TI
ODIO!"
Molti clienti dell'hotel si erano fermati a seguire la scena.
Penso preoccupato che domani probabilmente sarà sulla prima
pagina di tutti i giornali.
"Ora che ci penso,William,nemmeno io ti sono troppo affezionato"
dichiara mio padre,tranquillo.
"Tu non dovevi nascere. Se fosse stato per me,non saresti mai
nato."
Liam smette di scalciare.
Rimane a fissarlo,aprendo e chiudendo la bocca,senza trovare una
risposta a tanta cattiveria.
Attirato dal trambusto arriva il direttore dell'albergo,che accompagna
via nostro padre.
Liam è rimasto fermo,fissando un punto avanti a
sè.
Sto provando una rabbia immensa per mio padre.
Non mi sbagliavo,era tornato per rovinarci la vita ancora una volta.
Prendo Ourkid per mano e lo porto in camera.
Ha gli occhi rossi,e non ha fumato nessuna canna.
Ci sediamo insieme,sul letto.
"Tu gli credi pure?" chiedo.
Liam mi guarda.
"Sì" risponde "tu e Paul avete poco più
di un anno di differenza,noi più o meno 5. Come me lo
spieghi?"
Probabilmente se fossi riuscito a farmi la doccia,a riposarmi
un po' e a bere la maledetta birra come avevo progettato gli avrei
risposto in un modo più sensato.
"OurKid,io non ci credo,ma anche se fosse,quello stronzo ha
fatto tanti,troppi errori,ma tu sei stato il migliore che poteva fare."
DIO CHE COSA DIABETICA AAAH. ispirato a un sogno che ho fatto
un po' di tempo fa,lol. Avevo appena letto la fanfiction che aveva
scritto un altra autrice qui su EFP,sempre su loro padre che accusava
Liam di non dover nascere,ma in circostanze completamente differenti.
Ecco,questa è la mia prima ff sugli oasis,un gruppo che
aaaaamo.
EEEH niente,recensite,ditemi cosa ne pensate.
Ps. sono certa di aver fatto tipo 9076097 ripetizioni,faccio schifo
forte. ma vabè,migliorerò con il tempo.
yoou're my wondeeeeeeerwaaaall <3
ciaao
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