Dolcezza nella calza.

di Lady Atena
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Peter osservò le tre calze vermiglie affisse al bordo di marmo del camino e assottigliò gli occhi. Sentiva il calore delle fiamme sul viso e le loro lingue di fuoco aranciate si riflettevano nelle lenti dei suoi occhiali. Il ciuffo castano gli ricadde sulla guancia arrossata e deglutì a vuoto. Si voltò e sorrise, guardando le luci di natale di vari colori brillare a intermittenza.
“Qui le feste sembrano più magiche che a casa mia. Zia May addobba per Natale, ma all'epifania ha già tolto tutto. Qui, invece, mettete addirittura le calze per la befana” sussurrò.
La voce gli tremò, alzò il capo e vide il proprio riflesso in uno specchio dalla cornice dorata. Pepper sorrise, tirò il bordo della calza rossa facendola tendere e fece un passo di lato; lisciò la seconda calza con le mani sentendola tiepida sotto le dita.
“Tony è capace di fare cose molto peggiori che appendere delle calze” disse.
Tony ridacchiò, poggiò in terra un sacco e girò attorno ai due, si poggiò al lato del camino.
“Potrei pagare la Befana per portarti un intero negozio di dolci. Mi dovrebbe dare il resto, però” scherzò.
Peter si voltò, allungò le braccia e queste gli tremarono. Le abbassò, inspirò ed espirò ripetutamente.
“Io la voglio ringraziare con un regalo che non si può mettere nelle calze, ma ... ma ... è difficile” balbettò.
Arrossì, strinse gli occhi e inspirò. Espirò dilatando le narici, avanzò di un passo e abbracciò con entrambe le braccia Stark.
“Sei come il papà che non ho più”.
Ammise. Tony dilatò gli occhi, le iridi divennero liquide e deglutì guardando verso Pepper. La donna annuì, mosse le mani i avanti indicando verso di sé con le dita e sorrise. Tony strinse le labbra, abbracciò il ragazzo e lo strinse, chiuse gli occhi poggiandogli il mento sul capo.
“Ci sono regali migliori di quelli che si possono comprare” sussurrò.
Pepper sorrise, guardò le calze muoversi lievemente sopra il fuoco che sfrigolava nel camino e strinse le mani tra loro.
< Lo sapevo che avrebbe un cuore. A quanto pare è vero che la Befana porta la dolcezza > pensò.





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