Buon
fine settimana care lettrici, eccoci giunti
all'ultimo appuntamento con questa fiction che per venti settimane vi
ha tenuto
compagnia, spero positivamente.
Oggi
si conclude la storia di Draco Malfoy e Hope
Potter e in questo capitolo vedremo che cosa è successo ai
protagonisti di
questa storia.
Ringraziandovi
per il vostro affetto, vi lascio alla
lettura del capitolo.
Un
bacio Lorian
Capitolo
20 - Epilogo
"
Ma guarda che cosa mi tocca fare!" stava brontolando scocciato Draco
mentre
stava fermo da cinque minuti, di fronte a casa Potter.
L'uomo
sapeva di non potersi permettere un'altra
perdita di tempo, quindi tirando fuori un barlume di coraggio che
teneva ben
nascosto, si era avvicinato al campanello e lo aveva premuto.
Uno
scalpiccio di piedi, aveva anticipato la voce di
Lily Luna Potter che aveva praticamente urlato: " Vado io, mamma!".
Quando
la piccola rossa aveva aperto la porta e aveva riconosciuto il
visitatore, il
sorriso le era morto sulla bocca.
Draco
sentendosi in imbarazzo davanti allo sguardo
della ragazzina, aveva detto brusco: " C'è la tua mamma?".
Lily
aveva annuito poi si era girata e aveva urlato:
" Mamma, c'è il marito di Hope!".
Draco
aveva alzato gli occhi al cielo, pensando al
fatto che ora lui non era più il viscido e bastardo ex
Mangiamorte ma solo il
marito di Hope.
Dopo
pochi secondi, Ginevra era arrivata all'ingresso e quando aveva visto
Draco,
aveva chiesto:
"
Come mai sei qui, Malfoy?".
L'uomo
aveva tirato un grande respiro poi aveva detto:
" Sono qui, perchè è arrivato il momento e Hope
ti vuole al suo
fianco!".
Ginny
aveva annuito con un sorriso poi si era girata e
aveva chiamato il suo primogenito: " Jamie, io devo andare al San
Mungo,
perchè sta per nascere il vostro nipotino.
Tu
occupati dei tuoi fratelli e quando il bambino sarà
nato, vi manderò un Patronus per avvisarvi in modo che
possiate
raggiungerci!".
Il
giovane aveva annuito poi aveva dato una pacca
sulla spalla a Draco, così forte da mozzargli il fiato.
Il
futuro padre, ripreso il controllo del proprio respiro, gli aveva
lanciato
un'occhiataccia gelida che aveva provocato in James un risolino e che
gli aveva
fatto guadagnare un sommesso: " biondo rammollito!".
Draco
afferrata Ginny per un braccio, si era smaterializzato per apparire
davanti
alle vetrine abbandonate del negozio di Purge & Dowse Ltd..
Questo
infatti era ciò che vedevano i babbani e che
invece celava il grande ospedale del San Mungo.
I
due si erano avvicinati ad una delle finestre dell'edificio e
sporgendosi, si
era trovati nel grande atrio della struttura medica.
Ginevra
aveva salutato un paio di colleghe e mentre si
avviavano verso il reparto di ostetricia,
Draco
aveva detto: "E' ufficiale rossa, tuo
figlio mi detesta!".
La
donna era scoppiata a ridere poi aveva risposto:
" Suvvia Malfoy, tu ti sopravvaluti!
James
non ti odia, ti trova solo... uhm buffo!".
Draco
si era bloccato poi aveva spalancato gli occhi
scioccato e aveva detto: " Buffo? Lui mi trova buffo?".
Ginny
aveva annuito poi aveva risposto: " Non
prenderla come un offesa personale.
Tu
riesci a scatenare reazioni allucinanti nei miei
figli:
Lily
è incuriosita dalla tua personalità.
Albus
ti studia in silenzio ma sotto sotto ti ammira.
James
invece cerca di comprendere come fa un uomo
grande e grosso come te, a diventare un tenero bambinone quando nei
paraggi c'è
Hope!".
Draco
sogghignando, aveva risposto: " Oh rossa,
quando quello spilungone del tuo primogenito si darà una
mossa con la figlia di
Paciock, credo che troverà la risposta che cerca!".
Stavolta
a bloccarsi in mezzo al corridoio, era stata
Ginny che spalancando gli occhi, aveva sibilato: " E ora che c'entra
Alice?".
Draco
era scoppiato a ridere poi aveva detto: "
Caspita e io che credevo che una madre, fosse la prima a comprendere
queste
cose!
Tuo
figlio è cotto di lei, solo che non ha il coraggio
di fare chiarezza con se stesso!".
Ginevra
aveva sbuffato esageratamente poi scuotendo la
testa aveva risposto: " Di questa cosa parleremo dopo, ora se non mi
sbaglio c'è una mamma in preda alle doglie e un bambino che
non vede l'ora di
conoscere il suo papà!".
Draco
era sbiancato al pensiero di diventare padre e
d'istinto, aveva accelerato il passo.
Quando
avevano raggiunto il reparto, avevano trovato
ad attenderli i magnifici quattro, Hermione e suo marito Ronald.
Il
rosso quando aveva visto arrivare il biondo, aveva
sbuffato rumorosamente guadagnandosi da sua moglie un occhiataccia e
una gomitata
sulle costole.
Tutti
a parte Ronald, si erano avvicinati al futuro
padre per congratularsi con lui mentre Ginny entrava in sala parto.
Draco
era crollato sulla panca mettendosi una mano tra
i capelli.
Dopo
un'ora, il suo nervoso era al limite del sopportabile
e Blaise si era avvicinato a lui, dicendogli:
"
Draco, va a prenderti un caffè o a fumarti una
sigaretta che se ci sono novità ti chiamerò io!".
Il
biondo aveva tira un grosso respiro poi si era
alzato annuendo e ringraziandolo, era uscito in terrazza.
Mentre
con una mano teneva il bicchiere di caffè,
l'uomo pensava a tutto quello che era successo dopo quel caotico
pomeriggio, in
cui tutte le bugie dell'eroe del mondo magico, erano venute a galla.
Durante
la settimana successiva, Harry aveva cercato
in tutti i modi di riconquistare sia la sua famiglia che Hope ma da
entrambi i
fronti aveva trovato un ostacolo invalicabile.
La
famiglia Weasley al gran completo, a parte un
titubante Ronald, aveva fatto muro attorno a Ginny e ai suoi figli.
Sia
Bill che George, dietro richiesta di Ginevra,
avevano minacciato Harry di ripercussioni fisiche, se solo provava ad
avvicinare sua moglie e i suoi figli.
Quando
aveva cercato di vedere Hope, la situazione non
era stata poi tanto diversa, solo che stavolta si era scontrato contro
Draco,
Theo e Blaise.
L'opinione
pubblica lo aveva attaccato su tutti i
fronti, i giornali avevano scritto un sacco di articoli tremendi e
Kingsley si
era visto obbligato a togliergli la carica di capo Auror.
In
breve, non vedendo sbocchi per lui, si era
volatilizzato facendo perdere le sue tracce.
In
compenso Hope si era avvicinata a Ginevra e a i
suoi fratelli e dopo l'iniziale imbarazzo, tra i cinque si era creato
un legame
molto stretto.
Spesso
i figli di Ginevra, venivano a trovare la
sorella alla villa della coppia e passavano interi pomeriggi in piscina
o a
chiacchierare.
Draco
e Hope, insieme con gli Zabini, i Nott, i Potter
e i Weasley, davano vita a cene e pranzi allegri e comunicativi.
Questo
valeva per tutti, a parte Ronald che
partecipava a questi incontri, dietro coercizione di sua moglie e dei
suoi
figli.
Sotto
la cura di Hope, il Manor era tornato al suo
antico splendore, il giardino si era riempito di fiori colorati e
profumati, le
fontane avevano ripreso a funzionare, i tanto famosi pavoni di Lucius
avevano
ripreso a zampettare, le pareti del maniero erano state ritinteggiate
di chiaro
e il mobilio era stato svecchiato.
Ciononostante,
Draco non aveva voluto tornare a
viverci e Hope aveva suddiviso la proprietà in due.
Una
metà che comprendeva il grande giardino, l'aveva
adibita a villa per i matrimoni mentre la restante metà, era
stata trasformata
in una scuola di pozioni gestita dalla ragazza.
A
tutt'oggi avevano prenotazioni per due anni per
quanto riguardava i matrimoni e una miriade di iscritti per quel che
valeva la
scuola.
Con
il consenso del ministro Shacklebolt, Hope aveva
potuto rivelare la verità sulla sua natura di strega ai suoi
parenti e loro
l'avevano presa più che bene.
Trovandosi
tutti d'accordo, avevano deciso di vendere
il Saint Christophe e si erano trasferiti al Manor per lavorare
lì e stare
accanto a Hope.
Charlie
aveva finalmente trovato il coraggio di
dichiararsi a Susanne e con una cerimonia semplice si erano uniti in
matrimonio, inaugurando le nozze che si sarebbero tenute nel grande
maniero.
Yvette
invece aveva conosciuto Oliver Baston e tra i
due era scoppiata una passione fulminante che li aveva portati a
convivere
subito dopo.
Infine
Laverne non aveva incontrato nessuno ma era
felice così!
Poi
c'erano stati gli annunci delle gravidanze di
Daphne e Pansy che si era succedute di pochi mesi e ora lui stava per
diventare
padre.
Erano
stati otto mesi, vissuti all'ennesima potenza e
Draco poteva affermare di averli trascorsi, pervaso da una
felicità estrema e
di questo doveva ringraziare Hope e il fatto che fosse entrata nella
sua tetra
vita, tredici mesi prima arricchendola di gioia e serenità.
All'improvviso,
la porta alle sue spalle si era
spalancata e Blaise aveva fatto la sua comparsa con un ampio sorriso
stampato
sulla faccia.
Fissando
in viso Draco, gli aveva detto: " Forza
biondo, corri da Hope perchè sei appena diventato
papà!".
Draco
aveva sentito le sue gambe farsi di gelatina e
un rivolo di sudore freddo gli era sceso lungo il
collo.
Blaise
per riscuoterlo, gli aveva messo una mano sulla
spalla e sul viso dell'uomo, si era aperto un sorriso gioioso.
All'istante
era corso all'interno del reparto,
lasciandosi dietro un Blaise sghignazzante.
Mentre
correva a perdifiato nel corridoio, Draco non
vedeva né sentiva nessuno; in quel momento il suo unico
pensiero era quello di
arrivare da sua moglie e dalla loro creatura.
Non
appena era arrivato davanti alla porta, aveva
alzato una mano per bussare ma l'uscio si era aperto ed era apparsa una
sorridente Ginevra, che lo aveva invitato ad entrare.
Quando
aveva varcato la soglia della camera, il suo
sguardo si era posato su una Hope stanca ma raggiante.
La
ragazza teneva tra le braccia un fagottino avvolto
in una copertina azzurra e Draco era stato subito ammaliato da quella
visione.
Era
talmente imbambolato da non essersi reso conto,
che Ginny era uscita chiudendosi la porta alle spalle, per lasciare un
pò da
soli i neo-genitori.
Il
rumore della porta aveva attirato l'attenzione di
Hope che aveva alzato gli occhi su di lui e l'uomo aveva sentito le
lacrime scendergli
sulle guance.
In
due falcate aveva raggiunto il letto dove era
coricata sua moglie che sorridendo, gli aveva porto il fagottino
dicendo:
" Ecco Draco, ti presento tuo figlio!".
Le
mani del biondo avevano tremato mentre le allungava
per ricevere quel magnifico dono.
Quando
si era trovato suo figlio tra le braccia,
l'uomo l'aveva guardato e il cuore gli era accelerato nel petto.
Un
visino tondo e paffuto, con due magnifici occhioni
grigi e una leggera peluria bionda, lo fissava curioso e lui si era
sentito il
padrone del mondo.
Draco
aveva alzato gli occhi su Hope, che gli aveva
detto: " Amore, si vede proprio che questa meraviglia è
figlio tuo!
E'
praticamente la tua miniatura e io sono proprio
orgogliosa di fare parte della vostra vita".
Il
biondo aveva alternato lo sguardo dal volto di sua
moglie a quello di suo figlio, che in quel momento stava sbadigliando.
Sorridendo,
Draco aveva detto: " Sono io quello
ad essere orgoglioso e lo sono di te e di questo angelo.
Non
smetterò mai di ringraziarti per avermi donato
qualcosa di così bello da non poterci credere.
Mi
sento un uomo veramente fortunato e realizzato.
Prima
del tuo arrivo, il mio unico scopo era quello di
poter riabilitare il nome della mia famiglia.
Mio
padre nella sua vita ha combinato tanti casini e
in molti di questi, ha coinvolto anche me anche se non avrei voluto di
certo.
Però
nonostante le sue cattive azioni, lui era e
resterà mio padre e in nome di questo, mi ero messo
d'impegno per far tornare
pulito il mio cognome.
Ma
prima del tuo arrivo, avevo perso ogni stimolo
visto che continuare un impresa del genere, mi sembrava impossibile da
portare
a termine.
Tu
hai portato nella mia vita la luce in fondo al
tunnel e ora mi hai dato un figlio, che mi da la certezza di aver fatto
qualcosa di veramente buono!".
Terminate
quelle parole, Draco di era avvicinato a sua
moglie e aveva suggellato con un bacio
quella
felicità immensa.
Quando
si erano separati, Hope gli aveva chiesto:
" Amore, che nome scegliamo per nostro figlio?" e lui con un sorriso
aveva risposto: " Come sai già i Black avevano una
tradizione particolare
e cioè quella di assegnare ai propri figli il nome delle
costellazioni.
Il
mio per esempio deriva da quella del dragone e per
il nostro bambino, io vorrei continuare la tradizione scegliendo il
nome di
Orion, che è un'importante costellazione,
forse la più conosciuta del cielo, grazie alle sue stelle brillanti
e alla sua posizione vicino all'equatore
celeste, che la rende visibile dalla maggior
parte del
mondo.
Inoltre
mi piacerebbe dargli anche un secondo nome e
cioè Michael come tuo padre, perchè se tu sei
cresciuta così bene lo devo
sopratutto a lui!".
Hope
aveva le lacrime agli occhi e annuendo aveva
fatto una leggera carezza sul capo di suo figlio, dicendo: " Benvenuto
nel
mondo, Orion Michael Malfoy!".
A
volte da un brutto episodio, si scatena uno scherzo
del destino che porta chi stava in cima agli onori a cadere nel vuoto
mentre
chi non aveva nulla, a ribaltare la propria esistenza e ad ottenere
tutto ciò
che desidera.
Perchè
nulla è certo nei disegni del destino.
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