We Are Chained

di Melissa_
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Dopo questa lunga attesa ecco il capitolo. Mi ritiro in solitudine dopo questo finale sdolcinato ahah Un bacio grande a tutti quelli che hanno letto, recensito e messo questa storia nelle seguite/preferite :D Buona Lettura!


Mi svegliai in un bagno di sudore. Avevo il fiatone come se avessi fatto una corsa in bicicletta. Mi alzai dal letto, guardai l’orologio che segnava le quattro e mezza di mattina. Era stato solo un sogno? Niente Riccardo? Niente licenziamento di Alvisini? Sorrisi. Era soltanto uno stupido incubo. Mi vestì di fretta, afferrai le chiavi del motorino e scesi giù nel parcheggio. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Martina: ‘tesoro domani non vengo, forse non torno più in quella scuola. Poi ti racconto.’
Misi in moto e iniziai a guidare per quelle strade vuote. I lampioni illuminavano i piccoli vicoli del mio paese e qualche gattino miagolava ad un altro. Ero determinata. Ero convinta. Ero felice. Fermai il motorino davanti ad un portone di legno massiccio. Scesi e mi avvicinai lentamente ad esso. Erano le cinque passate e sperai che l’inquilino dell’appartemento fosse sveglio. Suonai più volte fin quando un ragazzone dagli occhi chiari mi aprì la porta.
“Alessandro!” urlai buttandomi tra le sue braccia. Mi tenne stretta a lui, accarezzandomi i capelli. Mi fece entrare in casa sua e accomodare sul suo divano chiedendomi spiegazioni.
“Ascoltami, scusa.. devi perdonarmi! Io devo stare con te e tu con me. Cambio scuola, me ne andrò in un altro istituto per non creare problemi ma devi promettermi che starai insieme a me, per sempre. Io ti prometto che sarò solo tua.” Mi fermai e lo guardai. Stava ridendo. “Finiscila di ridere!” gli urlai infastidita.
“Sei proprio una stupida ragazzina.. “ disse ridendo scherzosamente avvicinandosi a me. “Che ti è successo in una notte?” continuò sedendosi accanto a me e stringendomi ancora una volta tra le sue braccia.
“Ho paura di perderti! Io e tu siamo costretti ad essere un’unica cosa.. non posso stare senza di te, morirei.” Dissi con le lacrime agli occhi ripensando a quell’orribile incubo.
“Io e tu siamo incatenati, non vedi” disse allundendo al nostro abbraccio. Lo baciai con tutta me stessa, con tutto il mio amore. 





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