Disclaimer: I personaggi di questa
storia non mi
appartengono e assolutamente non fanno quanto scritto, e non ci
guadagno
niente…figuriamoci ù.ù
*Sweet Bee*
Non poteva essere successo. Non ora,
non a lui.
Eppure, il peso della dura
realtà fu come un grosso blocco
di cemento che si appoggiava sulla sua pancia con il suo modo di fare,
cioè
dolorosamente e senza neanche la gentilezza di avvertire prima.
Insomma, tutti pensavano che lui fosse un bravo ragazzo, uno
intelligente, uno che potesse
sopperire alla mancanza di buonsenso dei suoi due migliori amici. Uno
con la
testa a posto, insomma. E invece evidentemente non era così.
Fu una delusione
per lui scoprire l’amara e incontrovertibile
verità.
Avrebbero dovuto capirlo quando lo
beccarono a leggere
W.I.T.C.H –rubato alla figlioletta.
Avrebbero dovuto capirlo quando lo
beccarono a piantare
allegramente tante tenere roselline nel giardino di casa sua, vestito
da
casalinga bucolica.
Avrebbero dovuto capirlo quando lo
beccarono a canticchiare
“I Will Survive” con tanto di falsetto.
Christopher Anthony Wolstenholme
aveva ceduto alle lusinghe
del lato oscuro della Forza.
Vabbè, no, niente spade
laser o omoni vestiti di nero con
grossi problemi d’asma. Niente vecchietti malefici che
sprizzano scintille
dalle punte delle dita. Niente assurdità tipo grosse basi
militari che schioppano
per aria per colpa di un fottuto buchetto.
No. Chris era stato posseduto dal
demone della Demenza.
Qualcosa che aveva infettato molto
tempo prima il suo
cantante, ora si insinuava fra le pieghe del suo cervello,
anestetizzando tutti
i cricetini protagonisti di Hamtaro che correvano felici nelle loro
rotelline
*metaforicamente parlando*.
Così ora i suddetti
cricetini galleggiavano in coma nel
testone sommerso dai ricci del bassista.
*Chris*
-Dom-, dissi.
Il mio batterista si voltò
lentamente, osservandomi dubbioso
da dietro gli occhioni azzurri. E inorridì.
Mi guardai allo specchio, e un omone bello, possente e virile mi restituì uno
sguardo fiero da
lì. E tutte che vanno dietro al Bells, pensai. Bah.
Comunque, torniamo a Dom.
Mi fissò esterrefatto.
Forse aveva dei dubbi sul perizoma
leopardato che indossavo.
Beh?!? Io sono l’erede di
Tarzan, l’aveva dimenticato??
*Dom*
D’accordo, è
colpa mia…e del Bells, dovrà ammetterlo anche
lui.
Perché abbiamo passato
anni a fare cazzate da quindicenni,
io e lui. Abbiamo fatto le cose più sceme e
vabbè, le conseguenze di alcune di
queste non saranno state molto piacevoli, tipo per me trovarmi la merda
in
bocca, a Glastonbury…ma le altre volte ci siamo divertiti
parecchio e posso
capire che anche ad altri venga voglia di fare robe dementi.
Ma ora vedo quest’uomo.
Questo povero uomo, ridotto così,
credo, dalla nostra ormai sopita imbecillità.
Oddio, sopita del tutto ancora no, ma
ci stiamo lavorando,
con Gaia. Facciamo sedute settimanali.
Comunque! Chris vestito da Tarzan.
Non è un bel vedere.
E’ diverso da me che salgo
sul palco vestito da Spider-Man.
Insomma, almeno con quel costume non
mi si vedevano le pudende.
Neanche a Chris, se è per
quello…ma cazzo, un perizoma più
grande non ce l’avevano?
Ora, so per esperienza che quando un
perfetto imbecille si
mette in testa una cosa, tentare di dissuaderlo è
un’impresa alla quale è
meglio rinunciare subito. Quindi, non provai nemmeno a cercare di
fargli notare
che il basso avrebbe coperto a malapena tutto quel suo corpo
–diciamocelo-
budinoso.
D’accordo, non è
proprio così orrendo, ma almeno avere un
minimo di decenza…
Ripeto, non che io sia il Re Del
Decoro, ma insomma…TARZAN!!!”
*Sweet Bee*
-Chris, posso farti notare che sei
quasi completamente
nudo?!-, cominciò educatamente Dominic, avvicinandosi con
cautela al bassista.
-Sì! Non è
fantastico?! Questa è una cosa Rock And Roll!!
Niente stereotipi tipo le borchie, niente pantaloni aderenti in pelle,
niente
lingue chilometriche…l’Uomo Della Giungla
è davvero rock!! Questa è la vera
trasgressione!!-, esclamò Chris saltellando, e Dom
evitò di guardare in basso
per non vedere…insomma, il movimento che
quell’azione comportava (Bleeeeaaaah!!
>.< NdTutti).
Disgustato, il batterista chiuse gli
occhi e tirò un lungo
sospiro.
Li riaprì, e
trovò di nuovo davanti a sé quello che un tempo
era il suo ragionevole bassista, ora preso da chissà quale
malattia mentale,
che lo fissava su di giri.
Era abituato ad agire in fretta.
-Chris, amico mio-,
cominciò con tono suadente,-ma perché
non ti copri almeno le parti basse? Insomma, il pubblico non ha bisogno
di
vedere…tutto questo!
Chris lo squadrò
astioso:-ma è proprio il perizoma a rendere
Tarzan quello che è! Se copro quello, la citazione
iconografica va a farsi
fottere, no?!?
-Ma no, basta che a metà
di The Small Print, invece di
cantare “Ssssslave to the gggggraaaaaave”, ti
esibisca nell’urlo di Tarzan…-,
mormorò Dom alzando gli occhi al cielo.
Poi guardò
l’orologio e inorridì. Solo un’ora al
concerto.
Doveva vestire il suo bassista, il prima possibile.
*Dominic
“Mission: Impossible” mode ON*
-Ooooh, sai che è
un’idea?!-. esclamò Chris portando un
ditino alle labbra e assumendo un’espressione pensierosa con
gli occhi all’insù.
Corse in camerino e tornò con i suoi pantaloni neri. Ma era
ancora a petto
nudo. Una ragazza che passava di lì (indovina chi u.u
NdSweetBee) arrossì
sconvolta dal fascino virile dell’uomo. O almeno
così credeva lui (O.o…lasciamoglielo
credere, poverino -.- NdDom *////* NdSweetBee). Comunque fu compiaciuto.
Ma c’era una cosa che
rassicurava Dom. Che forse Chris non
era completamente perduto. Infatti, il baldanzoso bassista
trotterellò sicuro
verso il frigo, vi si immerse con quasi tutta la sua notevole figura e
ne
riemerse trionfante stringendo in mano una lattina di Jagermeister.
Lo spirito birrosaurico
dell’uomo che aveva conosciuto al
Liceo era sopravvissuto al repentino cambiamento. Chris si
avventò sul
becchetto della lattina e succhiò il nettare vitale che
conteneva.
Poi emise un poderoso rutto (Cosa
poco sexy, questa…Ma vabbè
u.u NdSweetBee).
Dom fece una espressione di puro
disgusto ma fu contento che
almeno quel lato del carattere dell’amico fosse rimasto
intatto. E lo fu ancora
di più quando Chris si accese una Marlboro Light, aspirando
quanto fumo potesse
con un solo respiro.
-Chris, in effetti tu sei grande e
possente-, attaccò Dom,
approfittando del momento propizio e sperando di farlo desistere dal
suo
intento con le lusinghe,-perciò, non serve nemmeno che tu
faccia l’urlo del Re
Della Foresta, perché fra me e il Bells, cioè due
tappi, tu risalti
notevolmente, sul palco.
Chris gonfiò il petto,
inorgoglito da “grande” e soprattutto
da “possente”. E forse non aveva sentito il resto.
…No, no, aveva sentito.
-Ma…no! Io sono Tarzan!-,
piagnucolò facendo sporgere il
labbro inferiore.
Ma Dom aveva sviluppato gli anticorpi
a quell’espressione
cucciolosa avendo a che fare con un essere dello stampo di Matt,
perciò lo
ignorò.
-Certo che sì,
perciò non ti serve ostentarlo. Te lo
riconosceranno tutti, Chrissuccio-, disse suadente il biondo, cercando
di
lusingarlo di nuovo con il vezzeggiativo.
Sembrò funzionare.
-Beh…In
effetti…-, mormorò Chris, grattandosi la fronte.
“novantanove
scimmie saltavano sul letto
Ma una cadde a terra
e si ruppe il cervelletto.”
Queste agghiaccianti parole, a ritmo
di filastrocca, si
propagarono nell’aria.
E fu la fine.
Lo sguardo di Chris si accese di una
luce folle, e lui
veleggiò verso uno dei camerini.
Quello di Matt.
Lo trovò seduto per terra,
a gambe incrociate, mentre
guardava un cartone animato. Sullo schermo c’era un grosso
energumeno che
saltava la corda.
Chris saltellò nello
stesso modo, facendo tremare il
parquet.
-Ecco ecco ecco ecco! Kronk! Voglio
essere Kronk!-, ululò.
Dom investì Matt con
un’ondata di furia senza parole, e
quest’ultimo si accoccolò contro Chris,
terrorizzato.
*Dom*
Mi sento come se qualcuno avesse
invertito i ruoli. Di
solito è Chris a redarguire me e Matt. Perché
adesso sono io quello dotato di
buonsenso, fra noi tre?!
Ma è colpa mia. Questo
è un effetto ritardato delle cazzate
di qualche anno fa. Ora che io e il Bells abbiamo messo la testa a
posto, tocca
a Chris fare il coglione. Ce lo meritiamo.
Ma i fan no. Loro meritano il loro
bassista taciturno, carino
e coccoloso di sempre. E io glielo restituirò.
*ta-ttaraà*
*Sweet Bee*
-Ma Kronk è stupido-,
obiettò Dom.
-Non è vero!-,
protestò Chris.
-Sì che è
vero-, rispose Dom.
-No che non è vero!-,
replicò Chris.
*Dom*
No, non va bene. Rischiamo di andare
avanti e di perdere
tempo. E manca mezz’ora.
Cazzo. Cazzo. Cazzo
e…CAZZO!!!
*Sweet Bee*
-Bambini, smettete di litigare-,
esordì una voce nuova.
E lo videro. Svettava su di loro come
un Giustiziere della
Notte, e li osservava impavido mentre un alone di Divinità
si avviluppava
intorno alla sua figura.
Dom si riempì di gioia. Lui
avrebbe sistemato tutto.
Era arrivato Tom Kirk.
-Ooooh Tommy!-, fece Dom, buttandosi
fra le braccia del
manager,-salvaci tu!
L’uomo lo
fissò:-cosa succede, qui?-, disse con uno sguardo
ed un portamento degni di Chuck Norris.
Dom rabbrividì da tutta
l’aura di potere che quell’uomo
emanava al momento.
-Chris è impazzito. Vuole
fare Kronk-, piagnucolò il
batterista.
Tom spostò lo sguardo
altezzoso dagli occhini azzurri a
quelli color nocciola.
-Chris…NNNNO!!-, disse
secco e lapidario.
Sentendo
l’autorità che proveniva da quell’uomo,
i criceti
si sorpresero, svegliandosi dal coma vegetativo. E Chris
afflosciò le spalle.
Guardò Tom e poi borbottò:
-Babbene.
Dom non poteva credere ai suoi occhi.
Tom aveva potuto. Lo
guardò raggiante.
-Ottimo. Ora, vestiti e vai fuori a
suonare, Christopher
Anthony Wolstenholme. E fatti valere così. Non serve essere
Kronk per essere
una persona migliore…serve…
Dom lo interruppe:-Chris, vatti a
mettere qualcosa addosso. E
vedi di muovere il culo, manca mezz’ora.
Chris lo guardò ferito, ma
non disse niente, e dopo qualche
minuto tornò con una decorosa maglietta.
-Ecco. Bravo il nostro ChViFFuccio.-,
disse Tom dandogli
qualche pacca paterna sulla testa.
-Accidenti, mi sa che qualcuno mi ha
drogato-, disse Chris
grattandosi la nuca.
-Oddio! Chi può essere
stato?-, fece Dom teatralmente
girandosi verso Matt, che scrollò le spalle.
Ma una volta che Dom si fu voltato
dall’altra parte, il
cantante lasciò che le proprie labbra si curvassero in una
strana espressione.
Sadica e maligna.
E guardò un sacchetto
trasparente nascosto alla vista degli
altri, vuoto.
Sopra c’era scritto a
pennarello:
funghetti magici di
Amsterdam.
[…perché
l’ha fatto? Non lo so. Andatelo a capire, il Bells
u.u
Oddio, ma questa cosa penosa non la
dovevo pubblicare o.o ma
mi sa che è un po’ troppo tardi…la
cancello???
Comunque è solo che mi
è venuto un pensiero: perché Chris,
quell’uomo taciturno, sobrio e tenero non può
avere un attimino di demenza
pura? Di solito lui è quello con la testa a posto, che frena
quegli altri due
adorabili idioti di Matty e Dommy…e ovviamente
l’ho scritta perché ho
un’ammirazione piuttosto grande per quell’uomo
*nooo non l’avevamo notato ù.ù
NdTutti* e ovviamente questa è una cosa orribilmente OOC, mi
spiace per chi
voleva un minimo di realismo…
Per quanto riguarda
Dom…ebbene sì, si è davvero trovato a
faccia in giù nella cacca, a Glasto…O.O povero
ragazzo scemo -.-
Comunque chiedo umilmente scusa a
tutti per questa
fanfiction *Sweet Bee si mette in ginocchio*
E come sempre un grazie di cuore a
chiunque avrà il coraggio
di leggere questa… “cosa” ^^]
|