Dangan Ronpate di Varia Natura, Forma e Dimensione di Subutai Khan (/viewuser.php?uid=51)
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Titolo: Makoto...
Naegi?.
Personaggi: "Makoto
Naegi" e un po' di altri.
Generi: commedia,
comico.
Traccia: Dangan
Ronpa, Tutti, A Fine Giornata. Scritta per il Limitaprompt della
Piscina di Prompt, con la limitazione una storia che
racconti di
come i personaggi – che, smesso il loro ruolo, sono solo
attori dietro le quinte del fandom – commentino questa o
quella scena saliente in cui hanno recitato.
“E
stooooooooooop! Ottimo lavoro, ragazzi. Per oggi basta
così”.
E anche questa
è fatta. Giornata particolarmente stancante, oggi. Ridacchio
ripensando a quando ero un po’ più piccolo e
ingenuamente credevo che fare l’attore sarebbe stato un
mestiere di tutto riposo. Cosa pretendete? Un ragazzino vede gente figa
alla cerimonia degli Oscar e pensa che quello è il lavoro
più bello, sbrilluccicoso e meglio retribuito del mondo. Poi
ti accorgi che esistono le comparse e quelli che recitano solo nelle
pubblicità.
Non sono messo proprio
così male, visto che qui interpreto il protagonista, ma il
livello non è poi troppo più alto.
“Makoto!
Makoto! Aspettami” sento una voce familiare alle mie spalle.
E non posso trattenermi dal sorridere.
Neanche faccio in
tempo a voltarmi che qualcosa, o meglio qualcuno, mi afferra per il
braccio.
Oh, ciao Kyouko.
Sì, per una
strana casualità ognuno di noi ha il nome del personaggio
che interpreta. Se questa fosse una storia, si potrebbe tranquillamente
accusare il suo autore di essere pigro e di non avere la sbatta di
inventarsi dei nomi.
“Mamma mia,
oggi è stato un parto” dice allegra mentre si
struscia un po’ addosso a me. Non essere troppo espansiva, te
l’ho detto che il tuo costume di scena lo trovo sin troppo
sexy e potrei perdere i freni inibitori. Specialmente la cravatta.
Stiamo assieme da poco
dopo l’inizio delle riprese. Potete invidiarmi, lo capisco. E
soprattutto credo che sarebbero felici di saperlo le orde di shipper
assatanate che sicuramente cominceranno a costruirsi i castelli in
testa quando vedranno i nostri due personaggi interagire. Il regista
è un gran furbone e ha seminato qua e là hint non
indifferenti, vecchio marpione che non è altro.
“Beh, oltre
alla scena della mia esecuzione abbiamo dovuto girare quella della
tua...”.
“Pure la
stessa, tsk. Kodaka, sei proprio un tipo senza verve”.
“Senza verve
lo scrittore del gioco da cui è tratto questo film? Ma ne
sei sicura? Sicura sicura? No, perché sarò tardo
io ma un’esecuzione come quella di Mondo me la sogno la
notte...”.
E ride, ammettendo che
in effetti non è proprio cosa comune. Trasformare un essere
umano in una vaschetta di burro è sintomo di malattia
mentale, secondo la mia modesta opinione.
“Basta
parlare di morte e budella” mi interrompe sul nascere mentre
sto per fare altri esempi “Piuttosto, perché io e
te non ce ne andiamo da qualche parte? Ho un discreto
languorino”.
“Volentieri.
Ma senti, ti scoccia se non siamo soli? Avevo promesso a Sakura e a
Taeko che si sarebbero potute aggregare...”.
Ed eccola, sento
arrivare l’ennesima frigna made in Kyouko: “Ma
uffaaaaaaa! Volevo una cosuccia intima e romantica!”.
“Con una
pizza da Pizza-La? Hai pretese un po’ troppo alte, ragazza
mia”.
Mette quel suo
adorabile broncio, ben sapendo che sta cercando di farmi desistere. Ma
non sarebbe giusto scaricarle così, non mi va.
“Dai, ti
prometto che la prossima volta saremo soli soletti. E
chissà, potremmo anche allungare un po’ la pausa e
dedicarci a qualcosa di più piacevole...” alludo,
sfoderando lo sguardo infido che lei soffre terribilmente. China il
capo sconfitta, concedendo la disfatta solo a patto che la prossima
volta non si debba sgarrare.
“Te lo
giuro, nessun ficcanaso potrà frapporsi nella nostra cenetta
a lume di tovagliolo”.
“Sei un
cretino, Makoto!” sghignazza, con tanto di buffetto sulla
spalla.
“Grazie del
complimento. Aspettami qui, le recupero e poi ci avviamo”.
“Ma come,
andiamo così?”.
“Non siamo
attori di porno, non dobbiamo per forza toglierci gli abiti che usiamo
sul set”.
Cercando cercando, mi
capita di incrociare Aoi mentre entra nel suo camerino. Quella ragazza
è l’esatto opposto del personaggio che interpreta:
come una è solare e allegra, così
l’altra è adombrata, cupa e di poche parole.
Chi ha fatto il
casting, Doraemon?
Decido di buttar via
un po’ di fiato provando ad invitarla. Tanto uno in
più uno in meno non cambia, no?
“Ehi Aoi,
ciao! Io, Kyouko, Taeko e Sakura stiamo...”.
“No”.
...
Va bene.
La supero senza
sprecare ulteriore tempo, sarebbe davvero insensato insistere.
Per fortuna ci metto
poco e in breve siamo tutti e quattro lanciati
all’avventura.
“E
così hai di nuovo perso tutto al pachinko?”.
“Non
dirmelo, guarda. Mi chiedo a chi è venuta la brillante idea
di farmi interpretare la Super Gambler, negata come sono con i giochi
d’azzardo”.
“Tralasciando
il fatto che a volte ho i tuoi stessi dubbi... evidentemente hanno
sufficiente fiducia nelle tue doti d’attrice e nella
capacità di rendere il personaggio realistico. E, lasciatelo
dire, in quello fai un lavoro più che buono”.
“Beh, grazie
Makoto”.
“Scusa se mi
permetto, ma se sai di essere scarsa perché continui a
buttarci i tuoi soldi?”.
“...Kyouko,
sempre con la dolcezza di un bulldozer tu”.
“Oh senti,
è una curiosità legittima. Trovo poco furbo
pisciare il proprio stipendio in qualcosa che non ti darà in
cambio nulla”.
“Perdonate
se mi intrometto, ma questa volta devo proprio dare ragione a Kyouko.
Mi sembra francamente stupido spendere in questa maniera dissennata i
soldi guadagnati con tanta fatica e dedizione sul luogo di lavoro. Non
sarebbe più saggio metterli da parte, o cercare di farli
fruttare in qualche modo?”.
E con queste parole
ogni possibile domanda sul procedimento di selezione del cast va a
farsi friggere, perché Sakura Oogami è qui
davanti a noi in questo momento. È assolutamente identica,
austera e seria come colei a cui dà vita sulla pellicola.
E in realtà
anche Taeko è meno fuori luogo di quanto possa apparire ad
una prima occhiata, perché lo sguardo assassino che le sta
rivolgendo di sbieco ogni tanto emerge prepotente anche in Celestia
Ludenberg.
“Su su,
signore. Non serve litigare per così poco” tento
di fare da paciere. Non le ho chiamate per vederle prendersi a male
parole, o peggio. E anzi, ho rinunciato alla mia intimità
per voi. Sarebbe carino da parte vostra non mandare tutto a carte e
quarant’otto.
“Non ci
posso fare nulla se ho il vizio del gioco. È praticamente
una malattia, lo sapevate questo?”.
“Dalle
malattie si può guarire, specie quando non sono
mortali”.
“Ebbasta
morte, su! Lavoriamo a stretto contatto con quella parola tutto il
giorno, almeno nel tempo libero vorrei non doverci pensare”.
“Sono con la
mia ragazza” sentenzio, cercando di suonare definitivo. E, al
contrario del mio personaggio, riesco a metterci la giusta dose di
forza. Ogni possibile motivo di maretta viene scongiurato e possiamo
proseguire pacifici il nostro pasto.
Gnam gnam. Niente male
questa pizza.
“Lorsignori
permettono?”.
Alzo la testa dal
piatto, avendo vagamente riconosciuto la voce ma...
Uh. Sono Mondo e
Chihiro.
“Per me non
c’è problema” rispondo, onesto
“Ragazze?”.
Nessuna ha da ridire,
quindi i due si aggiungono al nostro gruppetto.
“Avete
già pranzato?”.
“A dire la
verità no, ma è per colpa mia. Oggi ho... ecco,
non è facile per me parlarne...”.
Ci accontentiamo del
silenzio, sappiamo che la timida Chihiro non ha particolare piacere a
parlare dei suoi problemi prettamente femminili. Eh già. Il
maschio Chihiro Fujisaki, che inizialmente si spaccia per una donna,
è impersonato da una donna.
“No, non
è niente del genere. La colpa è mia, mi sono
attardato nel cambiarmi finite le riprese” la protegge Mondo.
Molto cavalleresco il suo comportamento, lo devo ammettere. Forse
dovrei imparare da lui su come si trattano le fidanzate.
Ogni tanto faccio
ancora fatica ad associare al rozzo, burbero e collerico Mondo Oowada
il gentiluomo che in questo momento sembra fare le fusa nella direzione
della sua dolce metà. Anche se un po’ la
pettinatura a banana aiuta, perché nonostante le differenze
pare che se la porti dietro fin dai tempi del liceo e ne sia
visceralmente affezionato.
DRIIIIIN. DRIIIIIN.
Ueh, chi è
che stressa adesso?
Sul display appare...
Touko.
Non mi dire che...
“Pronto?”.
“Aiuto!
Aiuto! Qualcuno mi salvi!”.
“Touko?
Tutto... tutto bene?”.
“No che non
va bene! Quel pazzo infoiato di Byakuya sta cercando di strapparmi i
vestiti di dosso!”.
Santi kami, devo
decidere se è peggio il film che stiamo girando o la vita
che sto vivendo.
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