La mediana delle sorelle Tendo si ritrova alle prese con un problema a dir poco... bizzarro.

...prepara i mutandoni in titanio, potrebbero tornarti utili.

Sette persone sedute attorno a un tavolo.
Una voce senza volto che parla e dà ordini.
Non finirà a tarallucci e vino.
[Questa storia partecipa al contest The Nonary Game: Nerima Edition indetto dal gruppo Facebook N di Nibunnoichi]

Più di un decennio di isolamento e disprezzo sono difficili da combattere, non è vero Pearl?

Quella notte al tempio Hazakura è stata a dir poco movimentata. Intrighi si sono intrecciati, vite sono state spezzate, cuori sono stati infranti. Ma nonostante tutto qualcosa di buono ne è venuto fuori alla fine.
Bene. Proviamo a vedere cosa sarebbe successo se un certo procuratore non fosse stato accarezzato dalla Dea Bendata.

Durante il primo anno di frequentazione della Kibougamine, a Leon Kuwata e Mondo Oowada viene un'idea malsana.
Questi sono i suoi risultati.

No, per la miseriaccia ladrissima porchissima. No.
[Questa storia partecipa alla challenge Treni indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di EFP. La traccia è l'undicesima, "Un uomo a volte sembra infastidito quando un altro uomo si siede accanto a lui sul treno. Il pensiero sembra essere «Avevo conservato questo posto per una bella donna sconosciuta!». (James Guida)"]

Se per caso conoscete il videogioco da cui è tratto il titolo di questa storia, allora potreste capire di cosa parla. Forse.
Altrimenti lo scoprirete solo vivendo e leggendo.

Silenzio. Silenzio mon amour.
[Questa storia partecipa alla challenge A una Parola da Te indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di EFP. La traccia è la diciottesima, "Perché abbiamo sempre bisogno di parlare? Perché non possiamo semplicemente restare in silenzio?"]

Voi e le vostre frasi fatte che vorrebbero suonare come verità totali e incontestabili cominciate a darmi sui nervi, sapete.
Imparate a essere un po' meno monolitici, per favore.

Di solito non mi piace usare titoli in inglese. Ma questo meme calzava alla perfezione, va detto.

Perché, mi chiedo. Perché. Perché.
E no, non mi sto chiedendo perché perché la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita di pallone.

Due amici chiacchierano di abbracci e di qualcosa di meno poetico.
[Questa storia partecipa alla challenge Abbracci, indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di EFP. La traccia è la ventiduesima, “Tra le sue braccia… era possibile morire”]

[Virtue's Last Reward]
Un breve dialogo fra due sopravvissuti a un cataclisma di proporzioni bibliche.