Character: Dana Scott;
Harvey Specter; Mike Ross;
Pairing: Harvey/Scottie; Harvey/Mike;
Rating: PG
Genre: Generale
Words: 1040
Prompt: A077 [SUITS] Harvey/Mike, Scottie fa lo sbaglio di chiedere ad
Harvey di scegliere tra lei e Mike.
Warning: Slash
Disclaimers: I personaggi di Suits appartengono a chi di diritto.
Scritta per il
Gransorpresa Challenge @
maridichallenge
Un bicchiere di scotch e la lingua si scioglie.
«Ho bisogno di saperlo.»
Ma la donna non sa quanto sia sbagliato chiedere. Quanto sia stupido. E
masochistico. E cieco. E… Oh, se solo non fosse così innamorata di lui, se solo
fosse riuscita a rimanere dietro quella linea che separa la semplice
infatuazione per Harvey Specter { i sorrisi maliziosi, il sesso e le
provocazioni } dall'amore per lui { la fiducia tradita, il sesso e i
dubbi di una donna – fragile, umana }.
Fermati, Scottie. Taci. Non lo fare. Le suggerisce il cuore, quello che
di solito riesce a trincerare dietro a un contratto blindato che vieta
sentimentalismi e romanticherie. Ma non con Harvey, eh? Oh no, con lui doveva
essere diverso.
«Prima, forse, potevo fare finta di niente, ma ora che vi guardo tutti i giorni…
ti sei mai resto conto di quanto tu sia felice quando sei insieme a Mike? Molto
più di quanto tu lo sia con me…»
Il sorriso beffardo di Harvey fa male. Il suo scuotere la testa ed aggrottare la
fronte, guardandola come se fosse preda del delirio, anche se sa che è vero.
Con Mike tutto ha un sapore migliore, perfino lo scotch.
«Non avevo realizzato che avessi bevuto così tanto, Scottie.»
«Sono seria.»
E questo dovrebbe spaventare tutti e due. In un certo senso lo fa, anche se in
modi diversi: lei è spaventata dalla risposta ad una scelta che ancora non gli
ha posto e lui è spaventato da Mike, da quello che prova per lui, perché è
soverchiante, è dolce, è diverso da tutto ciò a cui è abituato.
«Che cosa vuoi che ti dica, Scottie?»
«Non lo so, dimmelo tu, Harvey, non hai neppure provato a negare. Non hai
neppure mai provato a guardare me, come guardi lui.»
Se ci fosse stato uno specchio davanti agli occhi di Harvey per ogni volta che
ha rivolto il suo sguardo a Mike, avrebbe capito che cosa intende Dana. Ha
un'espressione diversa riservata solo all'associato, protettiva, fiduciosa,
fiera, orgogliosa, bella. Lucente. E Dana la odia. E Dana la ama. E non è
mai stata per lei…
«Ho bisogno di saperlo.» ripete e non ha idea di quanto invece abbia bisogno di
continuare ad ignorarlo «Ho bisogno che tu scelga. Mike o me?»
Scopre quanto sbagliata suoni quella domanda quando è troppo tardi, la sente
stridere in bocca e poi scivolarle via, prima di poterla ricacciare in gola. Si
pente di averlo chiesto, si pente di essere entrata nell'ufficio di Harvey e
aver preso posto tra i cuscini di pelle del suo divano, si pente di avergli
sorriso e averlo baciato e aver guardato la scrivania e quel punto preciso in
cui Mike si ferma sempre per parlare con l'uomo. Ed ora gli ha chiesto di
scegliere tra loro due. Gli ha chiesto di mentire. O di dire la verità e
liberarla finalmente dal suo incanto – se mai esista davvero un modo per
smettere di amare Harvey Specter.
«Nulla? Davvero? Hai sempre qualcosa da dire ed ora, invece, taci?»
«Perché non sono abituato a rispondere a domande stupide.» il tentativo di
nascondersi dietro al sarcasmo è blando, inutile «Scottie…»
«No.»
Dana si alza.
Ora ha capito. Ora sa. Ma, la verità, è che ha sempre saputo, come tutti allo
studio. Forse soltanto Louis nutre ancora qualche dubbio su Harvey ed il suo
pony.
C'è un bicchiere di scotch abbandonato sul tavolino e rumore di tacchi che si
allontanano dall'ufficio, quando Scottie se ne va.
Harvey guarda il fondo giallastro del proprio bicchiere e sente di aver perso un
altro pezzettino di sé, piccolo, ma che lo rendeva in qualche modo migliore.
«Dannazione.»
Vorrebbe tornare indietro e cancellare gli ultimi minuti di quella serata, ma
tutto quello che fa è rimanere seduto, sotto l'ultima luce rimasta ancora accesa
tra gli uffici del piano.
Ha la sensazione che siano trascorse ore, quando invece sono passati solo pochi
minuti quando Mike si presenta sulla porta, con un sorriso amichevole e
l'offerta di una spalla su cui piangere. In modo figurato, il più giovane nutre
ancora dubbi sul fatto che l'uomo sappia piangere.
«Ho visto Scottie andare via, qualche minuto fa.» sta attento nel tono di voce
usato, lo pesa e lo controlla, non vuole sembrare troppo sfacciato. Non vuole
ferire Harvey, neppure involontariamente «E tu non la stai seguendo.»
«Ottima osservazione, Sherlock. È una fortuna che le tue doti investigative
siano al servizio di questo studio.» Harvey alza il bicchiere, brinda alla sua
salute e ad una battuta puerile che non ha fatto ridere né lui, né Mike e che a
malapena apre un sorriso sul proprio volto. O forse è la presenza del più
giovane a farlo sorridere, il modo in cui l'abito che indossa è stropicciato al
petto dalla tracolla che trancia in due quella stupida cravatta troppo sottile.
Dio!, quanto sono ridicole le sue cravatte. Dio!, quanto le trova adorabili,
annodate al suo collo.
«Hai voglia di un po' di compagnia?»
«Se questo può evitare che lo scotch vada sprecato.»
Indica il bicchiere abbandonato sul tavolo e Mike prende posto accanto a lui.
Non è il bicchiere che la mano ritrova, è la spalla di Harvey, che Mike stringe
fingendo di volersi imbattere in un discorso filosofico sull'amore, le donne e
le sue conquiste. Ma il discorso non viene iniziato e le dita si stringono più
forte, scivolano più vicino al colletto della camicia ancora perfetta, sfiorano
il collo e poi i capelli. Sono morbidi, come ha sempre immaginato. Potrebbe
passarci l'intera nottata ad accarezzarli, invece lascia che quel lungo attimo
termini, riabbassando la mano.
«Qualsiasi cosa tu abbia fatto, troverai un modo per farti perdonare. Lo trovi
sempre.» c'è totale fiducia nelle parole di Mike. E nei suoi occhi.
Harvey scuote il capo.
«Non questa volta.»
Non gli serve il perdono di Scottie.
Gli serve invece la bocca di Mike. Ora. In questo momento. Gli serve la sua
bocca, la sua presenza, la sua vicinanza, il suo odore, le sue mani, il suo
corpo…
Ed in quel bacio improvviso, la bocca di Harvey è bagnata di scotch. Si
aggrapperà a quello e alla momentanea insanità mentale, quando, l'indomani,
arriverà il momento delle spiegazioni, dei "che cos'era quello di ieri?" e delle
occhiate sospette di Donna.
Ma non ora. Non ora che Mike ricambia il bacio e nulla potrebbe riuscire a
rendere l'uomo più felice di quella spina nel fianco che si è scelto
personalmente. Neppure Scottie.
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