Tutorial parte 2
Armònia,
tre settimane
prima.
-
Leary, cosa ca...- S'interruppe sentendo gli occhi dei gemelli
puntati sulla sua nuca, pronti a scattare in una coppino-smack -
..cavolicchio intendi con poteri?-
-
Nahim, molto banalmente, il sistema ha analizzato le vostre
capacità fisiche, psichiche e caratteriali basandosi sui
vostri
ricordi e, utilizzando algoritmi che non potreste neanche sognarvi,
ha tracciato centinaia di possibili... Perché vi sto
raccontando
questo? Tanto non ne state capendo una ciospa.- Lanciò
un'occhiata
penetrante a Blaze che, nonostante fosse il più grande, in
quel
momento stata dormicchiando con la testa reclinata all'indietro e la
bava che gli colava dall'angolo destro della bocca. Shail, sorridendo
diabolicamente, gli si avvicinò lentamente, le sue calde
labbra a
pochi centimetri dall'orecchio di lui, la mano pallida poggiata
delicatamente sulla sua spalla.
-SERGENTEEEE.-
Saltando
in piedi come se fosse stato percorso da una scossa
improvvisa, si guardò un attimo intorno,
individuò il colpevole e
si lanciò addosso a lei nel tentativo di vendicarsi. Tutti
si stavano preparando a lanciarsi nella mischia se non
fosse stato per lo scienziato che li interruppe.
-GUAI
A VOI SE INIZIATE UN'ALTRA RISSA!.- Gli urlò contro.
Tutti
si fermarono di colpo girandosi a guardare quell'uomo
magrolino e palliduccio che in quel momento li osservava
ridacchiando. Chi si sarebbe mai aspettato un urlo del genere.
-Così
va meglio. Riprendendo il discorso di prima... Col tempo
dovreste sviluppare autonomamente dei poteri o come li preferite
definire “magia”. Uh oh. Che nome banale.-
Ridacchiò di nuovo.
-Ma
a cosa dovrebbero servirci?.- Chiese Shoichi passandosi una
mano tra i capelli biondi.
-Come
vi stavo dicendo, prima che mi interrompeste, questo è un
videogioco suddiviso in 7 livelli ognuno presidiato da un nemico. Ne
esistono due tipi: Highlander, un singolo umano provvisto di
capacità
estremamente fuori dal normale o un essere sovrannaturale, oppure un
gruppo misto di umani e/o esseri sovrannaturali che a me piace
definire “Gilde”. Tutti questi personaggi sono
creazioni del
sistema centrale che si basa anche sulle vostre esperienze personali o
su vostr...-
-In
che senso “esperienze personali”? Potremmo trovarci
qualcuno che conosciamo davanti?.-Chiese Edward sentendo la bile che
gli saliva in gola dalla rabbia.
-È
estremamente probabile.- Sospirò lo scienziato.
Molti
dei presenti trattennero il fiato perdendosi momentaneamente
in ricordi lontani, o recenti, che lasciavano aperte ferite
sanguinanti nell'animo.
-Potrebbe
andare avanti signor Scienziato?.- Gli chiese con
gentilezza Safaia, frustando lentamente l'aria con la coda.
-Grazie.
Costoro presiedono ognuno dei sette livelli presenti,
bisogna sconfiggerli per poter accedere al livello superiore. In
questo momento ci troviamo nel primo livello, dovete trovare il
Custode, sconfiggendolo potrete passare al prossimo.-
-E
se noi volessimo andarcene senza finire il gioco? Non potremmo
semplicemente ucciderci?.- Chiese Koneko molto concretamente.
-Non
credo che possa essere una soluzione. Non sono stati ancora
effettuati test del genere ed esista la possibilità che
uccidendovi
non riusciate più a “ritornare” nel
vostro corpo. Non posso
sapere cosa sia successo nel sistema centrale in questi miei anni di
assenza. Ma ho notato alcune modifiche che io non apportai mai.
È
possibile che il sistema si stia evolvendo da solo.-
-Mi
scusi, ma non ho capito.- Alzò la mano Ryoko.
-Neanche
io se per questo. Uh oh.- Gli rispose ridacchiando Leary.
- Inoltre, come avete potuto notare, anche i vostri fisici sono
cambiati. Molti di voi si sono trasformati in esseri demoniaci,
sovrannaturali e magici. In realtà nel progetto originale
doveva
essere solo per far scena, ma noto dalla vostra amica cadaverica...-
-EHI,
chiamami ancora cadaverica e ti stacco il braccio e te lo
faccio ingoiare.- Lo minacciò Victoria simulando l'azione
con
entrambe le braccia.
-Tanto
non puoi toccarmi. Comunque, si può vedere che la sua
trasformazione non è solo puramente superficiale ma anche
interiore.-
-Cosa
intendi dire?.- Chiese Shail tirando un calcetto a Blaze che
si stava per riaddormentare.
Senza
risponderle fece apparire dal nulla un piccolo coltello.
Tutti
lo osservarono con sorpresa.
-Rimanendo
bloccato qui per tanti anni ho imparato qualche
trucchetto. Ora però guardate.- Tutti si avvicinarono a
Victoria
che, sentendosi un po' troppo schiacciata, tirò un pugno al
povero
Tony per sfogarsi. Leary arpionò un dito della ragazza e
prima che
qualcuno riuscisse a fare qualcosa lo tagliò sotto lo
sguardo
terrorizzato di tutti.
-Ma
che diav... Si può sapere cosa cazzo ti passa per la
testa!.-
Gli urlò Tony precipitandosi verso la compagna di squadra
per
controllare il danno.
Contro
qualsiasi aspettativa il dito si stava rigenerando
velocemente, prima si ricreò le falangi, poi i muscoli
ricoprirono
le ossa, filamenti di sangue nero si fecero visibili ed infine la
pelle ricoprì il tutto.
-Oooooooh
porco schifo.- Esclamò molto finemente Koneko.
-Ed
inoltre alcuni di voi potrebbero anche aver acquisito anche i
difetti di tali creature, siano essi pericolosi o meno.-
Si
abbassò all'altezza dei due gemellini, dal nulla fece
apparire
un gomitolo azzurro di lana e lo lanciò in aria.
-NYAAAAAAAAAAAAAAAAAA.-
I
due si lanciarono in un'amorevole azzuffata fraterna per la
conquista della pallina; prima Safaia riuscì ad afferrarla,
ma
presto Rubi si trasformò in un gattino e, scivolando
rapidamente tra
le braccia della sorella, riuscì ad appropriarsene
mordendola.
-Gatti...
GATTI.- Koneko si lanciò su i due gemelli, li
abbracciò
ed iniziò a coccolarli come se fossero dei gattini veri; di
certo i
due biondini non si tirarono indietro ed iniziarono a fare anche
qualche fusa.
-Questo
però non è colpa del videogioco. Quella
è mezza andata
già di suo.- Disse lo scienziato allontanandosi cautamente
dal trio
e non distogliendo lo sguardo dalla Gattara.
-Ma
c'è qualche trasformazione che potrebbe avere risvolti
negativi?.- Chiese Shi spostando la lunga treccia bluastra dietro le
spalle.
-Tu
dovresti essere un elfo della notte se non sbaglio... Per te
non dovrebbero esserci pericoli se non quello di avere le emozioni un
po' fuori controllo.-
-Ah
sì?.- Gli chiese scettico sollevando un sopracciglio
rimanendo calmissimo.
-Per
esempio: in questo momento dovresti essere un po' spaventato
se non terrorizzato maaaaaaaa... non lo sei, gente normale tra di voi
no?.-
-Ha
parlato lo scienziato pazzo evanescente, tu sì che sei
normale.- Gli disse Nahim strafottente.
Tony
prese in mano la situazione calmando tutti. -Riassumendo: ci
troviamo in un videogioco creato da te, probabilmente stiamo
sviluppando dei poteri “magici”, ci sono dei nemici
in altri
sette livelli che dobbiamo sconfiggere per poter tornare al mondo
reale.-
-E
per salvarmi il culo.- Aggiunse Leary.
-Ecco,
questa parte mi è sfuggita. Come facciamo a farti uscire
da qui?.- Chiese sospettosamente Tsuki passandosi un dito sulla lunga
cicatrice che le percorreva la fronte.
-Questo
non ve l'ho ancora detto. Una volta terminato il settimo
livello avrete accesso al sistema operativo. In poche parole avrete
il controllo totale su questo mondo.-
-Controllo
totale? Potrei anche fare il bagno nella cioccolata?-
Chiese sognante Yelle, al che tutti si fecero attenti.
-Potreste
plasmare la realtà come più vi piace.-
-Ooooooooooh,
voglio una carota gigante da mangiare. NYA.-
-Safa-nee,
a me non piacciono le carote.- Piagnucolò Rubi.
-Lo
ritengo molto probabile, anche se non capisco come ad un gatto
possano piacere le carote. Continuando su questo sentiero dovreste
arrivare alla base di questo livello. Già da subito dovrete
mettervi
all'opera per trovarne il Custode. Vi consiglio di iniziare subito ad
allenarvi per scoprire e sviluppare i vostri poteri.-
Leary
si alzò stiracchiandosi rumorosamente poi fece un paio di
esercizi di stretching e disse. -Ora devo proprio lasciarvi cari
miei.-
-Cosa
diavolo vuoi dire con questo?.- Chiese Cage e fece per
lanciarsi verso lo scienziato ma lui si trasformò in tanti
pixel e
scomparve.
-E
adesso?.-
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Presente
-Hai
fatto esplodere un uccello...-
-Usando
uno strano fumo verde che ti usciva dalle mani...-
-A
casa mia si chiama scoreggia pestilenziale...-
-Taci
Nahim.-
Erano
tutti riuniti attorno al fuoco commentando con interesse i
nuovi poteri di Edward.
Quella
mattina erano stati svegliati da Leary che, entrato a passo
di carica, li alzò a suon di secchiate d'acqua. Inutile far
notare
il malcontento generale, in particolare quello di un'amante dei gatti
costantemente incazzata.
-Quindi,
in queste mie tre settimane di assenza, tutti voi avete
sviluppato i vostri poteri suppongo.-
L'affermazione
dello scienziato venne accolta solamente da un
silenzio imbarazzante.
Continuando
a mantenere il suo sorrisino irritante fissò
intensamente tutti in attesa di una risposta.
-Io
so trasformarmi in un gattino.- Azzardò Rubi ridacchiando.
-Io
in un leopardo.- Aggiunse pacatamente Cage.
Le
loro due risposte rimasero sospese nell'aria per qualche minuto
nei quali nessuno si mosse, parlò e, diavolo,
qualcuno non
respirò.
Con
una calma e una lentezza terrificante si passò una mano tra
i
capelli neri arruffati.
-MA
COSA CAZZO AVETE FATTO IN QUESTE TRE SETTIMANE? VI SIETE
SCHIACCIATI I BRUFOLI? So che è un grosso problema per gli
adolescenti ma non pensavo che ci volesse così tanto, brutta
bestia
l'acne. Almeno spero che sappiate dove si trova il Custode e quanti
siano.-
La
sua domanda venne di nuovo accolta da un silenzio con tanto di
palle di polvere del deserto che rotolano. La sua espressione si
contorse in una perfetta imitazione dell'Urlo di Munch,
contò con
calma fino a ventinove e respirò profondamente.
-Da
questo momento vi sottoporrete ad un allenamento ferreo,
voglio massimi risultati nel minor tempo possibile, MI SONO
SPIEGATO?.-
-SÌ
SIGNOR CAPITANO!.- Si ritrovarono ad urlare in coro tutti.
-Posso
darvi una mano, esiste un livello speciale situato in una
zona non definita del primo livello. In realtà avrei dovuto
cancellarlo ma non ne ho mai avuto il tempo. Qui ci sono mostri base
e di scarse capacità, se lo trovaste potreste allenarvi
lì.-
-Ma
come facciamo a trovarlo, non è proprio minuscolo questo
posto.- Chiese pensierosa Ryoko.
-Dovrebbe
presentarsi come uno squarcio nel bel mezzo del nulla,
un'anomalia nell'ambiente.-
-Come
un bug?.- Chiese Koneko mettendo un dito sul mento ed
assumendo un'espressione pensierosa.
-Più
o meno.-
-So
dov'è.- Urlò Shoichi picchiando il pugno sul
palmo aperto
della mano, facendo ciò gli partì un piccolo
raggio azzurrognolo
che andò a schiantarsi su un'altra torta di Tsuki, ancora in
fase di
cottura, congelandola completamente.
-LA
DELIZIA È STATA ASSASSINATA.- Si disperò Yelle in
una
perfetta imitazione di Giulietta che scopre il cadavere del suo amato
Romeo.
Solo
che in questo caso Romeo è una torta al cioccolato.
-Ragazzi,
congelo le cose.- Si emozionò Shoichi provando a
riprodurre la mossa di prima.
Si
mise a gambe divaricate, inspirò profondamente,
portò le
braccia tese in avanti e provò a picchiare il pugno sul
palmo
opposto. -Fermati, prima che congeli qualcuno.- Lo fermò Shi
sogghignando.
Il
biondo ritrasse le mani borbottando qualcosa che centrava con
Raperonzolo, la testa e l'organo riproduttivo maschile.
Intanto
il resto dei presenti stava cercando di tranquillizzare
Tsuki e Yelle che cercavano in tutti i modi di scagliarsi su Shoichi,
dovettero intervenire in otto per trattenerle dal commettere un
omicidio.
-Uh
oh. E pensare che sono la mia unica speranza...- Li osservò
sconsolato Leary scuotendo la testa, rimase a fissarli per qualche
secondo e scosse di nuovo la testa.
-Sono
fottuto...- Poi scomparve nuovamente in una nuvola di pixel.
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Ore 12.00,
Casa del
Barone.
-L'operazione
sta continuando come previsto. Se continua di
questo passo non dovrebbero esserci imprevisti. Abbiamo anche
ufficialmente stabilito le loro identità. Sono giovani e
forti,
abbiamo avuto fortuna. Tra di loro ci sono alcune nostre vecchie
conoscenze. Come? Certamente. Ne parlerò al consiglio. Ci
sentiamo
prossimamente, è stato un piacere parlare con lei sua
imminenza.-
Si
lasciò cadere pesantemente
sull'avvolgente poltrona scura situata dietro la grande scrivania che
occupava buona parte dell'elegante stanza.
-Per
quanto ancora dovrò leccare il
culo a pezzi di merda del genere? Che muoiano velocemente.-
Sbuffò
pesantemente ed estrasse da una
scatola finemente decorata un sigaro, per poi metterselo in bocca ed
accenderselo. Prese una lunga boccata e soffiò fuori il
fumo.
Continuando a tenerlo ben fermo tra le labbra fissò lo
schermo su
cui si stagliavano quindici foto con annessi dati.
Dal
taschino interno della giacca prese
un'auricolare e se la mise nell'orecchio sinistro, attese qualche
secondo e soffiò altro fumo.
-Cosa
stanno facendo quegli idioti
dei ribelli? Quando? NON LO SAI? Cosa stai facendo lurido stronzo? Ti
stai scaccolando o vai a letto con quelle puttane dell'Ape Regina?
COSA? L'Ape Regina in persona è lì e non me l'hai
ancora detto?
Continua a tenere le orecchie aperte. Mphf. Certo... Ovvio... Ora
taci e fai il tuo lavoro.-
Irato
si tolse di scatto l'auricolare e
se la rimise nel taschino interno del pesante cappotto.
-Se
quei due sono di nuovo insieme non
bisogna sottovalutarli.- Sospirò e si passò una
mano sulla testa
pelata. In seguito incrociò le mani sotto il mento e
appoggiò i
gomiti sulla scrivania. Rimase qualche minuto in quella posizione a
riflettere.
Di
colpo si animò, essendogli venuta
un'intuizione. Quale miglior cacciatore se non lui?
-CHIAMATEMI
IL GENERALE HEINRICH.- Urlò
alla servitù in attesa fuori dalla porta.
Pochi
minuti dopo entrarono
accompagnati da un uomo alto e con una muscolatura evidente anche
attraverso la tenuta da soldato che indossava. I corti capelli biondi
si mossero leggermente quando si esibì in un perfetto saluto
militare rimanendo rigido e fissando un punto imprecisato con i
gelidi occhi grigi.
-Riposo
Generale. Adesso vorrei
discutere di una faccenda molto delicata. Si tratta di un piccolo
gruppo di insetti che devono essere schiacciati...-
Mano
a mano che ascoltava la parlantina
rapida del Barone Turpin sul volto del biondo si apriva un sorriso
estremamente inquietante. Si passò lentamente la lingua sul
labbro
superiore con fare da predatore. Gli occhi si assottigliarono fino a
diventare due fessure.
-Lasci
fare a me.-
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Armònia.
-Shoichi,
è da ore che camminiamo.
Quanto manca?- Chiese sconsolato Blaze. -Voglio tornare nel mio
lettuccio a dormire, sono troppo pigro per queste cose.-
-Pensavo
stessi per dire che sei troppo
vecchio.- Ridacchiò Shail
-Almeno
io raggiungo il metro di
altezza.- La stuzzicò lui.
-A
CHI HAI DATO DELLA NANEROTTOLA?.-
Dal nulla spuntò Tsuki che caricò a testa bassa
il poveretto
colpendolo in pieno ventre.
-Andiamo
Tsuki, il vecchietto ha
problemi alla prostata ultimamente.- Detto ciò Shail si
allontanò a
braccetto con l'altra ragazza, non senza essersi prima girata ed aver
fatto una linguaccia al poveretto che al momento era accasciato a
terra dolorante.
-Fidati,
non dirglielo mai più.- Si
avvicinò Ed, gli diede dei colpetti amichevoli sulla spalla
per poi
allontanarsi ridacchiando.
-Blaze-san,
si sente bene? Aspetti che
le do' un po' d'acqua.- Preoccupata Ryoko si lanciò a lato
del suo
superiore per poterlo aiutare ad alzarsi; estrasse dalla tasca di
quest'ultimo una fiaschetta, all'insaputa della ragazza piena di
Vodka, per potergli dare da bere.
Immaginatevi
il poveretto, nel bel
mezzo del suo delirio causato dal dolore estremo, si vede apparire di
fronte una giovane ragazza dei lunghi capelli bruni e i bellissimi
occhi verde scuro che gli sta passando una fiaschetta piena di Vodka,
la sua passione.
-Sei
una dea? Sposami.- Gli chiese
sognante.
Il
tempo si fermò, non c'era nessun
altro oltre a loro due. La sua figura pareva risplendere di luce
propria e come sfondo il perfetto cielo azzurro di quel mondo
artificiale. Il ragazzo si attaccò alla fiaschetta come un
bambino
piccolo fa con il biberon.
-Ma
n-n-no, Sergente. Non s...
Sergente? Cosa sta facendo?.- Chiese osservandolo mentre questo
continuava ad abbracciare la sua amata fiaschetta e chiamandola con
nomi terribilmente sdolcinati.
La
ragazza sospirò profondamente e si
alzò abbandonando il proprio superiore ai suoi sogni d'amore
con
l'alcool.
Poco
più avanti Victoria sospirava per
l'ennesima volta.
-Fa
un po' caldo qui, non trovate?-
Chiese a nessuno in particolare.
-E
allora perché non ti spogli.- Gli
chiese Shoichi passandosi lentamente la lingua sulle labbra.
Senza
dire niente lei iniziò a
slacciarsi il corpino nero aderente ed a mostrare sempre di
più
delle sue “grazie” al numeroso pubblico.
-Così
va bene Sho-kun.- Gli chiese
sensualmente la ragazza mordicchiandosi il labbro con fare sicuro.
Molti
dei ragazzi si avvicinarono
improvvisamente attratti dall'interessante conversazione.
-Magari
potresti anche abbassarlo un
po' di più.- Aggiunse sognante Shoichi.
-Appena
esci dalla pubertà piccolino.-
Gli disse lei ricoprendosi mentre andava avanti ancheggiando
sensualmente.
-Questa
era cattiva.- Ridacchiò Tony
appoggiandosi ad una spalla del biondo e fissando il bel fondoschiena
della ragazza. -Non ci riuscirai mai, rinunciaci.-
L'altro
non si era ancora mosso di un
centimetro dalla posizione iniziale.
Il
bruno alzò le spalle e scosse la
testa verso gli altri mimando con le labbra “l'abbiamo
perso”.
-Abbiamo
solo un anno di differenza.-
Ribattette un po' in ritardo il ragazzo. -Comunque, siamo arrivati.-
Disse indicando una piccola radura nel mezzo del bosco.
Esattamente
nel centro di quel piccolo
spiazzo si trovava uno squarcio sospeso nell'aria che dava su un
luogo completamente diverso, attraverso si potevano notare lunghe
pareti grigie perfettamente lisce che continuavano a perdita
d'occhio. Era molto visibile tutto quel grigiume in mezzo a quel
verde fin troppo rigoglioso.
-Chi
ha voglia di entrare per primo,
NYA.- Chiesero in coro i due gemelli.
-Io
ho toccato il tentacolo nella
Cupola, adesso tocca a voi.- Si tirò indietro Tony, memore
dell'esperienza passata.
-Vado
io!- Urlò coraggiosamente Yelle,
partendo a correre verso il portale e lanciandosi dentro di testa.
-
Aspetta Yelle.- La seguì a ruota
Tsuki.
Piano
a piano passarono tutti
attraverso lo squarcio e si ritrovarono in una piccola piazzetta
circondata da muri grigi così alti che lo sguardo non ne
scorgeva la
fine, diversi corridoi partivano da quel punto, uno uguale all'altro.
Con
un rumore secco, simile a quello
che un coltello quando taglia, il portale si richiuse bloccandoli in
quel labirinto.
Tutti
si girarono di scatto.
-E
adesso?.- Chiese Cage rigirandosi
verso i compagni, per poi accorgersi che erano rimasti solo in tre.
Tutti
gli altri erano scomparsi nel
nulla.
-E
adesso Cage, siamo nella merda.- Gli
rispose Nahim affiancato da Victoria.
I
muri attorno a loro avevano cambiato
di posizione rispetto a quando erano entrati ed un pannello azzurro
si era venuto a creare di fronte a loro.
_Benvenuti
nel tutorial di
Armònia, in questo momento vi trovate in un labirinto, il
vostro
scopo è raggiungerne il centro. Fate attenzione alle
trappole. Se
non avete il pieno controllo dei vostri poteri leggete i cartelli
esplicativi durante il percorso. Buona giornata_
-Aspetta,
che cartelli? Aspetta!.- Il
riquadro blu sparì e i tre si ritrovarono di nuovo nel
silenzio più
totale.
-Spero
che gli altri stiano bene.-
Sospirò Victoria.
-Andiamo.-
Li incitò Cage avviandosi
verso uno dei tanti corridoi che li circondavano.
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Camminava con un'andatura
stanca, lenta. Piegato
su se stesso. Gobbo. Le braccia a penzoloni rasenti il suolo. La
colonna vertebrale che fuoriusciva dalla pelle. Magro. Scheletrico.
Nudo. Le ossa in vista. La cute pallida tirata, incavata.
Gracile. La bocca cucita.
E due occhi, due occhi
completamente bianchi.
Carestia.
Otto lunghe zampe pelose
che si estendevano
partendo da un grosso corpo centrale anch'esso ricoperto da una
peluria nera. Un unico occhio enorme che non si chiudeva mai, di un
verde troppo acceso e dai contorni irritati, rossi. Due artigli come
denti e una continua colata di bava che gli pende dall'angolo destro
della bocca. Un ragno grosso quanto un pugno umano.
Seguito da altri suoi
simili. Decine, centinaia,
milioni, miliardi di suoi simili.
Pestilenza.
È stato lui?
Oppure è stata lei? Di chi è la
colpa? Chi ucciderà chi? Chi vincerà? Chi
perderà? Esiste? Non
esiste? L'ho veramente sentita? L'ho sognata? Un'ombra che si
cela tra le ombre. Una voce che si mischia tra le voci. Ingannevole.
Ammaliatrice. Invitante. Illusoria.
Guerra.
Uno scheletrico marcio
coperto da una lunga e
pesante cappa nera. Il cappuccio calato sul volto. Orbite vuote.
Assenza di sangue. Assenza di cuore. Assenza di vita. Dal fondo della
mantello spunta un
tentacolo che ondeggia mollemente e poi si ritira.
Lo senti che ti fissa.
Sta venendo per te. Senti
il tentacolo che ti risale la gamba, ma quando guardi non
c'è
niente, solo una sgradevole sensazione di viscido. Ma lo sai che
è
lì. Non hai scampo.
Chi è il
prossimo?
Morte.
Angoletto
autrice.
La
depressione mi assale, avevo detto un paio di settimane e pubblico
dopo un mese.
Me
schifezza ç_ç
Diciamo
che è solamente un capitolo di stacco, una pausa, intermedio.
Nel
prossimo, che spero di finire presto, dovrebbero arrivare le tanto
amate scazzottate.
YAY
Informazioni
utili e inutili.
-
Sì
signor capitano è la tipica frase iniziale si Spongebob *^*
-
Guerra, Pestilenza,
Carestia e Morte sono i quattro cavalieri dell'apocalisse. Ognuno di
essi è legato a un male che tormenta l'umanità e
dovrebbero arrivare in groppa ai loro cavalli il giorno dell'apocalisse
per annunciare la fine del mondo. ALLEGRIA.
-
Secondo siti su
esseri sovrannaturali gli elfi della notte dovrebbero avere tutte le
emozioni amplificate.
-
Gli zombie hanno il
sangue nero.
-
Heinrich era uno
dei fondatori delle SS di Hitler.
Andate
in pace miei fedeli.
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