Pov Fred.
-Hai fatto una battuta! Hai davvero
fatto una battuta Perce! L’ultima volta che ti ho sentito
fare una battuta era ..- Si sentì uno scoppio, subito dopo
sentii qualcuno venirmi addosso, qualcuno che aveva cercato di
spostarmi.
Non ci capivo più nulla,
la polvere mi ostruiva non solo la vista, ma anche i polmoni.
-Non ho più paura- Disse
la voce di Hermione prima che il muro crollasse.
Ero sepolto, per metà,
da pietre più o meno grandi, ma c’era qualcosa di
sbagliato in tutto questo.
Percy era stato sostituito da
qualcun altro, non era stato lui a salvarmi.
-FRED! FRED!- Sentii George gridare
disperato mentre spostava i pezzi di muro.
Non appena riuscii a liberarmi il
mio primo pensiero fu Hermione, che a quanto pare, si era messa in mezzo tra me e il
muro.
La vidi qualche metro lontana da me
e la raggiunsi gattonando.
-Herm siamo salvi!- Esultai, ma lei
era immobile, non dava segni di vita, e io non potei far altro che
avvicinarmi ancora, prenderle la mano e iniziare a scuoterla .
-Herm! Herm! HERMIONE!- Le lacrime
scendevano ormai copiose senza che io potessi far nulla, non volevo far
nulla.
-Ti prego … tu non puoi
… E’ uno scherzo vero? Adesso tu …
griderai ‘’ ti prendevo solo in giro
Fred!’’ … Deve essere così!
– Le parlai, convinto che da un momento all’altro
si alzasse, che facesse qualsiasi cosa, che almeno desse un segno di
vita, ma nulla.
-Fred lei è
…-La voce di George era quasi un sussurro, ma io riuscii lo
stesso a sentirlo.
-Non dirlo George! NON PENSARLO
NEANCHE!-
-Hermione- Sussurrò
qualcuno dietro di me, nemmeno mi voltai, sapevo a chi apparteneva
quella voce, Malfoy.
-‘Mione- Disse
un’altra voce prendendole la mano, mi voltai a guardarlo,
Blaise Zabini stava piangendo, aveva perso la sua migliore amica, ed
era inginocchiato davanti al suo corpo inerme.
-Harry! Cosa succede?- Sentii la
voce di Ginny come un eco lontano, ormai non m’importa
più nulla, perché lei non c’era
più.
-Ginny ..- Provò a
trattenerla Harry, purtroppo si era già voltata
verso di noi.
-HERMIONE!- Gridò
correndo verso di noi, ma non appena arrivò, le gambe le cedettero e non
potè far altro che portarsi le mani in viso recitando le
parole ‘’è solo un sogno
’’ come una cantilena, dopo qualche minuto
iniziò a gattonare verso di noi, verso di lei.
-Ti prego .. ti prego …
tutta questa avventura non ci avrebbe separate ricordi? Noi
… noi dovevamo rimanere unite … me lo avevi
promesso! Tu mantieni sempre le promesse Herm! SEMPRE! Apri gli occhi,
TI PREGO APRI GLI OCCHI! Ti prego … Herm
…. – Calde lacrime le bagnavano le guance,
niente ormai aveva un senso … tutto era finito
… lei non c’era più.
Chiusi gli occhi per un periodo di
tempo indeterminato, volevo soltanto svegliarmi e scoprire che quello
era un brutto sogno, aprii gli occhi e fu come se
qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere.
Hermione aprì gli occhi,
e noi tutti fummo risucchiati in un vortice senza fine.
Dopo non so quanto tempo sentii il
pavimento sotto i piedi, e sotto la faccia.
Non eravamo più ad
Hogwarts, bensì a McFair Manor, tutto era tornato alla
normalità.
Hermione, seppur stordita, era viva.
Distesa sul pavimento, come tutti
gli altri, aveva il respiro affannato.
-Non farmi mai più
prendere uno spavento simile, per Merlino!- Esclamai, poi dopo essermi
avvicinato la baciai.
***
Dopo essersi, più o
meno, ripresi uscirono da quella stanza di McFair Manor e si diressero
verso la sala da pranzo trovandoci dentro Leila.
-Tutto ok?- Chiese la donna, avendo
notato gli occhi stanchi dei ragazzi.
Hermione fece qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato: corse incontro alla madre, e, dopo averla stretta in un abbraccio, scoppiò a piangere.
Inizialmente Leila, trovandosi impreparata, le diede qualche
pacca sulla schiena, successivamente la strinse a sua volta.
Dopo averla fatta calmare, ed
averle dato un bicchiere d’acqua, fece accomodare tutti nel
salone, pretendendo una spiegazione.
-Cos’è
successo?- Chiese con sguardo severo.
Non era mai stata severa, ma vedere
sua figlia, la figlia che aveva cercato per tanto tempo, piangerle tra
le braccia, l’aveva fatta arrabbiare parecchio.
Le voci dei ragazzi iniziarono a
farsi sentire, confuse, una sopra l’altra, tanto da non far
capire nulla.
-Uno alla volta!-
Hermione, dopo averle raccontato
tutta la storia, le mostrò la catenina che le era
scivolata tra le mani nel momento in cui era iniziato tutto.
A Leila scappò un
sorrisetto, prese la catenina tra le mani guardandola con malinconia e
sospirò.
-Questa catenina ti fa entrare in un
mondo dove non esiste tempo.
Io e tuo padre la usavamo sempre,
ogni qual volta volevamo vederci.
Qui non sarebbe passato un solo minuto, lì invece potevano
passare quelli che sembravano anni.
Ci portava ovunque avremmo voluto.
Un giorno Parigi, un altro Roma,
persino Hogwarts una volta.
Avviene tutto quello che vuoi nel
profondo del tuo cuore.
Volevi sapere come sarebbe stata la
tua vita se ti avessi tenuta con me, e la catenina te lo ha fatto
sapere.
Volevi salvare Sirius, e la catenina ti ha portato al tuo quinto anno.
Volevi trovare un modo per chiarirti con me, e la catenina te
lo ha dato.
Volevi sapere se quello che c’era tra te e Draco fosse vero o
no, e la catenina te lo ha fatto scoprire.
Volevi proteggere Ginny da tutto e tutti, e la catenina ha fatto in
modo che lei ti stesse lontana, ma al sicuro.
Volevi che Harry e Ron tornassero i tuoi migliori amici e
loro l’hanno fatto.
Perché in tempo di guerra dubito si sarebbero davvero fidati
di una ragazza che aveva per genitore un mangiamorte.
Volevi salvare Fred, e la catenina te lo ha fatto salvare.
Volevi tornare qui, ed eccoti-
Hermione si alzò e corse
fuori, seguita da Blaise.
Una volta arrivata in giardino si strinse le braccia intorno al corpo,
come a volersi abbracciare.
-Hermione- Sussurrò
Blaise andandole accanto.
-Era tutta finzione, nulla di
quello che ho vissuto lì era reale- Disse la ragazza mentre
qualche lacrima ribelle le usciva dagli occhi.
Blaise, spazientito, la prese per
le spalle e se la portò di fronte, in modo tale che lei lo
guardasse negli occhi.
-Credi davvero che fosse tutto
finto? Io la sento quest’amicizia, sento di volerti un bene
dell’anima, sento che tu sei la mia migliore amica, la
persona più importante.
E sei una stupida
se non riesci a capirlo.
Che mi dici del rosso? Sono sicuro che ti ama, lo ha sempre fatto, da
prima che tutto questo iniziasse!-
-Come fai a saperlo?- Chiese
Hermione.
-Altrimenti non sarebbe qui,
proprio dietro di te, che ti aspetta, e ti guarda come se fossi fatta
di cristallo e lui potesse romperti, per sbaglio, da un momento
all’altro-
Hermione si voltò di
scatto, vedendo Fred che la guardava, un paio di metri
più in fondo.
-Vai da lui zucchero-
-Ti voglio bene Blaise- A Blaise scappò una mezza
risatina.
Hermione corse incontro a Fred che la sollevò, facendola
girare diverse volte.
La guardò intensamente
negli occhi, e a quel punto si baciarono.
Tutto era tornato alla
normalità.
Angolo Autrice:
E anche questa storia
è finita.. mi manca già :(
Tutti sono tornati alla
realtà e Leila ha spiegato molte cose.
Blaise è stato
un amico fantastico e Fred non l'ha abbandonata :D
Ci tengo a ringraziare
tutti voi lettori che mi avete sostenuta, chi leggendo soltanto chi
lasciando qualche recensione, Grazie a tutti!
Un grazie speciale va
alla mia beta, che ha corretto i miei errori, grazie IpseDixit.
Quast'avventura
è finita.
X GinnyW.
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