Padre Jules e il compito spietato dell'essere un prete

di slytherin ele
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Non sarei mai stato pronto, pensai…

Raggiunsi la cella e il fiato si fermò nella mia gola per un attimo, mozzandomi il respiro e facendomi indietreggiare verso il muro.

Due aguzzini nerboruti stavano marchiando a ferro e fuoco quelle povere persone che urlavano e si dimenavano.

Il mio sguardo si concentrò sul fanciullo, portava meno marchi sul corpo rispetto agli altri prigionieri, aveva gli occhi ricolmi di lacrime, i capelli lungi e neri sparsi sul pavimento. Solo le stille d’acque che uscivano dalle sue iridi chiare mi assicuravano che fosse ancora vivo, il resto del corpo era immobile come se fosse caduto in uno stato catalettico.

Sentì un altro grido e non potei guardare oltre. Scappai.

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