Mi scuso in anticipo per l’ulteriore delirio di questo capitolo,
in cerca di ispirazione per continuare, ho attinto dalle mie avventure
personali. Qui presentate in questo capitolo due delle mie sorelline himmiche
che portate un po’ all’eccesso sono diventate due personaggi mitici ed
esilaranti…grazie Fra e Ale per essere continuo moto di ispirazione Sommica
XDXD questo capitolo è per voi!
“Ville?
Hello
Angels!”
Heaven may be
running on empty yet the devil rides
Heaven may be running on empty yet the devil rides
Heaven may be running on empty yet the devil rides
Hell burns by angel turns her pillow to the cooler side
Something diabolical
(Something
diabolical – Bloodhound Gang feat Ville Valo)
Io povera misera Glendora sono ancora qui umilmente a
rompervi l’anima settimanalmente, mi scuso se le mie deliranti imprese giungono
sempre più sporadicamente ma ho avuto moooolto da fare e l’ispirazione valica
tardava ad arrivare. Il caldo sta fondendo l’ultimo neurone rimasto, non che
pensassi funzionasse ancora dopo aver constatato con mano che il sommo e i
sommi esistono davvero.
Ma riprendiamo la narrazione.
Mentre mi crogiolavo nella felicità di avere scoperto
il mistero delle tre patate, che stava facendo impazzire la mia dolcissima
amica D, sentii una mano farmi toc toc sulla spalla, e convinta fosse il Valo
presi un bel respiro profondo. Abbiamo già capito l’effetto che fa un
apparizione dell’UVD, e non avevo alcuna intenzione di svenire di nuovo, sapete
com’è...
Ma, quando mi girai scoprii con stupore che si trattava
del Sommo Tastierista, aka Zen 2 o meglio conosciuto come Burton.
“Ehm ciao” gli dissi con un sorriso a cinquemila denti,
non sapendo cosa aspettarmi. Intorno a me diciamo che era tornata la calma, il
Sommo stava facendo un caffè (che non avrei bevuto, diffido altamente delle sue
doti culinarie), Lindzen e Oliviazen giocavano col Wii, e GasGas e Migi facevano dal divano il tifo. Io mi ero
seduta con in mano il telefonino un po’ per riprendere fiato un po’ per
decidere come dire a Sweetie e Darling (meglio conosciute al mondo come Ale e
Frà) che io ERO a casa di Linde, non davanti o fuori stile maniaca o serial
killer. Sicuro S, sarebbe morta d’infarto, e avevo dei dubbi anche sulla
reazione di D. Come al solito mi persi nei miei pensieri e dovetti ricordarmi
che uno dei sommi mi stava parlando.
Un stellina di demerito per Glendora per aver infranto
la regola 7 del Villevalesimo, che forse è il caso che vi illustri.
Regola 7: giammai tu, oh Vera Fan, dovrai ignorare uno
dei 5 sommi, i grandi sacerdoti del Love Metal (ribattezzato da me medesima
“Orgasmic Metal” ma che rimanga tra noi). Se loro sono nelle tue vicinanze ogni
tua attenzione dovrà essere rivolta a loro e solo a loro. Dovrai incensare, se
non letteralmente almeno con il pensiero, l’aria intorno alle loro maestà, e
inneggiare alla loro somma perfezione. Amen…che poi vi sfido ad aver davanti
uno dei sommi e far qualcos’altro!
“Salve” mi disse Burton, mentre gli concedevo tutta la
mia attenzione.
Mi sporsi per dargli la mano e presentarmi come si
deve, io da ragazza moderna e poco abituata alla signorilità mi aspettavo che
me la stringesse. Ma no! Ancora una volta mi sbagliavo. Mi prese la mano e la
baciò, da vero gentleman e si inchinò. Capito??? Si è inchinato, a me piccina e
zucchina. Ero commossa.
“Ma no, Burty, non c’è bisogno che ti inchini, anzi
sono io che devo buttarmi ai tuoi piedi” gli disse cercando di convincerlo
a rialzarsi, dato che non dava cenno di
volerlo fare.
“Oh saggia e potente campionessa, mi genufletto al
vostro cospetto”
OH-MY
Mi ero sempre vagamente aspettata che il Sommo
Tastierista fosse un tantinello diciamo “lirico” ma non che parlasse come
Giacomino (conosciuto al volgo come Giacomo Leopardi, il primo imouh della
storia U.U).
“Ehm…si grazie” non sapevo più che dire “puoi anche
alzarti ora”.
Era entrato in stato di adorazione. Io che pensavo che
gli scacchi non importavano un fico secco a nessuno e invece eccomi qui a farmi
adorare da uno dei miei eroi. Porca Fragola, se la vita non è strana io mi
chiamo Victoria-Botox-Beckam.
“Burton, lascia stare la mia Glendora, io e lei
dobbiamo andare a Torre Valo, ho del lavoro da fare”. Già di mio ero felice di
sentire anche solo un H uscire dalla bocca di Ville, ma questa volta mi sciolsi
in un brodo di giuggiole galoppanti, non sapevo più che fare con Burton,
continuava a non volersi alzare. Ma il sommo di nuovo arrivava in mio soccorso.
Potrò mai ringraziarlo come si deve? (no, Glendora, quel tipo di ringraziamento
non vale)
Prima che potessi salutare gli altri, che comunque
ormai sembravano avermi accettata come una di famiglia, Ville con la poca forza
che aveva mi prese per un braccio e mi trascinò via.
“Ville, ma io volevo dire ciao a Olivia” misi su un
broncetto simpatico.
“Stasera veniamo a cena qui” disse facendo
l’espressione 9, *faccia da so quello che faccio, tu non ti preoccupare e
seguimi – me macho*.
A quella faccia, come del resto a tutte le altre, non
avevo modo di resistere e lo seguii senza fare più storie.
In macchina l’ultimo neurone mi suggerì che mi stavo
dimenticando qualcosa, che ero decisamente troppo calma. Feci un attimo una
piccola ricerca nella poca RAM che mi era rimasta e venni folgorata da una
realizzazione.
Io. Glendora aka Nemesi aka Earthling (e chi ne ha più
ne metta) stavo andando a Torre Valo. Non un posticino qualsiasi, che ne so, il
Colosseo, la Torre di Pisa (che è pure storta tra l’altro), ma la Torre doveva
viveva il Sommo. Non era un posto. Era IL posto.
“Glen fai la brava e trattieni la gioia, che il poro
cristo altrimenti ti lancia fuori dalla macchina” disse la Glen Razionale al
mio Io pazzo. Di conseguenza ora mi trovavo a dover limitare la mia
esaltazione, capite?? Stavo andando a Torre Valo. La-la-alalal-la. Volevo
cantare di gioia nella mia stonatissima voce, ma non potevo. Però lo sforzo di
rimanermene buona e calma, ebbe degli effetti collaterali.
“Glen, che ti succede?” mi chiese il Sommo con sguardo
interrogativo.
“Niente, perché?” risposi vaga.
“No, sai, sei diventata viola come il mio cappello e
sembra che ti esca una sorta di fumo dalle orecchie”
Oh porca fragola. Ma una reazione normale io non ce la
potevo avere? E’ chiedere troppo. Devo capire perché le persone comuni
diventano solo rosse e io invece dovevo assomigliare ad un lampone marcio.
Uffi.
“Su su Glen riprenditi che siamo arrivati”
Ville stava aprendo la portiera del taxi ed io feci un
respiro profondo e uscii. In quel momento il mio cellulare comincio a gridare…There was a time when I could breath my life
in you…Guardai il display…la solita telepatia himmica!
“Aleeeeee” urlai nel ricevitore.
“Gleeeeen” ricevetti come risposta “non immaginerai mai
dove siamo” disse.
Dove diamine potevano essere lei e D. alle 8 di sera di
domenica, contando che in teoria non dovevano neanche essere insieme abitando a
8 ore di treno di distanza.
“Dove siete?”
“Ti siamo venute a trovaree!!!” annunciò Ale felice
“siamo a Helsinki, ma non in un posto qualsiasi”.
Mentre mi annunciava che ci trovavamo tutte e tre in
territorio finlandese, mi resi conto che non stavo più sentendo la voce dal
telefonino, la voce veniva da vicino a me. Loro erano li. Volevo cominciare a
saltellare come una pazza ma mi trattenni.
“Ah si? E di preciso dove?”
“Abbiamo trovato Torre Valo! Devi venire subito qui!!!
All’istante” Ale sprizzava allegria da ogni poro e sentivo D. che mi minacciava
che se non arrivavo subito mi toglieva il saluto.
Mi godetti un attimo il mio momento di gloria e poi
risposi.
“Anche io sono a Torre Valo, rimanete li dove siete
arrivo subito” e chiusi la telefonata.
Afferrai la camicia del sommo e me lo tirai davanti.
“Ville, devo avvisarti, ci sono due mie amiche qui davanti, sono tranquille, ma
non posso prevedere la loro reazione nel vederti, quindi, non scappare a gambe
levate, TI PREGO”
Il sommo fece un faccia come per dire “non ti
preoccupare, ce la posso fare”. Sperai davvero che sarebbe stato così e me lo
trascinai con me, diretta verso le mie amiche.
Feci pochi passi e tra le foglie distinsi la figura di
D. che si stagliava in tutta la sua altezza proprio davanti all’entrata di
Torre Valo. Alzandomi sulle punte vidi anche S che saltellava felice facendo
fotografie e sorridendo come un ebete, ah, quante volte l’avevo vista fare
quello sguardo, era uno spettacolo. E se era felice adesso, quando avrebbe
visto chi mi portavo appresso, apriti cielo. Non vedevo l’ora di vedere le loro
faccie, sarebbe stato uno spettacolo da non dimenticare.
“Gleeeeeeeeen” La Frà mi aveva visto. E già si stava
lanciando verso di me, ma prima che potesse arrivare, un'altra voce si unì al
coro. “E Villeeeeee” era Ale, che prima di accorgersi di me, con il radar
himmico che si ritrovava incorporato, avevo visto il Valo.
Ora, io vorrei descrivervi tutta la scena come si deve,
ma è decisamente impossibile, le mie
misere doti narrative me lo impediscono ma farò del mio meglio per narrarvi
l’accaduto.
La Frà non fece in tempo ad accorgersi del Valo che
stava già venendo verso di me ad abbracciarmi, io e il mio unico neurono non so
come, ma ci rendemmo conto che Ale aveva un colorito strano e sembrava non
rispondere più alla realtà circostante. Feci un attimo due più due e capii che
come avevo previsto la presenza del sommo le stava facendo perdere il senno.
Corsi ai ripari.
“Fraaaaa non da me, girati, acchiappa Ale” fece appena
in tempo a girarsi per vedere che Ville in uno slancio felino (ma poi dove la
prende sta velocità che è debole come un pupo?).
“Oh. Cazzo” esclamammo insieme io e Fra. “Non te
Villeeeee, lasciala subito”
Ci eravamo capite alla perfezione. Se la nostra
magnifica S avesse riaperto gli occhi tra le braccia del suo unico vero amore
l’avremmo persa sul serio.
Villuccio ci guardò con circospezione. “Ragazze,
decidetevi eh, mica la posso mollare per terra.”
Io e Fra ci guardammo cercando di inventarci qualcosa
per risolvere la situazione. “Fra prendila tu, io nascondo il Valo”
Ci mettemmo subito in moto, lei la prese e la fece
stendere facendole aria in faccia, io cammuffai il Valo e lo misi dietro un
albero. Poi mi avvicinai a Ale e mi apprestai a prepararla al suo primo
incontro col Sommo.
@lithi:
mio tessoro sono anche io contentissima che tu l’abbia potuta leggere e che ti
abbia potuta salutare prima dei tempi bui. Sappi che io e il Sommo siamo sempre
con te U.U
@Vampireknight: Twiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!!! Per Gee
grazieeee, ora so che sei rinchiusa in mezzo ai truzzetti in quel di Lipari, ma
ti sto mandando un sacco di twin power per aiutarti XD e poi ora ti compri la
chitarra no? Quello si che sarà un sollievo, non vedo l’ora di poter suonare
insieme. Grazie ancoraaaaaa ti liebbbbbo troppo (smuahhaha)
@missmar23: ma grazieeeee!! Me felice che qualcuno non
abbia non solo letto il giuramento ma anche apprezzato! Cmq riguardo alla
barbabietola margera, lo so che è vicino al Dio, pure troppo per i miei gusti,
non è che sia antipatico, è solo una zucchina e io e le zucchine non andiamo
molto d’accordo…
@claudy: allora rispondo con ordine, si sono andata non
uno ma a ben due concerti, il primo a Firenze dove è schiacciata come un
fagiolo e non ho visto nulla con conseseguente odio profondo per gli HIM durato
un mese (poi mi sono riveduta eh), e settimana scorsa (sigh) sono andata
insieme ad altre 4 mitiche sorelle himmiche, a vederli in Svizzera, eravamo in
primissima fila ed è stata un esperienza surreale. Invece la vera storia delle
Tre Patate l’ha scoperta una mia amica, era il nome del primo gruppo di Migè XD
Un bacio a tutte e du e grazie per il commento *-*
@Ethereal Clover: ma come non ti devo ringraziare???
U.U ma ti pareee! Cmq grasssssie as usual, e poi le tre patate, come ho scritto
sopra, alla fine è stato risolto. Un altro colpo andato a segno delle angelz.
We rulez ahahahah
@kiki91: grazie grazieeeeee *-* vedere tutto il
giuramento quotato fa un bell’effetto devo dire *me si inchina* alla prossima
@Castalia: grazieeeeee!!! Ormai sono diventata monotona
ma non so proprio più come ringraziarvi per queste fantastici commenti *me
commossa*