I'm there til the end

di m4ryb4m
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CAPITOLO 23

 

Il giovedì sera Julie era stata invitata ad un concerto dove avrebbero suonato Matt, Padge, Jay, Moose e un altro gruppo emergente. Si era divertita tantissimo durante lo show e aveva fatto finalmente la conoscenza delle ragazze del bassista e del chitarrista.

Dopo lo spettacolo avevano cenato tutti insieme ad un ristorante e ora Matt la stava riaccompagnando a casa "Allora, ti sei divertita?"

"Sì! Moltissimo!"

"Ne sono contento, avevo paura che ti annoiassi"

"Annoiarmi? In mezzo a tutta quella gente simpatica? Sarebbe stato davvero impossibile, credimi"

Lui le sorrise e le sfiorò un ginocchio con la mano che non aveva sul volante "Senti, che ne dici di venire a casa mia per stanotte?"

"Non saprei, e se i miei si preoccupano?"

"Loro sanno che sei con me, quindi non hanno nulla da temere"

"Sei sicuro che loro siano convinti che sia un tipo raccomandabile?" scherzò l'altra

"E tu come fai ad essere così certa che tra noi due quella meno raccomandabile non sia tu?"

Venti minuti dopo erano a casa di lui, Julie spogliò Matt con una foga che non aveva mai mostrato "Già, credo proprio di sapere chi è quella con la testa meno sulle spalle tra di noi" esclamò lui ironico

Lei si morse le labbra e ricambiò il suo sguardo "Non vorrai lasciarmi fare tutto da sola?"

Lui per tutta risposta le sfilò la camicetta e i pantaloni e la spinse sul letto, stendendosi sopra di lei "E adesso come la mettiamo?" le domandò tenendole ferme le braccia dietro la testa e cominciando a baciarla su tutto il corpo.

Poi smisero di parlare. Le sensazioni e i gesti presero il sopravvento.

Si addormentarono più tardi, stretti l'uno all'altra, con due espressioni beate e sorridenti sui volti.

La mattina la ragazza si svegliò e al posto di Matt trovò un suo biglietto, sul tavolo della colazione che lui aveva apparecchiato e imbandito con della spremuta d'arancia fresca e delle brioches. Al centro in mezzo ad un mazzo di girasoli, stava il fogliettino, che diceva: "Ben alzata piccola! Sono dovuto scappare a causa di un impegno con la band, fino a stasera non riusciremo a vederci, ma passerò domani da casa tua. Ti amo, Matt p.s. spero che la colazione e i fiori siano di tuo gradimento"

Dopo aver mangiato, Julie si rivestì, ma prima di andarsene rispose al breve messaggio "Al cantante più sexy e niente di meno che la mia rockstar preferita. I fiori sono bellissimi, grazie anche per la colazione. Ci vediamo presto, ti adoro. Tua, Julie" Poi afferrò la borsa e i girasoli e uscì, prese un taxi per tornare a casa.

La sera come da programma andò in un pub con Meredith e altre amiche, passarono qualche ora a ridere e scherzare e parlare dei progetti futuri, l'unica che ancora non aveva le idee chiare era Julie, anche perchè non ci aveva mai pensato seriamente, visto la fine che si era immaginata per sè stessa.

"Col fidanzato che ti ritrovi credo che potresti permetterti di non fare niente e di seguirlo in giro per il mondo, durante i suoi tour"

"Già, sarebbe una vita molto interessante e conosceresti sicuramente anche un sacco di gente famosa"

"Beh, l'idea non è male, però io vorrei continuare i miei studi, solo che ci sono così tante materie in cui vorrei specializzarmi, sarà una scelta molto difficile"

Continuarono a parlarne anche sulla via del ritorno, in macchina di una loro amica che aveva la patente.

Ad un certo punto però videro un'altra auto arrivare a tutta velocità dalla direzione opposta, la guidatrice tentò in tutti i modi di evitarla, ma ormai era troppo tardi.

Nella mente di Julie la terribile consapevolezza di quello che stava per succedere prese forma, pensò ai suoi genitori, alle sue sorelle, a Meredith che le sedeva di fianco e che le stringeva convulsamente la mano. E pensò a Matt, ai suoi occhi, all'adorabile espressione che aveva quando le si rivolgeva...poi il buio totale.





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