Mio
- E com'è finita? -
Hermione accarezzò la testa bionda della bambina: - E' finita,
mio piccolo angelo, che io e tuo padre abbiamo vissuto, e viviamo
tutt'ora, felici e contenti. - rispose dolcemente.
- Come nelle fiabe migliori! - esclamò un bambino, dai folti
ricci castani.
- No, piccoletto. Meglio delle fiabe. -
I due bambini si volsero verso il padre con un sorriso gioioso,
mentre lui baciava la moglie sulla guancia, e si sedeva accanto a lei, sul
bracciolo della poltrona, circondandole le spalle con un braccio.
- Papà, papà! Anch'io troverò il mio Principe Azzurro? - chiese
la bambina, speranzosa.
Draco ghignò: - Non prima dei 20 anni, Aurora. Questo è sicuro.
- commentò lui, mentre la bambina metteva il broncio.
- Mamma! - sbottò Aurora, chiedendo l'intervento di
Hermione.
- Tesoro, tuo padre è solo incredibilmente geloso di te.. cerca
di capirlo.. - le spiegò pazientemente, mentre suo figlio faceva una
smorfia.
- A me le ragazze non piaceranno mai, sono troppo stupide! -
proclamò solennemente.
Draco e Hermione risero dell'ingenua convinzione del figlio: non
sarebbe dovuto passare molto, prima che il suo parere mutasse
completamente!
- Bambini, è ora di andare a dormire adesso: forza, salutate
vostra madre. - disse Draco, e i due piccoli, ubbidienti, baciarono la madre
sulle guance e corsero ridendo nelle loro stanze, mentre Draco li accompagnava e
li sistemava nei loro letti.
Dopo una ventina di minuti, l'uomo fece di ritorno da
Hermione.
- Dormono già, dovevano essere esausti. - disse a sua moglie,
prendendola tra le braccia.
Hermione si rifugiò in quell'abbraccio caldo, chiudendo gli
occhi: erano sposati da diversi anni ormai, avevano due figli.. eppure ogni
volta che lui l'abbracciava, lei sentiva il suo cuore battere forte.
- Ti amo, Hermione. Forse non te lo dico tanto spesso quanto
dovrei, ma ti amo. - le mormorò all'orecchio, baciandole i capelli.
- Ti amo anch'io, mio
Principe Azzurro . - rispose lei, alzando
la testa e incontrando le sue labbra.
Quando si furono staccati, per un semplice quanto essenziale
bisogno d'ossigeno, Draco le sorrise: - Ho un regalo per te. -
Sotto lo sguardo curioso della moglie, Draco le porse un
pacco avvolto da carta rossa: - Dai, aprilo. - la incitò con un
sorriso.
Hermione strappò delicatamente la carta che avvolgeva il regalo:
un libro, molto antico a giudicare dal suo stato.
- Oh, Draco.. - mormorò lei, sfogliandone le pagine con cura -
Grazie.. non dovevi.. -
L'uomo le baciò la tempia: avrebbe tanto voluto che
lei fosse riuscita a ricordare.. quello era il libro che Hermione aveva
sfogliato per primo, durante il loro primo appuntamento a Hogwarts: Draco
ricordava perfettamente tutto ciò che era successo, compreso lo spigolo che
si era beccato sulla fronte. Lei, invece, non riusciva a ricordare nulla. A
differenza sua e di Blaise, l'Oblivion aveva ancora la meglio sui ricordi
della moglie.
Hermione sfogliò il libro da
cima a fondo, fermandosi ogni tanto per leggerne qualche riga; dopo essere rimasta qualche
istante in silenzio, sospirò, passandosi una mano sulla fronte.
- Tesoro, cos'hai? Ti senti male? - le
chiese, preoccupato.
Lei scosse
la testa, alzò lo sguardo sul marito, e sorrise: - Quanti galeoni hai dovuto
offrire come donazione, questa volta? Dopo l'ultima volta che ci siamo andati,
non devono essere stati molto contenti di vederti. -
Draco spalancò gli
occhi: - Tu.. tu ri-ricordi ? - balbettò,
incredulo.
Lei annuì, mordendosi un labbro: - E' un paio di giorni che ho
degli strani flash.. come quelli che avevamo a scuola, ma senza il dolore.. e
ora.. grazie a questo regalo, ricordo. Mi ricordo tutto. - disse, guardandolo
con amore.
Lui la prese tra le braccia, abbracciandola forte: - Non sai
quanto ne sono felice. - sussurrò, cullandola dolcemente.
- A questo proposito.. - disse Hermione, con un sorrisetto
- Abbiamo ancora un conto in sospeso io e te, sai? -
Draco la fissò confuso,
e lei lo prese per mano: - Una scommessa,
per essere precisi. Una scommessa che ho tutta l'intenzione di
vincere. - precisò lei, guidandolo verso la camera da letto.
L'uomo sorrise, realizzando ciò che lei intendeva: - Non ti sarà
facile sedurmi, Granger. - disse, sfoderando il solito ghigno alla
Malfoy.
Hermione ricambiò la sua occhiata di sfida: - Dimentichi una
cosa, caro maritino mio. Non ci sono limiti di tempo. - mormorò,
baciandogli il collo.
Draco sospirò e, mentre la porta si chiudeva alle loro spalle,
si preparò ad una notte indimenticabile con l'amore della sua vita.
***
- Amore, ma si è poi saputo qualcosa di Daphne? Che fine ha
fatto? -
Blaise, alzò gli occhi dal giornale che stava leggendo per
posarli sulla moglie: - No tesoro, io non ne so nulla. Dopo la fine della
scuola, è sparita dalla circolazione. - rispose, mentre Ginny
sbuffava.
Le sarebbe piaciuto sapere cos'era successo a quella strega, era
immensamente curiosa.
- Mamma! -
La donna si volse verso il bambino che la fissava spaventato: -
Arthur, cosa fai alzato? Tu dovresti essere a letto già da un pezzo, signorino!
- esclamò, fingendosi arrabbiata.
- Cos'hai piccolino? - gli chiese, suo padre.
Il labbro del piccolo tremò: - Ho fatto un incubo, papà.. su quella
brutta strega di cui mi ha parlato la mamma.. - mormorò, in
lacrime.
Blaise si volse verso la moglie, molto lentamente: -
Cara.. non gli avrai parlato di chi penso io, vero? - le chiese, con tono
troppo calmo.
Ginny arrossì: - Ehm.. forse.. forse mi è scappata qualche
parola.. - ammise, con un mezzo sorriso.
- Non voglio dormire! E se poi la strega Daphne viene a rapirmi?
- piagnucolò Arthur.
Blaise gli accarezzò la testa, e lo prese in braccio: - Non aver
paura ometto, ci penso io. Dai, andiamo a dormire. -
Il
bambino si aggrappò a suo padre, mentre lui, passando accanto alla moglie, le
sussurrò un: - Io e te facciamo i conti più tardi
. -
Ops!
***
- Tesoro, hai già messo a letto Lily? -
Luna annuì, con un sorrisetto: - Sì, anche se prima abbiamo
ispezionato tutta la stanza alla ricerca di potenziali Ricciocorni Schiattosi. -
gli raccontò, mentre l'uomo scuoteva divertito la testa.
- Ora non riuscirà più ad addormentarsi. - commentò Harry,
prendendola tra le braccia.
La donna inspirò l'odore speziato della pelle del marito, e sorrise:
- E' già nel mondo dei sogni, puoi stare tranquillo. - lo rassicurò - Speriamo
solo che anche l'altro abbia la stessa capacità di addormentarsi in
ogni situazione. - aggiunse, accarezzandosi con dolcezza il ventre.
Harry le baciò la testa: - Sono certo che sarà adorabile, come
la sorellina.. specialmente se prenderà da te. - disse, guadagnandosi un
buffetto sul braccio.
- Tanto lo
so che mi prendi in giro, cosa credi? - gli disse, mostrandogli la lingua - Sono
sempre Lunatica Lovegood, dopotutto. - aggiunse, alzando il mento con aria di
sfida.
Lui annuì: - E' vero, lo sei. E io non
potrei esserne più fiero
. -
***
- Domani invitiamo Draco e Hermione a
pranzo? Ares sarà contento. -
Pansy ghignò: - Sì, soprattutto di vedere
Aurora. - commentò, guadagnandosi l'attenzione del marito.
- Che intendi dire? - le chiese
infatti Theo, aggrottando la fronte.
La donna alzò le spalle: - Niente,
dicevo solo che tuo figlio sembra mostrare una predilezione per la giovane
Malfoy, tutto qui. - gli spiegò, con noncuranza.
L'uomo scoppiò a ridere: - Pansy, tu
deliri! Hanno solo 7 anni, non penserai che si piacciano già a quell'età! -
esclamò, divertito.
Lei incrociò le braccia al petto: - Tu mi
sei piaciuto a partire dai 6 anni. - ammise, sotto lo sguardo incredulo
e un pò imbarazzato del marito.
- Quindi.. quindi tu pensi che.. -
- Sto solo dicendo che Ares è
particolarmente felice nel vedere Aurora, e che parla spesso di lei: non
c'è niente di male nel fatto che quei due siano amici, soprattutto nel caso in
cui la piccola finisca a Grifondoro. - disse Pansy, chiarendo il suo
pensiero.
A quelle parole, Theo ridacchiò: - Te
l'immagini la faccia di Draco se sua figlia finisce a Grifondoro? -
commentò, facendo sorridere anche la moglie.
- Oh, io non credo che direbbe nulla:
dopotutto, lui se l'è sposata, una Grifondoro. -
L'uomo si avvicinò a lei,
attirandola a sè: - E ti dispiace? - le chiese, serio.
Pansy lo guardò con dolcezza, e lo baciò
sulle labbra: - Non potrei essere più felice per lui, lo sai. E nemmeno io
potrei essere più felice di così. Ti amo, mio bel tenebroso serpeverde. -
Theo ricambiò il suo bacio, accarezzandole
la guancia: - Ti amo anch'io, piccola. E se Ares dovesse innamorarsi
di Aurora, tanto meglio per lui: se la figlia di Draco ha preso solo metà
dell'intelligenza della madre, saprà tenere a bada quella peste di nostro
figlio. -
Pansy annuì, poi ghignò: - A meno che non
sia lui a corrompere lei. - aggiunse, scoppiando a ridere gioiosamente
insieme al marito.
***
- Ecco fatto, tesoro. Sei
perfetta!-
Lavanda sorrise, guardando la figlia
attraverso lo specchio: la bambina, un angelo dai capelli rossi come il tramonto
e gli occhi color del cielo, le ricambiò il sorriso: - Vado a farmi vedere da
papà! - esclamò, correndo furoi dalla camera.
Ron, impegnato a leggere la Gazzetta del
Profeta, alzò lo sguardo sulla figlia che correva verso di lui: - Papà, papà! Ti
piaccio? - gli chiese la piccola, girando su se stessa.
Nell'abitino color panna che la bambina
sfoggiava con orgoglio, la sua figura era una gioia per gli occhi: - Sei
stupenda, piccola mia. Vedrai come saranno contenti di vederti il nonno e la
nonna. - le disse, facendole segno di sedersi sulle sue gambe.
- Papà, io e la mamma siamo le donne più
belle che tu abbia mai visto, vero? - gli chiese, guardandolo con i suoi grandi
occhi blu.
L'uomo sorrise e annuì: - Assolutamente, e
io non potrei essere più orgoglioso di essere il vostro uomo. - le rispose con
un sorriso.
La bambina sorrise: - Lo sapevo! Ora vado
ad aiutare la mamma, ha così tanti vestiti che non sa mai quale mettersi! -
esclamò la piccola, saltando giù dalle sue gambe e saltellando via.
- Papà? - disse poi, prima di uscire dalla
stanza - Secondo te io diventerò mai bella come la mamma? -
Ron fissò la figlia, immaginandola più
grande, più donna, e sorrise: - Tu sei già bella come la mamma, tesoro mio. - le
rispose, osservando la figlia che, soddisfatta, correva via ridendo.
***
Di Daphne Greengrass non si è
saputo più nulla. Alcuni giurano di averla vista in giro per le strade di
Londra, confusa tra i babbani; altri dicono che sia andata via dal paese, per
rifugiarsi chissà dove; altri ancora assicurano che non si sia mossa da casa
sua, e che viva lì, sola. Quello che tutti sono pronti a scommettere, è che non
si sia mai sposata: secondo alcune voci sembra sia stata colpa del suo
carattere impossibile, che rifiutava l'amore, secondo altri sembra sia stata rifiutata un'altra volta,
anche se innamorata.. ma questa è un'altra storia.
E così, siamo
giunti alla fine. E' stata un'avventura scrivere questa long: un pò perchè si
trattava della mia prima storia a più capitoli, un pò perchè non sapevo mai che
reazioni aspettarmi da voi lettori, e un pò perchè la storia l'ho scoperta
anch'io capitolo dopo capitolo, come voi. Mi sono affezionata a questi
personaggi, e pur sapendo che non sono miei, mi considero un pò gelosa nei loro
confronti: forse perchè me li immagino nella loro vita quotidiana, e non riesco
a pensare che siano solo frutto della fantasia di un'autrice; fatto sta
che, inutile girarci intorno, è così che si conclude la storia. Ho voluto dare a
tutti voi uno spaccato della vita di ciascuna coppia, per permettervi d'immaginarveli come faccio io: a
voi la libertà di figurarveli con la fantasia in ogni situazione della loro vita,
perchè qui il mio compito si conclude. Ci sono tante cose che
vorrei dirvi: ringraziarvi, innanzitutto. Avete letto la mia storia, l'avete aggiunta ai preferiti e l'avete
recensita, il che significa che, in qualche modo e per qualche ragione, vi ha colpito:
questo mi rende orgogliosa, perchè in effetti lo scopo di una storia è
proprio quello di colpire. Mi avete fatto ridere con le vostre
recensioni, perchè vi siete dimostrati partecipi delle avventure dei personaggi, ed è questo
che li ha resi reali. E adesso, congedandomi da voi, mi prende
un pò la tristezza. Ma sorrido, perchè so che tornerò presto con una nuova storia, e
spero che voi sarete lì, a recensirmi nuovamente, e a
emozionarmi come io, mi auguro, ho fatto emozionare voi.
E se
sognare non è un crimine, allora io sogno che tutti coloro che hanno aggiunto la
storia tra i preferiti mi lascino un'ultima recensione, a testimonianza
della loro presenza. Forse è impossibile, forse la mia ingenuità sta prendendo
il sopravvento.. ma se posso sognare che, in qualche modo, Draco e Hermione
possono stare insieme, se posso sognare che Grifondoro e Serpeverde
possono unire le forze per un obiettivo comune, se posso sognare
che, anche se non ne abbiamo le prove, la magia esiste veramente, se
voi mi permettete di sognare tutto questo.. allora io sogno anche di ricevere
una recensione da ciascuno di voi. Ma se ciò non dovesse accadere,
tranquilli, non me la prenderò: e il mio grazie sarà altrettanto sincero, perchè
avrete dedicato un pò del vostro tempo a leggere questa
storia.
Alla
prossima, come sempre.
Xevias
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