Capitolo 15.
1
Luglio, 2012
Guardo di sotto,
facendo del mio meglio per memorizzare come appare Fantascape dalla
cima della ruota panoramica. In realtà il parco divertimenti
è già chiuso, ma Quinn ha trovato un modo per
lasciarlo aperto per noi– così da poter
sfruttare al massimo la mia ultima sera a Lima. E'davvero
uno schifo, sapere che domani prenderò un aereo e
tornerò a Seattle...praticamente metterò 2.000
miglia fra me e l'unica persona con cui voglio stare.
E'stupido.
“A
cosa stai penando?” Quinn mi domanda dolcemente, prima di
baciarmi la tempia, scrollo la spalla che non è leggermente
appoggiata a lei. “Credevo che avremmo lavorato su quella
cosa della comunicazione...” Mi prende il mento e mi spinge a
guardarla. “Parla con me.”
“Non
è niente, sto solo pensando alle solite cose...”
“Tipo?”
“Cosa
ci succederà dopo che sarò partita
domani.”
“Ne
abbiamo già parlato, giusto? Parleremo tutti i giorni, ti
verrò a fare visita a Seattle appena possibile e poi vedremo
cosa succederà quando entrambe andremo a New York...ce la
faremo.”
“Lo
fai sembrare così semplice” Sospiro dal naso prima
di affondare il viso nel tessuto della sua maglietta. “La
vita non è esattamente stata dalla nostra parte quando si
trattava di 'far
funzionare le cose', Quinn.”
“Questa
volta sarà diverso,” Quinn mi bacia la fronte e il
leggero contatto mi provoca un brivido lungo la schiena.
“Entrambe abbiamo fatto degli errori in passato e immagino
che tutto accada per una ragione...non sono ancora sicura di quale sia
quella ragione, ma sono sicura di avere bisogno di te, non posso
nemmeno cominciare a spiegare quanto tu mi sia mancata mentre eri
via.” Sospira profondamente e il battito del mio cuore
accelera un po'. “Tutta la faccenda di Brooke mi ha ferita
molto, ma non averti nella mia vita fa molto
più male.” Mi mordo il labbro inferiore e mi
allontano dalla sua presa, sistemandomi sul lato opposto della cabina.
“Mi dispiace così tanto per quello che
è successo, Q...so che non cambia le cose, ma ho solo
bisogno che tu sappia che non ho mai avuto intenzione di ferirti in
quel modo.”
“Lo
so...va bene, è tutto finito.”
Roteo gli
occhi per quanto sia apatica nei confronti di tutta la
situazione– di nuovo. “Quinn, arrabbiati con me,
voglio che tu ti arrabbi con me,” Le dico frustrata,
stringendo le mani a pugno. “Voglio che imprechi contro di
me, che mi dici come ti senti davvero
per quello che è successo...”
“A
cosa serve discutere? E'fatta, Santana...ammetto che quella
è stata la prima volta che ho avuto il cuore spezzato e fa
dannatamente male, ma rivivere tutto quello che è successo e
arrabbiarmi con te per quello, non cambierà
nulla,” Quinn mi costringe a rilassare le mani, intrecciando
le dita con le mie “Ho già provato ad odiarti, ma
non ce la faccio, quindi basta...”
“Perché
sei così fottutamente perfetta?” Mi copro il viso
con la mano libera e grugnisco contro la pelle. “Non ti
merito, Q,” Cerca di interrompermi, ma io continuo
ostinatamente. “Sei stata semplicemente fantastica dal primo
momento in cui ci siamo incontrate e io ho continuato ad allontanarti e
poi ti ho persino tradita...non capisco perché tu voglia
sistemarti con me.”
“Hey,
sto facendo esattamente il contrario di sistemarmi,” Questa
volta stringe entrambe le mie mani nelle sue, tracciando forme casuali
sulla mia pelle. “Se provassi a stare con chiunque altro
invece che con te...quello
sarebbe sistemarmi– tutti gli altri sono così
ordinari ai miei occhi, eccetto
tu,” Odio quando mi guarda in quel modo, come se vedesse
molto di più della mia faccia– quegli occhi nocciola mi
uccidono ogni singola volta. “Credimi, sei tutto
ciò che io possa volere.”
“Ti
amo e mi dispiace essere stata una tale stronza insicura...è
solo, ugh,
non so come sentirmi in questo momento,” Le permetto di
tirarmi ancora più verso di sé e mi aggrappo
ancora di più a lei, desiderando che ci sia un modo per
fermare il tempo.
“Sentiti
amata, va bene?” Ridacchio prima di premere un bacio sul suo
collo e sorriderle contro la pelle. “Perché ti amo
anche io.”
“Allora...che
è successo quando sei salita su questa cosa con
Andi?” Chiedo dal nulla, in un tentativo di alleggerire la
situazione e appagare la mia inquieta curiosità.
“Segreto,”
Dice in un irritante tono allegro, guadagnandosi un'occhiataccia.
“Perché vuoi saperlo?”
“Me
lo stavo solo chiedendo,” Replico con noncuranza e lei
ridacchia. “Non è divertente,” Cerco di
staccarmi dal suo abbraccio, ma lei mi blocca tenendomi saldamente
ancorata. “Come ti pare, non che la cosa mi importi
davvero...”
“Hai
ragione, non è divertente,” Mi bacia la fronte ed
io roteo gli occhi giocosamente. “E'solo che sei adorabile
quando fai tutta la gelosa”
“Non
sono gelosa.”
“Sì
lo sei”
“Non
sono gelosa.”
“Lo
sei.”
“Cazzo,
non sono gelosa di una simil-Sirenetta,
ok?”
“Cosa?”
“Non
chiedermelo, è una cosa che ha detto Lucy...”
Scrollo le spalle e lei ride, scuotendo la testa. “Morale
della favola, non sono gelosa.”
“San,
è ovvio, smettila di negarlo,” Ghigna verso di me
ed io caccio fuori la lingua. “Ma perché tu lo
sappia...non sono salita su questo affare con lei, non potevo. Non dopo
che tu hai detto che è la nostra giostra,”
Sorrido istintivamente alle sue parole. “Sinceramente, Andi
è davvero a posto e ho provato a farmela piacere, ma non
è nulla in confronto a te,” Mi bacia sulle labbra
e sopprime la gelosia che mi ribolle nello stomaco. “Non devi
essere gelosa di lei...o di chiunque altro, a dire il vero, ti amo
troppo perché mi possa piacere qualcun altro...”
“Idiota”
mormoro a mezza voce, un enorme sorriso piazzato sulla mia faccia.
“Ti amo anche io.”
Rimaniamo
sulla giostra finché mio padre mi chiama, dicendomi che devo
già tornare a casa. Dopo che la telefonata è
finita, rimaniamo ancora un po'– scambiandoci pigramente un
altro paio di baci e sussurrandoci parole dolci.
E'fottutamente
sdolcinato, ma è assolutamente perfetto.
Proprio
come Quinn...
2 Luglio, 2012
“Te
ne vai di nuovo...” Afferma Lucy tristemente prima di
abbracciarmi la vita. “Non andartene,” Guardo Quinn
che si limita a scrollare le spalle, mi chino così da poter
guardare meglio Lucy– pessima idea. Sta piangendo...
“Io non voglio che te ne vai, San.”
“Hey,
è tutto ok, ti prometto che ci rivedremo presto”
Le sistemo una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio e le sparo il
miglior sorriso che posso, nonostante mi si stia stringendo il cuore
nel petto. “Ti prego non piangere, Luce. Farai piangere anche
me..” Risucchio il labbro inferiore e lo mordo per fermare le
lacrime che si stanno formando nei miei occhi.
“Scusa,
è solo che da quando sei tornata Quinn è
più o meno diventata normale...sento che tornerà
ad essere diversa quando te ne sarai andata,” Mi
sussurra Lucy nell'orecchio ed io sposto lo sguardo su Quinn che sta
inarcando un sopracciglio incuriosita, probabilmente dalla nostra
conversazione bisbigliata. “Solo, non andare...”
“Ti
giuro che non voglio andare, ma devo” La abbraccio forte e mi
inzuppa la maglietta con le sue lacrime. “Ma mi
assicurerò che Quinn non si comporti
diversamente...” Mi allontano leggermente per poter allungare
il mignolo verso di lei. “Giurin giurello.”
Si
asciuga le lacrime prima di agganciare il mignolo al mio e sospirare,
annuendo lentamente. “Mi mancherai tantissimo,
Sanny.”
“Tu
mi mancherai di più, Lucy” Le do un bacio sulla
guancia e Quinn si schiarisce la gola, suggerendomi di alzarmi.
“Devo andare, tesoro...fai la brava, va bene?” Lucy
annuisce tristemente e Quinn le bacia la testa prima che entrambe
lasciamo la stanza della bambina. Sento il cuore pesante e mi viene da
piangere, ma so che anche Quinn sta avendo un momento difficile ad
affrontare la mia partenza e non voglio renderglielo ancora
più duro.
Quindi mi
limito a baciarla prima che accenda la macchina, sperando che il bacio
le dica tutto ciò che non sono in grado di dirle.
-x-x-x-x-
Mio padre
ed Olivia stanno già aspettando in aeroporto,
così da potermi salutare prima della partenza. Erano
piuttosto contrari a lasciarmi andare da Mrs. Kit prima di raggiungere
l'aeroporto, ma ho detto loro di aver bisogno di vedere
Lucy. Mi incammino verso i neo sposini e rivolgo loro un sorriso
triste. “Hey.”
“Tana,
eccoti” Mio padre guarda dietro di me e nota a malapena
Quinn. “Sei sicura di avere tutti?” Annuisco
debolmente e lui sospira, si avvicina a me e mi abbraccia stretto.
“Vorrei che tu non dovessi andare.”
“Lo
dici ogni volta che me ne vado da Lima...” Mi sforzo di
ridere, ma le lacrime si stanno già formando nei miei occhi.
“Sai che mamma ci ucciderebbe entrambi se non tornassi a
casa, papà...Prenditi cura di te e Olivia, va
bene?”
“Certo,
vedi di comportarti bene e non stressare troppo tua madre” Mi
guarda severamente prima di darmi un bacio sulla fronte. “Ti
voglio bene, Tana, e ci vediamo quando andrai a New York,”
Olivia mi si avvicina subito dopo per i suoi saluti, abbracciandomi
stretta e dicendomi di stare bene. Ricambio l'abbraccio e sussurro un 'sono contenta che tu sia parte
della mia famiglia' prima di staccarmi da lei. Mio padre
si schiarisce la gola e controlla l'orario sul suo orologio prima di
guardare me e Quinn. “Ok, noi ce ne andiamo...Fabray,
assicurati che prenda quell'aereo, intesi?” Quinn annuisce
immediatamente, ma lui continua a scrutarla, rendendo la situazione
incredibilmente imbarazzante. “E non farla piangere di
nuovo...”
“Non
lo farò, signore,” Quinn gli sorride impacciata e
Olivia da una gomitata a mio padre nelle costole...Grazie.“Comunque
mi dispiace” Dice dolcemente prima di guardare a terra,
lancio uno sguardo irritato a mio padre prima di prendere la mano di
Quinn e darle una stretta rassicurante.
“Papà”
Roteo gli occhi e lui solleva le mani prima di darmi un altro abbraccio
veloce e finalmente andarsene con Olivia. “Mi dispiace per
quello, Q...è solo un po'protettivo.”
“Non
preoccuparti” Mi sorride prima di portare la mia valigia
più vicina alle porte di vetro.
“Devo
parlarti di una cosa prima di andare...” Quinn mi guarda
preoccupata e quindi proseguo rapidamente. “Non è
nulla di male, è solo che Lucy mi ha detto delle cose
prima...stai attenta con lei, Q– è molto
intelligente per la sua età, sa quando c'è
qualcosa che non va con te quindi cerca di capire come si comporta
quando è con te.”
“Lo
so...ammetto di non essere stata la zia migliore ultimamente, ma sto
cercando di sistemare le cose.”
“Bene,
ti vuole bene da morire...voi due starete bene, ne sono
certa.”
“Lucy
ha ragione, non dovresti andare. Facciamo finta, fingiamo che tu sia
salita sul volo, ma invece resti qui...resta con me, lo terremo
nascosto finché arriverà il momento per te di
andare a New York,” Sorrido anche se le lacrime stanno
già scivolando via dai miei occhi. “Oppure
comprerò subito un biglietto e verrò con te,
starò in un hotel economico...allora potremo uscire insieme
tutti i giorni, voglio solo stare con te, San.”
“Sappiamo
tutte e due che non puoi farlo...devi sistemare le tue cose per il
college” Mi asciugo le lacrime, ma è
inutile– continuano
a scendere.“Sono comunque molto tentata di
restare”
“Ma
tuo padre potrebbe letteralmente
uccidermi se tu lo facessi” Quinn si acciglia prima di
tirarmi verso di sé, poso la tempia contro il suo petto,
posso sentire nitidamente il battito del suo cuore. Mi mancherà
tantissimo quel suono...”Verrò a
Seattle il prima possibile, ti prometto che lo
farò” Annuisco e lei mi prende il viso fra le
mani. “Mi mancherai da impazzire.”
“Tu
mi mancherai di più.”
“Impossibile”
si sporge e cattura le mie labbra in un bacio appassionato–
niente lingua perché siamo in un luogo pubblico, ma
è comunque elettrizzante. Le lacrime continuano a scendermi
lungo le guance e i pollici di Quinn non sono abbastanza rapidi da
scacciarle tutte. “Non puoi nemmeno immaginare quanto ti amo,
Santana” sussurra non appena il bacio finisce, gli occhi
ancora chiusi.
“Credo
di averne un'idea” Le bacio l'angolo della bocca e lei
sorride. “Questo non è un addio, idiota, ci
vedremo presto,” mi bacia di nuovo prima di separarsi del
tutto, la guardo tristemente mentre si asciuga gli occhi con la manica
della felpa. “Prenditi cura di te per me.”
“Lo
farò...anche tu, va bene? Mandami un messaggio quando stai
per decollare e anche quando atterrerai a Seattle.”
“Mhmm”
mugugno prima di tirare Quinn verso di me usando le tesche frontali dei
suoi pantaloncini. Ride prima di baciarmi di nuovo, non esito questa
volta, infilando la lingua nella sua bocca. Non la vedrò per un
po', lasciatemi in pace...Ricambia il bacio per un
po'prima di spingermi via dolcemente. “Mi dispiace”
mormoro con un ghigno sulla faccia “Beh, non
proprio.”
Rotea gli
occhi giocosamente, prima di controllare l'orario sul suo telefono.
“Dovresti andare”
“Lo
so”
“Anche
se non voglio che tu vada”
“Lo
so”
“Ti
amo”
“Ti
amo anche io” Mi lascia un altro bacio a stampo, prima di
afferrare la mia valigia e trascinarmi verso l'entrata. “E se
perdessi il volo?”
“San...”
Quinn piagnucola sbattendo adorabilmente il piede a terra.
“Non sai quanto io sia tentata di rapirti e nasconderti nella
mia stanza in questo momento...Quindi ho bisogno che tu vada la dentro
prima che io perda il controllo.”
“Va
bene” Sospiro pesantemente prima di mordermi il labbro
timidamente. “Posso avere la felpa?”
“Cosa?”
“Voglio
dire, posso prendere in prestito la felpa che indossi?”
Indico la felpa rossa del McKinley che ha addosso. “Mi sono
dimenticata di prenderne una e sai quanto gli aeroporti siano sempre
così freddi...” Sorride prima di togliersela
mostrando solo una canotta bianca sotto di essa. Cazzo...Quinn me la
porge, assicurandosi di rubarmi un bacio mentre siamo vicine.
“Grazie, tesoro.”
“Ora,
vai, ti prego”
Si imbroncia prima di indicare verso le porte dell'aeroporto.
“Perché giuro che sei troppo carina ora ed io sono
ad un passo dal trascinarti verso la mia macchina...”
“Ok,
sto andando, ti amo.”
“L'hai
già detto...” Ridacchia ed io le faccio la
linguaccia, sentendo il petto collassare lentamente su se stesso.
“E
lo dirò tutte le volte che voglio...Ti amo, Quinn
Fabray.”
“Ti
amo che io” Stringo le palpebre prima di afferrare il manico
della valigia con la mano libera e voltarle le spalle.
Andrà
tutto bene.
26
Settembre, 2012
La vita è
piuttosto divertente, no?
E'incredibile
quanto possa succedere in un anno, un mese, una settimana...Persino un giorno.
Un attimo sei assolutamente distrutto e l'attimo dopo sei completamente
estasiato. Credo che l'incoerenza della vita sia ciò che la
rende così intrigante– ciò che la rende
vita. Se quando avevo dieci anni mi aveste chiesto cosa avrei fatto nel
2012, avrei detto qualcosa di stupido come girare il mondo (come se potessi permettermelo).
Se mi aveste fatto la stessa domanda a sedici anni, avrei detto che
sarei stata finalmente con Brooke.
Mi
sarei messa con la mia migliore amica e saremmo state felici insieme...
Ma questa
è la vita reale e raramente le cose vanno come ci si aspetta.
Non che
io avessi potuto prevedere di studiare nella scuola dei miei sogni e
vivere a New York con qualcuno che non era niente di più di
una sconosciuta circa un anno fa...comunque sono felice,
così fottutamente felice.
E'stato
piuttosto difficile mantenere la nostra relazione mentre eravamo
separate– le chiamate e i messaggi non erano abbastanza.
Comunque ce l'abbiamo fatta, entrambe sapevamo che ne valeva la pena.
Quinn mi ha fatto visita a Seattle per tre giorni in pieno agosto. Ha
portato Lucy con lei ed è stato molto divertente. Ho
presentato Quinn a mia madre e, anche se era un po'scettica (colpa di mio padre),
posso dire che Quinn le sia piaciuta molto. E semplicemente adora Lucy,
niente di cui stupirsi...quella
bambina riesce ad incantare chiunque.
Oh
e mio padre sta lavorando sui suoi problemi con Quinn, so che nel
profondo piace anche a lui– sta solo facendo il
papà. Perlomeno Olivia è con lui ad
aiutarlo a capire che Quinn mi ama davvero e che non c'è
bisogno di preoccuparsi che mi faccia del male.
Ad ogni
modo, tornando al viaggio a Seattle, Brooke ha cenato con noi una sera
ed è stato così imbarazzante all'inizio, ma
entrambe sapevano che avevo bisogno che diventassero amiche. Non potrei perdere nessuna delle
due... Mai. Almeno Lucy era presente per distrarci e le
cose sono andate bene, credo. C'è ancora un certo margine di
miglioramento, ma abbiamo il resto della nostra esistenza per questo...
Quinn
è entrata alla NYU, comunque, e abbiamo deciso di prendere
un appartamento insieme. Sono quasi certa che Quinn mi stia dicendo una
mezza bugia sull'affitto, ma ogni volta che cerco di scoprire la
verità, trova sempre un modo per distrarmi.
E
quindi– siamo entrambe a New York e tutto sembra
così surreale. E'tutto così vicino alla
perfezione, da spaventarmi. Mi sento come se non meritassi la vita che
sto vivendo, ma non mi lamento– non mi permetterei.Non
sono del tutto certa di quello che il futuro ha in serbo per noi, ma so
che finché ho Quinn, tutto andrà bene. So che
suona fottutamente sdolcinato e patetico, ma è la
verità...
Sono
inspiegabilmente innamorata di Quinn Fabray e non c'è nulla
che io possa farci.
Ma mi va
assolutamente bene.
-x-x-x-x-
“Amore?”
Chiamo prima di lasciare cadere lo zaino sul divano e dirigermi verso
la camera da letto, è solo un piccolo appartamento con una
stanza, ma ce lo facciamo bastare. Vedo Quinn sul letto mentre parla
con qualcuno al telefono, le lascio un bacio sulla guancia e lei mi
sorride. Mimo un “Chi
é?” e lei mi risponde che
è Lucy. “Posso parlare con lei quando hai
finito?”
“Luce,
Sanny è a casa e vuole parlare con te...va bene, va bene,
aspetta,” Ridacchia prima di passarmi il telefono.
“Se non fossi tu, sarei gelosa del fatto che a mia nipote
piace qualcuno più di me”
“Sei
una totale idiota” Roteo giocosamente gli occhi prima di
salutare Lucy. “Come stai, tesoro?”
“Ciao
San! Sto bene...come state tu e Q?”
“Stiamo
bene, abbiamo appena cominciato ad andare a scuola ed è
filato tutto liscio finora.”
“Davvero?
E'bellissimo perché anche io vado a scuola e magari fra
qualche anno posso venire a New York e studiare con voi.”
“Mi
sembra un'ottima idea, Luce” Sorrido prima di sistemarmi fra
le gambe di Quinn, appoggiandomi contro il suo petto. Immediatamente
avvolge le braccia attorno a me e comincia a baciarmi il collo. Cerco
di scrollarmela di dosso, ma non si ferma, allontano il telefono prima
di lanciare alla bionda dietro di me un'occhiata di rimprovero.
“Quinn,
smettila– sì Luce, sono ancora
qui.”
“Nana
dice che verremo a trovarvi durante le vacanze di Natale.”
“Davvero?
Non vedo l'ora di vedervi!” Quinn ricomincia a lasciare dei
leggeri baci sulla mia pelle ed io metto il telefono in muto.
“Fammi almeno finire la chiamata, Q” Si imbroncia
ed io roteo gli occhi. “Dopo potrai fare quello che vuoi di
me, promesso” Inarca un sopracciglio ed io le lascio un casto
bacio sulle labbra prima di proseguire la telefonata. Io e Lucy
parliamo di come vanno le cose a Lima ed io le racconto qualcosa delle
mie lezioni. Un paio di minuti dopo, qualcuno la chiama per la cena ed
io le prometto che ci sentiremo presto. Restituisco a Quinn il
telefono, così può salutarla e non appena la
linea si interrompe, Quinn getta l'aggeggio sul pavimento e trova un
modo per farmi sdraiare stendendosi su di me. “Sei
subdola” Sussurro e lei ghigna.
“Ho
aspettato tutto
il giorno per questo” Mi cattura le labbra in un bacio
intenso prima di tracciare una scia di baci lungo la mia pelle.
“Come è andata a scuola?” Domanda Quinn
prima di succhiare il mio punto sensibile.
“Davvero?
Stiamo facendo quella cosa del 'come è stata la tua
giornata' proprio ora?” Chiedo dopo aver rilasciato un
piccolo lamento. “Possiamo parlarne più
tardi...”
“No,
dimmelo” Infila una mano sotto la mia maglietta e gemo
rumorosamente, inspirando profondamente dal naso. “La
comunicazione è la chiave, giusto?”
“Ti
odio” Le dico tremante prima di serrare gli occhi.
“La mia giornata è andata bene, il mio insegnante
di Inglese è assolutamente brillante...” Quinn mi
slaccia il reggiseno e comincia a stuzzicarmi. “La
metropolitana è uno schifo come sempre- ho- ho visto un
tizio che sembrava Jabba the Hutt.”
Interrompe
quello che sta facendo ed io apro gli occhi di scatto. “Hai
rovinato l'atmosfera, San,” Quinn arriccia il viso disgustata
e io socchiudo gli occhi guardandola. “Su serio? Parlare di
Jabba the Hutt mentre stiamo per fare sesso...solo ew.”
“Sei
tu quella che voleva parlare...” Mi sfilo la maglietta e
lascio scivolare via il reggiseno dalle spalle. “Fabray,
giuro che se mi lasci in sospeso, io ti ucc–” Mi
interrompe con un bacio impetuoso e gemo nella sua bocca.
La
conversazione finisce li.
-x-x-x-x-
“Pensi
mai che tutto stia andando troppo bene?” Domando a Quinn
mentre disegno figure casuali sul suo stomaco scoperto, adorando come
le venga la pelle d'oca dal nulla.
“Che
intendi?”
“Le
nostre vite sembrano così perfette...Beh, non esattamente
perfette, so che il nostro appartamento fa schifo e i vicini sono
inquietanti, ma continua ad essere più
o meno perfetta. Non so, sono molto felice e vorrei che le
cose rimanessero così.”
“Credo
che ne abbiamo già passate abbastanza, ci meritiamo di
essere felici.”
“Sì,
hai ragione.” Sorrido prima di baciarle la mandibola e
mettermi a sedere. “Ho fame.”
“Tu
hai sempre fame.”
“Nutrimi,”
Mi imbroncio e lei scuote la testa divertita prima di alzarsi dal letto
e uscire dalla stanza, offrendomi una perfetta visuale del suo sedere.
“Ti ho mai detto che hai un bel culetto?” Le urlo
prima di stiracchiarmi.
“Tutti
i giorni, amore, tutti
i giorni,” Sorrido soddisfatta prima di
stendermi di nuovo. Potrei
davvero abituarmi a tutto questo...”Se non aiuti
in cucina, non mangi,” Strilla dalla cucina e io grugnisco il
più rumorosamente possibile. “Non sto scherzando,
San.”
“Ti
odio” Le dico non appena esco dalla stanza.
“Mm,
io ti amo di più,” La abbraccio da dietro e le
bacio la spalla nuda, sussurrandole un 'ti amo anche io'.
La
mia vita non sarà perfetta al 100%, ma ci si avvicina
parecchio.
Oh
e ho la ragazza perfetta quindi nient'altro importa davvero...
19 Ottobre, 2012
I miei
occhi si aprono lentamente alla sensazione delle labbra di Quinn sulla
mia pelle. La trovo a cavalcioni su di me e immediatamente un sorriso
prende possesso della mia faccia. “Buon compleanno,
amore.”
“Grazie”
avvolgo le braccia attorno a lei e la abbraccio stretta. “Che
ore sono?”
“Mancano
2 ore al momento in cui devi preparati per le lezioni. Abbiamo
tempo...”
“Per
il sesso da compleanno?” Ghigno prima di provare ad
abbassarle il viso, ma lei oppone resistenza ed inarco un sopracciglio.
“La posizione in cui siamo è piuttosto suggestiva,
quindi...se
non stiamo per fare sesso perché sei sopra di me
così?”
“Stai
zitta per un minuto, per favore” sussurra prima di chinarsi e
baciarmi teneramente le labbra. Quinn afferra un piccolo pacchetto ai
piedi del letto e me lo porge. “Non dare i numeri quando lo
aprirai.”
“Quinn...”
Dico in un tono allarmato, studiando apprensiva il regalo misterioso.
“Che cosa è?”
“Aprilo
e promettimi che lo terrai.”
“No,”
cerco di restituirglielo, ma lei si rifiuta, agganciando le mani dietro
la sua schiena. “Quinn!” piagnucolo prima di
fissare la piccola scatola posata sul mio petto. “Mi
arrabbierò con te per questo?”
“No,
non lo farai perché mi ami,” Dice con un gran
sorriso prima di prendermi la mano e posarla sulla scatola.
“Aprila e basta, ti prego,” Lentamente apro il
regalo e non appena vedo il logo con la corona, scuoto la testa.
“Non l'hai ancora visto.”
“Non
mi interessa, non lo voglio.”
“Santana,”
Si imbroncia in modo carino, ma cerco di tenere duro.
“E'tuo.”
“Non
lo posso accettare”
“San...almeno
aprilo prima” roteo gli occhi prima di aprire la scatoletta e
scoprire un sottile orologio in oro bianco. “So che
può sembrare molto, ma volevo che fosse speciale visto che
è il tuo primo compleanno che passiamo insieme...”
“Quinn,
sono quasi certa che valga più di una mia tassa semestrale,
non lo voglio, puoi tenerlo tu.”
“No,
è tuo...c'è un motivo per cui ti ho comprato un
orologio, ascoltami prima, va bene? Volevo qualcosa che ti ricordasse
me e il mio amore per te. Non importa quanto tempo passerà,
San, ti prometto che ti amerò sempre. So che entrambe ci
stiamo ancora adattando alla nuova situazione ed è un
po'difficile, ma sono sicura che staremo bene,” Prende
l'orologio dalla scatole e lo posa sul mio polso. “E una
volta che mi sarò laureata e avrò trovato un
lavoro, ti farò la proposta, ma per ora ti chiedo solo di
essere la mia ragazza...ufficialmente,
intendo. Quindi sì, vuoi essere la mia ragazza?”
Il cuore
mi si scioglie e per un paio di secondi perdo la capacità di
formulare delle parole. “Sì, certo” dico
con voce strozzata e lei sospira sollevata. “Grazie per
avermi rovinato la sorpresa, comunque” scherzo prima di
prenderla e schiantare le nostre labbra, le avvolgo le braccia attorno
al collo e la bacio impetuosamente. “Ti amo così
tanto.”
“Non
era troppo sdolcinato?”
“Era
fottutamente sdolcinato, ma l'ho adorato...Grazie, amore,” La
bacio di nuovo sulle labbra, questa volta più dolcemente.
“Sai questo cosa vuol dire, vero?”
Scuote la
testa “Cosa?”
“Dovrò
risparmiare per comprarti qualcosa di ugualmente fantastico”
“Non
devi farlo davvero.”
“Lo
so, ma voglio. Il tuo compleanno sta per arrivare e dal momento che hai
rovinato la sorpresa della proposta...preparati a ricevere il miglior
regalo di sempre, Fabray.”
“Come
ti pare,” Quinn si sistema accanto a me e si accoccola
più vicina. “Sappi solo che ho ancora un paio di
sorprese per oggi...”
“Sai
che odio le sorprese.”
“Esattamente
per questo adoro sorprenderti.”
“Sei
fortunata che sono innamorata di te,” le lancio
un'occhiataccia e lei sorride ampiamente, mostrando i suoi denti
perfetti.
“Credimi,
lo so.” Avvolgo le braccia attorno a lei e la tiro
impossibilmente vicina a me.
Chi
avrebbe mai detto che quei due mesi a Lima si sarebbero trasformati in
tutto questo...
Un'estate
può cambiare tutto.
Fine.
Note
dell'autrice (o in questo caso delle traduttrici).
E niente, siamo
arrivati alla fine della storia e nonostante l'angst e Brooke e Andi
#VATTENE ce l'abbiamo fatta.
Un ringraziamento a
tutti coloro che hanno letto, seguito, preferito e recensito (faremo
avere i commenti all'autrice, non preoccupatevi).
Ci risentiremo presto.
Stay tuned \o/
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