A New Life
Capitolo 3
Negli anni successivi Allyson continuò a
chiedersi ancora come aveva fatto ad alzarsi quella mattina; fatto sta
che alle 7:00 del mattino si trovava di fronte allo specchio della sua
stanza a raccogliere i capelli in un alto chignon, in una fedele
imitazione della professoressa McGrannit. Con un ultimo tocco di
bacchetta riuscì finalmente a sistemarsi del tutto;
soddisfatta del risultato scrutò ancora il suo riflesso
dopodiché mise la tracolla in spalla, uscì dalla
stanza, e scese le scale verso la Sala Grande. Stava per attraversare
la porta che l'avrebbe condotta direttamente al tavolo dei professori
quando sentì una voce chiamarla incerta alle sue spalle:
"Ehm...professoressa? Professoressa Mallard?"
La giovane insegnante si voltò e
rilassò il viso nel primo sorriso della giornata: davanti a
lei c'era un ragazzo alto, coperto di lentiggini, e con i capelli
rossi, che ricambiò il sorriso ostentando ancora
un'espressione incerta.
"Ron?!" esclamò piacevolmente sorpresa Allyson.
"Mio Dio, quanto sei cresciuto! A stento ti riconoscevo!"
"Beh, ne è passato di tempo, professoressa ..."
rispose quello imbarazzato.
"Ti prego, chiamami Allyson!" lo interruppe immediatamente
lei. "Non c'è assolutamente bisogno di tutta questa
formalità, in fondo già ci conosciamo! Ma dimmi,
come stai? La tua famiglia?"
All'improvviso altri due ragazzi si accostarono ai due lati
di Ron: una era una ragazza dai folti capelli castani, l'altro un
ragazzo alto quasi quanto Ron, smilzo, con i capelli corvini e, che le
prendesse un colpo!, con una cicatrice a forma di saetta sulla fronte!
"Oh, lei è Hermione e questo è Harry,
ma immagino che tu sappia già chi è ..." disse il
rosso.
"Beh, ovviamente." fece Allyson stringendo la mano a tutti e
due. "è un piacere conoscervi! Per una strana coincidenza
non ci siamo potuti incontrare prima...mi sono diplomata lo stesso anno
che voi siete entrati qui. Ma ho frequentato Hogwarts assieme ai
fratelli di Ron: Bill, Charlie, Percy e Fred e George; mi mancavano
solo lui e Ginny e li avrei conosciuti tutti! Però, l'estate
in cui mi sono diplomata, sono stata per una settimana circa alla Tana:
io e Charlie eravamo dello stesso anno, e avevamo stretto una forte
amicizia! Dimmi, Ron, come sta? Sempre a combattere con i draghi?"
domandò infine.
"Si, è ancora in Romania. Tornerà la
prossima estate però, per il matrimonio di Bill..."
"Lo so, ci incontriamo di tanto in tanto alla Gringott
quando ci siamo, e mi ha comunicato del matrimonio...sono proprio
felice per lui! Se potrò non mancherò di certo..."
"Lei lavora alla Gringott?" si intromise Hermione
interessata.
"Lavoravo come SpezzaIncantesimi, esattamente come Bill,
fino alla settimana scorsa. Ma la mia vera passione è sempre
stato l'insegnamento: da due anni a questa parte ho fatto domanda per
la cattedra di Pozioni, ed ora finalmente eccomi qui." rispose Allyson
cordiale.
"Beh, di certo sarai un'insegante mille volte meglio di
Piton!" affermò Ron con convinzione facendo sorridere i due
amici.
"Mi piacerebbe, Ron...perché
c'è da dire che, se non fosse per quel caratteraccio, Piton
non sarebbe affatto un insegnante incompetente... Ma ora è
meglio che vi lasci ragazzi, la colazione è già
iniziata...ci rivediamo." li congedò regalando a tutti e
quattro un sorriso.
La colazione fu piacevole: la giovane insegnante intraprese
per tutto il tempo una lunga chiacchierata con Hagrid, che le chiese
come stava Melody ricordandosi del suo profondo amore per le Creature
Magiche; il mezzogigante non sembrava stare proprio al massimo
dell'allegria, ma Allyson fu comunque felice di tornare a parlarci dopo
tutto quel tempo. Quando pancetta, uova, porridge e toast furono
spariti dai tavoli, l'insegnante si alzò immediatamente e
dette una controllata all'orario estraendolo dalla borsa: aveva doppia
lezione con i Grifondoro e i Tassorosso del terzo anno.
"Primo giorno di lezione...non posso che augurarle buona
fortuna, professoressa. Mi auguro di non doverla vedere dare le
dimissioni oggi..."
Allyson strinse le labbra per impedirsi di ribattere; quella
voce sgradevole apparteneva alla stessa persona che non le aveva fatto
chiudere occhio quella notte. Si voltò per incrociare quegli
odiosi occhi neri simili a un tunnel, ricambiò con un
sorriso ironico per nulla cortese, dopodichè si
avviò fuori dalla Sala verso i sotterranei. Quell'aula non
le era mai stata simpatica, pensò mentre si avviava verso la
fila di studenti che vi vedeva fuori, ma dopotutto le cose dovevano
cambiare! Vide i giovani volti scrutarla come per dedurre con chi
avevano a che fare, dopodichè rivolse un accenno di sorriso
a tutti e disse:
"Buongiorno ragazzi. Tutti dentro, avanti!" li
incoraggiò gentilmente aprendo la porta.
Quando tutti furono entrati e sistemati ai propri posti,
Allyson si chiuse la porta alle spalle, raggiunse la cattedra e si
schiarì la voce con un po' di tensione: dopotutto non sapeva
con che tipi di studenti si stava apprestando a relazionarsi.
"Come vi è stato annunciato ieri sera dal vostro
Preside, da oggi fino alla fine dell'anno - almeno per quanto riguarda
voi - ricoprirò il ruolo di insegnante di Pozioni al posto
del professor Piton."
Un "meno male" arrivò da una delle ultime file;
la giovane insegnante dovette metterci tutta la sua
professionalità per non sorridere.
"Prima di cominciare l'appello mi sembra più che
giusto presentarmi come si deve: io sono Allyson Mallard - come ha
già detto il professor Silente - ho 24 anni, e mi sono
diplomata a Hogwarts, come ben potreste intuire, cinque anni fa. Ho
lavorato come SpezzaIncantesimi alla Gringott facendo però
domanda in questi ultimi due anni per la cattedra di Pozioni, ed ora il
Preside ha accettato di affidarmela. Insegnerò a voi del
terzo, del secondo e del primo anno; per quanto vi riguarda dal
prossimo anno in poi sarà il professor Lumacorno ad
insegnarvi."
La classe aveva occhi solo per lei: a giudicare dalle loro
espressioni doveva avergli fatto una buona impressione.
"Bene, se non ci sono domande io inizio con l'appello; dato
che questa è la mia prima esperienza nel campo mi piacerebbe
che, per aiutarmi a ricordarmi meglio di voi, mi raccontaste un po'
della vostra vita quando vi chiamo. Chessò ... la vostra
età, se siete figli di babbani, e che cosa avete in mente di
fare una volta lasciata la scuola ... che ne dite?"
Tutti annuirono, chi imbarazzato, chi piacevolmente sorpreso
dell'iniziativa. E così Allyson li chiamò uno ad
uno, partendo dal primo cognome fino ad arrivare all'ultimo; le fece
piacere ascoltare un po' della vita di ognuno di quegli studenti nei
quali si identificava, e non incontrò difficoltà.
Solo una ragazza di Tassorosso, Laura Madley, si mise sulla difensiva
sulla questione del "sangue":
"Che intende dire col voler sapere chi è figlio
di babbani o meno, professoressa?"
Allyson rimase un momento sorpresa, poi scoppiò a
ridere gentilmente.
"Oh, scusatemi, dovete avermi fraintesa! Non era affatto una
domanda maliziosa! Solo per curiosità, davvero. Io stessa
sono figlia di babbani: entrambi i miei genitori lavorano in una
fattoria, per cui sono davvero l'ultima persona al mondo che
può avere pregiudizi!" spiegò.
Vide i volti di tutti gli studenti rilassarsi, compreso
quello di Laura, e continuò fino alla fine le presentazioni.
Una volta finito chiese ad una studentessa di Grifondoro, Natalie
McDonald, di aggiornarla per quanto riguardava gli argomenti che
avevano affrontato fino a quel momento; come potè constatare
Piton non si era smentito: aveva portato la classe comunque avanti col
programma anche se in alcuni c'erano ancora parecchie lagune riguardo
la preparazione e la comprensione di certe pozioni. Sembrava che alcuni
avessero passato gli esami davvero per un soffio.
"D'accordo, ragazzi." disse Allyson dopo aver dato
un'occhiata al libro di testo del secondo anno. "Tanto per abituarci al
mio metodo di studio preferisco farvi ripassare una delle ultime cose
che avete affrontato lo scorso anno: nell'ora che ci rimane preparerete
una Pozione Soporifera. So che è estremamente semplice ma,
proprio perchè voglio farmi un'idea del vostro approccio con
la materia, mi sembra quella più adatta. Le istruzioni sono
sulla lavagna" e mosse la bacchetta in modo che vi apparissero. "e gli
ingredienti nell'armadio qui di fianco, come sapete. Passerò
tra di voi per controllarvi, essendo un ripasso non ci saranno voti.
Cominciate."
I suoi occhi azzurri scrutarono, tra i vapori che si
innalzavano sempre di più nella stanza, nei calderoni di
tutti i ragazzi per il tempo che aveva stabilito. Alcuni si agitavano
al suo passaggio per paura di essere sorpresi a fare qualche errore e
poi ne commettevano sul serio, altri ostentavano un'espressione
determinata a sicura per voler fare bella figura; probabilmente era
stato Piton a favorire questi atteggiamenti negli anni
passati...d'altronde lo aveva fatto anche con lei e Charlie...
Aula
di Pozioni, Novembre 1988
"Psss! Ally!
Ally...ti prego voltati!"
La
quindicenne fece un cenno impaziente alle sue spalle e riprese a
versare gli ingredienti nel calderone; lanciò un'occhiata
alla sua sinistra e vide Piton passeggiare inquietante tra i calderoni
dei compagni di Corvonero. Appena ne individuò uno che stava
sbagliando completamente la procedura non esitò a fermarsi e
farglielo notare malignamente. A quel punto Allyson si voltò
verso l'amico dai capelli rossi e le lentiggini e sussurrò:
"Devi
aggiungere il sangue di Salamandra..."
"Mallard e
Weasley, allora non mi sono spiegato!" tuonò Piton alle
spalle di Allyson.
La ragazza si
morse il labbro inferiore strizzando gli occhi e si voltò a
guardare il tanto odiato insegnante.
"Signorina
Mallard, quanti ancora Non Classificato vuole prendere prima di
imparare che nella mia classe chi suggerisce è peggio di chi
cerca di copiare?" continuò il professore gelido facendo
sparire il liquido che ribolliva nel calderone di Allyson in un solo
gesto di bacchetta.
La ragazza lo
osservò con risentimento: era già la seconda
volta che Piton faceva sparire una pozione che stava preparando bene.
"Non
è giusto!" intervenne Charlie sorprendendo Allyson. "Glie
l'ho chiesto io di dirmi cosa aggiungere perché ero in
difficoltà, lei non c'entra niente!"
Piton
incurvò le labbra nel solito ghigno sgradevole.
"Non si
preoccupi signor Weasley, il Non Classificato lo prende anche lei."
sibilò con un altro colpo di bacchetta per far sparire anche
la pozione di Charlie. "E in più sono dieci punti in meno
per Grifondoro! Ringraziate che non ve ne tolga di più...ma
stia certa signorina Mallard che, se la becco di nuovo a suggerire
nella mia aula, prenderò dei seri provvedimenti."
"Nessuno
chiederebbe aiuto a Allyson se lei fosse più chiaro e meno
egoista!" esplose Charlie.
Allyson si
portò una mano alla bocca guardandolo terrorizzata;
evidentemente anche lui capì di essersi spinto troppo in
là, perchè il ghigno di Piton era sparito. Si
chinò su di lui con sguardo rabbioso e sibilò:
"Altri dieci
punti in meno per Grifondoro, e stasera è in punizione con
me signor Weasley!"
E, a quanto pareva, Piton non si era addolcito affatto in
quegli anni; anzi, semmai era diventato ancora più perfido!
L'ora passò più in fretta di quanto si
aspettasse, e quando arrivò il momento della consegna
Allyson era piuttosto soddisfatta:
"Devo dire che avete fatto un'ottimo lavoro! Ci sono ancora
un po' di cose da migliorare, ma vedrete che con la calma e la
volontà di fare riuscirete a migliorare tutti. Visto che non
ho assegnato voti vi dò da copiare delle domande
semplicissime sulla pozione che avete preparato: le trovate sulla
lavagna, le risposte sono da consegnare per la prossima lezione.
Inoltre assegno cinque punti a Grifondoro e cinque a Tassorosso per la
collaborazione che avete avuto in classe."
Quando gli studenti uscirono sembravano estremamente
contenti; Allyson fu felice più di loro per aver passato la
sua prima lezione in piena tranquillità. Le due ore
successive furono di buco dato che il professor Lumacorno avrebbe
tenuto lezione al sesto anno, dopodiché arrivò il
pranzo: affamata più del solito prese posto alla tavola dei
professori e si servì di un po' di tutto raccontando alla
professoressa McGrannit la sua prima lezione.
"Mi raccomando, Allyson, non essere troppo gentile: dagli un
dito e si prenderanno tutto il braccio! Apprezzo il fatto che tu li
abbia voluti incoraggiare, ma cerca di essere un po' più
dura da ora in poi. D'altronde hai avuto lezione con i Grifondoro e i
Tassorosso...con i Serpeverde sarà tutta un'altra storia."
le disse l'insegnante di Trasfigurazione con il suo solito tono pratico
e severo.
Allyson controllò l'orario: dopo pranzo avrebbe
fatto lezione con i Corvonero e i Serpeverde del secondo anno. Pensando
a quanto potevano essere perfidi ragazzini di dodici anni si
sistemò un po' più dritta sulla sedia cercando di
ostentare un'espressione più dura; non era nel suo carattere
esserlo, ma forse la professoressa McGrannit aveva ragione. Quando il
pranzo fu finito si alzò per dirigersi all'Aula di Pozioni
e, con suo orrore, si accorse che stava intraprendendo la stessa strada
anche Piton.
"Per mia sfortuna ci incontriamo di nuovo." disse lui con la
sua voce melliflua e malignamente ironica.
"Già, anche per mia sfortuna." ribattè
Allyson stancamente.
"Ho colto un brandello della tua conversazione con Minerva:
dunque, come previsto, ti sei rivelata subito debole e accondiscente.
Questione di tempo e quei mocciosetti si metteranno a leggere riviste,
piuttosto che darti ascolto durante la lezione."
"E, di grazia, cosa te ne importa? Possibile che dopo cinque
anni la situazione debba essere la stessa? Perchè tutto
questo rancore?"
"Sei tu la prima a provarne nei miei confronti..."
sibilò lui.
"Certo, ma vogliamo continuare così fino alla
fine dell'anno, e anche negli anni successivi, Severus?"
Entrambi si fermarono a guardarsi, nel corridoio dei
sotterranei. Allyson - e non seppe nemmeno lei perché -
sentì il cuore mancare un colpo mentre scambiava uno sguardo
totalmente nuovo con l'ex professore di Pozioni: quei lunghi neri
tunnel che aveva come occhi sembravano all'improvviso mutati in una
piccola espressività, forse dovuta al fatto che l'aveva
chiamato per nome; in effetti, non lo aveva mai chiamato "Severus"
prima. Ma fu solo una sua impressione, perchè immediatamente
Piton tornò ai suoi modi normali e riprese a camminare.
"Sinceramente non fa alcuna differenza provare rancore nei
tuoi confronti o meno." continuò col suo solito tono
beffardo. "E non fa differenza nemmeno il fatto che ora siamo colleghi.
Continuo a pensare, e continuerò a farlo, che l'insegnamento
non fa affatto per te."
Così dicendo raggiunse la porta del suo ufficio,
l'aprì, e se la richiuse alle spalle senza dire altro.
Allyson osservò la porta chiusa perplessa e infastidita,
dopodiché riprese a colmare i pochi metri che la separavano
dall'aula di Pozioni. La prospettiva di passare il resto dell'anno a
subirsi quelle battute irritanti da parte di Piton non era proprio il
massimo...no, tutto questo doveva finire!
Spazio dell'autrice:
Come
promesso eccoci al terzo capitolo! Fin'ora la situazione è
sempre la stessa, ma dal prossimo capitolo le cose sono destinate a
prendere una piega totalmente differente, per cui continuate a seguire
la storia! ^^
Volevo
ringraziare ancora fra_snape
per aver recensito di nuovo (spero davvero che continuerà a
piacerti questa fanfiction), e anche 999 e capra tibetana che
si sono aggiunti a leggere! Al prossimo capitolo! ;)
Federica
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