Capitolo 15
Si sentiva morire.Era come se da qualche parte nel suo cuore,qualcosa
si fosse spezzato.Inesorabilmente.Aveva la sensazione che non avrebbe
più avuto alcuno scampo,il boia si accingeva a vibrare il
colpo,il suo matrimonio avrebbe segnato la fine di tutto.I suoi sogni,i
suoi progetti,le sue speranze per il futuro.Tutto svaniva e si
dissolveva in una nube di fumo nero.Non avrebbe nemmeno potuto
dichiararsi a Ryuga.Ryuga.L'unica persona,al di fuori di Tabatha e
Cordelia,che si era veramente interessata a lei.Ed ora,la persona
più importante stava per essere sostituita da una volgare
imitazione di gentiluomo.Possibile che finisse
così?No,doveva
esserci un'altra via,una luce in fondo al tunnel.Probabilmente
c'era,sì,ma in quel momento Julie non riusciva in alcun modo
a
vederla.Non sapeva che rispondere,perciò si
limitò ad
abbassare la testa e a sussurrare un timido grazie alla cameriera che
l'aveva informata della notizia.Proseguì verso la sua stanza
trascinandosi,sentendo il corpo più pesante di un blocco di
ferro.Era un fardello troppo pesante da portare sulle spalle.Si
lasciò cadere sul letto,affondando la testa nel morbido
guanciale.In poco tempo sentì la stoffa sotto la sua guancia
inumidirsi.Piangeva.No.Aveva infranto la promessa fatta a Ryuga.Aveva
giurato che non avrebbe mai più pianto,doveva essere
forte.Dopo
tutto,le lacrime non risolvono i problemi,come le aveva
inseganto.Eppure non riusciva a trattenersi.Singhiozzi scossero il suo
petto,che si alzava e si abbassava irregolarmente.
Quella sera non scese nemmeno per la cena,sacrilegio per lei,che non
aveva mai saltato un pasto in vita sua.Ma lo stomaco non ne voleva
proprio sapere di cibo.Aveva la faccia immersa nel cuscino,impregnato
delle sue lacrime.Se lo teneva stretto al petto,le gambe raccolte.Non
piangeva più,aveva terminato le riserve.Si sentiva
sfibrata,ma
non come quando affrontava gli allenamenti di Ryuga,no,era una
stanchezza diversa.Quella provocata dal dolore.Ryuga diceva che quando
ti sentivi così dovevi tirarti un ceffone e scuoterti.Ci
provò.Alzò la mano e vibrò il
colpo,che produsse
un sonoro "Sciaf",riempiendo la stanza.Si era fatta un po' male,aveva
la guancia imporporata.Strano.Non aveva sortito alcun effetto.Anzi
aveva contribuito a farle ricordare il suo adorato blader dagli occhi
d'oro.Come avrebbe voluto averlo lì con lei in quel momento
buio.Scosse la testa,meglio non pensarci.Si alzò
lentamente.Salì sul balcone della sua stanza.La vista era
meravigliosa,in particolar modo di sera.Osservò le stelle e
la
Luna piena.Splendevano entrambe di una luce folgorante.Dalla tasca
trasse il suo cuore di cristallo.Lo rimirò tristemente.Era
grazie a quel piccolo oggetto che tutto era cominciato.Sarebbe stato
meglio se non avesse mai conosciuto Ryuga e tutti i suoi nuovi
amici.Almeno non sarebbe stata costretta a vivere con il lacerante
ricordo di un'avventura lontana.E Ryuga?Si sarebbe dimenticato di
lei?Sicuramente.Anzi,la cosa più plausibile è che
si
sarebbe innamorato di un'altra.Per quanto ancora Julie avrebbe retto
questi pensieri sfibranti e logoranti?D'un tratto nel cielo
brillò una piccola luce,che però era abbastanza
forte da
costringerla a coprirsi il volto con le mani.Quando riuscì a
guardare,vide un maestoso drago blu volteggiare sopra di lei:"Ancient
Veritas!"Gridò,sorridendo debolmente.L'animale le
volò
accanto,facendosi accarezzare e strusciandosi sulla sua guancia:"Oh
amica mia,come vorrei poterti stare vicino per
sempre"Sussurrò.Veritas ruggì:"Ma tu puoi"Le
disse con
voce soave:"M-ma tu parli!"
"Sì,Julie cara.Il tuo destino non è stato ancora
scritto.Se si sbaglia la via,non è detto che sia perduta per
sempre.Vivi la tua vita e cambia il tuo futuro..."E sparì in
mezzo a pulviscolo blu,prodotto dalla sua aura.Julie era senza
parole:"Se si sbaglia via,non è detto che sia perduta per
sempre..."Si ripetè.Che strana sensazione.Era come se avesse
già sentito quelle parole piene di verità.Forse
c'era
ancora una speranza per lei.Ogni cosa che aveva vissuto non era
accaduta per caso,lei era stata scelta.Non doveva dare le cose per
scontate,magari il suo matrimonio non si sarebbe fatto,oppure
l'avrebbero posticipato.Fremette.L'unico modo per scoprire le risposte
era andare a dormire e svegliarsi la mattina seguente.Si
coricò,abbastanza rincuorata da riuscire a a prendere
sonno.Promise a sè stessa che non avrebbe mollato.Doveva
farlo
per Veritas.Doveva farlo per Ryuga.
Un debole raggio di luce attraversò le tendine delle sue
finestre,illuminandole il volto.Aprì gli occhi e
sbadigliò.Immediatamente il pensiero fulminante
dell'imminente
arrivo dei suoi la svegliò del tutto.Scostò
malamente le
coperte.Tentò di pettinarsi nel miglior modo che
conosceva.Aprì l'armadio,la mano sotto al mento.Anche se
passò circa cinque minuti in quella posizione,alla fine
scelse
il solito abito blu che indossava quando aveva i suoi genitori barra
parenti tra i piedi.Strinse il laccetto del corpetto e
saltellò
nel tentativo di infilarsi il decolette.Non aveva mai amato
particolarmente quelle suppellettili inutili,ma doveva fare buon viso a
cattivo gioco.Finalmente riuscì a far entrare anche la
scarpa
sinistra.Perse l'euqilibrio e rischiò di cadere,ma
riuscì
a ribilanciarsi con le braccia.Si fiondò fuori dalla sua
stanza,incontrando Tabatha nel corridoio,che stava per venirla a
svegliare:"Contessina!Ma che...?"
"Scusa Tabatha,ma ti devo ordinare di muoverti!Dobbiamo sbrigarci,o
arriveremo in ritardo all'aereoporto!"La viola era perplessa come
mai.Da quando in qua Julie era contenta di vederi i suoi genitori?Di
solito faceva di tutto per non incontrarli,perfino fingere di stare
male,come i bambini quando vogliono marinare la scuola.Pensò
che
era meglio non fare domande,fece un inchino in segno di assenso.Julie
fece un ampio sorriso e proseguì per la sua strada.Lei e il
suo
brutto vizio di correre,anche con i tacchi alti,per poco non si
stortò una caviglia.Dopo circa venti minuti,spesi dalla
ragazza
ad aspettare davanti alla porta d'entrata a guardare continuamente
l'orologio da polso,arrivarono anche Tabatha e sua madre,agghindate al
meglio.Julie si precipitò in auto,senza nemmeno aspettare le
due.Beh,auto è un eufemismo.Diciamo che era più
un
catafalco lungo dieci metri.Una limousine nera,ecco.La bruna saltava
sul sedile,era terribilemente ansiosa di sapere le nuove a proposito
del suo supplizio,ops,matrimonio.Cordelia la guardava con un misto tra
la sorpresa e l'ammirazione.Era convinta che Julie avesse accettato il
suo destino e si fosse arresa all'idea di sposare quel damerino.Si
vedeva che non la conosceva poi così bene.Infatti,chi aveva
avuto modo di studiare l'esemplare Julie,aveva subito notato
un'incredibile testardaggine e caparbietà.Nemmeno se
piangevi in
cinese le facevi cambiare idea,a meno che non le dimostravi con prove e
dati che si stava sbagliando alla grande.In quel caso ritrattava e
ammetteva di aver torto.L'autista si sedette al posto di guida,per poi
girandosi tenendosi il berretto con la visiera da perfetto
usciere:"Signorine"
"Vai Mitsuguchi,a tutta birra!Rotta aereoporto!"Ordinò Julie
con
un braccio alzato:"Ai suoi comandi signorina Casterville!"Mise in
moto,girando la chiave nel quadro d'accensione.
Si guardava intorno,cercando spasmodicamente i suoi
genitori,mimetizzati in mezzo a quel tumulto di gente.Alcuni la
guaradavano in cagnesco,pensando che la gente oggigiorno non poteva
vestirsi come nell'ottocento.Altri si convinsero che Julie era una
cosplayer,mentre la maggioranza,ovvero quasi tutti i maschi,presero a
sbavare come se non avessero mai visto una ragazza.Guardando con molta
attenzione riuscì a scorgere due figure che sembravano
proprio
suo padre e sua madre.Sì,non c'era dubbio,si vedeva anche la
custodia del violino accanto alla donna dai boccoli biondi.Gli corse in
contro,non badando troppo ai passanti,urtandoli a volte.Li
raggiunse:"Ciao!"Li salutò.Sua madre sorrise
amabilmente,abbracciandola:"Ciao tesoro,come stai,tutto bene?"
"Sì mamma,certo"Si rivolse all'uomo,che aveva già
il viso
ingrugnito.Fece un'educata riverenza:"Buon giorno padre.Mi auguro che
abbiate fatto un buon viaggio"Dante mostrò un sorriso
compiaciuto:"Un viaggio splendido direi"Si avviarono verso Tabatha e
Cordelia,che manifestarono letizia nel vedere i loro padroni di
ritorno.In realtà era meglio quando non c'erano,ma
naturalmente
era un'informazione top secret.
Pranzarono in silenzio.Solo suo padre parlava,raccontando alla figlia
di come avesse cantato bene durante la tour.Si scolò
l'ultimo
bicchiere di vino Bonarda,sbattendolo sul tavolo:"Figlia,come Tabatha
certamente ti avrà accennato,abbiamo delle notizie sul suo
matrimonio"Finalmente,pensò Julie.Si drizzò sulla
sedia:"Allora,vuoi sentire prima quella buona o quella cattiva?"Nella
sua testa Julie ragionò più o meno
così:se suo
padre diceva notizia cattiva significava per lei una cosa molto
buona,mentre quando diceva notizia buona,stava per annunciarle una cosa
da film horror.Si schiarì la voce:"Quella cattiva"
"Bene.Mi duole dirti figliuola che il tuo matrimonio è stato
posticipato a dopo le feste natalizie"La bruna stava per mettersi a
ballare sul tavolo,avrebbe potuto trascorrere le feste più
belle
dell'anno assieme alla sua vera famiglia.Ora però arrivava
la
nota dolente:"Mentre quella buona è che per recuperare un
po' di
tempo,il tuo promesso passerà del tempo qui con te.Da
soli.Dovrebbe arrivare a momenti"Eccola la stilettata nel fianco,il
fulmine a ciel sereno.Le parve di sprofondare negli abissi
dell'inferno.Non era tanto la presenza di quell'odioso tipo che la
spavantava,ma il fatto che erano completamente SOLI.Come al solito i
suoi se ne erano lavati le mani,ripartendo il giorno successivo per
l'ennesima tournèe.Chissà che le avrebbe fatto
quell'idiota maniaco.Già si immaginava lei su un fuoco
pronta ad
arrostire.Per poco la sua faccia non imitò l'urlo di
Munch.Il
campanello suonò,doveva essere il carnefice,oh pardon,il
promesso sposo.Tabatha si precipitò ad aprire.Eccolo
lì
sulla soglia.In tutto il suo apparente splendore.Julie stava per
rigettare quello che aveva appena mangiato,le si contorcevano le
budella a vedere quel viso perfetto,senza neanche un graffio.Il volto
di Ryuga invece era duro e levigato nella pietra,spesso solcato da
profonde ferite.Ma che diavolo,quel Banjo viveva
dall'estetista?Ovviamente era vestito con un vestito,rigorosamente
Zegna,si sa che gli italiani in caso di moda e arte sono i
migliori.Sembrava avvolto da un'aura che diceva perfezione.Julie si
alzò,mostrando allegria attraverso un sorriso,e fece una
profonda riverenza.Il giovane fece ondeggiare la sua folta chioma
nera.La bruna trattenne un conato di vomito:"Fremevo ad aspettar"Disse
Banjo,baciandole la mano:"Felice che siate qui"Rispose Julie,tutto
quello che contava in quel giochetto psicologico tra lei e suo padre
era la risposta giusta.Dovevi solo sforzarti di sorridere ed essere
carina.Prima o poi uno dei due avrebbe ceduto,e quel qualcuno non
sarebbe stata lei.Non poteva dargliela vinta.Il giovane
sfoderò
il suo sorriso incantatore che faceva cadere tutte le ragazze ai suoi
piedi.Ma con Julie non attaccava quella messinscena.Al padre della
ragazza,però,parve che si fosse creata una bella
atmosfera.Si
strofinò le mani senza farsi vedere,mentre un ghigno
sfiorava le
sue labbra.Diede una pacca sulla spalla a Banjo:"Beh,credo proprio che
tua madre ed io dobbiamo andare ora,abbiamo delle questioni da sbrigare
prima di ripartire,spero che darai al nostro ospite tutto quello che
chiede"Disse alla figlia,con uno sguardo subdolo.Quella frase aveva un
preciso significato.Detto questo,i carcerieri della contessina andarono
alla porta,e subito Tabatha si affrettò a porgegli i
cappotti e
lo scialle della donna.Il tempo era cambiato al brutto,sembrava dovesse
piovere,per questa ragione i due presero anche degli ombrelli.La bruna
li salutò sull'uscio,con un sorriso che più falso
non si
poteva.La giornata non era ancora a metà e già
era stata
un'andata-ritorno sulle montagne russe tra paradiso e
inferno.Rientrò.Assieme alla sua migliore
amica,scortò il
principino verso le sue stanze,senza nemmeno dargli il tempo di
attaccare bottone.Doveva mostrarsi fredda e distaccata,i questo modo il
damerino sputasentenze avrebbe desistito.Un piano che non faceva una
piega.
Camminava da una parte all'altra della stanza,le mani dietro la schiena
e il viso corrucciato:"Mmmm,mi puzza,mi puzza.Adesso starà
via
un sacco di tempo,me lo sento,ma noi abbiamo bisogno del Cristallo di
Luna"Parlava da solo,una cosa che lo aiutava a placare i
nervi.Sì,perchè Ryuga aveva spesso la Luna di
traverso,e
quando non aveva il sacco a portata di mano,si sfogava in quel
modo.Picchiò un pugno sulla scrivania,che
traballò
pericolosamente:"Basta,ho deciso,vado a
prenderla!"Sbraitò,sull'orlo di una crisi.Perchè
si
agitasse tanto non lo capiva nemmeno lui.In fondo,la vera vita di Julie
era nel suo mondo,era solo una clandestina nella realtà in
cui
viveva lui.Però il blader non riusciva a fare a meno di
pensarla,ogni minuto,ogni secondo.Per questo si era dedicato tanto ai
suoi allenamenti in quell'ultimo periodo,per evitare di inciampare nel
sorriso caldo della ragazza.Si grattò freneticamente la
testa
bianca:"Ma che diavolo!E' solo una maledetta irresponsabile,ci ha
lasciati nella merda fino al collo proprio ora che N attacca di
continuo!"Era un misto tra l'arrabbiato e il preocccupato,ovviamente
nel suo mondo lui non aveva la facoltà di proteggerla.Un
tuono
fragoroso lo distolse dai suoi pensieri.E pensare che la mattina c'era
stato un sole che spaccava le pietre.Sospirò
pesantemente,afferrò la sua metà di
cuore,mettendosela in
tasca con un gesto di stizza.Incredibile che lui,il grande Imperatore
Drago,dovesse fare da balia ad una ragazzina.Meglio non
pensarci,altrimenti gli sarebbe venuto uno di quegli scalmani che se lo
sarebbero ricordati tutti finchè campavano.Molto in
fondo,però,in una remota parte del suo cuore di ghiaccio,non
gli
dava poi così fastidio.Per la prima volta nella sua vita
aveva
qualcuno da proteggere,un nuovo scopo,una nuova missione.Sarebbero mai
venuti a galla questi sentimenti celati nel profondo?Servivano
chiarimenti,sia a Julie che a Ryuga.Sopratutto a Ryuga,che sentiva
sempre un subbuglio di emozioni ogni volta che la vedeva sorridere
innocentemente.Era convinto che quella ragazza fosse ancora in grado di
essere così gentile con lui,solo perchè non
conosceva la
sua vera natura.Il mostro che era in lui era quiescente,ogni tanto dava
dei deboli accenni di vita,che cessavano dopo qualche secondo.Riusciva
a tenerlo a bada,ma per quanto ancora avrebbe potuto nasconderlo?Troppe
domande senza risposta,che contribuivano al suo acuto stato di
confusione mentale.Uscì in giardino,recitando a mala voglia
la
formula.Attraversò il portale.Ecco,era di là.
Si stava pettinando,guardandosi nello specchio.Canticchiava un
motivetto,non ricordava dove lo aveva sentito,ma le piaceva
molto.Sembrava una sorta di ninna nanna.Pioveva a dirotto;nel giro di
mezz'ora era arrivato un temporale con i fiocchi,tipico della stagione
estiva.Meno male,un po' di refrigerio dal caldo torrido delle ultime
settimane.Fuori nel grande giardino,un ragazzo molto irritato si faceva
strada in mezzo al fango,sbuffando e imprecando tra i
denti.Cercò con lo sguardo la finestra di
Julie,riconoscendola
quasi subito,era l'unica illuminata.Accanto c'era un albero.Non poteva
entrare dalla porta principale,altrimenti chissà che
scandalo.Non gli rimaneva altra scelta,doveva
arrampicarsi.Contò
fino a dieci per non scoppiare.Incominciò la scalata,e in
men
che non si dica raggiunse l'ultimo ramo.Si sporse lentamente,picchiando
il palmo della mano sulla finestra.Julie sobbalzò,non
capendo
subito la situazione.Guardò dal vetro,e per poco non si
prese un
infarto quando vide Ryuga appollaiato come un condor sul ramo,i capelli
gocciolanti e gli indumenti fradici.Aprì immediatamente la
finestra,tirandolo dentro con un po' di fatica.Immediatamente,gocce
d'acqua bagnarono il pavimento:"Oh,ma che...Ryuga!Ti prenderai un
malanno!Ma che devo fare con te!Dovresti prenderti più cura
di
te stesso!"Lo ammonì con dolcezza materna:"Guarda che non
sono
venuto a trovare mia madre,so benissimo quello che devo fare!"Si difese
l'albino,incrociando le braccia e accentuando la parola
"benissimo".Julie alzò gli occhi al cielo,poi
trafugò in
un baule ai piedi del letto,traendone un asciugamano bianco.Glielo mise
sulla testa,cominciando a strofinare.Siccome era parecchio
più
bassa di lui,fu costretta ad alzarsi sulle punte:"Posso fare da solo"Le
disse piccato,continuando a sfregarsi i capelli per conto proprio:"Sai
Ryuga,a volte sei davvero un bambino!"L'albino le lanciò lo
sguardo di fuoco che pietrificava la gente,e come al solito lei lo
ignorò:"Non puoi restare bagnato,devi cambiarti.Aspettami
qui"Dopo cinque minuti fu di ritorno con degli abiti puliti,il
più simili possibile a quelli che lui indossava di
consueto.Il
blader alzò un sopracciglio:"Da dove hai preso questa
roba?!"Julie scoppiò a ridere:"Sei proprio sicuro di volerlo
sapere?"Silenzio:"E va bene"Si sedette sul letto accanto a lui:"Devi
sapere che da bambina sognavo di essere un maschio,per non dover
sottostare alle odiose regole dei miei genitori.Così
trafugavo
spesso vestiti da uomo,li prendevo dagli spogliatoi dei ragazzi
adolescenti con cui mi allenavo a karate"Trattenne nuovamente un
risolino:"Tu sei tutta matta"Non lo pensava davvero,anzi,trovava forte
questa sua caratteristica,così femminile,eppure
così
maschiaccio.Prese i vestiti dalle sue mani.Ci fu un attimo di
imbarazzo:"Oh,già,scusa,mi volto..."Balbettò
Julie rossa
in viso,girandosi in direzione del muro.Ryuga le dava le
spalle.Cominciò a spogliarsi,levandosi la maglietta.La
ragazza
si stava martoriando le unghie e il labbro.Aveva un a
voglia incontenibile di guardare i suoi muscoli perfetti
scolpiti
nell'acciaio,ma non poteva,non doveva,doveva reprimere quel piacere
malsano che le inebriava la mente e le faceva battere il cuore.Non ce
la fece,fu più forte di lei.La testa si mosse da sola.Che
fisico
apollineo.Addominali che sembravano mattonelle di
marmo.Però,una
cicatrice che attraversava il torace per intero rovinava lo
spettacolo.Julie ebbe un attimo di sconcerto,chissà come se
l'era procurata.Lo sguardo del ragazzo incontrò un istante
quello della bruna.Julie si accorse che l'aveva presa in castagna,si
rigirò di colpo,coprendosi la testa:"Scusa,scusa,scusa!N-non
volevo!"Gridò tirandosi i capelli.Ryuga scosse la
testa,sorridendo dobolmente.Possibile che non avesse mai visto un
ragazzo nudo?Per di più solo il petto era scoperto,quindi
non
avrebbe dovuto esserci alcun tipo di imbarazzo.Il sorriso si
tramutò in un ghigno,decise di giocare un po'.Le mise una
mano
sulla spalla,costringendola a guardarlo:"Julie"Le disse con voce
soave.La ragazza aveva un peperone al posto della faccia.I loro visi
quasi si sfioravano,un'atmosfera pressochè
perfetta.Ovviamente
lui rovinò tutto sul più bello,tirandole una
schicchera
sulla fronte:"Ti sei accorta di avere un brufolo proprio qui?"Julie
sbiancò di botto:"Ryuga,brutto maniaco che non sei altro!"Si
alzò in piedi ansimando.Ryuga arretrò,capendo le
intenzioni di Julie:"No,Julie,aspetta,io stavo solo..."
"A CUCCIA,A CUCCIA,A CUCCIA,A CUCCIA,A CUCCIA!"Sbraitò con i
pugni serrati,facendo sprofondare l'albino faccia al suolo.Per poco non
fece un buco nel pavimento.Cavolo,stavano facendo un sacco di
baccano.In quell'istante la bruna si ricordò di quell'altro
figlio di buona donna che stava nella camera adiacente alla sua.Il
blader alzò la testa:"Julie,uno di questi giorni...!"Subito
gli
venne tappata la bocca:"Shhh,altrimenti ci sentirà!"
"Chi?"
"Il mio promesso sposo!"A quel punto Ryuga non resse
più.Troppe cose,troppe cose da assimilare.Vedendolo
chiaramente in procinto di esplodere,la ragazza si affrettò
a spiegare ogni cosa,in modo da renderne più semplice
l'assimilazione.Il blader non voleva credere che quella ragazzina
incapace venisse contesa a quel modo da damerini in smoking.O forse era
solo geloso?Nah,impossibile,uno come lui geloso di una del genere.Siamo
seri.In quel momento,qualcuno bussò alla porta:"Mia
diletta?Posso entrare?"Era Banjo.La bruna assunse una faccia da
fantasma.Mosse confusamente le mani davanti al
ragazzo:"Presto!Nasconditi,se ti trova per me è la
fine!"Trillò,mordendosi le unghie.Prima che avesse il tempo
di rispondere,la ragazza lo spinse nel gigantesco armadio,facendogli
segno di stare zitto.Si richiuse l'anta alle spalle,sistemandosi
l'abito.Aprì,e si ritrovò un fighetto
imbellettato dalla testa ai piedi,con un occhio nascosto dai ciuffi di
capelli corvini.Si schiarì la voce:"Sì?"Banjo
fece un inchino:"Mia diletta,mi chiedevo se volessi fare una
passeggiata con me"C'era un'unica risposta che poteva dare:"Emmm,sono
assai dolente,ma ho un forte mal di gamba,perciò temo
proprio di non poter venire con voi"
"Non importa"La spinse leggermente entrando nella stanza.La testa della
contessina fumò:lo aveva sempre sostenuto che dietro quella
maschera da ragazzo per bene si nascondeva uno scostumato
incompetente.Il moro si guardò in giro,notando quanto fosse
bella quella stanza.Julie fece il gesto di cacciarsi due dita in
gola:fino a che punto si poteva essere ruffiani?Banjo
temporeggiò ancora un po',poi fece il baciamano a
Julie.Ryuga spiava dalla fessura,quando lo vide comportarsi
così,gli montò una rabbia febbrile.Come osava
quel bastardo toccare la sua
Julie?Sua.Notare l'aggettivo che il blader usò nella propria
mente,involontariamente.Dopo qualche smanceria,la ragazza
riuscì a cacciarlo dalla stanza,tirando un sospiro di
sollievo.Fece uscire l'albino:"Sai,sembra gay quel tuo promesso
sposo"Le disse con un'ironia molto mirata:"Sono d'accordo,io non lo
sopporto!"Che?Ryuga si aspettava che l'avrebbe difeso,in
realtà lo odiava tanto quanto lui:"Se non fosse mai nato
starei meglio a quest'ora!Vabbe che i miei avrebbero trovato un altro
modo per incastrarmi"Mise le mani sui fianchi:"Comunque
adesso,finchè questo scocciatore non evapora,non posso
tornare da voi"Era sconsolata.L'albino sentì il battito
accelerare,gli occhi della bruna brillavano,anche se non lo
guardavano.Anche se non l'avrebbe mai ammesso,aveva fatto caso che
Julie si illuminava ogni volta che si trovava con lui,e poi finiva
sempre per combinare qualche guaio,oppure se ne usciva con una frasetta
dolce che lui puntualmente stemperava.Che egoista che sei,questo gli
diceva la sua coscenza.Continuando a reprimere quello che provava,non
faceva altro che farla soffrire inutilmente,già ne aveva
parecchi di problemi.Si era pure innamorata di un pazzo squilibrato
come lo era lui?No,impossibile,chi mai si innamorerebbe di un
mostro,che sa solo rispondere male e conciarti
male.Però,anche se faceva così,era praticamente
impossibile che lui riuscisse a rimanerle indifferente.Fin dal primo
momento in cui si erano conosciuti,aveva avvertito come un brivido,una
scossa elettrica,non era una ragazza come le altre,questo era chiaro,ma
non lo era sotto tanti aspetti.Era anche piena di
contraddizioni,adorabili,per definirle con un aggettivo.Urgevano
chiarimenti.Sì,esatto.Doveva schiarirsi le idee sui propri
sentimenti,doveva decidere di accettarli o di contrastarli.Scosse la
testa.Dopo tutto,gli avrebbe fatto bene un periodo di
lontananza.Avrebbero combattuto da soli N,come avevano sempre fatto:"Va
bene.Prenditi tutto il tempo che ti serve"Le rispose abbassando
leggermente la testa.Quella frase se la stava
autodicendo,più che essere rivolta alla ragazza,era rivolta
a lui stesso.Julie annuì,un po'delusa,si aspettava che
avrebbe cercato di persuaderla a seguirlo.Speranze
vane,poichè,si sa,Ryuga non esprimeva quasi mai i suoi
pensieri apertamente,a meno che non fossero negativi e pessimisti.La
povera ragazza non ce la faceva più,doveva assolutamente
dirgli quello che provava per lui,o sarebbe scoppiata:"Ryuga
senti..."Attaccò,per poi fermarsi bruscamente.Il blader
mugugnò senza guardarla negli occhi.No,non era ancora il
momento giusto.La bruna lasciò scivolare il braccio lungo un
fianco:"No,non importa"Gli sorrise,con malcelata malinconia,che non
sfuggì all'albino.Non potevano salutarsi a quel modo.Ryuga
si chinò lentamente,poggiando le labbra sulla fronte della
contessina.In un primo momento lei restò immobile,poi chiuse
gli occhi,assaporando a pieno quel momento magico.Quando si
staccò,Ryuga sfoggiò una perfetta espressione
schifata:"Non farti strane idee,quello era solo un bacio di
arrivederci,chiaro?"Julie rise.Certo che l'albino era proprio un
imbranato in campo sentimentale:"Me ne ricorderò"
"Meglio per te"
Lo accompagnò all'uscita,facendo attenzione a non essere
scoperta.Prima che se ne andasse,gli porse un ombrello,prima di
infradiciarsi di nuovo:"A proposito"Disse lei con un sorrisetto
malizioso.L'albino si voltò,e si ritrovò le
labbra della ragazza sulla sua guancia:"Chi la fa
l'aspetti"Concluse,con una linguaccia:"Questa me la paghi,piccola
strega".Arrivò in mezzo al giardino e la salutò
con un cenno della mano,mentre lei si sbracciava:"Salutami Kagome!"Gli
raccomandò.Il blader sbuffò,quanto era noiosa
quella ragazzina.Sorrise.
Dopo circa una settimana,Banjo lasciò la casa.Tra i due non
era successo proprio niente,infatti Julie svicolava ogni volta che
poteva,senza far capire che di lui non le interessava
minimamente.Appena se ne fu andato con la sua scia di profumo Armani,la
ragazza indossò la sua divisa e viaggiò oltre il
tempo e lo spazio.Adorava la sensazione dei capelli scompigliati che il
viaggio interdimensionale comportava.Era una delle parti più
belle.Ormai ne era certa:lei senza quel mondo fantastico e senza Ryuga
era ben poca cosa.Era come se avesse trovato una parte di sè
perduta da tempo immemore.Non appena fu dai suoi amici,chiese come
fossero andate le cose durante la sua assenza.N aveva attaccato un paio
di volte ma nulla di che,si ritiravano quasi subito,non trovando il
famigerato Cristallo di Luna.Però c'era una cosa che lei non
sapeva,che però l'avrebbe interessata parecchio:"Sai
Julie,venerdì è il compleanno di
Ryuga!"Annunciò Tori con una punta di malizia nella
voce:"Sul serio?!Perfetto!Organizzeremo una festa grandiosa!"Era
l'occasione ideale per dichiaragli i propri sentimenti e per
ringraziarlo di tutto quello che faceva per lei.Avrebbe preparato il
miglior party di sempre.Questa volta,sarebbe stata anche quella buona
per i nostri protagonisti?
Angolo Autrice
Salve gente!Ho sfornato questo nuovo capitolo,che ve ne pare?Fatemelo
sapere tramite una recensione!Ordunque il matrimonio è stato
posticipato,meglio per Julie,avrà altre settimane di
libertà?Ma che diavolo,il nostro Ryuga non riesce proprio a
far chiarezza nella sua testa,in questo periodo ci sarà
riuscito?E ce la farà Julie ad organizzare la festa perfetta
o N romperà come al solito le uova nel paniere?Tutto questo
e molto altro nel prossimo capitolo:Il compleanno di Ryuga!Non mancate!
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