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Autore: iloveryuga 2000    28/05/2014    3 recensioni
Una maschera di vetro le persone indossano e il loro vero volto nascondono.Credete alla teoria dei mondi paralleli?Neanche lei ci credeva.M dovette ricredersi.Perché quando un sentimento e verace e puro,va oltre il tempo e lo spazio.[Questo è il link del trailer:https://www.youtube.com/watch?v=C4fHF3laN94&feature=youtu.be] Questo è il link di un altro trailer che ho fatto: http://youtu.be/PlEsrQIjHWw
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ryuga, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15 Si sentiva morire.Era come se da qualche parte nel suo cuore,qualcosa si fosse spezzato.Inesorabilmente.Aveva la sensazione che non avrebbe più avuto alcuno scampo,il boia si accingeva a vibrare il colpo,il suo matrimonio avrebbe segnato la fine di tutto.I suoi sogni,i suoi progetti,le sue speranze per il futuro.Tutto svaniva e si dissolveva in una nube di fumo nero.Non avrebbe nemmeno potuto dichiararsi a Ryuga.Ryuga.L'unica persona,al di fuori di Tabatha e Cordelia,che si era veramente interessata a lei.Ed ora,la persona più importante stava per essere sostituita da una volgare imitazione di gentiluomo.Possibile che finisse così?No,doveva esserci un'altra via,una luce in fondo al tunnel.Probabilmente c'era,sì,ma in quel momento Julie non riusciva in alcun modo a vederla.Non sapeva che rispondere,perciò si limitò ad abbassare la testa e a sussurrare un timido grazie alla cameriera che l'aveva informata della notizia.Proseguì verso la sua stanza trascinandosi,sentendo il corpo più pesante di un blocco di ferro.Era un fardello troppo pesante da portare sulle spalle.Si lasciò cadere sul letto,affondando la testa nel morbido guanciale.In poco tempo sentì la stoffa sotto la sua guancia inumidirsi.Piangeva.No.Aveva infranto la promessa fatta a Ryuga.Aveva giurato che non avrebbe mai più pianto,doveva essere forte.Dopo tutto,le lacrime non risolvono i problemi,come le aveva inseganto.Eppure non riusciva a trattenersi.Singhiozzi scossero il suo petto,che si alzava e si abbassava irregolarmente.


Quella sera non scese nemmeno per la cena,sacrilegio per lei,che non aveva mai saltato un pasto in vita sua.Ma lo stomaco non ne voleva proprio sapere di cibo.Aveva la faccia immersa nel cuscino,impregnato delle sue lacrime.Se lo teneva stretto al petto,le gambe raccolte.Non piangeva più,aveva terminato le riserve.Si sentiva sfibrata,ma non come quando affrontava gli allenamenti di Ryuga,no,era una stanchezza diversa.Quella provocata dal dolore.Ryuga diceva che quando ti sentivi così dovevi tirarti un ceffone e scuoterti.Ci provò.Alzò la mano e vibrò il colpo,che produsse un sonoro "Sciaf",riempiendo la stanza.Si era fatta un po' male,aveva la guancia imporporata.Strano.Non aveva sortito alcun effetto.Anzi aveva contribuito a farle ricordare il suo adorato blader dagli occhi d'oro.Come avrebbe voluto averlo lì con lei in quel momento buio.Scosse la testa,meglio non pensarci.Si alzò lentamente.Salì sul balcone della sua stanza.La vista era meravigliosa,in particolar modo di sera.Osservò le stelle e la Luna piena.Splendevano entrambe di una luce folgorante.Dalla tasca trasse il suo cuore di cristallo.Lo rimirò tristemente.Era grazie a quel piccolo oggetto che tutto era cominciato.Sarebbe stato meglio se non avesse mai conosciuto Ryuga e tutti i suoi nuovi amici.Almeno non sarebbe stata costretta a vivere con il lacerante ricordo di un'avventura lontana.E Ryuga?Si sarebbe dimenticato di lei?Sicuramente.Anzi,la cosa più plausibile è che si sarebbe innamorato di un'altra.Per quanto ancora Julie avrebbe retto questi pensieri sfibranti e logoranti?D'un tratto nel cielo brillò una piccola luce,che però era abbastanza forte da costringerla a coprirsi il volto con le mani.Quando riuscì a guardare,vide un maestoso drago blu volteggiare sopra di lei:"Ancient Veritas!"Gridò,sorridendo debolmente.L'animale le volò accanto,facendosi accarezzare e strusciandosi sulla sua guancia:"Oh amica mia,come vorrei poterti stare vicino per sempre"Sussurrò.Veritas ruggì:"Ma tu puoi"Le disse con voce soave:"M-ma tu parli!"
"Sì,Julie cara.Il tuo destino non è stato ancora scritto.Se si sbaglia la via,non è detto che sia perduta per sempre.Vivi la tua vita e cambia il tuo futuro..."E sparì in mezzo a pulviscolo blu,prodotto dalla sua aura.Julie era senza parole:"Se si sbaglia via,non è detto che sia perduta per sempre..."Si ripetè.Che strana sensazione.Era come se avesse già sentito quelle parole piene di verità.Forse c'era ancora una speranza per lei.Ogni cosa che aveva vissuto non era accaduta per caso,lei era stata scelta.Non doveva dare le cose per scontate,magari il suo matrimonio non si sarebbe fatto,oppure l'avrebbero posticipato.Fremette.L'unico modo per scoprire le risposte era andare a dormire e svegliarsi la mattina seguente.Si coricò,abbastanza rincuorata da riuscire a a prendere sonno.Promise a sè stessa che non avrebbe mollato.Doveva farlo per Veritas.Doveva farlo per Ryuga.

Un debole raggio di luce attraversò le tendine delle sue finestre,illuminandole il volto.Aprì gli occhi e sbadigliò.Immediatamente il pensiero fulminante dell'imminente arrivo dei suoi la svegliò del tutto.Scostò malamente le coperte.Tentò di pettinarsi nel miglior modo che conosceva.Aprì l'armadio,la mano sotto al mento.Anche se passò circa cinque minuti in quella posizione,alla fine scelse il solito abito blu che indossava quando aveva i suoi genitori barra parenti tra i piedi.Strinse il laccetto del corpetto e saltellò nel tentativo di infilarsi il decolette.Non aveva mai amato particolarmente quelle suppellettili inutili,ma doveva fare buon viso a cattivo gioco.Finalmente riuscì a far entrare anche la scarpa sinistra.Perse l'euqilibrio e rischiò di cadere,ma riuscì a ribilanciarsi con le braccia.Si fiondò fuori dalla sua stanza,incontrando Tabatha nel corridoio,che stava per venirla a svegliare:"Contessina!Ma che...?"
"Scusa Tabatha,ma ti devo ordinare di muoverti!Dobbiamo sbrigarci,o arriveremo in ritardo all'aereoporto!"La viola era perplessa come mai.Da quando in qua Julie era contenta di vederi i suoi genitori?Di solito faceva di tutto per non incontrarli,perfino fingere di stare male,come i bambini quando vogliono marinare la scuola.Pensò che era meglio non fare domande,fece un inchino in segno di assenso.Julie fece un ampio sorriso e proseguì per la sua strada.Lei e il suo brutto vizio di correre,anche con i tacchi alti,per poco non si stortò una caviglia.Dopo circa venti minuti,spesi dalla ragazza ad aspettare davanti alla porta d'entrata a guardare continuamente l'orologio da polso,arrivarono anche Tabatha e sua madre,agghindate al meglio.Julie si precipitò in auto,senza nemmeno aspettare le due.Beh,auto è un eufemismo.Diciamo che era più un catafalco lungo dieci metri.Una limousine nera,ecco.La bruna saltava sul sedile,era terribilemente ansiosa di sapere le nuove a proposito del suo supplizio,ops,matrimonio.Cordelia la guardava con un misto tra la sorpresa e l'ammirazione.Era convinta che Julie avesse accettato il suo destino e si fosse arresa all'idea di sposare quel damerino.Si vedeva che non la conosceva poi così bene.Infatti,chi aveva avuto modo di studiare l'esemplare Julie,aveva subito notato un'incredibile testardaggine e caparbietà.Nemmeno se piangevi in cinese le facevi cambiare idea,a meno che non le dimostravi con prove e dati che si stava sbagliando alla grande.In quel caso ritrattava e ammetteva di aver torto.L'autista si sedette al posto di guida,per poi girandosi tenendosi il berretto con la visiera da perfetto usciere:"Signorine"
"Vai Mitsuguchi,a tutta birra!Rotta aereoporto!"Ordinò Julie con un braccio alzato:"Ai suoi comandi signorina Casterville!"Mise in moto,girando la chiave nel quadro d'accensione.

Si guardava intorno,cercando spasmodicamente i suoi genitori,mimetizzati in mezzo a quel tumulto di gente.Alcuni la guaradavano in cagnesco,pensando che la gente oggigiorno non poteva vestirsi come nell'ottocento.Altri si convinsero che Julie era una cosplayer,mentre la maggioranza,ovvero quasi tutti i maschi,presero a sbavare come se non avessero mai visto una ragazza.Guardando con molta attenzione riuscì a scorgere due figure che sembravano proprio suo padre e sua madre.Sì,non c'era dubbio,si vedeva anche la custodia del violino accanto alla donna dai boccoli biondi.Gli corse in contro,non badando troppo ai passanti,urtandoli a volte.Li raggiunse:"Ciao!"Li salutò.Sua madre sorrise amabilmente,abbracciandola:"Ciao tesoro,come stai,tutto bene?"
"Sì mamma,certo"Si rivolse all'uomo,che aveva già il viso ingrugnito.Fece un'educata riverenza:"Buon giorno padre.Mi auguro che abbiate fatto un buon viaggio"Dante mostrò un sorriso compiaciuto:"Un viaggio splendido direi"Si avviarono verso Tabatha e Cordelia,che manifestarono letizia nel vedere i loro padroni di ritorno.In realtà era meglio quando non c'erano,ma naturalmente era un'informazione top secret.

Pranzarono in silenzio.Solo suo padre parlava,raccontando alla figlia di come avesse cantato bene durante la tour.Si scolò l'ultimo bicchiere di vino Bonarda,sbattendolo sul tavolo:"Figlia,come Tabatha certamente ti avrà accennato,abbiamo delle notizie sul suo matrimonio"Finalmente,pensò Julie.Si drizzò sulla sedia:"Allora,vuoi sentire prima quella buona o quella cattiva?"Nella sua testa Julie ragionò più o meno così:se suo padre diceva notizia cattiva significava per lei una cosa molto buona,mentre quando diceva notizia buona,stava per annunciarle una cosa da film horror.Si schiarì la voce:"Quella cattiva"
"Bene.Mi duole dirti figliuola che il tuo matrimonio è stato posticipato a dopo le feste natalizie"La bruna stava per mettersi a ballare sul tavolo,avrebbe potuto trascorrere le feste più belle dell'anno assieme alla sua vera famiglia.Ora però arrivava la nota dolente:"Mentre quella buona è che per recuperare un po' di tempo,il tuo promesso passerà del tempo qui con te.Da soli.Dovrebbe arrivare a momenti"Eccola la stilettata nel fianco,il fulmine a ciel sereno.Le parve di sprofondare negli abissi dell'inferno.Non era tanto la presenza di quell'odioso tipo che la spavantava,ma il fatto che erano completamente SOLI.Come al solito i suoi se ne erano lavati le mani,ripartendo il giorno successivo per l'ennesima tournèe.Chissà che le avrebbe fatto quell'idiota maniaco.Già si immaginava lei su un fuoco pronta ad arrostire.Per poco la sua faccia non imitò l'urlo di Munch.Il campanello suonò,doveva essere il carnefice,oh pardon,il promesso sposo.Tabatha si precipitò ad aprire.Eccolo lì sulla soglia.In tutto il suo apparente splendore.Julie stava per rigettare quello che aveva appena mangiato,le si contorcevano le budella a vedere quel viso perfetto,senza neanche un graffio.Il volto di Ryuga invece era duro e levigato nella pietra,spesso solcato da profonde ferite.Ma che diavolo,quel Banjo viveva dall'estetista?Ovviamente era vestito con un vestito,rigorosamente Zegna,si sa che gli italiani in caso di moda e arte sono i migliori.Sembrava avvolto da un'aura che diceva perfezione.Julie si alzò,mostrando allegria attraverso un sorriso,e fece una profonda riverenza.Il giovane fece ondeggiare la sua folta chioma nera.La bruna trattenne un conato di vomito:"Fremevo ad aspettar"Disse Banjo,baciandole la mano:"Felice che siate qui"Rispose Julie,tutto quello che contava in quel giochetto psicologico tra lei e suo padre era la risposta giusta.Dovevi solo sforzarti di sorridere ed essere carina.Prima o poi uno dei due avrebbe ceduto,e quel qualcuno non sarebbe stata lei.Non poteva dargliela vinta.Il giovane sfoderò il suo sorriso incantatore che faceva cadere tutte le ragazze ai suoi piedi.Ma con Julie non attaccava quella messinscena.Al padre della ragazza,però,parve che si fosse creata una bella atmosfera.Si strofinò le mani senza farsi vedere,mentre un ghigno sfiorava le sue labbra.Diede una pacca sulla spalla a Banjo:"Beh,credo proprio che tua madre ed io dobbiamo andare ora,abbiamo delle questioni da sbrigare prima di ripartire,spero che darai al nostro ospite tutto quello che chiede"Disse alla figlia,con uno sguardo subdolo.Quella frase aveva un preciso significato.Detto questo,i carcerieri della contessina andarono alla porta,e subito Tabatha si affrettò a porgegli i cappotti e lo scialle della donna.Il tempo era cambiato al brutto,sembrava dovesse piovere,per questa ragione i due presero anche degli ombrelli.La bruna li salutò sull'uscio,con un sorriso che più falso non si poteva.La giornata non era ancora a metà e già era stata un'andata-ritorno sulle montagne russe tra paradiso e inferno.Rientrò.Assieme alla sua migliore amica,scortò il principino verso le sue stanze,senza nemmeno dargli il tempo di attaccare bottone.Doveva mostrarsi fredda e distaccata,i questo modo il damerino sputasentenze avrebbe desistito.Un piano che non faceva una piega.



Camminava da una parte all'altra della stanza,le mani dietro la schiena e il viso corrucciato:"Mmmm,mi puzza,mi puzza.Adesso starà via un sacco di tempo,me lo sento,ma noi abbiamo bisogno del Cristallo di Luna"Parlava da solo,una cosa che lo aiutava a placare i nervi.Sì,perchè Ryuga aveva spesso la Luna di traverso,e quando non aveva il sacco a portata di mano,si sfogava in quel modo.Picchiò un pugno sulla scrivania,che traballò pericolosamente:"Basta,ho deciso,vado a prenderla!"Sbraitò,sull'orlo di una crisi.Perchè si agitasse tanto non lo capiva nemmeno lui.In fondo,la vera vita di Julie era nel suo mondo,era solo una clandestina nella realtà in cui viveva lui.Però il blader non riusciva a fare a meno di pensarla,ogni minuto,ogni secondo.Per questo si era dedicato tanto ai suoi allenamenti in quell'ultimo periodo,per evitare di inciampare nel sorriso caldo della ragazza.Si grattò freneticamente la testa bianca:"Ma che diavolo!E' solo una maledetta irresponsabile,ci ha lasciati nella merda fino al collo proprio ora che N attacca di continuo!"Era un misto tra l'arrabbiato e il preocccupato,ovviamente nel suo mondo lui non aveva la facoltà di proteggerla.Un tuono fragoroso lo distolse dai suoi pensieri.E pensare che la mattina c'era stato un sole che spaccava le pietre.Sospirò pesantemente,afferrò la sua metà di cuore,mettendosela in tasca con un gesto di stizza.Incredibile che lui,il grande Imperatore Drago,dovesse fare da balia ad una ragazzina.Meglio non pensarci,altrimenti gli sarebbe venuto uno di quegli scalmani che se lo sarebbero ricordati tutti finchè campavano.Molto in fondo,però,in una remota parte del suo cuore di ghiaccio,non gli dava poi così fastidio.Per la prima volta nella sua vita aveva qualcuno da proteggere,un nuovo scopo,una nuova missione.Sarebbero mai venuti a galla questi sentimenti celati nel profondo?Servivano chiarimenti,sia a Julie che a Ryuga.Sopratutto a Ryuga,che sentiva sempre un subbuglio di emozioni ogni volta che la vedeva sorridere innocentemente.Era convinto che quella ragazza fosse ancora in grado di essere così gentile con lui,solo perchè non conosceva la sua vera natura.Il mostro che era in lui era quiescente,ogni tanto dava dei deboli accenni di vita,che cessavano dopo qualche secondo.Riusciva a tenerlo a bada,ma per quanto ancora avrebbe potuto nasconderlo?Troppe domande senza risposta,che contribuivano al suo acuto stato di confusione mentale.Uscì in giardino,recitando a mala voglia la formula.Attraversò il portale.Ecco,era di là.


Si stava pettinando,guardandosi nello specchio.Canticchiava un motivetto,non ricordava dove lo aveva sentito,ma le piaceva molto.Sembrava una sorta di ninna nanna.Pioveva a dirotto;nel giro di mezz'ora era arrivato un temporale con i fiocchi,tipico della stagione estiva.Meno male,un po' di refrigerio dal caldo torrido delle ultime settimane.Fuori nel grande giardino,un ragazzo molto irritato si faceva strada in mezzo al fango,sbuffando e imprecando tra i denti.Cercò con lo sguardo la finestra di Julie,riconoscendola quasi subito,era l'unica illuminata.Accanto c'era un albero.Non poteva entrare dalla porta principale,altrimenti chissà che scandalo.Non gli rimaneva altra scelta,doveva arrampicarsi.Contò fino a dieci per non scoppiare.Incominciò la scalata,e in men che non si dica raggiunse l'ultimo ramo.Si sporse lentamente,picchiando il palmo della mano sulla finestra.Julie sobbalzò,non capendo subito la situazione.Guardò dal vetro,e per poco non si prese un infarto quando vide Ryuga appollaiato come un condor sul ramo,i capelli gocciolanti e gli indumenti fradici.Aprì immediatamente la finestra,tirandolo dentro con un po' di fatica.Immediatamente,gocce d'acqua bagnarono il pavimento:"Oh,ma che...Ryuga!Ti prenderai un malanno!Ma che devo fare con te!Dovresti prenderti più cura di te stesso!"Lo ammonì con dolcezza materna:"Guarda che non sono venuto a trovare mia madre,so benissimo quello che devo fare!"Si difese l'albino,incrociando le braccia e accentuando la parola "benissimo".Julie alzò gli occhi al cielo,poi trafugò in un baule ai piedi del letto,traendone un asciugamano bianco.Glielo mise sulla testa,cominciando a strofinare.Siccome era parecchio più bassa di lui,fu costretta ad alzarsi sulle punte:"Posso fare da solo"Le disse piccato,continuando a sfregarsi i capelli per conto proprio:"Sai Ryuga,a volte sei davvero un bambino!"L'albino le lanciò lo sguardo di fuoco che pietrificava la gente,e come al solito lei lo ignorò:"Non puoi restare bagnato,devi cambiarti.Aspettami qui"Dopo cinque minuti fu di ritorno con degli abiti puliti,il più simili possibile a quelli che lui indossava di consueto.Il blader alzò un sopracciglio:"Da dove hai preso questa roba?!"Julie scoppiò a ridere:"Sei proprio sicuro di volerlo sapere?"Silenzio:"E va bene"Si sedette sul letto accanto a lui:"Devi sapere che da bambina sognavo di essere un maschio,per non dover sottostare alle odiose regole dei miei genitori.Così trafugavo spesso vestiti da uomo,li prendevo dagli spogliatoi dei ragazzi adolescenti con cui mi allenavo a karate"Trattenne nuovamente un risolino:"Tu sei tutta matta"Non lo pensava davvero,anzi,trovava forte questa sua caratteristica,così femminile,eppure così maschiaccio.Prese i vestiti dalle sue mani.Ci fu un attimo di imbarazzo:"Oh,già,scusa,mi volto..."Balbettò Julie rossa in viso,girandosi in direzione del muro.Ryuga le dava le spalle.Cominciò a spogliarsi,levandosi la maglietta.La ragazza si stava martoriando le unghie e il labbro.Aveva un a voglia incontenibile di guardare i suoi muscoli perfetti scolpiti nell'acciaio,ma non poteva,non doveva,doveva reprimere quel piacere malsano che le inebriava la mente e le faceva battere il cuore.Non ce la fece,fu più forte di lei.La testa si mosse da sola.Che fisico apollineo.Addominali che sembravano mattonelle di marmo.Però,una cicatrice che attraversava il torace per intero rovinava lo spettacolo.Julie ebbe un attimo di sconcerto,chissà come se l'era procurata.Lo sguardo del ragazzo incontrò un istante quello della bruna.Julie si accorse che l'aveva presa in castagna,si rigirò di colpo,coprendosi la testa:"Scusa,scusa,scusa!N-non volevo!"Gridò tirandosi i capelli.Ryuga scosse la testa,sorridendo dobolmente.Possibile che non avesse mai visto un ragazzo nudo?Per di più solo il petto era scoperto,quindi non avrebbe dovuto esserci alcun tipo di imbarazzo.Il sorriso si tramutò in un ghigno,decise di giocare un po'.Le mise una mano sulla spalla,costringendola a guardarlo:"Julie"Le disse con voce soave.La ragazza aveva un peperone al posto della faccia.I loro visi quasi si sfioravano,un'atmosfera pressochè perfetta.Ovviamente lui rovinò tutto sul più bello,tirandole una schicchera sulla fronte:"Ti sei accorta di avere un brufolo proprio qui?"Julie sbiancò di botto:"Ryuga,brutto maniaco che non sei altro!"Si alzò in piedi ansimando.Ryuga arretrò,capendo le intenzioni di Julie:"No,Julie,aspetta,io stavo solo..."
"A CUCCIA,A CUCCIA,A CUCCIA,A CUCCIA,A CUCCIA!"Sbraitò con i pugni serrati,facendo sprofondare l'albino faccia al suolo.Per poco non fece un buco nel pavimento.Cavolo,stavano facendo un sacco di baccano.In quell'istante la bruna si ricordò di quell'altro figlio di buona donna che stava nella camera adiacente alla sua.Il blader alzò la testa:"Julie,uno di questi giorni...!"Subito gli venne tappata la bocca:"Shhh,altrimenti ci sentirà!"
"Chi?"
"Il mio promesso sposo!"A quel punto Ryuga non resse più.Troppe cose,troppe cose da assimilare.Vedendolo chiaramente in procinto di esplodere,la ragazza si affrettò a spiegare ogni cosa,in modo da renderne più semplice l'assimilazione.Il blader non voleva credere che quella ragazzina incapace venisse contesa a quel modo da damerini in smoking.O forse era solo geloso?Nah,impossibile,uno come lui geloso di una del genere.Siamo seri.In quel momento,qualcuno bussò alla porta:"Mia diletta?Posso entrare?"Era Banjo.La bruna assunse una faccia da fantasma.Mosse confusamente le mani davanti al ragazzo:"Presto!Nasconditi,se ti trova per me è la fine!"Trillò,mordendosi le unghie.Prima che avesse il tempo di rispondere,la ragazza lo spinse nel gigantesco armadio,facendogli segno di stare zitto.Si richiuse l'anta alle spalle,sistemandosi l'abito.Aprì,e si ritrovò un fighetto imbellettato dalla testa ai piedi,con un occhio nascosto dai ciuffi di capelli corvini.Si schiarì la voce:"Sì?"Banjo fece un inchino:"Mia diletta,mi chiedevo se volessi fare una passeggiata con me"C'era un'unica risposta che poteva dare:"Emmm,sono assai dolente,ma ho un forte mal di gamba,perciò temo proprio di non poter venire con voi"
"Non importa"La spinse leggermente entrando nella stanza.La testa della contessina fumò:lo aveva sempre sostenuto che dietro quella maschera da ragazzo per bene si nascondeva uno scostumato incompetente.Il moro si guardò in giro,notando quanto fosse bella quella stanza.Julie fece il gesto di cacciarsi due dita in gola:fino a che punto si poteva essere ruffiani?Banjo temporeggiò ancora un po',poi fece il baciamano a Julie.Ryuga spiava dalla fessura,quando lo vide comportarsi così,gli montò una rabbia febbrile.Come osava quel bastardo toccare la sua Julie?Sua.Notare l'aggettivo che il blader usò nella propria mente,involontariamente.Dopo qualche smanceria,la ragazza riuscì a cacciarlo dalla stanza,tirando un sospiro di sollievo.Fece uscire l'albino:"Sai,sembra gay quel tuo promesso sposo"Le disse con un'ironia molto mirata:"Sono d'accordo,io non lo sopporto!"Che?Ryuga si aspettava che l'avrebbe difeso,in realtà lo odiava tanto quanto lui:"Se non fosse mai nato starei meglio a quest'ora!Vabbe che i miei avrebbero trovato un altro modo per incastrarmi"Mise le mani sui fianchi:"Comunque adesso,finchè questo scocciatore non evapora,non posso tornare da voi"Era sconsolata.L'albino sentì il battito accelerare,gli occhi della bruna brillavano,anche se non lo guardavano.Anche se non l'avrebbe mai ammesso,aveva fatto caso che Julie si illuminava ogni volta che si trovava con lui,e poi finiva sempre per combinare qualche guaio,oppure se ne usciva con una frasetta dolce che lui puntualmente stemperava.Che egoista che sei,questo gli diceva la sua coscenza.Continuando a reprimere quello che provava,non faceva altro che farla soffrire inutilmente,già ne aveva parecchi di problemi.Si era pure innamorata di un pazzo squilibrato come lo era lui?No,impossibile,chi mai si innamorerebbe di un mostro,che sa solo rispondere male e conciarti male.Però,anche se faceva così,era praticamente impossibile che lui riuscisse a rimanerle indifferente.Fin dal primo momento in cui si erano conosciuti,aveva avvertito come un brivido,una scossa elettrica,non era una ragazza come le altre,questo era chiaro,ma non lo era sotto tanti aspetti.Era anche piena di contraddizioni,adorabili,per definirle con un aggettivo.Urgevano chiarimenti.Sì,esatto.Doveva schiarirsi le idee sui propri sentimenti,doveva decidere di accettarli o di contrastarli.Scosse la testa.Dopo tutto,gli avrebbe fatto bene un periodo di lontananza.Avrebbero combattuto da soli N,come avevano sempre fatto:"Va bene.Prenditi tutto il tempo che ti serve"Le rispose abbassando leggermente la testa.Quella frase se la stava autodicendo,più che essere rivolta alla ragazza,era rivolta a lui stesso.Julie annuì,un po'delusa,si aspettava che avrebbe cercato di persuaderla a seguirlo.Speranze vane,poichè,si sa,Ryuga non esprimeva quasi mai i suoi pensieri apertamente,a meno che non fossero negativi e pessimisti.La povera ragazza non ce la faceva più,doveva assolutamente dirgli quello che provava per lui,o sarebbe scoppiata:"Ryuga senti..."Attaccò,per poi fermarsi bruscamente.Il blader mugugnò senza guardarla negli occhi.No,non era ancora il momento giusto.La bruna lasciò scivolare il braccio lungo un fianco:"No,non importa"Gli sorrise,con malcelata malinconia,che non sfuggì all'albino.Non potevano salutarsi a quel modo.Ryuga si chinò lentamente,poggiando le labbra sulla fronte della contessina.In un primo momento lei restò immobile,poi chiuse gli occhi,assaporando a pieno quel momento magico.Quando si staccò,Ryuga sfoggiò una perfetta espressione schifata:"Non farti strane idee,quello era solo un bacio di arrivederci,chiaro?"Julie rise.Certo che l'albino era proprio un imbranato in campo sentimentale:"Me ne ricorderò"
"Meglio per te"
Lo accompagnò all'uscita,facendo attenzione a non essere scoperta.Prima che se ne andasse,gli porse un ombrello,prima di infradiciarsi di nuovo:"A proposito"Disse lei con un sorrisetto malizioso.L'albino si voltò,e si ritrovò le labbra della ragazza sulla sua guancia:"Chi la fa l'aspetti"Concluse,con una linguaccia:"Questa me la paghi,piccola strega".Arrivò in mezzo al giardino e la salutò con un cenno della mano,mentre lei si sbracciava:"Salutami Kagome!"Gli raccomandò.Il blader sbuffò,quanto era noiosa quella ragazzina.Sorrise.


Dopo circa una settimana,Banjo lasciò la casa.Tra i due non era successo proprio niente,infatti Julie svicolava ogni volta che poteva,senza far capire che di lui non le interessava minimamente.Appena se ne fu andato con la sua scia di profumo Armani,la ragazza indossò la sua divisa e viaggiò oltre il tempo e lo spazio.Adorava la sensazione dei capelli scompigliati che il viaggio interdimensionale comportava.Era una delle parti più belle.Ormai ne era certa:lei senza quel mondo fantastico e senza Ryuga era ben poca cosa.Era come se avesse trovato una parte di sè perduta da tempo immemore.Non appena fu dai suoi amici,chiese come fossero andate le cose durante la sua assenza.N aveva attaccato un paio di volte ma nulla di che,si ritiravano quasi subito,non trovando il famigerato Cristallo di Luna.Però c'era una cosa che lei non sapeva,che però l'avrebbe interessata parecchio:"Sai Julie,venerdì è il compleanno di Ryuga!"Annunciò Tori con una punta di malizia nella voce:"Sul serio?!Perfetto!Organizzeremo una festa grandiosa!"Era l'occasione ideale per dichiaragli i propri sentimenti e per ringraziarlo di tutto quello che faceva per lei.Avrebbe preparato il miglior party di sempre.Questa volta,sarebbe stata anche quella buona per i nostri protagonisti?


Angolo Autrice
Salve gente!Ho sfornato questo nuovo capitolo,che ve ne pare?Fatemelo sapere tramite una recensione!Ordunque il matrimonio è stato posticipato,meglio per Julie,avrà altre settimane di libertà?Ma che diavolo,il nostro Ryuga non riesce proprio a far chiarezza nella sua testa,in questo periodo ci sarà riuscito?E ce la farà Julie ad organizzare la festa perfetta o N romperà come al solito le uova nel paniere?Tutto questo e molto altro nel prossimo capitolo:Il compleanno di Ryuga!Non mancate!
   
 
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