VERITÀ
Si svegliò quando sentì qualcosa di morbido
sfiorale le labbra.
La prima cosa che vide furono gli occhi azzurro-verdi di Robbie.
Sorrise e rispose al bacio.
"Come va?" chiese Robbie.
"Bene, grazie. E tu?"
"Oh, io sto bene ovunque ci sia tu."
La ragazza rimase un po' scioccata.
"Mi ami davvero?"
"Io sì, tantissimo. Tu? Tu mi ami?"
Julie lo baciò con passione per fugare ogni dubbio.
"Sí." disse solo.
Robbie seguì la forma sinuosa del suo corpo prima di
sospirare e adagiarsi di nuovo a pancia in su di fianco a lei.
"Sai, stavo pensando... Non mi sarei mai aspettata Gary
così. Pensavo fosse un ragazzo calmo e timido, non... Non
so."
Robbie rise.
"È felice per una cosa che non posso svelarti. Sai, ha detto
di non dirla a nessuno. Lo rivelerà a tutti a
tempo debito."
Si scambiarono sguardi intensi per qualche minuto, poi Robbie si
alzò sospirando e si accinse a vestirsi.
La ragazza si alzò e si avvicinò al cantante per
stampargli un bacio sulla schiena.
"Ti amo." disse poi.
"Anch'io, ma ora vestiti che andiamo a fare colazione. Cosa vuoi
mangiare?"
"Non so. Che ne dici di crêpes alla Nutella?"
Robbie storse il naso.
"Una cosa molto italiana, eh?"
"Perché?"
"La Nutella è italiana."
"Sí, ma le crêpes sono francesi. Come me."
"Vabbè, è inutile discutere con te!" disse
Robbie, quasi divertito, aprendo la porta della stanza.
La sala della colazione era ampia e lussuosa.
Robbie si avvicinò ad un tavolo e spostò la sedia
per fare sedere Julie, che lo ringraziò con un sorriso.
Le crêpes arrivarono dopo qualche minuto, perché
Robbie le aveva ordinate prima di uscire dalla camera.
Avevano un'aria appetitosa e trasbordavano di Nutella bollente.
Robbie ne addentò un boccone rischiando di bruciarsi la
lingua. Julie gli versò nel bicchiere del latte fresco che i
camerieri avevano portato nel frattempo.
Quando Robbie si riprese e Julie riuscì a smettere di
ridere, continuarono a mangiare con calma.
Cosa si può vedere a Melbourne?
Al momento quello era il più grande cruccio di Robbie.
Julie era di fianco a lui e stava cercando di spianare la cartina
nonostante il vento che soffiava contro di loro.
"E se andassimo all'acquario?" propose Julie dopo un po'.
"Come scusa?"
Sembravano proprio dei normali turisti.
"Il Sea Life Melbourne Aquarium."
"Perché no?"
L'acquario era enorme. Julie rimase a bocca aperta per lo stupore.
C'erano gallerie che passavano dentro gli acquari così si
potevano i pesci che nuotavano pigramente.
Robbie e Julie girarono per l'acquario indicando i pesci più
strani e paragonandoli ad uno dei due.
Camminavano abbracciati come due veri fidanzatini e ogni tanto si
baciavano. Quando si è innamorati anche un'acquario
può essere romantico.
Alla fine della vista, appena uscirono, Julie si mise a correre verso
un banchetto che vendeva zucchero filato.
"Robbie, Robbie, ti prego, mi prendi lo zucchero filato?"
Robbie rise divertito e rispose: "Certo, bambina!"
Quando lo ebbero comprato si sedettero su una panchina ad imboccarsi a
vicenda.
Passarono un pomeriggio molto piacevole, poi andarono a mangiare in un
ristorante cinese.
Tornarono in albergo verso mezzanotte e poi vi lascio immaginare quello
che solo la luna vide.
NOTA DELL'AUTRICE:
Ehm, ehm, ehm... No, non sono morta, ci ho impiegato come al solito
un'Eternity... Sì, sono colpevole, ma non uccidetemi... Ero
un po' in crisi... Beh, nel frattempo ho finito un'altra mia FF a
capitoli, quindi dovrei riuscire a impegnarmi a tempo pieno con
questa...Seh, sperateci... c: Devo studiare, altrochè...
Dopo la fine della scuola dovrei riuscire a scrivere più
spesso, anche se magari potrò pubblicare solo dal cellulare
quando sarò via... Comunque non sarà una FF
troppo lunga, anche perchè -povero Robbie- vorrei scrivere
FF anche su altri artisti :3
Beh, a "presto"
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