capelli di luna 4
Esatto,
era Atem (fin troppo facile no? Tutti quei riferimenti al nome e alla
corte di Tebe...). Siamo giunti all'ultima flashfic (e anche a giugno,
mamma mia...) stavolta non credo sia necessario indovinare il
narratore, per una serie di motivi è stata una scelta
obbligata
(e anche preannunciata visti i precedenti) e non è difficile
capire a chi mi stia riferendo.
Spero davvero di essere riuscita ad esprimere quello che volevo in
questa storia, soprattutto in quest'ultimo capitolo che mi è
molto caro
Buonissima
lettura ;)
È una donna che io difficilmente potrò
dimenticare e anche
tu, se mai ti fosse capitato di incontrarla, nei pomeriggi torridi e
assolati, affollati di gente e colori nelle strade sabbiose della
capitale.
Correva disperata
eppure ancora
regale, un manto di dolore e solitudine la rivestiva, i suoi piedi
stanchi la conducevano ancora, così come l’avevano
condotta per tanti anni: lontano da tutti e dal mondo.
Raccolsi la sua
solitudine e la
unii alla mia, grigia e intima come le nubi che incombono su di un
piccolo villaggio, prima di una tempesta, tanto grigia quanto i capelli
di quella donna erano candidi come lino appena filato, tanto buia e
opaca quanto le sue iridi erano blu e vive come le
profondità
del mare.
Una donna pellegrina,
dai capelli
di luce, luce che illuminò la mia anima, sole che
riempì
la mia vita così vuota. No, non sole, ma luce delicata e
femminile: luce di luna, di astri lontani. Mi disse “Ti ho
trovato”. Le avrei detto ‘ti stavo
cercando’, ma il
mio orgoglio me lo impedì.
Credevo di averti
salvato da un
destino di umiliazione, dal tuo peregrinare infinito, dal dolore della
solitudine. E in cambio ti avevo ceduto i miei dolori. Invece tu
salvasti me: da me stesso.
Mi donasti la tua
luce, così
intensa che ora sono diventato cieco a qualunque altra. Nulla tocca o
scalfisce più il buio nel mio cuore.
Se eri il mio strumento,
allora la mia mano non era pronta, se eri la mia strada, ti ho percorsa
male e ora mi sembra di essere tornato così indietro nel mio
impossibile cammino verso la felicità che non riesco
più
a vedere neanche il mio punto di partenza.
Sei una donna che
difficilmente
potrò dimenticare, così come non
dimenticherò mai
le volte che ti ho tenuta fra le mie braccia. Anche l’ultima,
davanti alla desolazione del mondo e della guerra.
Sorridevi con la grazia di un fiore che sboccia. La tua pelle candida
macchiata da graffi che non avrebbe mai dovuto conoscere. E la tua
anima
macchiata dall’esserti legata a me.
*sniff* quanto amo
questa coppia. Seriamente: la dichiarazione di amore di Seth nel manga
è
bellissima, la più bella che abbia mai letto in un manga:
"volevo la tua luce", sono assolutamente adorabili
<3
Ok, si sarà
capito che il
narratore è Seth, mi dispiace per Kisara ma dovevo restare
fedele al canon almeno sul finale... Spero che la mia storia vi sia
piaciuta almeno quanto io mi sono divertita a scriverla, come
promesso la prossima fic sarà più
allegra,
ritroveremo di nuovo i
miei adorati ragazzi dai capelli a punta ;)
Ringrazio chi ha seguito questa raccolta per il suo supporto e le
bellissime parole e anche chi l'ha semplicemente letta: mi fa molto piacere!
E ci vediamo alla
prossima ficci!
|