Asobi no Ame
-Capter
4-
Appena
i signori Sawa furono abbastanza lontani, Uki cominciò
subito a parlare di feste e divertimento, ma io avevo già
dei piani ben precisi: trascorrere tutto il mio tempo libero accanto
a Shun! No, non ho sbagliato, non volevo dire, con Shun,
perché io non stavo con lui, gli stavo solo accanto. A volte
neanche parlavamo. Stavamo seduti in silenzio e fissavamo il mondo
dalla sua finestra.
Shun
fu irremovibile. In casa non si sarebbero tenute feste! Lui non era in
vena di festeggiare e poi, i suoi genitori non avrebbero gradito. Non
immaginavo che potesse essere così rispettoso. In fondo
sarebbe stata una piccola festa tra adolescenti, ma non ci fu modo di
convincerlo. Ed io ne fui contenta! Una scusa in meno da inventare per
rifiutare l’invito di Uki.
Ogni
giorno cercavo di convincere, Shun ad uscire con me, ed Uki a farmi
uscire da sola. Le mie passeggiate nel bosco continuarono, era
l’unico momento in cui riuscivo a stare sola con me stessa e
a pensare al mio “non rapporto” con Shun. Mi ero
convinta di essere speciale per lui e cercavo un modo, uno qualsiasi,
per farmi aprire il suo cuore.
Benché
io avessi questa convinzione, lui non si era mai espresso al riguardo.
Uki mi aveva confessato apertamente i suoi sentimenti: “Mi
piaci.”. Ma Shun, lui cosa mi aveva detto? Che gli piacevano
i miei capelli e che sono una ragazza ricca di fantasia!
Nient’altro! Lui mi considerava una ragazzina. Unica si,
strana anche, ma una ragazzina.
I
giorni si susseguivano tutti uguali ed io avevo quasi perso la
speranza. Come potevo competere con un ricordo tanto persistente ed un
senso di colpa che si attacca nelle viscere e non ti da modo di vivere.
“Non
puoi continuare a vivere chiusa in quella stanza. Tu ami passeggiare e
vivere all’aria aperta. Lui è un egoista! Dovrebbe
pensare anche al tuo bene. Come puoi essere innamorata di un uomo che
ti ignora?”
Ogni
sua parola arrivò alle mie orecchie come una sferzata
d’acqua gelida. Come pioggia d’inverno. Sapevo che
aveva ragione, io non avevo nessuna speranza di essere amata da lui, ma
come potevo rinunciare? Il certo per l’incerto! Uki, al posto
di Shun! Facile da dire ma difficile da accettare! Difficile da far
ammettere al mio cuore caparbio e cieco.
Aveva
accettato di parlare con me, ed era uscito dalla sua stanza dopo. Per
venirmi a cercare era anche uscito di casa. Mi aveva portata in salvo
in braccio e poi mi aveva fatto dei complimenti. I primi che ricevevo
da un ragazzo. Cioè, i primi che ricevevo da un ragazzo che
mi piaceva veramente! Come potevo rinunciare al suo sorriso ed ai suoi
modi gentili? A quell’aria assente e lontana che mi era
rimasta dentro e che aveva colmato la mia anima?
Mi
ero convinta che mancasse poco. Ancora qualche passo e sarei riuscita a
toccare il suo cuore ferito. Ancora qualche passo, e avrebbe teso le
sue mani verso me! Ma poi accadde quell’imprevisto. Un altro,
l’ennesimo della mia giovane vita. Shun sentì una
delle tante conversazioni tra me e suo fratello.
Era
destino che andasse così!
Io
ed Uki parlavamo sempre di tante cose: della scuola, delle prossime
vacanze, dei suoi amici, delle feste alle quali andava la sera, del
bosco e dei miei giochi con la pioggia. Allora perché lui
aveva dovuto sentire proprio quella conversazione? “Immagino
che non vorrai venire con me neanche questa volta, ma, visto che domani
tornano i miei genitori, potresti fare un eccezione?”
“Oggi
è l’ultima volta che posso stare da sola con Shun,
e proprio non me la sento di lasciarmi scappare questa occasione. Sento
che sono vicina ad arrivare al suo cuore”
“Non
mi aspettavo una risposta diversa. Volevo solo che tu sapessi che ci
tengo ancora a te. Ad averti accanto. Ma se tu pensi che non riuscirai
mai a guardarmi come guardi lui”. “No,
mai!”
Osservò
i miei occhi per un lungo e interminabile istante. Avevo calpestato i
suoi sentimenti e non si può essere felici passando sopra
alla tristezza di chi ci sta accanto! E questo Shun lo sapeva bene! Il
suo migliore amico era morto, come poteva gioire della vita? Ne ebbi la
conferma l’indomani mattina.
Non
badai ai sentimenti di Uki, e diedi per scontato quelli di Shun, e
questo fu l’inizio della fine. Salii in camera di Shun nel
primo pomeriggio. Il cielo si era già preparato al peggio.
Una tempesta si stava avvicinando minacciosa. Io ero convinta. Volevo
uscire sotto la pioggia con lui! Volevo renderlo partecipe
della mia passione. Volevo che mi stesse accanto senza abbandonarmi mai
più.
“Ti
ho già detto che non voglio uscire! L’altra sera
avevo un valido motivo, oggi no!”…“Cosa
vuol dire che non hai un valido motivo? Tu ed io non siamo un motivo
più che buono? La mia e la tua felicità, non sono
un valido motivo? Il nostro amore”…“IO
NON VOGLIO E NON POSSO ESSERE FELICE!”…
“Allora fallo per amore
mio”…“Ame, io non ti amo!”
“Io
non ti amo!”, quelle parole furono difficili da accettare, ed
ancor più lo fu la sua indifferenza davanti alle mie lacrime
ed alla mia disperazione.
Andai
in camera mia e cominciai a distruggere tutto quello che mi capitava a
tiro. Pazza! Sembravo una pazza. Qualcosa dentro di me si era spezzato.
In quel momento mi sembrava di riuscire a capire i sentimenti di mia
madre. Niente sarebbe mai più tornato come prima. Prima
dell’estate. Prima del mio arrivo a casa dei Sawa. Prima di
Uki e prima di Shun. Poi, improvvisamente, arrivò lei. La
mia amica. La pioggia. Pronta a risollevarmi ed a ridestare la mia
ragione. Corsi fuori e…e poi non ricordo più
nulla!
Mi
piacerebbe raccontarvi che Shun corse fuori dalla sua stanza
infischiandosene delle sue stupide regole e della sua testarda
solitudine, ma questa volta lui non lo fece. Fu Uki che mi
trovò e mi riportò a casa. Dalla mia stanza li
sentivo urlare. Sentivo che stavano litigando a causa mia. Cercai di
nascondere la testa sotto il cuscino. Ma quelle voci, squillanti ed
angeliche, mi raggiungevano, implacabili e crudeli. “Se fossi
al tuo posto, io farei qualsiasi cosa per lei. Ma lei vuole te, e tu
cosa fai? La respingi. La fai piangere. Mi fai una rabbia! ”.
“ Non puoi prendertela con me per questo. Io l’ho
rifiutata, se la vuoi, prenditela! ”. “ Shun, ti
odio! Hai sempre avuto tutto nella tua vita, ma per te, tutto non
è mai abbastanza e continui a commiserarti. Forse Tayoo
aveva più diritto di te di vivere! ”
Orribili.
Quelle parole erano orribili. Due fratelli non dovrebbero mai arrivare
a parlarsi in quel modo. Purtroppo, i genitori di Shun ed Uki
arrivarono proprio in quel preciso momento, ed io non posso proprio
biasimarli per la decisione che i signori Sawa presero dopo aver
sentito pronunciare quelle parole dai loro figli.
________________________BluRei
estate
Beh, siamo quasi
giunti alla fine di questa storia. Il prossimo sarà
l’ultimo capitolo. Voglio cominciare a ringraziare tutti
quelli che hanno letto questa storia e che mi hanno spinta a
continuarla. Non pensavo che avrebbe avuto tanto successo. Grazie di
cuore!
BabyzQueeny:
Tu sei sempre molto gentile, positiva e prodiga di complimenti...Grazie
dal profondo del cuore...anche se la leggessi solo tu la
continuerei...come si può deludere un lettore tanto solerte?
Non voglio che tu abbia brutte sorprese ma questo purtroppo
è il penultimo capitolo, ma non ti preoccupare ho
già pronta un'altra storia che spero vorrai leggere. Un
bacione!
Laprinc:
gioiello mio...benarrivata, lo sai che mi mancavi? Mi sono detta: alla
mia principessa questa storia non è piaciuta. Non ti
preoccupare non ho nulla contro di te, e che l'estate mi rende
insofferente e "scuzzunaria". Sapevo che i pensieri di Shun,
sull'apparire ti sarebbero piaciuti....adesso pazzerella mia goditi il
seguito...però non so se saprò stupirti!
Celestellina:
Addirittura hai fatto un hit parade...questa tua consuetudine, che
molte hanno seguito, mi rende molto felice. Sono contenta di riuscire a
scrivere qualcosa che resta nella mente di chi legge. ti è
piaciuta l'idea che ho avuto per la K? Non sai quanto è
stato difficile questo capitolo dal titolo chilometrico....Passiamo
adesso alla tua risposta sul problema scorrevolezza...intanto ti dico
che sei stata, non solo chiarissima, ma anche professionale. Devo dirti
che non mi aspettavo un'arringa tanto infuocata e
tecnica...complimentissimi ed ancora grazie...Davvero hai pensato alla
mia storia mentre eri in vacanza? E' un grande onore...Ma veniamo
adesso alla tua richiesta...paza, paza, paza....mi hai messo nei guai.
Io sono giappone dipendente...ma le sfide mi piacciono e l'accetto
volentieri. Non ho ancora nessunissima idea, ma va bene! Mi dispiace
che tu non riesci a vedere le immagini cercherò di metterle
nel mio accaunt così le vedrai...ci tengo!
Sheila84:
E' vero, non ci può essere un lieto fine per tutti...mi fa
piacere che la mia storia ti piaccia e che le mie regole, che tu hai
deliberatamente ignorato, ti abbiano fatto mangiare il fegato. In
verità ad oggi, il contenzioso è
finito....accidenti...devo trovarne un altro...altrimenti come
sopravvivo senza prenderti in giro?
Lametta:
Devo dirti che neanche io ho capito bene la piccola, lunatica Ame...ed
è colpa mia, perchè a causa delle regole,
peraltro imposte da me, non ho avuto modo di sviluppare il carattere
dei personaggi al meglio...ma la sfida è questa...piacere
anche senza avere tutto chiaro e sotto controllo. Purtroppo il
personaggio di cui parli non lo conosco ma cercherò di
documentarmi. Grazie per aver continuato a leggere la mia storia e per
le recensioni
Kaoru:
Come tu ben sai i ragazzi romantici mi piacciono e ne ho un esempio in
casa quindi la mia fantasia viene alimentata di continuo...Grazie...ma
come fai a non perderti niente anche quando sei in viaggio? E'
vero...dove il cuore vuole trova luogo...
ireat:
ma grazie...ma sei sicura di quello che hai detto? Una che scrive
poesie come le tue non può invidiare nulla...sei un genio!
Devi sapere che il club esiste ancora...si evolve, si trasforma, cambia
nome ma esisterà finchè io avrò
intatte le mie facoltà mentali! Anzi...sto pensando di
portarlo all'interno di EFP...vedremo. Mi raccomando, fammi sapere se
il seguito di piace...
ciaociao
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