Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.5 La vittoria del mortale
Tony aprì la porta della camera da letto, socchiuse le iridi
castane e piegò il capo di lato. Spostò il peso
da un piede all'altro facendo ondeggiare il bordo dei pantaloni neri
del completo, la giacca aperta mostrava la camicia bianca su cui
risaltava la cravatta verde dalle rifiniture dorate.
Sogghignò, allargò le braccia.
“Allora, come sto?” domandò. Thor si
portò la mano davanti alla bocca e sbadigliò.
Allargò le gambe nude strofinandole sopra il letto.
“Dormi così vestito uomo di metallo?”
domandò. Tony avanzò lentamente, la cravatta
verde ondeggiava ad ogni passo strofinando sulla camicia; raggiunse
Thor e si chinò in avanti.
“L'ho messo solo per te, in realtà”
sussurrò. Thor deglutì e le sue iridi gli
divennero liquide.
“Che desideri ti agitano uomo di metallo?”
domandò con voce roca. Tony poggiò un ginocchio
sul materasso facendolo piegare di lato, si sporse in avanti e la
giacca gli scivolò lungo le spalle.
“Da quando sei arrivato con i tuoi sorrisi da LOL e i tuoi
occhi cupi, con la tua incapacità di far rimanere intera una
sedia e la tua genialità in biologia, c'è solo
una cosa che desidero” disse. Piegò il capo in
avanti avvicinando le labbra a quelle di Thor. Thor strinse i denti e
socchiuse le labbra. Tony poggiò le labbra su quelle di
Thor, le leccò e vi infilò la lingua sporgendosi
maggiormente in avanti con il corpo. Thor mugolò,
aprì del tutto la bocca e sentì la lingua
dell'altro accarezzare la propria. Strinse con forza gli occhi e rivoli
di sudore gli scesero lungo il viso. Mise le mani sulle sue spalle e lo
allontanò.
“N ... no” farfugliò. Tony si
leccò le labbra, salì sul letto a gattoni e si
sporse in avanti facendo oscillare la cravatta verde.
“So che ci sono persone che non vuoi tradire”
bisbigliò. Lo baciò nuovamente, gli
poggiò una mano sulla spalla spingendolo verso il basso. Il
dio nordico si lasciò sdraiare e mugolò,
socchiudendo gli occhi.
“Ti ricordo che sei vestito, uomo di metallo ... oltre che
uomo” brontolò. Tony oscillò le
caviglie fino a sfilarsi le scarpe, salì sopra Thor tenendo
le mani sulle sue spalle e socchiuse gli occhi liquidi.
“Alla prima c'è rimedio, alla seconda non vedo il
problema” mormorò. Thor chiuse le gambe e gli
appoggiò le ginocchia sull'addome, allontanandolo.
“Rimedio giovane uomo?” sibilò. Tony
sogghignò, slacciò il bottone dei pantaloni e
tirò giù la lampo.
“Rimedio” sussurrò. Thor si
voltò e affondò il capo nel cuscino. Il viso era
accaldato. Fu avvolto da un'esplosione che lanciò dall'altra
parte della stanza il mortale. I vestiti dello Stark si trasformarono
in cenere e lui rimase incastrato nel muro.
“Questi sono veri rimedi” ringhiò il
semidio. Tony mugugnò, gemette spingendo le mani contro la
parete e si tirò fuori; calcinacci misti a polvere. Si
alzò, osservò il proprio corpo nudo e
roteò gli occhi sogghignando. Tornò sul letto,
gattonò sopra l'asgardiamo e socchiuse le iridi liquide.
“Adoro la tua delicatezza” mormorò. Thor
digrignò i denti facendoli sfregare rumorosamente e
cercò di colpirlo con una serie di calci. Deglutì
a vuoto vedendo la pelle abbronzata e muscolosa del corpo minuto del
midgardiano. Tony sentì una serie di fitte, premette le mani
sulle spalle di Thor e lo spinse appoggiando le labbra su quelle
dell'altro, le morse forte spingendosi con il proprio corpo nudo contro
quello dell'altro. Thor ghignò, sospirò e
afferrò per la testa Tony. Gli strinse i capelli e
avvicinò il suo viso al proprio. Tony leccò il
sangue, sogghignò strofinando il capo contro quello di Thor;
i capelli biondi dell'altro gli solleticarono la pelle abbronzata.
“E perché mai?” sussurrò.
Thor sospirò e abbassò lo sguardo, sentendo il
membro pulsare.
“Il mio corpo ti desidera”. Ammise con voce calda.
Espirò dalle narici e gli morse il mento sentendo il sapore
metallico del sangue.
“Ed io assecondo i miei desideri”. Tony
ghignò, si strusciò sull'altro e socchiuse gli
occhi.
“Nemmeno gli dei mi resistono” mormorò
roco. Lo baciò.
< Ed ho vinto il mio gioco, mio caro semi-dio >
pensò.
|