Città
di Nottingham
Alla
fine,le numerose ricerche a Locksley, raggiunta solamente grazie
all’aiuto di Lady Marian,non erano servite nulla.
Calien
aveva saputo molte cose in più sul conto del famigerato Robin
Hood,ma l’unica cosa che più l'interessava non la sapeva
nessuno.
Dove
si era cacciato?
Da
quanto aveva capito non si faceva più vedere da diversi
giorni,proprio come le aveva detto il ragazzo di nome
Allan,probabilmente era veramente impegnato in qualche altra missione
lontano da lì.
Non
era rimasta però delusa dal quella visita nella
cittadina,aveva potuto constatare la situazione drammatica del luogo
cosa di cui non si era mai resa conto e mai si era preoccupata.
Era
pieno pomeriggio nella città,il sole era alto nel cielo e
sarebbe tramontato solo dopo qualche ora ,faceva decisamente caldo e
c’era tantissima gente che girava per le vie o nel
centro.Doveva dire che era davvero una città molto movimentata
totalmente diversa rispetto alla propria e più la osservava e
più ne rimaneva affascinata.
Calien
sì guardò attorno rimanendo però sempre ben
nascosta avvolta nel suo mantello con il cappuccio alzato per celare
anche il suo viso,preferiva non farsi vedere in giro, non amava
particolarmente il rischio.
Erano
già molte ore che continuava a camminare e a cercare,ed era
rimasta decisamente a corto di idee mentre la stanchezza si stava
facendo sentire,soprattutto con quel caldo.
Svoltò
in una strada non molto affollata ,ovviamente stando sempre molto
attenta a non farsi riconoscere,nonostante fosse già comunque
ben nascosta nel suo mantello.
Si
guardò attorno destandosi per un attimo dai suoi pensieri e si
accorse di essere arrivata in un piccolo spiazzo circondato da alcuni
edifici antichi e da un porticato,al centro c’era una grande
fonte rettangolare in pietra molto suggestiva, coperta in parte da
piante e fiori.Attorno a lei stranamente regnava la quiete più
assoluta,evidentemente doveva essere un luogo conosciuto solo da
poche persone o nella periferia.
Sorrise
osservando il suggestivo posto attorno a lei rimanendo quasi
incantata poi decise di riposarsi per un po' prima di riprendere le
sue ricerche.
Si
avvicinò così a passo lento verso la fontana godendosi
la tranquillità del luogo e ammirandolo,poi prese sul bordo
di pietra abbassandosi il cappuccio del mantello.
Sospirò.
Il
suo sguardo cadde sull’acqua al suo fianco,sul suo riflesso…
Più
si osservava e più si rendeva conto di quanto fosse cambiata e
di quanto stesse cambiando.Non era più la bambina di un
tempo,era cresciuta ed aveva una grande responsabilità anche
se non era solo quella che la spaventava.
La
cosa che la spaventava più di tutte,e solo in quel momento se
ne rendeva conto, era la solitudine.
Aveva
sempre avuto l’appoggio di qualcuno quando era in difficoltà
e si ritrovava doversela cavare solo con le mie uniche forze da un
giorno all' altro.
Osservò
ancora il suoo riflesso per qualche attimo,poi chiuse gli occhi
sospirando ancora.
Li
riaprì lentamente.
Ed
era lì.
Il
riflesso non era più uno solo,il suo,ma erano ben due.
No.
Non
era possibile.
Quegli
occhi blu profondi...quello sguardo…quei lineamenti..
Calien
rimase quasi pietrificata per lo stupore,poi si voltò di
scatto alzando lo sguardo mentre il cuore incominciava a battere
forte per l’emozione.
Davanti
ai suoi occhi increduli era comparsa la figura del ragazzo fuorilegge
Allan Dale.
A
quanto pareva la fortuna non l'aveva del tutto abbandonata.
La
giovane l'osservò ancora un po’ stupita << Ser
Allan!Che cosa ci fate qui?Mi stavate seguendo? >>chiese
sospettosa ma in realtà contenta di questo colpo di
fortuna,ora che l’aveva ritrovato non doveva lasciarselo
sfuggire,lui era l’unico che poteva realmente esserle d’aiuto
nel trovare Robin Hood.
<<
Mah..mi trovavo da queste parti..gentile come al solito noto..
>>affermò lui con sarcasmo e con un mezzo sorriso sul
bel volto prima di sedersi anche lui sul bordo della fonte a poca
distanza da Calien<< E voi invece..che cosa ci fate da queste
parti?Non scappate più dalle guardie? >>le chiese con
tono divertito.
<<
No...almeno non per ora... >> rispose lei allo stesso modo <<
E voi invece non andate più in giro per la foresta a salvare
damigelle in pericolo? >> domandò sorridendo beffarda.
<<
No…quello è un privilegio che ho riservato per voi…
>>
<<
Che onore… >>rispose sorridendo la giovane , prima di
tornare seria << comunque è una fortuna che vi abbia
incontrato ho bisogno di parlarvi è una cosa molto importante
>> aggiunse cercando di assumere un espressione più
seria e preoccupata possibile,anche se in realtà in quel
momento era la cosa che le riusciva meglio data la situazione.
Il
ragazzo la osservò decisamente sorpreso da questa richiesta
ma non esitò a risponderle << Parlarmi?Be..ditemi tutto
sono pronto ad ascoltarvi… >>
Calien
non si aspettava che il giovane si rivelasse così
disponibile,lo stava quasi rivalutando.Si guardò attorno
assicurandosi che non ci fosse nessuno di sospetto nei paraggi,ma a
quanto pareva erano solo ed unicamente loro due.
<<
Ecco...è dura per me ammetterlo ma ho bisogno del vostro aiuto
>> gli confessò con espressione rassegnata.Le costava
davvero tanto calpestare il suo orgoglio,ma era necessario visto che
la posta in gioco era molto alta.
Sul
viso del fuorilegge comparve un mezzo sorrisetto soddisfatto,come se
si aspettasse prima o poi una richiesta del genere da parte di
Calien,la quale in quel momento cercava con tute le sue forze di
rimanere calma e di non innervosirsi troppo a quella sua reazione.
<<
Del mio aiuto??Spero non sia qualcosa che riguardi il farsi arrestare
o uccidere dalle guardie dello sceriffo sapete…non mi sono
molto simpatiche e poi…mi sembra di avervelo offerto già
qualche giorno fa il mio aiuto ma voi rifiutaste,quindi… >>
rispose lui con fare risoluto guardandola negli occhi.
<<
Vi prego è una cosa di estrema importanza e non ve lo
chiederei se non fosse così >> gli disse Calien
assumendo un espressione di supplica,dolce e commovente,degna delle
sue migliori esibizioni.
Lui
continuò a guardarla negli occhi con estrema attenzione
rimanendo in silenzio e la giovane ricambiò il suo sguardo
rimanendo stupita di quanto fosse difficile per lei sostenere il suo
sguardo,cosa che non le capitava quasi mai con le altre persone.
Silenzio.
Poi
con somma sorpresa di Calien sospirò e le disse rassegnato <<
Va bene… >>
Calien
sorrise molto più ampiamente decisamente sollevata da quella
risposta,ora avrebbe avuto una,seppur minima,speranza di potercela
fare.Senza aspettare si mise subit oa riassumere brevemente la sua
situazione e il problema del complotto di suo padre con lo sceriffo.
<<
Certo che io pensavo di essere messo male riguardo alla mia famiglia
ma tu sei messa ancora peggio.. >>affermò alui schietto
e con tono di scherno.
<<
grazie per avermelo ricordato >> gli disse irritata la
giovane.Che cos'altro avrebbe potuto aspettarsi da uno come lui?
<<
Quindi...se ho capito bene dovrei aiutarvi a trovare Robin Hood
giusto? >> le domandò.
<<
Si...e anche alla svelta direi..>>
<>disse lui
come per tentare di scoraggiarla.
<<
Farò qualsiasi cosa!Lo pagherò anche, se necessario...
e poi riguarda anche le sue terre…il suo popolo...la sua
patria… >> forse buttarla giù sul drammatico
avrebbe fatto più effetto.
Il
giovane sembrava assorto nei suoi pensieri e guardava fisso nel
vuoto come se fosse incantato.Che cosa stesse pensando Calien non
avrebbe mai potuto capirlo.Dubbiosa si chiese se lui stesse prendendo
una decisione o se semplicemente non glie ne importasse nulla di
tutto ciò che lei aveva detto fin oa quel momento.
<<
Hey…mi state ascoltando? >>gli chiese dopo un po'
infastidita dal suo atteggiamento.
Il
giovane tornò in sè e con un sorriso,che la giovane non
avrebbe saputo dire se fosse stato di scherno o di sincera
solidarietà affermò con convinzione << Per me va
bene...vi aiuterò >>
Calien
se avesse potuto avrebbe esultato o meglio sarebbe saltata al collo
del ragazzo per abbracciarlo ma com'è logico che fosse decise
di conservare la sua dignità almeno per qualche tempo ancora.
<<
il fatto è che… >> aggiunse lui ad un tratto,il
sorriso del giovane si fece più ampio mentre poteva osservare
la giovane in ansia per questa sua affermazione.
<<
che…? >> Calien lo spronò a continuare la frase
quasi con la paura di sapere la fine.
<<
Che sono io Robin Hood >>
…
“Che
cosa???”
Nb.
Lo so che il finale vi potrà sembrare un po ‘strano
ma come avrete ben notato nel telefilm al personaggio di Allan piace
molto mentire per salvarsi dalle situazioni scomode o per attirare
l’attenzione.In questo caso mentirà sulla sua identità
ma per una motivazione ben precisa che si scoprirà più
avanti.
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