Non lo fa mai
Chitoge
Kirisaki osserva il piccolo graffio che le solca vistosamente la punta
di un dito, una linea sottile da cui esce a malapena qualche goccia di
sangue.
Il gattino che
gliel’ha inflitto è di fronte a lei, soffia
infuriato imprecazioni che per un qualsiasi essere umano sarebbero
incomprensibili, muovendo la coda con fare minaccioso e un bagliore
inquietante nelle iridi dorate.
Chitoge si
porta il dito alla bocca, bagnandolo con un poco di saliva; il sollievo
è immediato, ma l’irritazione e la voglia di
vendetta verso il piccolo felino non passano – è
fatta così, in qualche modo deve avere una rivalsa per
calmare il proprio animo.
Ma sa che non
può perché lui
la guarda.
Una lieve
folata di vento primaverile le scompiglia i capelli.
Ora si osserva
il dito sbuffando – dovrà metterci un cerotto al
più presto – e sposta lo sguardo sul
gattino pestifero, che si struscia noncurante contro le caviglie di Raku
in un misto di fusa e miagolii che non le avrebbe mai riservato.
Lei non
è mai piaciuta agli animali, ai gatti ancor meno.
E forse,
probabilmente, la cosa è reciproca.
Ma
dopotutto c'è qualcosa che davvero le piaccia?
“Ehi,
donna-gorilla, stai bene?”
Chitoge gli
volta le spalle frustando l’aria coi capelli, un flash giallo
e rosato che per poco non colpisce la faccia di Raku, che indietreggia
infastidito. “È
solo un graffietto,” borbotta lei infine, un
sorriso stampato sulle labbra per dirsi che niente la ferisce
– almeno fisicamente, perché quando osserva quello che nasconde nell'animo non funziona allo stesso modo, qualcosa si è
incrinato e non sa bene di cosa si tratti; né vuole
scoprirlo, a ben pensarci.
“Se
lo dici tu…”
Raku sembra
avere qualche dubbio, ma non indaga oltre.
Non
lo fa mai.
Chitoge guarda
la strada davanti a sé mantenendo un comportamento deciso,
quasi altezzoso, alle spalle i miagolii di quel gattino immeritevole di
attenzioni.
In fondo che
le importa di quella bestiaccia?
L’ha
graffiata, non perderà altro tempo con lui.
Chitoge
avverte gli occhi di Raku perforarle la schiena, il tipico sguardo che
le lancia ogni qualvolta hanno un litigio, la smania di capirla almeno
un po’ e di comunicare evitando scaramucce inutili, parole
buttate a caso.
Raku
è più acuto di quanto Chitoge immagini.
Ma
quello l’ha già intuito molto tempo fa, non
è così?
Un tiepido
miagolio e un calore che sfrega prepotente contro la sua spalla.
“Così
lo puoi accarezzare.”
Raku tiene il
gattino fra le mani, poggiandoglielo contro con gli occhi rivolti
altrove e un’espressione di finta noncuranza a dipingergli il
volto roseo, pienamente consapevole che un atto simile la
farà sicuramente arrabbiare, perché lei
è fatta così.
Violenta,
rozza, poco femminile – tutto il contrario di Onodera.
Eppure Chitoge
rabbrividisce.
Lo fa cercando
di mascherarlo, ma ignorare è impossibile e quello spesso
strato di spavalderia che le fa da scudo cede incautamente, il tanto
che basta a rivolgere al micio uno sguardo quasi desideroso, da
bambina, quel tanto che basta perché qualcuno lo noti.
Lei stessa lo
nota – persino
Raku lo nota.
Ma
è un attimo, un altro, e lo scudo si ricostruisce
così come si è incrinato, e con una manata
Chitoge spintona via entrambi, le guance rosse d’imbarazzo e
il cuore che martella insistente nel petto, sentimenti contrastanti
sotto forma di battiti incontrollabili, gesti molesti.
E, alla fine,
una consapevolezza ignorata.
Raku
non ci prova proprio mai, eh, Chitoge?
(566 parole, titolo escluso)
Note dell'autrice:
volevo scrivere su Nisekoi e finalmente ci sono riuscita! Forse non
è uscita come speravo, soprattutto sul finale (le prime due
parti sono state scritte settimane fa, mentre l'ultima proprio ieri),
ma credo di essere comunque soddisfatta! Volevo finirla,
così eccomi qui, nuova pure in questa sezione, il millesimo
sfigafandom in cui approdo (ultimamente accade spesso, lol).
E
niente, adoro Chitoge, davvero. E adoro Raku (ma
più Chitoge XD) e adoro loro due insieme. Mi piace anche
Onodera, ma non insieme a Raku (per il momento, lol). Quindi bon, vi
lascio così, sperando che questa cosetta via piaccia *io ci
spero sempre*.
La
fanfiction è stata betata - come sempre, sempre, sempre - da
Yume_no_Namida,
che ringrazio per il lavoro <3
Bene,
vi saluto!
Un
bacione,
Mokochan
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