quello strano sentimento 2
Quello strano sentimento
- Winry!
L'amica, sdraiata sul letto a
leggere, sobbalzò, preoccupata
dal tono di voce irato che aveva usato l'altra.
- Sì?
Rispose, cercando di utilizzare
una risposta neutra. Era
sicuramente venuta a conoscenza del pugno allo sconosciuto. Non importa
in che modo,
tanto Riza veniva sempre a sapere tutto.
Riuscì ad avvertire il gelo che
emanava ancora prima di vederla entrare nella camera da letto di Roy
Mustang,
afferrare il cassetto del comodino e rovesciarlo sul letto. Si chiese
se per
caso ci fosse un oggetto contundente nascosto in un possibile doppio fondo
ma
decise che se così fosse stato l'avrebbe sicuramente
scoperto in una delle tante
“incursioni” fatte in quella casa e si
tranquillizzò.
- Ehm, Riza?
L'amica la ignorò e
cominciò a rovistare fra i biglietti
contenuti nel cassetto.
- Riza, si può
sapere che diamine stai facendo?
Per tutta risposta, Riza
afferrò la borsa e ne tirò fuori
una foto, gettandola contro Winry.
- E ciò
significherebbe...?
Riza la guardò con
occhi fiammeggianti.
- Era dentro una delle giacche
del proprietario di questa
casa.
Winry annuì senza
troppa convinzione.
- E sai chi è?
- No.
- È Roy. Roy
Mustang. L’uomo con cui esco. Il proprietario
di questa casa.
L'amica la fissò a
bocca spalancata per qualche secondo
mentre elaborava il concetto e Riza afferrava i foglietti dirigendosi
verso il
telefono.
- Fico!
Winry quasi si
ammazzò scapicollandosi verso il
salotto.
- Riza, che vuoi fare ora?
La trovò con la
cornetta appoggiata sulla spalla, mentre
componeva il numero e chiamava il primo numero della lista.
- Gliela farò pagare
a quel verme... Mi ha presa in giro, ti
rendi conto? Chissà quanto si sarà divertito a
partecipare a tutta questa
sceneggiata!
Winry la guardò
incredula.
- No, dico, tu gli freghi la
casa, lui ha pure la gentilezza
di non fare storie se gli usi troppo il bagno e ti lamenti pure?
- Quel disonesto…
Dovrà maledire il giorno in cui ha
incontrato Riza Mustang!
L’altra
la fissò esterrefatta.
-
Tesoro, ti rendi conto di quello
che hai appena detto? Di che cognome hai usato?
Riza la zittì con un
cenno del capo, mentre dall'altra parte
del filo qualcuno sollevava la cornetta e rispondeva.
- Buongiorno, qui è
la segretaria del signor Mustang. Mi ha
pregato di avvertirla che organizzerà una festa in maschera
stasera. Come? Ah,
mi dispiace per il poco preavviso, ma è stato tutto deciso
in fretta e furia.
Il tema della festa?
Riza guardò negli
occhi Winry e proclamò:
- I marciapiedi di Parigi.
- Eddai, vieni! Magari trovi
anche il tuo vero amore!
Roy sghignazzò
mentre si sistemava meglio la cravatta ed
Edward lo guardò malissimo.
- Guarda che ho cose migliori
da fare che venire ad una
stupida festa. E poi, il mio vero amore è il mio lavoro.
Si sistemò meglio
sulla poltrona e continuò lo studio del
marmo davanti a sé. Roy afferrò un completo
dall’armadio del ragazzo e glielo
gettò addosso.
- Dovresti avere più
amici, sai? Ti aspetto fuori, sbrigati.
Toccava all’agente
Breda quella sera il pattugliamento della
58ª Avenue e, tanto per la cronaca, era di pessimo umore.
Stava
melanconicamente pensando al sandwich che il collega Falman era
riuscito a
vincergli qualche ora prima insieme al turno serale, manco a dirlo,
quando all’improvviso
notò un certo movimento alla fine della via. Tre ragazze,
vestite solo con
delle vestaglie bordate di pelliccia (che non lasciavano poi troppo
all’immaginazione) stavano tranquillamente risalendo la
strada, ridendo e
chiacchierando come se nulla fosse. L’agente Breda
pensò per un attimo alla
faccia che avrebbero fatto le vecchiette che lo tormentavano sempre a
vedere
quell’esempio di “indecenza” e
“volgarità” del secolo, e subito dopo
alla
faccia dei suoi compagni di lavoro. Sghignazzò di gusto e si
sistemò meglio all’interno
della cabina di sorveglianza.
“E poi Vato ha anche
il coraggio di dire che la sera non accade mai
nulla…”
- Capo, che sta succedendo?
Chiese Fury,
all’ennesima coppia di finte (ma questo loro
non lo sapevano) meretrici di Babilonia che vedevano passare e che
faceva loro
l’occhiolino.
- Non lo so, ma la cosa non mi
dispiace affatto. Vai a
comprarmi una ciambella e un caffè, qua la vedo
lunga…
Il ragazzo che vigilava insieme
a lui sospirò e si aggiustò
gli occhiali sul naso.
- Capo, non può bere
in servizio…
Però uscì
dopo pochi secondi e andò alla caffetteria più
vicina, rassegnato come sempre a fare ciò che
l’altro ordinava. Nel frattempo
l’agente Breda afferrò il telefono e compose il
numero della centrale.
- Pronto, Vato? Hai presente la
scommessa di stasera? Non
hai idea di cosa stia succedendo…
- Roy, sei sicuro che sia qui?
L’altro si
voltò con un sorriso sicuro.
- Ma certo, vuoi che non
riconosca il mio appartamento?
Edward fissò assorto
tre donne che lo guardavano dall’alto
di una delle finestre dell’edificio e ammiccavano verso i due
uomini.
- Ma casa tua è
sempre così affollata?
Domandò mentre
risalivano le scale e sentivano le risate riempire
l’androne con il loro suono cristallino.
- Edward, è una
festa, non so se ti rendi conto del
significato della parola.
Ed fece spallucce, ma quando
Roy aprì la porta preferì
tenersi in disparte.
- Festa, eh?
L’urlo delle donne
presenti li assordò e stordì, e mentre
venivano portati dentro da decine di mani, inguantate e non,
l’ultima cosa che
ebbe il modo di pensare Ed fu, per l’ennesima volta in quei
giorni:
“Roy Mustang
è un emerito cretino”.
- Ma sì, Vato! Ti
dico che ci deve essere un congresso!
L’agente Breda si
fermò il giusto necessario per addentare
il suo dolce e annegare il boccone con un sorso di liquido bollente.
- E sì che tocca
arrestarle! Ho già subito le prime
lamentele dalla vecchietta del secondo piano, presente quella del gatto
insopportabile? Ecco, quella. Tecnicamente è disturbo della
quiete pubblica,
meglio arrestarle ora che per atti osceni, no? Sembra che ci sia un
congresso
internazionale poi, ne ho già contate cinquanta…
In quel momento Fury
tornò, di corsa e con gli occhiali
appannati, e aprì la porticina della cabina.
- Capo, stanno tutti al terzo
piano, nell’appartamento di un
certo Roy Mustang.
- Però, questo
signor Mustang sa come divertirsi… Come dici,
Vato? Una pattuglia?
L’agente
fissò pensieroso la finestra del terzo piano.
- No, Vato. Qua tocca
noleggiare un autobus, te lo dico io.
- Cosa diamine sta succedendo?
Roy si guardò
confusamente in giro, e riconobbe parecchi
visi a lui conosciuti… Anzi, tutti. Si rese conto con orrore
che si trattava di
tutte sue vecchie fiamme. Edward stava cercando inutilmente di
liberarsi di
tutte le mani che lo stavano accarezzando e con uno scatto rabbioso si
portò
alla schiena di Roy.
- Siamo accerchiati, che si fa?
L’uomo in un altro
tempo avrebbe riso del linguaggio
militaresco di Ed, ma in quel contesto non ci fece minimamente caso.
- Proporrei di scappare, se
solo ci fosse una via d’uscita…
- Roy!
Si voltarono simultaneamente
verso la voce che avevano udito
e, sopra le innumerevoli teste femminili che li accerchiavano, videro
Riza beatamente
appoggiata allo stipite della porta, con un sorriso angelico ad
illuminarle il
volto.
- Riza, potresti gentilmente
darmi una spiegazione e mandare
via tutte le signorine qui presenti?
Si guardò intorno e
vedendosi totalmente assediato, decise
di correggersi.
- Be’, magari prima
mandarle via, eh?
Riza dal canto suo sorrise
ancora più angelicamente e
afferrò la maniglia della porta.
- Credo che Lei sia
più abituato a trattare con queste
gentili signorine, cosa ne dice, signor Mustang?
Roy fece per controbattere,
quando si rese conto del valore
effettivo di quella frase. La guardò sconvolto e la donna,
sempre sorridendo,
chiuse la porta della camera da letto senza aggiungere altro.
- Ed, sono nei casini.
Edward si divincolò
dalla presa di una donna particolarmente
tenace.
- Oh, non me ne ero proprio
accorto! Sai Roy, non me ne importa nulla. L’importante
è che
non entri io nei tuoi affari.
Il lungo silenzio
dell’altro lo portò a voltarsi per
guardarlo in faccia.
- L’hai messa incinta.
- Ma sei pazzo?!
Edward ci rimuginò
un po’ sopra.
- Hai messo incinta
un’altra e lei l’ha scoperto.
Roy sbuffò e si
liberò della presa di una delle donne lì
intorno.
- Ma per favore, ti sembro il
tipo?
- Non devo rispondere, vero?
Ridacchiò Edward,
prima di tornare serio.
- Ok, i giochi sono finiti.
Toglimi da questo pasticcio,
ora.
- Perché secondo te
se l’avessi potuto fare prima, non avrei
già liberato entrambi?
Rimasero in silenzio per un
po’, mentre la massa umana
impediva ad entrambi di muoversi e giungere ad una qualsiasi postazione
di
soccorso – porta d’ingresso, telefono, anche il
bagno andava bene giunti a
questo punto – e cercare così di risolvere il
problema.
- Ma si può sapere
cosa diamine hai combinato per farla
arrabbiare tanto? Ci ha letteralmente gettato in pasto ai leoni!
- Ed, lascia stare. Veramente,
lascia perdere…
- Riza, ma che stai facendo?
Riza si lasciò
cadere con un sospiro sul largo letto
matrimoniale che le aveva ospitate tutte le sere di quella settimana.
- L’ho lasciato in
balia dei pescecani, non si capiva?
Winry roteò gli
occhi al cielo e aprì la porta di una
fessura, per sbirciare attraverso la stanza.
E quello che vide non le
piacque per niente.
- Riza!
- Che c’è,
Winry?
L’altra si
voltò con gli occhi sbarrati.
- C’è il
tizio del pugno!
Roy riuscì
finalmente ad infiltrarsi nella camera da letto
seguito a ruota da Edward e trovò due donne nella stanza.
Ignorò la prima, mai
vista prima, e si diresse con passo sicuro verso Riza – ora
che non era più
impacciato da tutte quelle donne se lo poteva anche permettere il passo
sicuro,
già -.
- Ho come
l’impressione che tu debba spiegarmi qualcosa, che
ne dici?
Riza fissò i suoi
occhi nocciola in quelli scurissimi
dell’altro e fece per aprir bocca.
- Tu!
Sobbalzarono tutti e tre per
l’urlo di Edward. Winry imprecò
sottovoce, prese un grande respiro e si voltò sorridente
verso il ragazzo.
- Ehilà! Tutto bene?
Quanto tempo!
Ed aprì e richiuse
parecchie volte la bocca, troppo
oltraggiato per proferir parola.
- Ehi, prendetevi una camera
voi due, che noi dobbiamo chiarire.
Edward si voltò
paonazzo verso l’uomo e Winry cercò con gli
occhi Riza, che alzò le spalle, senza smettere di guardare
Roy.
- Vieni di qua.
Winry prese per mano Ed e lo
trascinò fuori dalla camera,
suscitando un coro di urletti estasiati al loro passaggio. Roy si
sedette
sull’orlo del comò e si ficcò le mani
in tasca.
- Allora?
Riza gli diede
un’occhiata penetrante, e si appoggiò
all’anta chiusa dell’armadio.
- Allora cosa, signor Mustang?
- Lo so, ho sbagliato a non
dirti da subito chi fossi, ma
precisiamo che i bugiardi in questa faccenda sono stati due.
- Sì, ma io
l’ho fatto in buona fede!
- Non è diverso da
quello che ho fatto io.
Riza lo guardò con
sguardo fiero.
- È del tutto
differente. Tu mi hai ingannata per i tuoi
scopi!
- Cosa? Non è
assolutamente vero!
La donna parlò con
tono scettico e per un attimo restarono a fissarsi, poi Roy
sospirò.
- E se ti dicessi che ti amo?
Proprio in quel momento un
rumore li fece immobilizzare
entrambi. Si guardarono per un rapido frangente di secondo e Roy
aprì la porta.
- Oh no…
Dall’altra parte
della stanza, degli agenti stavano portando
via in massa le donne presenti.
- Siete tutti in arresto! Vi
ricordo che tutto ciò che
direte potrà essere usato contro di voi…
Riza si affiancò a
Roy e guardò la scena con gli occhi
sbarrati. L’uomo l’afferrò per le spalle
e le disse:
- Lasciatelo dire: sei entrata
nella mia vita come un
ciclone. Ma di sicuro quello avrebbe fatto meno danni di te.
- Ma si può sapere
cosa diamine ti ho fatto?
- A parte tirarmi un pugno nel
cuore della notte, intendi?
Winry tirò un grosso
sospiro e alzò gli occhi al cielo.
- Cielo, ragazzo mio, quanto la
fai lunga!
- E lei cosa vuole? Ma chi le
ha chiesto nulla!
La donna che era intervenuta
ridacchiò.
- Tesoro, siamo ammassati qua
dentro peggio di un carro-merci,
come vedi ignorarvi è pressoché impossibile.
Edward si guardò
intorno. Erano stipati in un cellulare
strettissimo, per portare via tutti alla centrale c'erano voluti ben
quattro furgoncini. Nella confusione avevano perso di vista Roy e Riza,
ma al momento
questo era l’ultimo dei pensieri di Ed; era ben deciso a
denunciare Winry una
volta arrivati alla stazione di polizia.
- Che vergogna per il grande
Edward Elric essere arrestato
come un comune criminale…
- E che, volevi pure le sirene
in grande stile?
Sghignazzò
un’altra delle donne che lo attorniavano. Invece
Winry sembrava essersi immobilizzata.
- Come hai detto che ti chiami,
scusa?
Ed sbuffò chiudendo
gli occhi e si portò le mani dietro alla
testa, appoggiandosi alla parete del furgone.
- Edward Elric.
- Ma allora sei tu il genio
delle sculture! Sai che sono
stupende? Dico davvero!
Edward aprì gli
occhi sbalordito e si trovò davanti la
ragazza in preda all’estasi. Il suo orgoglio maschile ebbe
una rapida impennata
e si trovò a pensare che magari la denuncia poteva
aspettare…
- Riza, mi hai perdonato o no?
Riza lo guardò per
molto tempo, prima di sorridere tra sé e
sé e distogliere lo sguardo.
- È da quando siamo
qua dentro che fai così! Mi vuoi
rispondere o no?
L’altra non diede
risposta e si limitò a volgere lo sguardo
verso le altre donne presenti. Roy però improvvisamente fece
un sorriso furbo.
- Se vuoi servirti del cognome
Mustang in base stabile, io
sono qui.
Riza si voltò
sorpresa e lo guardò per un attimo spaesata.
- Come?
- Attenta tesoro, è
una proposta di matrimonio questa.
Anch’io ci sono rimasta fregata, so cosa significa.
Si voltarono entrambi verso la
donna che aveva parlato, e
Riza scoppiò a ridere.
- Grazie del consiglio, ma
credo proprio che accetterò la
sfida.
- Dici sul serio?
Roy la fissò
profondamente, e Riza ricambiò lo sguardo con la
stessa intensità.
- Sì. Riza Mustang
non fa mai nulla per scherzo, sbaglio?
- Allora ti auguro tanta
fortuna, con questo libertino ne
avrai veramente bisogno cara, fidati.
Quando gli agenti aprirono gli
sportelli laterali, il
furgone risuonava ancora delle risate di una giovane donna.
- Ma sì, ti dico! Il
mondo non è più quello di una volta!
La vecchietta
appoggiò il suo bicchiere d’alcolico sul
tavolo e fissò il cameriere severa.
- Ormai le ragazze rimangono
incinte così, peggio che se
avessero una bacchetta magica! E quel che è peggio,
è che la maggior parte
delle volte vengono pure tradite dai propri compagni! Sedotte e
abbandonate,
ecco cosa sono.
Un giovane ragazzo
passò davanti al bancone e si inserì
nella discussione.
- Be’, dipende anche
da loro, eh. Foo ti ha raccontato
di quella strana donna che è entrata qua dentro?
Il vecchio alzò gli
occhi al cielo e si scostò giusto in
tempo per evitare lo strofinaccio lanciato dalle cucine dalla nipote, e
che
invece prese Ling in pieno.
- Ma cosa ho fatto ora?
Piagnucolò il
ragazzo, togliendosi lo straccio dalla testa.
- Vedi di farla finita con
questa storia, fra un po’ anche i
muri cadranno perché si saranno stufati di sentire i tuoi
deliri!
La voce di Lan Fan giunse forte
e chiara dal locale dietro
di loro. Ling raccattò le nuove ordinazioni e
sparì borbottando tra i tavoli,
mentre Foo e Pinako ridevano forte.
- Lascialo perdere, ha confuso
una delle donne della
beneficenza con una donnaccia…
- Quel ragazzo ha le idee non
troppo chiare, eh?
- Comunque mi stavi dicendo di
questa ragazza… Poi che ha
fatto?
- Ah, non ne ho la
più pallida idea. Le ho dato la foto e
lei è sparita. Spero solo che gliel’abbia fatta
pagare sul serio!
Calò il silenzio per
qualche attimo, mentre Foo finiva di
pulire i bicchieri e li appoggiava sul bancone.
- Eh, non
c’è più religione a questo mondo!
Sentenziò la donna
dopo qualche secondo, guardando il bicchiere come se dentro ci
fosse stato un grande ragno peloso.
Chissà, magari ci
vedeva riflesso sopra il volto di Roy.
- Buonasera!
Foo diede una rapida occhiata
alla porta d’ingresso e
ridacchiò.
- Speriamo che Ling non si
accorga di chi è appena entrato. C’è la
donna della
beneficenza.
- Ah, davvero? Fammi vedere...
Pinako si voltò con
un sorrisetto stampato sul volto, che le
morì appena vide la giovane coppia che era appena entrata.
- Ma quello è il
bastardo!
Scivolò
giù dall’alto sgabello e si diresse arrabbiata
verso
Riza e Roy.
- Ehi, giovanotto!
Roy la guardò
sorpreso, le sorrise e si abbassò, portandosi
all’altezza della vecchia.
- Sì?
- Questo è per la
ragazza ed il bambino!
Pinako gli sferrò un
cazzotto degno dei migliori pugili
dell’epoca e lo stese. Guardò con un sorriso
d’intesa Riza e tornò al bancone,
massaggiandosi le nocche della mano con aria soddisfatta. Riza si
inginocchiò
preoccupata accanto a Roy.
- Roy, tutto bene? Ti ha fatto
male?
L’uomo si
toccò scioccato il viso, gemendo appena quando
premette il punto dello scontro con il pugno dell’altra.
Guardò Riza in viso, e
disse:
- Sai, credo di essermi
sbagliato. Tu sei molto, molto
peggio di un ciclone.
Fine
Note finali:
L'ultimo capitolo
ç________ç
Ci ho messo un po' a postarlo
perché come tutti sapete ero
in Francia *si vanta ancora una volta mentre tutti sbuffano annoiati
mormorando: Sì, sì, lo sappiamo, lo sappiamo* XD
e non mi è stato facile
trovare il tempo di scriverlo. Che volete, il potere dei saldi
è
impressionante! O_O
XD
Ok, scherzi a parte, torniamo a
noi ^^
Ho già a buon punto
la nuova song-fic per Ferro e Fuoco,
credo che ne scriverò al massimo altre due e
porrò la parola fine anche a
quella ^^ (Finalmente, aggiungerei XD)
Poi mi ritirerò in
silenzio stampa per un po', a meno di non
essere colpita da un'ispirazione improvvisa e incontrollabile di tanto
in
tanto, con la quale vi assillerò XD
Ora passo ai ringraziamenti
personali ^^
Shatzy:
Mami!!
Uffa, mi hai rovinato tutto con la storia: eh, ci saranno i chiarimenti
e
l'happy ending... Una vuole mantenere un minimo di suspance, pensa di
esserci
riuscita, e poi scopre che non è vero! XD Ovviamente sto
scherzando ^^ Sono contenta
che il bacio ti sia piaciuto ç_____ç In questa
fanfic ho spostato la mia ira
funesta su Ed invece che su Roy, è un grosso passo in
avanti, a mio avviso XD
Spero tu abbia gradito anche il finale, ci tengo veramente al tuo
giudizio ^X^
A presto mami, e grazie di tutto, per tutto
^^ Kissoni!!
Valy88:
Cuggy,
sono felice che il capitolo ti sia piaciuto XD Hai visto come ho
evoluto la
faccenda di Ed e Winry? XD Eh, lo so, il mio animo EdWin ogni tanto
trionfa ^^
Ma sono anche perfida, quindi quei due non avranno vita facile
(più che altro
non l’avrà Ed XD). Maes è una sagoma,
dovunque lo piazzi è fantastico XD Cuggy,
ti trovi l’aggiornamento giusto per quando torni, sei
contenta? XD Ok, basta,
sappimi dire cosa pensi della fine ^^ Kissoni!!
The_Dark_Side:
Tesoro! ^^ Non ero morta, no XD E pure te mi vai a pensare alle cose
zozze, che
pervertita ù_ù *dà il cinque a Raky*
Ma come, non ti piace Kimbly? ç________ç
Dai, è uno psicopatico, ma a me piace perché dice
sempre le cose come stanno ^^
E’ odioso, ti verrebbe da ammazzarlo, spaccargli qualcosa in
testa… Eppure ha
qualcosa, quell’uomo *rimugina* Saranno i vestiti bianchi, io
adoro il bianco
XD A presto figliola, tu poi dimmi cosa ne pensi ^^ Kissoni!!
RobyLupin:
Rob!!
ç________ç *si commuove* No, non me
l’aspettavo che passassi, sarò sincera XD E
la cosa mi ha fatto molto piacere, ovvio ^^ Allora, io non capisco come
faccia
a piacerti questa storia, ma andiamo avanti, te sei strana e basta, non
ci
provo nemmeno a giustificare ‘sta cosa XD Ah, e poi dal
cinese ci sei più andata
per fare discorsi strani davanti ai camerieri? Io sì, ma
tanto erano
cinesi-francesi, non ci capivano comunque XD L’aggiornamento
appena tornata
(oh, vabbé, non proprio appena,
ma si
fa quel che si può XD) l’ho fatto, quindi metti a
posto quel plastico che gira,
non serve. Non stavolta, almeno XD Grazie di tutto, al solito ^^
Kissoni!!
Red
Robin: Spero
non ti sia strozzata con saliva per la scena EdWin XD Suvvia, sono
andata
leggera, dovresti essere ancora viva ^^ Spero ti sia piaciuto anche
questo
capitolo, le passeggiatrici di Parigi sono un tema veramente
particolare XD Non
rinnegarmi Ed per quelle statue, ognuno fa i suoi sbagli XD Alla
prossima e
grazie, kissoni!!
Siyah:
Sono
felice che adori quella pazza di Winry, e quello sfigato di Ed, e Roy e
Riza,
perché li adoro anch’io XD Spero che
l’afa sia passata, il cervello sia ben
collegato e che abbia trovato qualcosa per far tacere tua sorella
(magari una
bella fanfic XD). Ed ecco qua terminato tutto, spero ti sia piaciuto
anche l’ultimo
capitolo ^^ Grazie mille e kissoni!!
Un ultimo ringraziamento a
tutte le persone che hanno inserito
questa storia tra i loro preferiti, ovvero: Aleteia,
Alyah,
Blacklight,
damy,
keiko
93, linkarella,
Marie16,
miettajessica,
Miranda,
Mrs
Mustang, Neverwinter,
RobyLupin,
Suzuna,
The_Dark_Side,
valy88
e Yuki_Cross,
a tutti
coloro che mi hanno aggiunta ai loro autori preferiti e anche a tutti i
lettori
silenziosi ^^ Spero che anche voi abbiate un’accoglienza
così calorosa per una
vostra futura storia ^^ Mi sono divertita molto con questa storia, mi
auspico
che per voi sia stato lo stesso, vi adoro tutti! ^X^
Alla prossima, gente, e come
sempre, kissoni!!
Lely1441
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