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Autore: Lely1441    21/08/2008    6 recensioni
"Cosa fareste se voi abitaste in una bettola, e faceste credere al vostro corteggiatore che abitate nella casa dove lavorate come cameriera, non sapendo però che proprio lui ne è il proprietario?" Liberamente tratto dal film "Quello strano sentimento".
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Maes Hughes, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Winry Rockbell
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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quello strano sentimento 2

Quello strano sentimento





- Winry!

L'amica, sdraiata sul letto a leggere, sobbalzò, preoccupata dal tono di voce irato che aveva usato l'altra.

- Sì?

Rispose, cercando di utilizzare una risposta neutra. Era sicuramente venuta a conoscenza del pugno allo sconosciuto. Non importa in che modo, tanto Riza veniva sempre a sapere tutto. Riuscì ad avvertire il gelo che emanava ancora prima di vederla entrare nella camera da letto di Roy Mustang, afferrare il cassetto del comodino e rovesciarlo sul letto. Si chiese se per caso ci fosse un oggetto contundente nascosto in un possibile doppio fondo ma decise che se così fosse stato l'avrebbe sicuramente scoperto in una delle tante “incursioni” fatte in quella casa e si tranquillizzò.

- Ehm, Riza?

L'amica la ignorò e cominciò a rovistare fra i biglietti contenuti nel cassetto.

- Riza, si può sapere che diamine stai facendo?

Per tutta risposta, Riza afferrò la borsa e ne tirò fuori una foto, gettandola contro Winry.

- E ciò significherebbe...?

Riza la guardò con occhi fiammeggianti.

- Era dentro una delle giacche del proprietario di questa casa.

Winry annuì senza troppa convinzione.

- E sai chi è?

- No.

- È Roy. Roy Mustang. L’uomo con cui esco. Il proprietario di questa casa.

L'amica la fissò a bocca spalancata per qualche secondo mentre elaborava il concetto e Riza afferrava i foglietti dirigendosi verso il telefono.

- Fico!

Winry quasi si ammazzò scapicollandosi verso il salotto.

- Riza, che vuoi fare ora?

La trovò con la cornetta appoggiata sulla spalla, mentre componeva il numero e chiamava il primo numero della lista.

- Gliela farò pagare a quel verme... Mi ha presa in giro, ti rendi conto? Chissà quanto si sarà divertito a partecipare a tutta questa sceneggiata!

Winry la guardò incredula.

- No, dico, tu gli freghi la casa, lui ha pure la gentilezza di non fare storie se gli usi troppo il bagno e ti lamenti pure?

- Quel disonesto… Dovrà maledire il giorno in cui ha incontrato Riza Mustang!

L’altra la fissò esterrefatta.

- Tesoro, ti rendi conto di quello che hai appena detto? Di che cognome hai usato?

Riza la zittì con un cenno del capo, mentre dall'altra parte del filo qualcuno sollevava la cornetta e rispondeva.

- Buongiorno, qui è la segretaria del signor Mustang. Mi ha pregato di avvertirla che organizzerà una festa in maschera stasera. Come? Ah, mi dispiace per il poco preavviso, ma è stato tutto deciso in fretta e furia. Il tema della festa?

Riza guardò negli occhi Winry e proclamò:

- I marciapiedi di Parigi.

 

- Eddai, vieni! Magari trovi anche il tuo vero amore!

Roy sghignazzò mentre si sistemava meglio la cravatta ed Edward lo guardò malissimo.

- Guarda che ho cose migliori da fare che venire ad una stupida festa. E poi, il mio vero amore è il mio lavoro.

Si sistemò meglio sulla poltrona e continuò lo studio del marmo davanti a sé. Roy afferrò un completo dall’armadio del ragazzo e glielo gettò addosso.

- Dovresti avere più amici, sai? Ti aspetto fuori, sbrigati.

 

Toccava all’agente Breda quella sera il pattugliamento della 58ª Avenue e, tanto per la cronaca, era di pessimo umore. Stava melanconicamente pensando al sandwich che il collega Falman era riuscito a vincergli qualche ora prima insieme al turno serale, manco a dirlo, quando all’improvviso notò un certo movimento alla fine della via. Tre ragazze, vestite solo con delle vestaglie bordate di pelliccia (che non lasciavano poi troppo all’immaginazione) stavano tranquillamente risalendo la strada, ridendo e chiacchierando come se nulla fosse. L’agente Breda pensò per un attimo alla faccia che avrebbero fatto le vecchiette che lo tormentavano sempre a vedere quell’esempio di “indecenza” e “volgarità” del secolo, e subito dopo alla faccia dei suoi compagni di lavoro. Sghignazzò di gusto e si sistemò meglio all’interno della cabina di sorveglianza.

“E poi Vato ha anche il coraggio di dire che la sera non accade mai nulla…”

- Capo, che sta succedendo?

Chiese Fury, all’ennesima coppia di finte (ma questo loro non lo sapevano) meretrici di Babilonia che vedevano passare e che faceva loro l’occhiolino.

- Non lo so, ma la cosa non mi dispiace affatto. Vai a comprarmi una ciambella e un caffè, qua la vedo lunga…

Il ragazzo che vigilava insieme a lui sospirò e si aggiustò gli occhiali sul naso.

- Capo, non può bere in servizio…

Però uscì dopo pochi secondi e andò alla caffetteria più vicina, rassegnato come sempre a fare ciò che l’altro ordinava. Nel frattempo l’agente Breda afferrò il telefono e compose il numero della centrale.

- Pronto, Vato? Hai presente la scommessa di stasera? Non hai idea di cosa stia succedendo…

 

- Roy, sei sicuro che sia qui?

L’altro si voltò con un sorriso sicuro.

- Ma certo, vuoi che non riconosca il mio appartamento?

Edward fissò assorto tre donne che lo guardavano dall’alto di una delle finestre dell’edificio e ammiccavano verso i due uomini.

- Ma casa tua è sempre così affollata?

Domandò mentre risalivano le scale e sentivano le risate riempire l’androne con il loro suono cristallino.

- Edward, è una festa, non so se ti rendi conto del significato della parola.

Ed fece spallucce, ma quando Roy aprì la porta preferì tenersi in disparte.

- Festa, eh?

L’urlo delle donne presenti li assordò e stordì, e mentre venivano portati dentro da decine di mani, inguantate e non, l’ultima cosa che ebbe il modo di pensare Ed fu, per l’ennesima volta in quei giorni:

“Roy Mustang è un emerito cretino”.

 

- Ma sì, Vato! Ti dico che ci deve essere un congresso!

L’agente Breda si fermò il giusto necessario per addentare il suo dolce e annegare il boccone con un sorso di liquido bollente.

- E sì che tocca arrestarle! Ho già subito le prime lamentele dalla vecchietta del secondo piano, presente quella del gatto insopportabile? Ecco, quella. Tecnicamente è disturbo della quiete pubblica, meglio arrestarle ora che per atti osceni, no? Sembra che ci sia un congresso internazionale poi, ne ho già contate cinquanta…

In quel momento Fury tornò, di corsa e con gli occhiali appannati, e aprì la porticina della cabina.

- Capo, stanno tutti al terzo piano, nell’appartamento di un certo Roy Mustang.

- Però, questo signor Mustang sa come divertirsi… Come dici, Vato? Una pattuglia?

L’agente fissò pensieroso la finestra del terzo piano.

- No, Vato. Qua tocca noleggiare un autobus, te lo dico io.

 

- Cosa diamine sta succedendo?

Roy si guardò confusamente in giro, e riconobbe parecchi visi a lui conosciuti… Anzi, tutti. Si rese conto con orrore che si trattava di tutte sue vecchie fiamme. Edward stava cercando inutilmente di liberarsi di tutte le mani che lo stavano accarezzando e con uno scatto rabbioso si portò alla schiena di Roy.

- Siamo accerchiati, che si fa?

L’uomo in un altro tempo avrebbe riso del linguaggio militaresco di Ed, ma in quel contesto non ci fece minimamente caso.

- Proporrei di scappare, se solo ci fosse una via d’uscita…

- Roy!

Si voltarono simultaneamente verso la voce che avevano udito e, sopra le innumerevoli teste femminili che li accerchiavano, videro Riza beatamente appoggiata allo stipite della porta, con un sorriso angelico ad illuminarle il volto.

- Riza, potresti gentilmente darmi una spiegazione e mandare via tutte le signorine qui presenti?

Si guardò intorno e vedendosi totalmente assediato, decise di correggersi.

- Be’, magari prima mandarle via, eh?

Riza dal canto suo sorrise ancora più angelicamente e afferrò la maniglia della porta.

- Credo che Lei sia più abituato a trattare con queste gentili signorine, cosa ne dice, signor Mustang?

Roy fece per controbattere, quando si rese conto del valore effettivo di quella frase. La guardò sconvolto e la donna, sempre sorridendo, chiuse la porta della camera da letto senza aggiungere altro.

- Ed, sono nei casini.

Edward si divincolò dalla presa di una donna particolarmente tenace.

- Oh, non me ne ero proprio accorto! Sai Roy, non me ne importa nulla. L’importante è che non entri io nei tuoi affari.

Il lungo silenzio dell’altro lo portò a voltarsi per guardarlo in faccia.

- L’hai messa incinta.

- Ma sei pazzo?!

Edward ci rimuginò un po’ sopra.

- Hai messo incinta un’altra e lei l’ha scoperto.

Roy sbuffò e si liberò della presa di una delle donne lì intorno.

- Ma per favore, ti sembro il tipo?

- Non devo rispondere, vero?

Ridacchiò Edward, prima di tornare serio.

- Ok, i giochi sono finiti. Toglimi da questo pasticcio, ora.

- Perché secondo te se l’avessi potuto fare prima, non avrei già liberato entrambi?

Rimasero in silenzio per un po’, mentre la massa umana impediva ad entrambi di muoversi e giungere ad una qualsiasi postazione di soccorso – porta d’ingresso, telefono, anche il bagno andava bene giunti a questo punto – e cercare così di risolvere il problema.

- Ma si può sapere cosa diamine hai combinato per farla arrabbiare tanto? Ci ha letteralmente gettato in pasto ai leoni!

- Ed, lascia stare. Veramente, lascia perdere…

 

- Riza, ma che stai facendo?

Riza si lasciò cadere con un sospiro sul largo letto matrimoniale che le aveva ospitate tutte le sere di quella settimana.

- L’ho lasciato in balia dei pescecani, non si capiva?

Winry roteò gli occhi al cielo e aprì la porta di una fessura, per sbirciare attraverso la stanza.

E quello che vide non le piacque per niente.

- Riza!

- Che c’è, Winry?

L’altra si voltò con gli occhi sbarrati.

- C’è il tizio del pugno!

 

Roy riuscì finalmente ad infiltrarsi nella camera da letto seguito a ruota da Edward e trovò due donne nella stanza. Ignorò la prima, mai vista prima, e si diresse con passo sicuro verso Riza – ora che non era più impacciato da tutte quelle donne se lo poteva anche permettere il passo sicuro, già -.

- Ho come l’impressione che tu debba spiegarmi qualcosa, che ne dici?

Riza fissò i suoi occhi nocciola in quelli scurissimi dell’altro e fece per aprir bocca.

- Tu!

Sobbalzarono tutti e tre per l’urlo di Edward. Winry imprecò sottovoce, prese un grande respiro e si voltò sorridente verso il ragazzo.

- Ehilà! Tutto bene? Quanto tempo!

Ed aprì e richiuse parecchie volte la bocca, troppo oltraggiato per proferir parola.

- Ehi, prendetevi una camera voi due, che noi dobbiamo chiarire.

Edward si voltò paonazzo verso l’uomo e Winry cercò con gli occhi Riza, che alzò le spalle, senza smettere di guardare Roy.

- Vieni di qua.

Winry prese per mano Ed e lo trascinò fuori dalla camera, suscitando un coro di urletti estasiati al loro passaggio. Roy si sedette sull’orlo del comò e si ficcò le mani in tasca.

- Allora?

Riza gli diede un’occhiata penetrante, e si appoggiò all’anta chiusa dell’armadio.

- Allora cosa, signor Mustang?

- Lo so, ho sbagliato a non dirti da subito chi fossi, ma precisiamo che i bugiardi in questa faccenda sono stati due.

- Sì, ma io l’ho fatto in buona fede!

- Non è diverso da quello che ho fatto io.

Riza lo guardò con sguardo fiero.

- È del tutto differente. Tu mi hai ingannata per i tuoi scopi!

- Cosa? Non è assolutamente vero!

La donna parlò con tono scettico e per un attimo restarono a fissarsi, poi Roy sospirò.

- E se ti dicessi che ti amo?

Proprio in quel momento un rumore li fece immobilizzare entrambi. Si guardarono per un rapido frangente di secondo e Roy aprì la porta.

- Oh no…

Dall’altra parte della stanza, degli agenti stavano portando via in massa le donne presenti.

- Siete tutti in arresto! Vi ricordo che tutto ciò che direte potrà essere usato contro di voi…

Riza si affiancò a Roy e guardò la scena con gli occhi sbarrati. L’uomo l’afferrò per le spalle e le disse:

- Lasciatelo dire: sei entrata nella mia vita come un ciclone. Ma di sicuro quello avrebbe fatto meno danni di te.

 

- Ma si può sapere cosa diamine ti ho fatto?

- A parte tirarmi un pugno nel cuore della notte, intendi?

Winry tirò un grosso sospiro e alzò gli occhi al cielo.

- Cielo, ragazzo mio, quanto la fai lunga!

- E lei cosa vuole? Ma chi le ha chiesto nulla!

La donna che era intervenuta ridacchiò.

- Tesoro, siamo ammassati qua dentro peggio di un carro-merci, come vedi ignorarvi è pressoché impossibile.

Edward si guardò intorno. Erano stipati in un cellulare strettissimo, per portare via tutti alla centrale c'erano voluti ben quattro furgoncini. Nella confusione avevano perso di vista Roy e Riza, ma al momento questo era l’ultimo dei pensieri di Ed; era ben deciso a denunciare Winry una volta arrivati alla stazione di polizia.

- Che vergogna per il grande Edward Elric essere arrestato come un comune criminale…

- E che, volevi pure le sirene in grande stile?

Sghignazzò un’altra delle donne che lo attorniavano. Invece Winry sembrava essersi immobilizzata.

- Come hai detto che ti chiami, scusa?

Ed sbuffò chiudendo gli occhi e si portò le mani dietro alla testa, appoggiandosi alla parete del furgone.

- Edward Elric.

- Ma allora sei tu il genio delle sculture! Sai che sono stupende? Dico davvero!

Edward aprì gli occhi sbalordito e si trovò davanti la ragazza in preda all’estasi. Il suo orgoglio maschile ebbe una rapida impennata e si trovò a pensare che magari la denuncia poteva aspettare…

 

- Riza, mi hai perdonato o no?

Riza lo guardò per molto tempo, prima di sorridere tra sé e sé e distogliere lo sguardo.

- È da quando siamo qua dentro che fai così! Mi vuoi rispondere o no?

L’altra non diede risposta e si limitò a volgere lo sguardo verso le altre donne presenti. Roy però improvvisamente fece un sorriso furbo.

- Se vuoi servirti del cognome Mustang in base stabile, io sono qui.

Riza si voltò sorpresa e lo guardò per un attimo spaesata.

- Come?

- Attenta tesoro, è una proposta di matrimonio questa. Anch’io ci sono rimasta fregata, so cosa significa.

Si voltarono entrambi verso la donna che aveva parlato, e Riza scoppiò a ridere.

- Grazie del consiglio, ma credo proprio che accetterò la sfida.

- Dici sul serio?

Roy la fissò profondamente, e Riza ricambiò lo sguardo con la stessa intensità.

- Sì. Riza Mustang non fa mai nulla per scherzo, sbaglio?

- Allora ti auguro tanta fortuna, con questo libertino ne avrai veramente bisogno cara, fidati.

Quando gli agenti aprirono gli sportelli laterali, il furgone risuonava ancora delle risate di una giovane donna.

 

- Ma sì, ti dico! Il mondo non è più quello di una volta!

La vecchietta appoggiò il suo bicchiere d’alcolico sul tavolo e fissò il cameriere severa.

- Ormai le ragazze rimangono incinte così, peggio che se avessero una bacchetta magica! E quel che è peggio, è che la maggior parte delle volte vengono pure tradite dai propri compagni! Sedotte e abbandonate, ecco cosa sono.

Un giovane ragazzo passò davanti al bancone e si inserì nella discussione.

- Be’, dipende anche da loro, eh. Foo ti ha raccontato di quella strana donna che è entrata qua dentro?

Il vecchio alzò gli occhi al cielo e si scostò giusto in tempo per evitare lo strofinaccio lanciato dalle cucine dalla nipote, e che invece prese Ling in pieno.

- Ma cosa ho fatto ora?

Piagnucolò il ragazzo, togliendosi lo straccio dalla testa.

- Vedi di farla finita con questa storia, fra un po’ anche i muri cadranno perché si saranno stufati di sentire i tuoi deliri!

La voce di Lan Fan giunse forte e chiara dal locale dietro di loro. Ling raccattò le nuove ordinazioni e sparì borbottando tra i tavoli, mentre Foo e Pinako ridevano forte.

- Lascialo perdere, ha confuso una delle donne della beneficenza con una donnaccia…

- Quel ragazzo ha le idee non troppo chiare, eh?

- Comunque mi stavi dicendo di questa ragazza… Poi che ha fatto?

- Ah, non ne ho la più pallida idea. Le ho dato la foto e lei è sparita. Spero solo che gliel’abbia fatta pagare sul serio!

Calò il silenzio per qualche attimo, mentre Foo finiva di pulire i bicchieri e li appoggiava sul bancone.

- Eh, non c’è più religione a questo mondo!

Sentenziò la donna dopo qualche secondo, guardando il bicchiere come se dentro ci fosse stato un grande ragno peloso.

Chissà, magari ci vedeva riflesso sopra il volto di Roy.

- Buonasera!

Foo diede una rapida occhiata alla porta d’ingresso e ridacchiò.

- Speriamo che Ling non si accorga di chi è appena entrato. C’è la donna della beneficenza.

- Ah, davvero? Fammi vedere...

Pinako si voltò con un sorrisetto stampato sul volto, che le morì appena vide la giovane coppia che era appena entrata.

- Ma quello è il bastardo!

Scivolò giù dall’alto sgabello e si diresse arrabbiata verso Riza e Roy.

- Ehi, giovanotto!

Roy la guardò sorpreso, le sorrise e si abbassò, portandosi all’altezza della vecchia.

- Sì?

- Questo è per la ragazza ed il bambino!

Pinako gli sferrò un cazzotto degno dei migliori pugili dell’epoca e lo stese. Guardò con un sorriso d’intesa Riza e tornò al bancone, massaggiandosi le nocche della mano con aria soddisfatta. Riza si inginocchiò preoccupata accanto a Roy.

- Roy, tutto bene? Ti ha fatto male?

L’uomo si toccò scioccato il viso, gemendo appena quando premette il punto dello scontro con il pugno dell’altra. Guardò Riza in viso, e disse:

- Sai, credo di essermi sbagliato. Tu sei molto, molto peggio di un ciclone.

 

 

 

 

 

Fine

 

 

 

 

 

 
Note finali:      

L'ultimo capitolo ç________ç

Ci ho messo un po' a postarlo perché come tutti sapete ero in Francia *si vanta ancora una volta mentre tutti sbuffano annoiati mormorando: Sì, sì, lo sappiamo, lo sappiamo* XD e non mi è stato facile trovare il tempo di scriverlo. Che volete, il potere dei saldi è impressionante! O_O

XD

Ok, scherzi a parte, torniamo a noi ^^

Ho già a buon punto la nuova song-fic per Ferro e Fuoco, credo che ne scriverò al massimo altre due e porrò la parola fine anche a quella ^^ (Finalmente, aggiungerei XD)

Poi mi ritirerò in silenzio stampa per un po', a meno di non essere colpita da un'ispirazione improvvisa e incontrollabile di tanto in tanto, con la quale vi assillerò XD

Ora passo ai ringraziamenti personali ^^

 

Shatzy: Mami!! Uffa, mi hai rovinato tutto con la storia: eh, ci saranno i chiarimenti e l'happy ending... Una vuole mantenere un minimo di suspance, pensa di esserci riuscita, e poi scopre che non è vero! XD Ovviamente sto scherzando ^^ Sono contenta che il bacio ti sia piaciuto ç_____ç In questa fanfic ho spostato la mia ira funesta su Ed invece che su Roy, è un grosso passo in avanti, a mio avviso XD Spero tu abbia gradito anche il finale, ci tengo veramente al tuo giudizio ^X^ A presto mami, e grazie di tutto, per tutto ^^ Kissoni!!

 

Valy88: Cuggy, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto XD Hai visto come ho evoluto la faccenda di Ed e Winry? XD Eh, lo so, il mio animo EdWin ogni tanto trionfa ^^ Ma sono anche perfida, quindi quei due non avranno vita facile (più che altro non l’avrà Ed XD). Maes è una sagoma, dovunque lo piazzi è fantastico XD Cuggy, ti trovi l’aggiornamento giusto per quando torni, sei contenta? XD Ok, basta, sappimi dire cosa pensi della fine ^^ Kissoni!!

 

The_Dark_Side: Tesoro! ^^ Non ero morta, no XD E pure te mi vai a pensare alle cose zozze, che pervertita ù_ù *dà il cinque a Raky* Ma come, non ti piace Kimbly? ç________ç Dai, è uno psicopatico, ma a me piace perché dice sempre le cose come stanno ^^ E’ odioso, ti verrebbe da ammazzarlo, spaccargli qualcosa in testa… Eppure ha qualcosa, quell’uomo *rimugina* Saranno i vestiti bianchi, io adoro il bianco XD A presto figliola, tu poi dimmi cosa ne pensi ^^ Kissoni!!

 

RobyLupin: Rob!! ç________ç *si commuove* No, non me l’aspettavo che passassi, sarò sincera XD E la cosa mi ha fatto molto piacere, ovvio ^^ Allora, io non capisco come faccia a piacerti questa storia, ma andiamo avanti, te sei strana e basta, non ci provo nemmeno a giustificare ‘sta cosa XD Ah, e poi dal cinese ci sei più andata per fare discorsi strani davanti ai camerieri? Io sì, ma tanto erano cinesi-francesi, non ci capivano comunque XD L’aggiornamento appena tornata (oh, vabbé, non proprio appena, ma si fa quel che si può XD) l’ho fatto, quindi metti a posto quel plastico che gira, non serve. Non stavolta, almeno XD Grazie di tutto, al solito ^^ Kissoni!!

 

Red Robin: Spero non ti sia strozzata con saliva per la scena EdWin XD Suvvia, sono andata leggera, dovresti essere ancora viva ^^ Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, le passeggiatrici di Parigi sono un tema veramente particolare XD Non rinnegarmi Ed per quelle statue, ognuno fa i suoi sbagli XD Alla prossima e grazie, kissoni!!

 

Siyah: Sono felice che adori quella pazza di Winry, e quello sfigato di Ed, e Roy e Riza, perché li adoro anch’io XD Spero che l’afa sia passata, il cervello sia ben collegato e che abbia trovato qualcosa per far tacere tua sorella (magari una bella fanfic XD). Ed ecco qua terminato tutto, spero ti sia piaciuto anche l’ultimo capitolo ^^ Grazie mille e kissoni!!

 

 

 

Un ultimo ringraziamento a tutte le persone che hanno inserito questa storia tra i loro preferiti, ovvero: Aleteia, Alyah, Blacklight, damy, keiko 93, linkarella, Marie16, miettajessica, Miranda, Mrs Mustang, Neverwinter, RobyLupin, Suzuna, The_Dark_Side, valy88 e Yuki_Cross, a tutti coloro che mi hanno aggiunta ai loro autori preferiti e anche a tutti i lettori silenziosi ^^ Spero che anche voi abbiate un’accoglienza così calorosa per una vostra futura storia ^^ Mi sono divertita molto con questa storia, mi auspico che per voi sia stato lo stesso, vi adoro tutti! ^X^

Alla prossima, gente, e come sempre, kissoni!!

 

Lely1441

   
 
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