Addiction

di MarieAlex
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You can't trust a cold blooded man

 

Mi sveglio sentendo entrare una brezza familiare entrare dalla finestra, accompagnata dalle voci dei gabbiani. Mi tiro a sedere sul letto con le coperte tutte aggrovigliate. Fuori c'è un sole splendente e sembra faccia caldo. Mi vesto velocemente e mi riavvio i capelli come meglio posso. Non so quanto ho dormito, ma mi è servito molto. Pensandoci, forse è meglio se mi cambio i vestiti... Apro l'armadio di Effie e scelgo una canotta azzurra a coste ed un paio di pantaloncini in jeans slavati.

Quando scendo al pianoterra, Effie è intenta a parlare al telefono con qualcuno, e dal tono mi sembra abbastanza concitata. Tiene il telefono fra l'orecchio e la spalla, mentre sistema delle riviste su un ripiano. Ma... perchè bisbiglia?

<< Ma sei matto? E' colpa sua, punto. E.. >>

<< 'Giorno Effie >>

<< Ah!! >> la mia amica trasalisce, facendo cadere un paio di riviste e arrabattandosi per non far cadere il suo cellulare. << Scusa, ti richiamo dopo. >> farfuglia chiudendo la chiamata. << Ivy! Finalmente ti sei svegliata! >>

<< Tutto bene? Sembra che tu abbia il fiatone. >> le chiedo, con un sopracciglio alzato in segno di sospetto.

<< Chi, io? Ma che, no no, tutto bene! >> mi rivolge un sorriso a trecentosessanta gradi.

<< Piuttosto, hai dormito ventiquattro ore di fila. >> cambia argomento.

<< Davvero? >> esclamo stupita. << Non me ne sono resa conto... >>

<< Beh, eri molto stanca... ah, vedo che ti sei messa i miei vestiti! >> oh, quanto mi è mancato il suo umore sempre allegro.

<< Mhmm, sì. >> annuisco. Mi siedo sul divano e noto che sulla parete è stato appeso un orologio a forma di casa sull'albero. La cosa mi diverte, perchè Effie ha sempre amato fare la collezione di oggetti strambi. Poi mi accorgo che sono le quattro di pomeriggio.

<< Hai fame? Ti va di andare al Pitch a mangiare qualcosa? >> mi propone.

<< Perchè no? Ho voglia di fare una passeggiata sul molo. >> accetto sorridendo.

…..

 

Camminiamo lentamente lungo il molo per andare poi sulla sabbia con il vento fra i capelli. Io sto divorando un mega sandwich – sto letteralmente morendo di fame – mentre Lullaby, il labrador di Effie, ci scodinzola intorno. Effie ha mangiato solo un frozen jogurt.

<< Come stai? >> mi chiede lei ad un certo punto.

<< Ora molto meglio, questo panino è il top! >> esclamo finendo anche l'ultimo boccone. Infilo le mani nelle tasche davanti dei jeans e osservo l'oceano.

<< Ivy, lo sai cosa intendevo. >> Effie mi sta osservando attentamente. Ok, la verità è che sto cercando di ignorare le ultime giornate della mia esistenza, ma alla mia migliore amica non riesco a nascondere nulla.

<< Oh, beh... è come se il tempo si fosse fermato a quel momento. >> ammetto sommessamente.

<< Se vuoi sapere come sto, sto male. Mi manca. Mi sento sola senza di lui, ma non riesco a smettere di pensare a quello che ha fatto, a quello che ha fatto ad entrambi e a se stesso. >>

Ci sediamo sulla sabbia, vicino all'acqua, dove tira più vento. Lullaby si accuccia fra di noi con aria serena.

<< Sei ancora arrabbiata? >>

<< Solo arrabbiata? No, c'è molto di più. Sono delusa, ferita, tradita nella fiducia... >> osservo le piccole onde che si infrangono sul litorale, i gabbiani che volano cercando qualcosa da mangiare. Mi piace questa zona, è lontana da tutto il trambusto della città.

<< Se vuoi parlare, sono qui. >> mi dice Effie, vedendo che non continuo.

Annuisco sospirando. << Effie, mi sono sentita morire. Quando ho scoperto quella bustina, non ci volevo credere, “ non può essere sua “ mi sono detta, lui non è veramente così. >> ed è vero. Ho creduto davvero che lui non fosse veramente come tutti gli altri dello “star sistem”. Ora tutto quello che so di lui, nel profondo, è in dubbio. Non riesco nemmeno a pronunciare il suo nome.

<< Ed il fatto che mi abbia mentito spudoratamente per dei mesi... >> sento le lacrime pizzicarmi gli occhi. Oh, dio no, non voglio diventare di nuovo una fontana vivente.

<< Ma l'ha presa solo occasionalmente... >> interviene Effie.

Annuisco, accarezzando il bel manto dorato di Lullaby. << Questo non cambia le cose. >> affermo dura. << Ah Ef, mi sono dimenticata di dirti: tutte le mie cose sono ancora in quella casa, i miei vestiti, il pc, i libri, i miei effetti personali... Bisogna che qualcuno le vada a prendere al più

presto. >> la guardo con gentilezza; quel qualcuno è riferito a lei, ovviamente.

<< Posso andare io. >> mi sorride di rimando. Si sistema i lunghi capelli biondi dietro le orecchie. Uno strano senso di inquietudine mi attanaglia dentro.

<< Grazie. Come mai stavi sussurrando al telefono, oggi? >>

<< Chi, io? Io non stavo sussurrando. >>

<< Effie, si vede lontano un miglio quando cerchi di nascondermi qualcosa. >>

Lei sospira. << E va bene, mi hai beccata. Poppy mi ha fatto arrabbiare di nuovo – i soliti motivi stupidi – e stavo sussurrando per non svegliarti. >> Poppy, o Lollypop, lavora nello stesso ristorante con Ef, come cameriera. La chiamiamo così perchè ha la mania dei lecca-lecca, ne consuma anche più di dieci al giorno. E' un personaggio piuttosto particolare, in effetti.

<< Ah sì? Per che cosa avete litigato? >>

<< Si lamenta sempre che le lascio i tavoli degli anziani, ma invece non è vero! Lo sai come è fatta, vuole sempre rimorchiare. >> scoppia in una risata che sembra però un po' nervosa. Non so se crederle o no, ma ora come ora mi serve qualcosa con cui distrarmi.

<< Sempre la solita Lollypop. >> sorrido divertita.

 

Note dell'autrice:

 

Salve! Scusate se mi presento solamente al terzo capitolo, ma non sono molto pratica nel gestire il mio account -.-” Non so che cosa dire esattamente (lol) se non che una delle mie più grandi passioni è scrivere – non solo fanfiction ovviamente xD – e che grazie a questo sito ho la possibilità di sfogarmi un po'. Cercherò di aggiungere al più presto gli altri capitoli e spero che la mia storia vi stia interessando almeno un po'; non esitate a recensire, e se volete dire che la mia storia fa tremendamente schifo, fatelo pure dato che talvolta me lo dico pure da sola xD D'altronde le critiche servono a migliorarsi ;-)





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