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Autore: MarieAlex    29/06/2014    1 recensioni
Ivy è una giovane ballerina italo-americana di danza contemporanea. Vive a Los Angeles da quasi due anni e mezzo, mentre fa coppia fissa con Tom da uno. La loro sembra la classica favola rosa che tutte le ragazze sognano. Ivy ha tutto ciò che si può desiderare: una bella casa, un lavoro che la appassiona, un uomo fantastico che la ama. Quando però, una sera, il destino decide di far ritrovare nelle mani di Ivy un segreto incoffessabile, ogni sua certezza le crolla addosso. Il dolore e la rabbia che si impossessano della ragazza la faranno allontanare da quello che Ivy credeva essere il suo vero grande amore.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You can't trust a cold blooded man

 

Mi sveglio sentendo entrare una brezza familiare entrare dalla finestra, accompagnata dalle voci dei gabbiani. Mi tiro a sedere sul letto con le coperte tutte aggrovigliate. Fuori c'è un sole splendente e sembra faccia caldo. Mi vesto velocemente e mi riavvio i capelli come meglio posso. Non so quanto ho dormito, ma mi è servito molto. Pensandoci, forse è meglio se mi cambio i vestiti... Apro l'armadio di Effie e scelgo una canotta azzurra a coste ed un paio di pantaloncini in jeans slavati.

Quando scendo al pianoterra, Effie è intenta a parlare al telefono con qualcuno, e dal tono mi sembra abbastanza concitata. Tiene il telefono fra l'orecchio e la spalla, mentre sistema delle riviste su un ripiano. Ma... perchè bisbiglia?

<< Ma sei matto? E' colpa sua, punto. E.. >>

<< 'Giorno Effie >>

<< Ah!! >> la mia amica trasalisce, facendo cadere un paio di riviste e arrabattandosi per non far cadere il suo cellulare. << Scusa, ti richiamo dopo. >> farfuglia chiudendo la chiamata. << Ivy! Finalmente ti sei svegliata! >>

<< Tutto bene? Sembra che tu abbia il fiatone. >> le chiedo, con un sopracciglio alzato in segno di sospetto.

<< Chi, io? Ma che, no no, tutto bene! >> mi rivolge un sorriso a trecentosessanta gradi.

<< Piuttosto, hai dormito ventiquattro ore di fila. >> cambia argomento.

<< Davvero? >> esclamo stupita. << Non me ne sono resa conto... >>

<< Beh, eri molto stanca... ah, vedo che ti sei messa i miei vestiti! >> oh, quanto mi è mancato il suo umore sempre allegro.

<< Mhmm, sì. >> annuisco. Mi siedo sul divano e noto che sulla parete è stato appeso un orologio a forma di casa sull'albero. La cosa mi diverte, perchè Effie ha sempre amato fare la collezione di oggetti strambi. Poi mi accorgo che sono le quattro di pomeriggio.

<< Hai fame? Ti va di andare al Pitch a mangiare qualcosa? >> mi propone.

<< Perchè no? Ho voglia di fare una passeggiata sul molo. >> accetto sorridendo.

…..

 

Camminiamo lentamente lungo il molo per andare poi sulla sabbia con il vento fra i capelli. Io sto divorando un mega sandwich – sto letteralmente morendo di fame – mentre Lullaby, il labrador di Effie, ci scodinzola intorno. Effie ha mangiato solo un frozen jogurt.

<< Come stai? >> mi chiede lei ad un certo punto.

<< Ora molto meglio, questo panino è il top! >> esclamo finendo anche l'ultimo boccone. Infilo le mani nelle tasche davanti dei jeans e osservo l'oceano.

<< Ivy, lo sai cosa intendevo. >> Effie mi sta osservando attentamente. Ok, la verità è che sto cercando di ignorare le ultime giornate della mia esistenza, ma alla mia migliore amica non riesco a nascondere nulla.

<< Oh, beh... è come se il tempo si fosse fermato a quel momento. >> ammetto sommessamente.

<< Se vuoi sapere come sto, sto male. Mi manca. Mi sento sola senza di lui, ma non riesco a smettere di pensare a quello che ha fatto, a quello che ha fatto ad entrambi e a se stesso. >>

Ci sediamo sulla sabbia, vicino all'acqua, dove tira più vento. Lullaby si accuccia fra di noi con aria serena.

<< Sei ancora arrabbiata? >>

<< Solo arrabbiata? No, c'è molto di più. Sono delusa, ferita, tradita nella fiducia... >> osservo le piccole onde che si infrangono sul litorale, i gabbiani che volano cercando qualcosa da mangiare. Mi piace questa zona, è lontana da tutto il trambusto della città.

<< Se vuoi parlare, sono qui. >> mi dice Effie, vedendo che non continuo.

Annuisco sospirando. << Effie, mi sono sentita morire. Quando ho scoperto quella bustina, non ci volevo credere, “ non può essere sua “ mi sono detta, lui non è veramente così. >> ed è vero. Ho creduto davvero che lui non fosse veramente come tutti gli altri dello “star sistem”. Ora tutto quello che so di lui, nel profondo, è in dubbio. Non riesco nemmeno a pronunciare il suo nome.

<< Ed il fatto che mi abbia mentito spudoratamente per dei mesi... >> sento le lacrime pizzicarmi gli occhi. Oh, dio no, non voglio diventare di nuovo una fontana vivente.

<< Ma l'ha presa solo occasionalmente... >> interviene Effie.

Annuisco, accarezzando il bel manto dorato di Lullaby. << Questo non cambia le cose. >> affermo dura. << Ah Ef, mi sono dimenticata di dirti: tutte le mie cose sono ancora in quella casa, i miei vestiti, il pc, i libri, i miei effetti personali... Bisogna che qualcuno le vada a prendere al più

presto. >> la guardo con gentilezza; quel qualcuno è riferito a lei, ovviamente.

<< Posso andare io. >> mi sorride di rimando. Si sistema i lunghi capelli biondi dietro le orecchie. Uno strano senso di inquietudine mi attanaglia dentro.

<< Grazie. Come mai stavi sussurrando al telefono, oggi? >>

<< Chi, io? Io non stavo sussurrando. >>

<< Effie, si vede lontano un miglio quando cerchi di nascondermi qualcosa. >>

Lei sospira. << E va bene, mi hai beccata. Poppy mi ha fatto arrabbiare di nuovo – i soliti motivi stupidi – e stavo sussurrando per non svegliarti. >> Poppy, o Lollypop, lavora nello stesso ristorante con Ef, come cameriera. La chiamiamo così perchè ha la mania dei lecca-lecca, ne consuma anche più di dieci al giorno. E' un personaggio piuttosto particolare, in effetti.

<< Ah sì? Per che cosa avete litigato? >>

<< Si lamenta sempre che le lascio i tavoli degli anziani, ma invece non è vero! Lo sai come è fatta, vuole sempre rimorchiare. >> scoppia in una risata che sembra però un po' nervosa. Non so se crederle o no, ma ora come ora mi serve qualcosa con cui distrarmi.

<< Sempre la solita Lollypop. >> sorrido divertita.

 

Note dell'autrice:

 

Salve! Scusate se mi presento solamente al terzo capitolo, ma non sono molto pratica nel gestire il mio account -.-” Non so che cosa dire esattamente (lol) se non che una delle mie più grandi passioni è scrivere – non solo fanfiction ovviamente xD – e che grazie a questo sito ho la possibilità di sfogarmi un po'. Cercherò di aggiungere al più presto gli altri capitoli e spero che la mia storia vi stia interessando almeno un po'; non esitate a recensire, e se volete dire che la mia storia fa tremendamente schifo, fatelo pure dato che talvolta me lo dico pure da sola xD D'altronde le critiche servono a migliorarsi ;-)

   
 
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