Terzo
giorno - Fiocco
Un
nuovo giorno si fece largo alla villa, un giovane ragazzo dai capelli
rosa e spettinati, si era da un bel pezzo svegliato, una volta
fattasi la doccia scese a fare colazione o almeno era quella
l’intenzione ma si rese conto che, sul tavolo,
c’era ben altra
disposizione, una bella e succulenta vastità di cibo.
Inutile
dire come reagirono gli occhi e lo stomaco di Natsu, che vedendo
tutto quel ben di dio si ritrovò velocemente seduto in
tavola a
mangiare peggio di una bestia affamata.
Non
si godette al meglio il pranzo, perché tale era visto
l’orologio
che segnava le 12:30, l’orario in cui la sua famiglia era
solita a
mangiare, però in quel momento il rosato ebbe il desiderio
di finire
alla svelta e correre nelle sue stanze.
Una
volta dentro, cercò il suo cellulare in quella camera,
riordinata
naturalmente da una delle domestiche, e lo trovò sopra il
comò a
fianco del lato destro del suo letto, lo prese e incominciò
a
scrivere un messaggio e lo inviò all’e-mail del
destinatario.
Una
volta sceso al piano terra, si diresse verso i saloni, dove vi
trovò
il padre intento a leggere il giornale del mattino, che stranamente
aveva l’abitudine di farlo il pomeriggio dopo pranzo, mentre
la
madre si godeva il suo tè su una sedia di un piccolo
tavolino, in
giardino con qualche amica venuta a trovarla.
-
Beh, come mai eri così di fretta oggi a pranzo, figliolo? -
ecco, la
madre lo aveva notato ma sapeva bene che gli era impossibile
nasconderlo, comunque decise di non dirle nulla, quelle sue amiche
erano delle pettegole fastidiose.
-
Non so di cosa parli madre - scelta sbagliata come risposta, aveva
solo attirato di più la curiosità della donna,
infatti la vide
alzarsi dalla tavola e venirgli incontro.
-
Tu adesso mi dirai ciò che nascondi... in privato - gli
disse
Grandine con uno sguardo che lo fece inghiottire a vuoto, anche se
poté sospirare sollevato per l’ultima parte della
frase, così si
diressero nelle cucine, dove al momento non ci stava nessuno e
neanche alcuno che potesse sentire.
-
Allora?! Sputa il rospo!! - schietta e diretta, ora si spiegava da
chi avesse preso Natsu, che incominciò a raccontarle tutto,
di ciò
che era successo nel giardino nel giorno del fidanzamento, del ballo
più precisamente, di cosa fosse successo al loro primo
appuntamento
e di quel bacio.
Gli
raccontò di come fosse venuto tutto spontaneo in compagnia
di Lucy e
di come la ragazza gli ricordava la ragazzina di quattro anni fa,
anche se ormai pensava che era lei ma voleva averne la certezza in
quella giornata.
Le
disse infine del messaggio e nella madre vede tante cose che ad
elencare sarebbe stato troppo persino per lui, infondo gli occhi
della madre sembravano illuminati da una strana e inquietante luce.
-
Figliolo, la tua fidanzata ti piace molto, vedo - la donna sembrava
fin troppa entusiasta e il ragazzo inarcò un sopracciglio,
non
riusciva a capire l’entusiasmo della madre, cosa le stava
frullando
nella testa.
-
Certo mamma, è molto simpatica - disse ingenuamente,
Grandine si
ritrovò a ricordassi che suo figlio era un tale ritardato
che se non
gli spieghi le cose direttamente, non le capirebbe nemmeno fra un
millennio.
-
Natsu io intendo dire che te ne sei innamorato - un sospiro di
esasperazione, era davvero il suo bambino quel giovane uomo?! A volte
faceva fatica a rispondersi anche, però la divertiva come
quel
ragazzo si mostrava infantile.
-
Co... COOSAAAA?! - l’urlo di Natsu si fece ben sentire ma
tutti
evitarono di averci a che fare, visto che si trattava anche della
rosetta, che lo guardava divertita assumere una colorazione di un
rosso molto accesa.
Non
volle più ascoltare le assurdità della madre,
così il rosato se ne
usci dalle cucine e tornò nelle sue stanze, vestendosi
velocemente e
correre fuori di casa, avrebbe aspettato la sera per incontrarla.
Una
bionda si trovava davanti all’armadio per scegliere i vestiti
per
la serata, quando poi sentì il citofono suonare, non era
possibile
che fosse lui e infatti, guardando dalla finestra della sua camera,
vide una figura piccola, dai capelli lunghi fino alle spalle e
turchesi, con gli occhi a mandorla, all’ingresso del suo
appartamento.
Corse
fino alla porta di casa e l’aprì con
velocità, vedendo la sua
amica Levy, vestiva con un pantaloncini in jeans, una camicetta dello
stesso materiale, ed entrambi blu chiaro, con sotto una maglietta
gialla a mostrando l'ombelico scoperto e le scarpine azzurre.
Aveva
il viso imbronciato e vedendola si ricordò subito che non
l’aveva
chiamata dal giorno in cui, aveva incontrato la famiglia del suo
cosiddetto fidanzato.
-
Ciao Levy-chan - salutò con voce tremante, si aspettava che
da un
momento all’altro venisse assalita dall’uragano di
una turchina
furiosa, che non avvenne.
-
E’ bello sentirti Lu-chan - le rispose con altrettanto
saluto, la
bionda la fece accomodare e si diressero in stanza, avrebbero parlato
molto, anche se l’amica non si era scatenata con la sua
rabbia
verso di lei.
-
Ecco... scu... - provò ad iniziare a scusarsi ma venne
subito
fermata dalle domande della piccola ragazza, che
all’improvviso le
stava sorridendo e aveva uno sguardo che mostrava la sua sete di
sapere.
-
Lu-chan come è andata? Com’era il ragazzo? Era
carino? Era gentile
o forse era uno stronzo? Spero ti abbia trattato bene e con rispetto
o altrimenti... - partita inizialmente con troppa curiosità
e poi
finita con i pugni stretti e arrabbiata, la ragazza vedendola si
intenerì.
-
Adesso calmati e ti racconto tutto, va bene? - Lucy le sorrise e
appena vide Levy annuire incominciò a parlare, senza
tralasciare
alcun dettaglio e più si andava avanti col racconto e
più la
turchina metteva su un espressione felice, una volta concluso il
resoconto la piccoletta emise un piccolo stridulo.
-
Levy-chan, le mie orecchie le voglio ancora sane, grazie - risero
insieme a quella battuta, poi si sedette vicino all’amica,
che si
trovava accomodata per bene nel suo letto, mentre lei era in piedi
davanti all’armadio.
-
Scusa Lu-chan ma sono felice per te - era euforica la turchina, che
non smetteva di avere sulla faccia uno strano sorriso malizioso e
alla bionda non piacque per niente.
-
Perché?? - si maledì subito per aver dato voce
alla sua curiosità
quando vide le labbra della piccola ragazza ampliarsi di più.
-
Ti piace, non è vero?! - non sembrava una domanda ma
tant’è un
affermazione quello dell’amica, non con lo sguardo che aveva.
-
Non so di cosa parli - Lucy fece finta di non aver compreso, invece
sapeva a cosa si riferiva ma non voleva ammetterlo a se stessa, forse
per paura però non sapeva dirlo nemmeno lei.
-
Ti sei innamorata di questo Natsu, sbaglio?! - Levi le si era
avvicina e le mise una mano sulla spalla, come a volerle dare
coraggio e allo stesso tempo tranquillizzarla e per la bionda quella
piccoletta era la migliore amica che le fosse mai capitata.
-
Levy-chan, io... si, mi sono innamorata di un ragazzo che conosco da
soli pochissimi giorni - lo sapeva, quel ragazzo dai capelli rosa era
lo stesso di allora, il ragazzino che le aveva rubato il primo bacio
e a dirla tutta era stato il contatto con le sue labbra della scorsa
serata.
-
Su, non abbatterti Lu-chan, anche lui potrebbe contraccambiare, anzi
ne sono sicura, nessuno resiste alla mia migliore amica - disse la
turchina con convinzione ed entusiasmo, la bionda le sorrise, poteva
per una volta illudersi ed essere almeno felice di stare vicino al
ragazzo che le piaceva.
Le
due ragazze incominciarono a scegliere il vestito per la bionda,
perché quest’ultima prima dell’arrivo
dell’amica aveva
ricevuto un messaggio da Natsu, dove le dice di farti trovare pronta
per le 20:30 e mancavano poche ore allo scoccare di
quell’orario.
Il
ragazzo arrivò puntuale davanti alla casa di Lucy, la
ragazza uscì
di casa dopo la prima citofonata, mostrandosi più bella e
sexy di
quanto Natsu avesse mai immaginato.
Indossava
un corpetto nero scoprendole l’ombelico, con la
raffigurazione di
piccoli cuoricini gialli e vuoti all’interno, una mini gonna
in
jeans e stivaletti marroncini lunghi fino a sopra la caviglia.
I
suoi capelli erano mossi e lasciati lunghi, con ciocche che le
cadevano davanti, nel mentre ci giocava con una di esse per
l’agitazione, in attesa della parola del compagno.
Il
rosato, vestito con dei jeans neri attillati, una giacchetta del
medesimo colore lasciata sbottonata a mostrare il fisico scolpito, la
solita sciarpa di scaglie tenuta nel collo, un polsino nero con la
raffigurazione delle zanne bianche sul braccio sinistro e scarpe a
stivaletto di un marrone scuro.
Entrambi
rimasero incantati nel vedersi e presero ad avere caldo sul volto se
non anche altrove, per non parlare dei loro battiti, che frenetico si
facevano sentire nel proprio petto, il tutto, osservato dalla piccola
Levy, che aveva già capito come sarebbe finito il loro
rapporto e
sorrideva compiaciuto e felice per l’amica.
-
Stai... sei davvero bella... questa sera - ci vole molto sforzo per
farle questo complimento sincero e la bionda si sentì in un
tremendo
imbarazzo.
-
Anche tu... mi piaci come sei.. vestito - sincera come non era mai
stata, si ritrovò a farsi aprire la porta della vettura, con
cui era
venuto a prenderla, dal ragazzo che non spicciò nessuna
parola, per
il fatto che fosse troppo imbarazzato.
Una
volta seduto al posto di guida, mise in moto e partirono con una
destinazione che la ragazza non sapeva, voleva chiedergli dove la
stesse portando ma non ci riuscì per via di come si sentiva
agitata
e felice allo stesso tempo.
Raggiunsero
una discoteca, a quanto pare Natsu conosceva il proprietario visto
come li fecero entrare gratuitamente, lasciando da parte questa
curiosità, si diressero su una poltrona dove poterono stare
soli e
incominciarono a parlare del più e del meno, dopo aver
ordinato,
fino a quando lui non le chiese.
-
Lucy hai mai avuto il ragazzo?? - le domandò incuriosito il
rosato,
tenendo il suo sguardo serio e tranquillo su il suo, dentro di se
però sentiva una strana sensazione fastidiosa.
La
ragazza a quella domanda sputò tutta l’acqua
frizzante che stava
bevendo in faccia al ragazzo, che si sentì raggelare per la
risposta
che attendeva e adesso si ritrovava ad avere una leggera paura di
sentirla, oltre che il viso bagnato.
-
Che dia... e tu invece?? - cercò di evitare di rispondere,
porgendogli la stessa domanda, nel mentre Natsu si leccava le labbra
con gusto, infondo non era male essere ‘spruzzati’
da una bella
ragazza, soprattutto se questa era Lucy.
-
Ho posto prima io la domanda quindi rispondi - il suo tono non
emetteva repliche, la bionda non capiva per quale ragione gli
interessasse molto, sembrava pure... geloso?! No no, questo era
assurdo già a prescindere dal contesto, lui non poteva
esserlo anche
se lei ne sarebbe stata felice, così ne scacciò
subito il pensiero.
Anche
se faceva a fatica ad ammettere una simile cosa, si ritrovò
a
volerglielo farne presente, forse perché gli piaceva il
rosato e
sperava che lui la ricambiasse ma si diede della sciocca ragazzina,
era impossibile e questo pensiero la fece rattristire.
-
Mai una volta!! Su adesso prendimi in giro!! - esclamò
arrabbiata,
non con lui ma con se stessa, si era innamorata di un ragazzo che
conosceva si e no da due giorni, oltre il sospetto
dell’incontro
avvenuto quattro anni prima.
-
Ah meno male - il ragazzo fece un sospiro di sollievo, sembrava
essersi tolto un peso di dosso, era tremendamente felice nel sapere
che lei non fosse mai stata fidanzata e non avendo avuto il ragazzo
faceva di lei una santa vergine.
Nessuno
aveva osato toccare il suo corpo: ne le labbra, nel il suo seno
prosperoso, ne il suo bel lato b e nemmeno la sua parte più
intima,
per non parlare della sua pelle delicata, nessuno aveva posato le
mani con quelle intenzioni poco caste.
Certo
che pensare a quelle cose, Natsu si sentì in vena di
prendersi a
insulti, stranamente, sempre per la ragazza ma in fin dei conti era
ormai sicuro dei suoi sentimenti e del fatto che fosse lei quella
ragazzina a cui aveva dato il suo primo bacio, cosa che lo fece
arrossire ricordandosi quello datele la sera precedente.
-
Eh?! - la giovane rimase interdetta se non confusa per quelle sue
parole, forse aveva sentito male e si convinse di tale pensiero
mentre, il ragazzo dalla capigliatura rosa capì cosa aveva
appena
detto e cercò di giustificarsi al meglio che poteva.
-
Non è come pensi, cioè mi dispiace che tu non
abbia mai avuto...
si... beh, lo sai... oh, dannazione!! - Stava andando nel pallone,
non riusciva a salvarsi dall’equivoco e il suo viso con le
gote
rosse non di certo lo aiutava.
Lucy
scoppiò a ridere nel vedere Natsu così in
difficoltà, era la prima
volta e non le dispiace affatto, il rosato si sentì in
imbarazzo,
così tanto che si bloccò all’istante,
senza muovere un muscolo,
senza dire alcuna parola, con lo sguardo a guardare un punto
indefinito del locale.
-
Natsu sei uno sciocchino - la ragazza lo guardava sul viso, era
davvero tenero quando era così imbarazzato, sembrava un
bambino ma
la cosa che la colpì di più fu il fatto che lo
trovava carino e non
se ne pentì affatto di pensarlo, però poi si
ritrovò ad aggiungere
con tenerezza un ringraziamento.
-
Però, ti ringrazio - e gli sorrise mentre il volto del
ragazzo si
spostò per guardarla, incredulo a ciò che avevano
sentito le sue
orecchie ma infine ricambiò il suo sorriso.
-
Di nulla Lu!! - e detto ciò, sentendo la musica, si
sentì di
chiederle una semplice cosa, almeno per lui era definibile
così.
-
Lu che ne diresti di scatenarci in pista? - le chiese con un
entusiasmo ad illuminargli gli occhi, come avrebbe potuto rifiutare
con invito così emozionante?
-
Ci sto!! Andiamo!! - rispose con gli occhi che le brillavano,
già,
appunto, le era impossibile non accettare, infondo era una delle cose
che aveva in comune con il ragazzo, ballare e scatenarsi!!
Si
gettarono in pista ballando e ridendo, perché Natsu quando
non
seguiva un ballo e faceva a modo suo era piuttosto ridicolo ma
infondo che importava, se si divertivano, tutto il resto non aveva
alcuna importanza.
Stanchi
e divertiti, tornarono a sedersi, prendendo qualcosa da bere,
alcolico e Lucy accetto non volendo ammettere di non averne mai
bevuto prima in vita sua, per questo dopo due bicchieri era
già
ubriaca ed il rosato la prese in braccio come se fosse una
principessa, visto che da sola non riusciva a camminare.
Giunti
alla macchina, la mise nel suo posto mentre lei dolcemente si era
già
addormentata tra le sue braccia, vederla con quel viso angelico
Natsu si ritrovò a sorridere intenerito, poi mise moto e
partirono
verso l’appartamento di Lucy.
Arrivati
lui cercò di svegliarla ma non ebbe successo,
così tornò a
prenderla tra le sue braccia e la condusse davanti alla porta di
casa, visto che la ragazza non si svegliava, il rosato provò
a
cercarle le chiavi nella borsa ma prima la posò a terra.
Nel
tentativo di trovarle, qualcosa attirò la sua attenzione,
una
piccola chiave d’orata con l’impugnatura circolare
ed una scritta
su di esso “16-07 Festa dell’Hanabi” il
tutto con tanto di
fiocco sulla punta dell’arco e sia quell’oggetto
che quella data
gli diedero conferma che Lucy non era altro che la ragazzina di
quattro anni fa.
Sorrise
così felicemente che avrebbe pure urlato e saltato dalla
gioia ma
evitò di creare problemi alla bionda coi vicini,
così prese le
chiavi di casa e una volta aperto, vi entrò con in braccio
alla
giovane, portandola nella sua camera.
La
posò delicatamente sul letto e quando fece per andarsene,
venne
bloccato dalla piccola mano di Lucy, Natsu in un primo momento rimase
sorpreso perché la vide sveglia ma soprattutto triste.
-
Resta con me - furono le parole che uscirono dalle labbra della
bionda, il rosato non seppe dire se fosse per via della sbornia
però,
decise di accogliere la sua richieste e rimanerle accanto, infondo
avrebbe avuto modo di farle quelle domande tanto attese la mattina
seguente, anche se la sua scelta di restare era per altro.
E’
così anche il loro secondo appuntamento finì e il
terzo giorno del
loro incontro ebbe fine, però nei migliori dei modi,
così il 3
luglio si concluse e i due ragazzi dormirono insieme nello stesso
letto, con nello sguardo un sorriso gioioso ad illuminargli la vita.
Angolo
Autore
Ok,
ho fatto un pò di ritardo però, eccolo qua e
prima di tutto ci
terrei a farvi notare una mia dimenticanza nel precedente capitolo,
nell’angolino del secondo giorno ho dimenticato di dirvi che
che i
due ragazzi erano rispettivamente Ren e Hibiki :p
Torniamo
al capitolo, di cui non ho nulla da dire solo, finalmente si sono
resi conto con certezza del loro incontro avvenuto 4 anni prima ma
anche dei loro sentimenti u///u
Beh,
che mi dite del capitolo?? Vi è piaciuto?? Vi ha fatto
schifo??
Attendo le vostre recensioni ragazzi, fatemi sapere cosa ne pensare
per favore... adesso devo scappare, a domani o meglio, a più
tardi
col quarto giorno della Nalu Week, bye bee *^*
Fin_Light
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