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Autore: Fin_Light    03/07/2014    2 recensioni
Eccomi qua con una nuova long, però essa è dedicata alla Nalu Week: Due ragazzi sono costretti a doversi sposare all’età di 17 anni, per via delle decisioni delle loro famiglie ma cosa succede se i due hanno già un legame ad unirli?? Accetteranno il matrimonio senza opporsi oppure faranno a modo loro?? Spero vi piaccia!! :D
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Terzo giorno - Fiocco

Un nuovo giorno si fece largo alla villa, un giovane ragazzo dai capelli rosa e spettinati, si era da un bel pezzo svegliato, una volta fattasi la doccia scese a fare colazione o almeno era quella l’intenzione ma si rese conto che, sul tavolo, c’era ben altra disposizione, una bella e succulenta vastità di cibo.
Inutile dire come reagirono gli occhi e lo stomaco di Natsu, che vedendo tutto quel ben di dio si ritrovò velocemente seduto in tavola a mangiare peggio di una bestia affamata.
Non si godette al meglio il pranzo, perché tale era visto l’orologio che segnava le 12:30, l’orario in cui la sua famiglia era solita a mangiare, però in quel momento il rosato ebbe il desiderio di finire alla svelta e correre nelle sue stanze.
Una volta dentro, cercò il suo cellulare in quella camera, riordinata naturalmente da una delle domestiche, e lo trovò sopra il comò a fianco del lato destro del suo letto, lo prese e incominciò a scrivere un messaggio e lo inviò all’e-mail del destinatario.
Una volta sceso al piano terra, si diresse verso i saloni, dove vi trovò il padre intento a leggere il giornale del mattino, che stranamente aveva l’abitudine di farlo il pomeriggio dopo pranzo, mentre la madre si godeva il suo tè su una sedia di un piccolo tavolino, in giardino con qualche amica venuta a trovarla.
- Beh, come mai eri così di fretta oggi a pranzo, figliolo? - ecco, la madre lo aveva notato ma sapeva bene che gli era impossibile nasconderlo, comunque decise di non dirle nulla, quelle sue amiche erano delle pettegole fastidiose.
- Non so di cosa parli madre - scelta sbagliata come risposta, aveva solo attirato di più la curiosità della donna, infatti la vide alzarsi dalla tavola e venirgli incontro.
- Tu adesso mi dirai ciò che nascondi... in privato - gli disse Grandine con uno sguardo che lo fece inghiottire a vuoto, anche se poté sospirare sollevato per l’ultima parte della frase, così si diressero nelle cucine, dove al momento non ci stava nessuno e neanche alcuno che potesse sentire.
- Allora?! Sputa il rospo!! - schietta e diretta, ora si spiegava da chi avesse preso Natsu, che incominciò a raccontarle tutto, di ciò che era successo nel giardino nel giorno del fidanzamento, del ballo più precisamente, di cosa fosse successo al loro primo appuntamento e di quel bacio.
Gli raccontò di come fosse venuto tutto spontaneo in compagnia di Lucy e di come la ragazza gli ricordava la ragazzina di quattro anni fa, anche se ormai pensava che era lei ma voleva averne la certezza in quella giornata.
Le disse infine del messaggio e nella madre vede tante cose che ad elencare sarebbe stato troppo persino per lui, infondo gli occhi della madre sembravano illuminati da una strana e inquietante luce.
- Figliolo, la tua fidanzata ti piace molto, vedo - la donna sembrava fin troppa entusiasta e il ragazzo inarcò un sopracciglio, non riusciva a capire l’entusiasmo della madre, cosa le stava frullando nella testa.
- Certo mamma, è molto simpatica - disse ingenuamente, Grandine si ritrovò a ricordassi che suo figlio era un tale ritardato che se non gli spieghi le cose direttamente, non le capirebbe nemmeno fra un millennio.
- Natsu io intendo dire che te ne sei innamorato - un sospiro di esasperazione, era davvero il suo bambino quel giovane uomo?! A volte faceva fatica a rispondersi anche, però la divertiva come quel ragazzo si mostrava infantile.
- Co... COOSAAAA?! - l’urlo di Natsu si fece ben sentire ma tutti evitarono di averci a che fare, visto che si trattava anche della rosetta, che lo guardava divertita assumere una colorazione di un rosso molto accesa.
Non volle più ascoltare le assurdità della madre, così il rosato se ne usci dalle cucine e tornò nelle sue stanze, vestendosi velocemente e correre fuori di casa, avrebbe aspettato la sera per incontrarla.

Una bionda si trovava davanti all’armadio per scegliere i vestiti per la serata, quando poi sentì il citofono suonare, non era possibile che fosse lui e infatti, guardando dalla finestra della sua camera, vide una figura piccola, dai capelli lunghi fino alle spalle e turchesi, con gli occhi a mandorla, all’ingresso del suo appartamento.
Corse fino alla porta di casa e l’aprì con velocità, vedendo la sua amica Levy, vestiva con un pantaloncini in jeans, una camicetta dello stesso materiale, ed entrambi blu chiaro, con sotto una maglietta gialla a mostrando l'ombelico scoperto e le scarpine azzurre.
Aveva il viso imbronciato e vedendola si ricordò subito che non l’aveva chiamata dal giorno in cui, aveva incontrato la famiglia del suo cosiddetto fidanzato.
- Ciao Levy-chan - salutò con voce tremante, si aspettava che da un momento all’altro venisse assalita dall’uragano di una turchina furiosa, che non avvenne.
- E’ bello sentirti Lu-chan - le rispose con altrettanto saluto, la bionda la fece accomodare e si diressero in stanza, avrebbero parlato molto, anche se l’amica non si era scatenata con la sua rabbia verso di lei.
- Ecco... scu... - provò ad iniziare a scusarsi ma venne subito fermata dalle domande della piccola ragazza, che all’improvviso le stava sorridendo e aveva uno sguardo che mostrava la sua sete di sapere.
- Lu-chan come è andata? Com’era il ragazzo? Era carino? Era gentile o forse era uno stronzo? Spero ti abbia trattato bene e con rispetto o altrimenti... - partita inizialmente con troppa curiosità e poi finita con i pugni stretti e arrabbiata, la ragazza vedendola si intenerì.
- Adesso calmati e ti racconto tutto, va bene? - Lucy le sorrise e appena vide Levy annuire incominciò a parlare, senza tralasciare alcun dettaglio e più si andava avanti col racconto e più la turchina metteva su un espressione felice, una volta concluso il resoconto la piccoletta emise un piccolo stridulo.
- Levy-chan, le mie orecchie le voglio ancora sane, grazie - risero insieme a quella battuta, poi si sedette vicino all’amica, che si trovava accomodata per bene nel suo letto, mentre lei era in piedi davanti all’armadio.
- Scusa Lu-chan ma sono felice per te - era euforica la turchina, che non smetteva di avere sulla faccia uno strano sorriso malizioso e alla bionda non piacque per niente.
- Perché?? - si maledì subito per aver dato voce alla sua curiosità quando vide le labbra della piccola ragazza ampliarsi di più.
- Ti piace, non è vero?! - non sembrava una domanda ma tant’è un affermazione quello dell’amica, non con lo sguardo che aveva.
- Non so di cosa parli - Lucy fece finta di non aver compreso, invece sapeva a cosa si riferiva ma non voleva ammetterlo a se stessa, forse per paura però non sapeva dirlo nemmeno lei.
- Ti sei innamorata di questo Natsu, sbaglio?! - Levi le si era avvicina e le mise una mano sulla spalla, come a volerle dare coraggio e allo stesso tempo tranquillizzarla e per la bionda quella piccoletta era la migliore amica che le fosse mai capitata.
- Levy-chan, io... si, mi sono innamorata di un ragazzo che conosco da soli pochissimi giorni - lo sapeva, quel ragazzo dai capelli rosa era lo stesso di allora, il ragazzino che le aveva rubato il primo bacio e a dirla tutta era stato il contatto con le sue labbra della scorsa serata.
- Su, non abbatterti Lu-chan, anche lui potrebbe contraccambiare, anzi ne sono sicura, nessuno resiste alla mia migliore amica - disse la turchina con convinzione ed entusiasmo, la bionda le sorrise, poteva per una volta illudersi ed essere almeno felice di stare vicino al ragazzo che le piaceva.
Le due ragazze incominciarono a scegliere il vestito per la bionda, perché quest’ultima prima dell’arrivo dell’amica aveva ricevuto un messaggio da Natsu, dove le dice di farti trovare pronta per le 20:30 e mancavano poche ore allo scoccare di quell’orario.

Il ragazzo arrivò puntuale davanti alla casa di Lucy, la ragazza uscì di casa dopo la prima citofonata, mostrandosi più bella e sexy di quanto Natsu avesse mai immaginato.
Indossava un corpetto nero scoprendole l’ombelico, con la raffigurazione di piccoli cuoricini gialli e vuoti all’interno, una mini gonna in jeans e stivaletti marroncini lunghi fino a sopra la caviglia.
I suoi capelli erano mossi e lasciati lunghi, con ciocche che le cadevano davanti, nel mentre ci giocava con una di esse per l’agitazione, in attesa della parola del compagno.
Il rosato, vestito con dei jeans neri attillati, una giacchetta del medesimo colore lasciata sbottonata a mostrare il fisico scolpito, la solita sciarpa di scaglie tenuta nel collo, un polsino nero con la raffigurazione delle zanne bianche sul braccio sinistro e scarpe a stivaletto di un marrone scuro.
Entrambi rimasero incantati nel vedersi e presero ad avere caldo sul volto se non anche altrove, per non parlare dei loro battiti, che frenetico si facevano sentire nel proprio petto, il tutto, osservato dalla piccola Levy, che aveva già capito come sarebbe finito il loro rapporto e sorrideva compiaciuto e felice per l’amica.
- Stai... sei davvero bella... questa sera - ci vole molto sforzo per farle questo complimento sincero e la bionda si sentì in un tremendo imbarazzo.
- Anche tu... mi piaci come sei.. vestito - sincera come non era mai stata, si ritrovò a farsi aprire la porta della vettura, con cui era venuto a prenderla, dal ragazzo che non spicciò nessuna parola, per il fatto che fosse troppo imbarazzato.
Una volta seduto al posto di guida, mise in moto e partirono con una destinazione che la ragazza non sapeva, voleva chiedergli dove la stesse portando ma non ci riuscì per via di come si sentiva agitata e felice allo stesso tempo.

Raggiunsero una discoteca, a quanto pare Natsu conosceva il proprietario visto come li fecero entrare gratuitamente, lasciando da parte questa curiosità, si diressero su una poltrona dove poterono stare soli e incominciarono a parlare del più e del meno, dopo aver ordinato, fino a quando lui non le chiese.
- Lucy hai mai avuto il ragazzo?? - le domandò incuriosito il rosato, tenendo il suo sguardo serio e tranquillo su il suo, dentro di se però sentiva una strana sensazione fastidiosa.
La ragazza a quella domanda sputò tutta l’acqua frizzante che stava bevendo in faccia al ragazzo, che si sentì raggelare per la risposta che attendeva e adesso si ritrovava ad avere una leggera paura di sentirla, oltre che il viso bagnato.
- Che dia... e tu invece?? - cercò di evitare di rispondere, porgendogli la stessa domanda, nel mentre Natsu si leccava le labbra con gusto, infondo non era male essere ‘spruzzati’ da una bella ragazza, soprattutto se questa era Lucy.
- Ho posto prima io la domanda quindi rispondi - il suo tono non emetteva repliche, la bionda non capiva per quale ragione gli interessasse molto, sembrava pure... geloso?! No no, questo era assurdo già a prescindere dal contesto, lui non poteva esserlo anche se lei ne sarebbe stata felice, così ne scacciò subito il pensiero.
Anche se faceva a fatica ad ammettere una simile cosa, si ritrovò a volerglielo farne presente, forse perché gli piaceva il rosato e sperava che lui la ricambiasse ma si diede della sciocca ragazzina, era impossibile e questo pensiero la fece rattristire.
- Mai una volta!! Su adesso prendimi in giro!! - esclamò arrabbiata, non con lui ma con se stessa, si era innamorata di un ragazzo che conosceva si e no da due giorni, oltre il sospetto dell’incontro avvenuto quattro anni prima.
- Ah meno male - il ragazzo fece un sospiro di sollievo, sembrava essersi tolto un peso di dosso, era tremendamente felice nel sapere che lei non fosse mai stata fidanzata e non avendo avuto il ragazzo faceva di lei una santa vergine.
Nessuno aveva osato toccare il suo corpo: ne le labbra, nel il suo seno prosperoso, ne il suo bel lato b e nemmeno la sua parte più intima, per non parlare della sua pelle delicata, nessuno aveva posato le mani con quelle intenzioni poco caste.
Certo che pensare a quelle cose, Natsu si sentì in vena di prendersi a insulti, stranamente, sempre per la ragazza ma in fin dei conti era ormai sicuro dei suoi sentimenti e del fatto che fosse lei quella ragazzina a cui aveva dato il suo primo bacio, cosa che lo fece arrossire ricordandosi quello datele la sera precedente.
- Eh?! - la giovane rimase interdetta se non confusa per quelle sue parole, forse aveva sentito male e si convinse di tale pensiero mentre, il ragazzo dalla capigliatura rosa capì cosa aveva appena detto e cercò di giustificarsi al meglio che poteva.
- Non è come pensi, cioè mi dispiace che tu non abbia mai avuto... si... beh, lo sai... oh, dannazione!! - Stava andando nel pallone, non riusciva a salvarsi dall’equivoco e il suo viso con le gote rosse non di certo lo aiutava.
Lucy scoppiò a ridere nel vedere Natsu così in difficoltà, era la prima volta e non le dispiace affatto, il rosato si sentì in imbarazzo, così tanto che si bloccò all’istante, senza muovere un muscolo, senza dire alcuna parola, con lo sguardo a guardare un punto indefinito del locale.
- Natsu sei uno sciocchino - la ragazza lo guardava sul viso, era davvero tenero quando era così imbarazzato, sembrava un bambino ma la cosa che la colpì di più fu il fatto che lo trovava carino e non se ne pentì affatto di pensarlo, però poi si ritrovò ad aggiungere con tenerezza un ringraziamento.
- Però, ti ringrazio - e gli sorrise mentre il volto del ragazzo si spostò per guardarla, incredulo a ciò che avevano sentito le sue orecchie ma infine ricambiò il suo sorriso.
- Di nulla Lu!! - e detto ciò, sentendo la musica, si sentì di chiederle una semplice cosa, almeno per lui era definibile così.
- Lu che ne diresti di scatenarci in pista? - le chiese con un entusiasmo ad illuminargli gli occhi, come avrebbe potuto rifiutare con invito così emozionante?
- Ci sto!! Andiamo!! - rispose con gli occhi che le brillavano, già, appunto, le era impossibile non accettare, infondo era una delle cose che aveva in comune con il ragazzo, ballare e scatenarsi!!
Si gettarono in pista ballando e ridendo, perché Natsu quando non seguiva un ballo e faceva a modo suo era piuttosto ridicolo ma infondo che importava, se si divertivano, tutto il resto non aveva alcuna importanza.
Stanchi e divertiti, tornarono a sedersi, prendendo qualcosa da bere, alcolico e Lucy accetto non volendo ammettere di non averne mai bevuto prima in vita sua, per questo dopo due bicchieri era già ubriaca ed il rosato la prese in braccio come se fosse una principessa, visto che da sola non riusciva a camminare.
Giunti alla macchina, la mise nel suo posto mentre lei dolcemente si era già addormentata tra le sue braccia, vederla con quel viso angelico Natsu si ritrovò a sorridere intenerito, poi mise moto e partirono verso l’appartamento di Lucy.

Arrivati lui cercò di svegliarla ma non ebbe successo, così tornò a prenderla tra le sue braccia e la condusse davanti alla porta di casa, visto che la ragazza non si svegliava, il rosato provò a cercarle le chiavi nella borsa ma prima la posò a terra.
Nel tentativo di trovarle, qualcosa attirò la sua attenzione, una piccola chiave d’orata con l’impugnatura circolare ed una scritta su di esso “16-07 Festa dell’Hanabi” il tutto con tanto di fiocco sulla punta dell’arco e sia quell’oggetto che quella data gli diedero conferma che Lucy non era altro che la ragazzina di quattro anni fa.
Sorrise così felicemente che avrebbe pure urlato e saltato dalla gioia ma evitò di creare problemi alla bionda coi vicini, così prese le chiavi di casa e una volta aperto, vi entrò con in braccio alla giovane, portandola nella sua camera.
La posò delicatamente sul letto e quando fece per andarsene, venne bloccato dalla piccola mano di Lucy, Natsu in un primo momento rimase sorpreso perché la vide sveglia ma soprattutto triste.
- Resta con me - furono le parole che uscirono dalle labbra della bionda, il rosato non seppe dire se fosse per via della sbornia però, decise di accogliere la sua richieste e rimanerle accanto, infondo avrebbe avuto modo di farle quelle domande tanto attese la mattina seguente, anche se la sua scelta di restare era per altro.
E’ così anche il loro secondo appuntamento finì e il terzo giorno del loro incontro ebbe fine, però nei migliori dei modi, così il 3 luglio si concluse e i due ragazzi dormirono insieme nello stesso letto, con nello sguardo un sorriso gioioso ad illuminargli la vita.


Angolo Autore

Ok, ho fatto un pò di ritardo però, eccolo qua e prima di tutto ci terrei a farvi notare una mia dimenticanza nel precedente capitolo, nell’angolino del secondo giorno ho dimenticato di dirvi che che i due ragazzi erano rispettivamente Ren e Hibiki :p
Torniamo al capitolo, di cui non ho nulla da dire solo, finalmente si sono resi conto con certezza del loro incontro avvenuto 4 anni prima ma anche dei loro sentimenti u///u
Beh, che mi dite del capitolo?? Vi è piaciuto?? Vi ha fatto schifo?? Attendo le vostre recensioni ragazzi, fatemi sapere cosa ne pensare per favore... adesso devo scappare, a domani o meglio, a più tardi col quarto giorno della Nalu Week, bye bee *^*

Fin_Light
  
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