Ruby spense il telefono, in
lacrime.
Erano passati anni da quando
lui non si era fatto più sentire e adesso che lei stava per compiere il passo
più importante della sua vita doveva farsi vivo?
Il giorno dopo si sarebbe
sposata, sapeva che Kevin non era la sua anima gemella, però le cose tra di loro
andavano bene ed era la persona più adatta con cui avrebbe potuto costruirsi una
famiglia. E poi in fondo si volevano sinceramente bene.
All'inizio aveva pensato che
non avrebbe mai potuto passare la sua vita con qualcuno di diverso da Travis, ma
poi le circostanze avevano reso evidente il fatto che doveva farsi una ragione
della fine della loro storia.
Si conoscevano fin da quando
erano piccoli, erano vicini di casa e soprattutto dopo che la madre di lui era
venuta a mancare la loro amicizia si era stretta.
Ai tempi del liceo però avevano
cominciato a litigare sempre più spesso per motivi che prima erano inesistenti,
finchè non fu evidente ad entrambi che non potevano più essere amici.
Si erano messi insieme dopo un
afoso giorno di luglio, lui le aveva dichiarato i suoi sentimenti al chiaro di
luna. Per un paio d'anni le cose erano andate benissimo finchè lui non era
dovuto partire per un tour con la sua band di allora, gli Aquabats.
Ruby non avrebbe mai creduto
che proprio quella partenza del batterista avrebbe segnato il capolinea della
loro relazione.
Infatti durante quel tour come
supporto ai Blink-182, il ragazzo entrò effettivamente a farne parte, cominciò a
girare per il mondo con i suoi nuovi amici, Mark e Tom e per più di sei mesi non
tornò a casa.
Ma anche dopo il suo ritorno
niente sembrò migliorare, era sempre più impegnato con le prove, la
registrazione del nuovo album, i concerti...tutto quello che riguardava la fama
insomma.
Prima che la situazione
degenerasse ulteriormente la ragazza aveva proposto a Travis di lasciarsi, di
comune accordo. Inizialmente lui aveva cercato di farle cambiare idea, di
convincerla che era solo lei a volere quella fine per loro due, ma poi davanti
alla determinazione di lei aveva ceduto.
Dal giorno della rottura non si
erano più visti, o meglio, non di persona, perchè Travis e i Blink erano
praticamente ovunque. Per quello era contenta, finalmente il ragazzo a cui
voleva tanto bene aveva ottenuto il successo che si meritava e a quanto pareva
era anche felice.
Un paio d'anni dopo che si
erano lasciati lui aveva sposato una certa Melissa, ma il matrimonio non era
durato molto. Qualche tempo dopo il batterista si era risposato con un'attrice,
Shanna Moaker e la coppia aveva avuto anche due figli. Stavano tutt'ora insieme
e nel programma che avevano girato sulla loro vita privata in famiglia (Ruby ne
aveva guardato qualche puntata, cosa che l'aveva aiutata a prendere la decisione
di rifarsi una propria esistenza) sembravano innamoratissimi.
E allora perchè lui l'aveva
chiamata quella sera? Come aveva fatto ad avere il suo numero?
Guardò l'orologio, erano ancora
le otto e mezza e non era tardi, così prese la giacca e uscì, forse una
passeggiata le avrebbe fatto bene.
Fuori le luci della città e le
insegne illuminavano quella sera di febbraio e per la strada non c'era molta
gente, per lo più coppiette che si recavano al cinema o al ristorante per una
cenetta romantica.
Quello non fece altro che
rattristare ancora di più Ruby, perchè sì, voleva bene a Kevin, ma tra di loro
non ci sarebbe mai stata tutta quella complicità, non come ce ne era stata un
tempo tra lei e Travis.
Vagò per un paio d'ore senza
meta, finchè non si ritrovò davanti ad un locale e per poco non inciampò quando
vide il manifesto attaccato al muro: diceva che i Blink-182 avrebbero suonato lì
quella sera. Resistette all'impulso di entrare di soppiatto senza il biglietto e
si allontanò il più in fretta possibile da quel luogo, in fondo sarebbe stato
come gettarsi la zappa sui piedi cercare di rivederlo. Cercare di incontrare il
ragazzo che a distanza di anni le faceva ancora battere il cuore così forte
sarebbe stata una follia.
Mentre camminava sul
marciapiede all'altro lato della scala vide la gente cominciare ad uscire dal
locale, evidentemente lo show era finito.
"Wow! Sono stati fantastici
come al solito!"
"Già, Mark è proprio un
figo!"
"Sì, anche Tom è stato
grande!"
"Hey, non dimenticatevi di
Travis..mamma mia....non so cosa gli farei!"
"Su, non sbavare, sei stata
fortunata a farci una foto insieme. Ti ha anche abbracciata. Un pò ti
invidio"
Ruby non ascoltò oltre quella
conversazione e riprese a camminare velocemente. Non conosceva molto bene quella
zona della città, così finì in un vicolo cieco. Non era ancora completamente
buio, però non amava particolarmente andare in giro da sola a quell'ora, così
tornò sulla strada principale.
Giunse di nuovo davanti al
locale, dove ormai non c'era più nessun fan vociante, ma solo un paio di tecnici
che evidentemente avevano curato le attrezzature per il concerto.
Avvistò poi a qualche metro di
distanza il tour bus dei Blink e le venne una stretta al cuore a pensare che
Travis si trovassè così vicino.
Stava riflettendo sulla
possibilità di andarci veramente a parlare e di fregarsene del fatto che fosse
sbagliato o meno, quando si sentì toccare su una spalla.
Si girò e si trovò Kevin a
qualche centimetro "Kev! Che ci fai qui?" urlò quasi, enormemente
sorpresa
"Potrei farti la stessa
domanda"
"Beh, semplicemente non
riuscivo a dormire e ho deciso di fare quattro passi"
"Emozionata per il matrimonio
eh, tesoro?" le sussurrò sfiorandole una guancia "Non sai quanto lo sono
io"
La ragazza si scostò
improvvisamente e sotto lo sguardo perplesso di lui si giustificò "Sai che porta
male vedere la sposa il giorno prima delle nozze. Allora...buona notte. Ci
vediamo domani"
Ruby si mise a correre prima
che Kevin potesse aggiungere altro. Inciampò e cadde lunga distesa per terra. Si
rialzò, totalmente confusa e spaesata, quando si sentì di nuovo toccare una
spalla "Kevin, ti ho detto di lasciarmi stare" gridò senza nemmeno
voltarsi
"Scusa, io non sono Kevin.
Volevo semplicemente aiutarti, ti ho vista in difficoltà"
Ruby non credeva alle sue
orecchie, quella era proprio la voce di Travis.
Si voltò lentamente, con la
paura che si trattasse solo di un sogno, ma quando vide gli occhi blu di lui
spalancarsi dalla meraviglia rimase immobile a fissarlo.
"Ruby, sei proprio tu! Non
avrei mai sperato di incontrarti. Ti ho chiamato prima, perchè non mi hai
risposto?"
Lei rimase ancora un pò in
silenzio, ma poi si riprese e rispose "Come hai fatto ad avere il mio
numero?"
"Ho chiesto in giro...mi sei
mancata tanto, sai" disse lui avvicinandosi di più
Lei indietreggiò "Perchè mi hai
cercata?"
"Te l'ho già detto, mi manchi.
Voglio tornare con te."
"Ti rendi conto di quello che
stai dicendo? Dopo tutti questi anni ti fai vivo e mi chiedi una cosa del
genere. Non è possibile, Travis. Scusami ma ora devo andare, domani mi devo
alzare presto."
"E cos'hai di tanto importante
da fare, per non potere dedicare un pò di tempo ad una tua vecchia
conoscenza?"
"Mi sposo!" urlò Ruby con le
lacrime agli occhi
"Cosa? Mi stai prendendo in
giro, non è così"
"Non sono mai stata più seria.
Cos'è pensi che non abbia il diritto di ricostruirmi una vita anche io? E poi tu
ora hai una famiglia, dei figli. Torna a casa da tua moglie, non farti più
vedere"
La ragazza fece per andarsene
ma lui l'afferrò per un braccio
"Lasciami andare!"
"No. Non lo farò, noi due
abbiamo molte cose da dirci."
"Non è vero! Io non ho niente
da dirti, quello che c'era tra di noi è finito anni fa."
"Se non hai niente da dirmi
almeno ascolta quello che voglio dirti io"
"E cosa? Ormai è passata
un'eternità. Tu hai la tua vita, io la mia. Niente può tornare come
prima!"
"Se io ti dicessi che non sto
più con Shanna, questo cambierebbe le cose?"
Ruby rimase interdetta per un
attimo, poi però riprese in tono freddo "No."
"Dammi almeno una motivazione
valida"
"Domani mi sposo con un ragazzo
a cui voglio un mondo di bene e che mi ama tantissimo a sua volta. Che ne dici
può andare?"
Il batterista rimase in
silenzio
"Vedo che non hai altro da
aggiungere. Addio, Travis"
Lei si allontanò, le lacrime
cominciarono a scorrerle dagli occhi prima che potesse fermarle, poi sentì di
nuovo la sua voce, estremamente malinconica e triste
"Le cose con il gruppo vanno
malissimo, stiamo pensando di prenderci un periodo di pausa. Ho bisogno di te,
ho bisogno di confidarmi con qualcuno"
Julie rinunciò a nascondere le
lacrime "Non puoi piombare all'improvviso e chiedermi certe cose! Non hai il
diritto di farmi soffrire così!"
"Nemmeno tu avevi il diritto di
lasciarmi! Hai avuto paura non appena sono sorte le prime difficoltà, non hai
neanche voluto provare a lottare per il nostro amore. Noi ci amavamo Ruby,
perchè hai voluto distruggere tutto così?"
L'altra mise le mani sulle
orecchie, intenzionata a non ascoltarlo "Finiscila di dire cavolate! Stai zitto.
Non sai quello che dici. E' stato giusto così, noi non potevamo stare insieme un
tempo e non possiamo stare insieme ora."
"Non vuoi capire che questa è
stata solo una tua scelta! Cazzo, hai deciso tu per entrambi!"
"Ho dovuto farlo, non potevo
lasciare le cose come stavano"
"Se non potevi lasciare le cose
come stavano perchè non hai provato a migliorarle?"
"E come? La tua vita stava
cambiando. Stavi diventando un musicista di fama mondiale ed io non ero altro
che una patetica ragazza che era innamorata di te. Presto sarei diventata una
delle tante e tu non avresti avuto più tempo per me."
"Ma ti ascolti quando parli?
Senti la marea di scemenze che dici? Una delle tante...ma ti è dato di volta il
cervello? Tu eri e sei ancora la sola per me! Sei la persona che amo di più e se
mi fossi reso conto subito del fatto che non posso vivere senza di te, non ti
avrei mai permesso di uscire dalla mia vita."
"Come posso crederti quando
sembravi così felice con Shanna? Ho visto il vostro programma....sembravate così
innamorati"
"Brava, hai detto bene!
Sembravate. Ma effettivamente non lo eravamo e le cose non sono
durate."
"E adesso cosa ne sarà dei
vostri figli?"
"Ne abbiamo già parlato.
Manterremo una relazione civile quanto basta per assicurare a loro tutto l'amore
che si meritano"
Ruby tacque un attimo, stava
per fare un'altra domanda ma poi si interruppe "Non capisco neanche perchè sto
qui a parlare con te. Puoi fare quello che vuoi con tua moglie"
"Ormai non è più mia moglie" la
corresse lui
"Quello che è...comunque puoi
fare quello che vuoi della tua vita. Beh...auguri con i tuoi figli, il gruppo e
tutto il resto"
Ruby si allontanò correndo,
intenzionata a non tornare più indietro e a non ascoltare nemmeno un'altra
parola del batterista.
Quella notte la ragazza si
addormentò verso la una, aveva troppi pensieri per la testa e il suo sonno fu
tormentato.
Nonostante tutto alla mattina
alle cinque era già sveglia.
Uscì ad aprire le finestre, un
paio d'ore dopo sarebbero già arrivate le sue amiche e la parrucchiera che
l'avrebbero aiutata a prepararsi per le nozze.
Rientrata in casa andò in
cucina e si preparò un caffè, ma prima ancora di berne un sorso la tazza le
scivolò dalle mani con un tonfo sordo e si ruppe in mille pezzi.
"Come diavolo hai fatto ad
entrare?!?" gridò arrabbiata e al contempo spaventata
Dall'altra parte della stanza
Travis la guardava con aria innocente "Hai lasciato la porta aperta" le sorrise,
quel sorriso che le faceva stringere il cuore ogni volta.
Ignorò quella sensazione e
continuò adirata "Anche se ho lasciato la porta aperta non hai nessun diritto di
entrare in casa di sconosciuti senza bussare!"
"Sconosciuti? Sai benissimo che
io sono la persona che ti conosce meglio di chiunque altro"
"Ora non più. Non hai la minima
idea di quello che ho fatto in tutti questi anni"
"Questo è successo perchè tu
non me ne hai dato l'opportunità"
"Ancora con sta storia? Quando
ti stancherai di ripeterla?" Ruby si sedette stancamente su una sedia e il
batterista la imitò
"Mai. Ora che ti ho ritrovata
non intendo arrendermi facilmente."
Lei nascose il viso fra le
mani, lui le accarezzò un braccio "Perchè non vuoi nemmeno provare a parlarne?
Ora non siamo più due ragazzini inesperti, possiamo benissimo trovare un modo di
stare insieme se lo vogliamo."
"Invece qui ti sbagli. Così
dimostri di non essere cresciuto Trav"
"Già che cominci ad usare il
diminutivo vuol dire che facciamo progressi..." le sorrise di nuovo e lei si
dovette trattenere per non ricambiare quel sorriso e rimanere seria
"Stammi a sentire, se noi due
fossimo ancora degli adolescenti potremmo permetterci di dimenticare tutti
questi anni e tornare insieme come se niente fosse. Ma ci sono in gioco le vite
di altre persone. Quelle dei tuoi figli per esempio, o quella di
Kevin"
"Kevin....comincio ad odiarlo
seriamente questo tipo"
"Non lo conosci nemmeno, è
fantastico. E sa come prendersi cura di me"
"Stai forse insinuando che io
non l'ho saputo fare fin da quando eravamo bambini? Ruby, non ricordi che noi
eravamo l'uno il complementare dell'altra? Quando tu piangevi perchè ti eri
sbucciata un ginocchio, io ero sempre lì a farti compagnia e quando più avanti
io avevo problemi a scuola in matematica tu mi davi ripetizioni"
L'altra non potè negare di
fronte a quelle ovvietà e accennando un piccolissimo sorriso convenne "Eravamo
una bella squadra, ma..."
"Ma, sempre ma! Non c'è nessun
ma. Noi siamo fatti per stare insieme, punto e basta. Anche tu lo sai benissimo,
è solo che hai la testa più dura del marmo e non lo vuoi ammettere"
Lui le si avvicinò
ulteriormente con la sedia e le prese il viso tra le mani. Guardandola fisso
negli occhi le sussurrò "Ti amo. Dimmi che è lo stesso anche per te e tutto
tornerà come prima, tutto andrà per il meglio"
Lei rimase in silenzio e dopo
un interminabile minuto, che sembrò un'eternità, parlò con voce spezzata
"Io...io non posso negare di volerti tutto per me. Non ho mai smesso di amarti,
mi sento un'egoista perchè anche dopo tutto quello che ho fatto, dopo aver
deciso di troncare il rapporto con te, in tutti questi anni non ho mai smesso di
aspettarti."
I loro volti si avvicinarono
ancora di più fino ad unirsi in un bacio lungo e desiderato da fin troppo tempo.
L'emozione che provocò in entrambi fu fortissima, in quel momento era come se la
stanza fosse scomparsa e non ci fosse nient'altro oltre a loro. Durante il bacio
Ruby gettò letteralmente le braccia al collo di Travis e anche lui non sembrava
intenzionato a lasciarla andare.
Sempre senza smettere di
baciarsi finirono in camera da letto, dove si spogliarono con una foga provocata
dalla grande eccitazione che avevano addosso e fecero l'amore come nessuno dei
due faceva da anni.
"Mi sei mancato tantissimo
Trav, scusami ancora" disse Ruby al ragazzo mentre si tenevano stretti sotto le
coperte
"Non importa. Adesso siamo di
nuovo insieme, no?"
"Sì."
Lui le sfiorò la fronte con le
labbra e la coccolò finchè non si addormentarono.
"Ruby! Hai lasciato tu la porta
aperta?" Caroline, la migliore amica di Ruby era entrata nell'appartamento, in
compagnia di altre due ragazze e della parrucchiera.
"Magari è in bagno e non
sente"
"Oppure è ancora a letto quella
pigrona, ne sarebbe capace! La conosco fin troppo bene..." ribattè Caroline in
tono scherzoso "Ruby!" chiamò ancora una volta
Nell'altra stanza Travis si
svegliò all'udire delle voci femminili provenire dalla sala, scosse
energicamente la ragazza che ronfava tranquillamente al suo fianco "Hey,
svegliati, credo sia arrivato qualcuno"
L'altra aprì piano piano gli
occhi, si coprì la bocca mentre sbadigliava e chiese con aria interdetta "Che
hai detto Trav? E' successo qualcosa?"
Sentirono bussare alla porta
della camera "Ruby! O apri o al tre entro. Ti devi sposare oggi e va bene che la
sposa ha tutto il diritto di farsi desiderare, ma non mi sembra il caso di
arrivare in ritardo di proposito."
Ruby si alzò di colpo dal
letto, si accorse di essere ancora nuda e con disappunto del ragazzo si rivestì
in fretta "Aspetta Carry, apro subito"
"Va bene dormigliona" fu la
risposta
Travis guardava l'altra con
aria interrogativa
"Che aspetti? Rivestiti! Non
vorrai mica che ti vedano così?"
"Hai detto qualcosa Ruby?"
domandò Caroline dall'altro lato della porta
"No, niente! Aspettatemi pure
in cucina, arrivo immediatamente!"
"Stamattina mi sembri un pò
strana....però va bene...vedi di non metterci troppo" si sentirono dei passi che
si allontanavano
Ruby si risedette sul letto,
mentre il batterista si infilava i pantaloni
"Allora, cosa hai intenzione di
fare?" le domandò
"Beh...per prima cosa ti
presento a loro..."
"E come? Gli dici che ero
l'idraulico che era venuto a controllare delle perdite nel tuo bagno ad un
orario impossibile della mattina, il giorno delle tue nozze?"
"Ma no! Diremo loro la verità,
sempre se anche tu sei d'accordo"
"Certo che io sono d'accordo. E
come pensi che la prenderà Kevin?"
"Sicuramente non bene, però lui
deve saperlo subito, deve conoscere il motivo per cui non ci sposiamo più.
Quindi farò in modo di andare da lui appena avrò parlato con le ragazze di
là"
Lui le prese una mano e disse
in tono serio "Ci sarò io vicino a te" poi aggiunse cercando di sdrammatizzare
"Dopotutto è un guaio che abbiamo combinato insieme!"
Uscirono dalla porta senza
lasciarsi le mani e quando arrivarono in sala e videro gli sguardi allibiti
delle ragazze sfoderarono i loro sorrisi migliori
Ruby cominciò "Ragazze,
buongiorno! Lui è Travis. Travis, loro sono Caroline, Katerine, Valerie e
Mary"
"Molto piacere!" rispose lui
salutando tutte con la mano
Le altre lo guardarono a bocca
aperta senza spiccicare una parola, al che Ruby rassegnata confessò "Beh, non
credo che ci sia niente da tenere segreto ormai. Travis era il ragazzo con cui
stavo un bel pò di tempo fa..."
"Cosa? Hai avuto una storia con
il batterista dei Blink e non ce l'hai mai detto?" strillò Mary
"Già! Perchè ci hai tenute
all'oscuro di tutto?" convenne Katerine e Valerie annuì d'accordo
Caroline si limitò a guardare
l'amica allibita
"Ecco, avevo deciso di
dimenticarlo, ormai non era più parte della mia vita....o almeno...questo era
quello che pensavo. Però mi sono resa conto che lo amo ancora" si voltò verso
Travis e gli sorrise "e non posso rinunciare a lui."
"E che ne sarà di Kev?" sbottò
Caroline infuriata, ecco il perchè del suo silenzio fino a quel momento "Come
pensi che la prenderà lui?"
"Questo non lo so. Infatti ora
vado subito a parlargli. Lo troverò a casa sua, vero?"
"Credo proprio di sì! Lui si
starà preparando per il matrimonio, non si starà divertendo con la prima che
passa per strada!"
"Caroline! Travis non è il
primo che passa per strada, ok? E poi ci ho pensato molto prima di fare un passo
che avrebbe mandato a monte le nozze"
"Ci hai pensato? Hai pensato
solo a quello che era meglio per te, o sbaglio?"
"No...ho pensato anche a Kevin,
con me non sarebbe mai stato felice"
"Cazzo, Ruby! Dovevi pensarci
prima di accettare la sua proposta di matrimonio...e questo bell'imbusto
qui...non ce l'ha una famiglia?"
Travis intervenne nel dialogo
"Non mi sembra il caso di aggredire così Ruby. Ne abbiamo parlato
abbondantemente prima di prendere una decisione, questo te l'ha già fatto sapere
anche lei. Ormai la nostra scelta è fatta ed andremo fino in fondo."
"Andrete fino in fondo eh?
Siete solo due egoisti, ecco quello che siete!"
Ruby si avvicinò alla ragazza
che ormai aveva dato in escandescenza e tentò di calmarla, ma l'altra non voleva
sentire ragioni, così la spinse lontano da sè e l'altra sarebbe inciampata se
Travis non l'avesse tenuta per un braccio.
A quella scena assistettero
Katerine, Valerie e Mary in silenzio, senza sapere che fare. Quando qualcuno che
non era stato presente fino a quel momento parlò
"Che sta succedendo qui?" Era
Kevin che osservava il terzetto con aria incuriosita e confusa allo stesso
tempo.
Prima che Caroline potesse
strillare qualcosa Ruby si avvicinò al suo "futuro sposo" e gli parlò con calma
"Ciao Kev, c'è una cosa che devo proprio dirti."
Gli occhi di lui si
specchiavano in quelli di lei che avevano un'espressione indecifrabile, o forse
lasciavano trasparire un pò di turbamento?
L'uomo la seguì nella stanza
attigua e le domandò immediatamente "Che succede? Cosa mi state tenendo
nascosto? So che non sarei dovuto venire, ma dopo ieri sera ero davvero
preoccupato per te."
L'altra si sentì in colpa di
dover dare una notizia così brutta a quel ragazzo che negli ultimi anni si era
preso cura di lei. Era stato l'appiglio che l'aveva salvata dallo sprofondare
nei ricordi del passato che altrimenti l'avrebbero assorbita come un'ombra
malvagia da cui non sarebbe più riuscita ad uscire. Però adesso si rendeva conto
che l'aveva solo usato, aveva fatto un grosso sbaglio e lui non doveva
risentirne un attimo di più.
"Senti, Kevin, gli ultimi tre
anni con te sono stati fantastici e abbiamo passato un sacco di momenti
bellissimi, ma...io non sarò mai felice sposandoti."
Lui parve interdetto per un
secondo, poi si riscosse e le chiese "Come, scusa?"
"Io mi trovo benissimo con te.
Tu sei una persona così premurosa, onesta. Saresti un marito fantastico. Ma non
per me. Io amo già un altro."
"Vuoi dire che in questi anni
mi hai tradito? E lasciami indovinare, mi tradivi con quello che c'è di là? Ecco
perchè mi sembra di averlo già visto, probabilmente vi avevo già beccato insieme
però poi ho rimosso tutto dalla mente."
"Non è così! Tu Travis non
l'hai mai visto di persona..."
"Travis? Si chiama così
allora?" la interruppe lui furioso
"Ascoltami! Lasciami finire,
per favore."
"Ci mancherebbe altro! Mi lasci
il giorno del matrimonio, è ovvio che voglio una spiegazione"
"Travis...lui lo conosci perchè
suona in un gruppo famoso, i blink-182"
"Ah..quei tre
svitati!"
"Questo lo pensi tu. Comunque
io e Travis ci conosciamo fin da piccoli e stavamo insieme prima che lui
diventasse famoso. Poi però io avevo deciso di dare un taglio alla nostra storia
perchè la sua vita stava prendendo una piega troppo diversa dalla
mia"
"E se avevate dato un taglio
alla vostra relazione perchè ora lui è di là?"
"Ci siamo rivisti ieri. Kevin,
credimi, ero convinta di poter stare senza lui, ma non ci riesco, gli voglio
ancora troppo bene. Cerca di capirmi."
"Invece non ce la faccio
proprio a capirti! Sei stata solo una bugiarda per tutto il tempo che ci siamo
conosciuti, mentre stavi con me non hai fatto altro che pensare a lui"
Kevin era indignatissimo e
guardava Ruby come una che avesse commesso un crimine imperdonabile e per il suo
punto di vista era proprio così.
"Kev, ti prego. Calmati...io ho
sempre cercato di darti tutto quello che potevo, quella parte di me che ancora
non era sprofondata in un'ombra senza fine. Questo lo devo anche a te. Ti voglio
un bene dell'anima, ma non posso darti quello di cui hai bisogno tu."
"E allora dimmi, che diavolo
dovrei fare ora?"
Ruby gli mise una mano su un
braccio e gli si avvicinò. Lui sembrò volersi ritrarre ma poi rimase
immobile.
"Sei una persona fantastica e
troverai qualcuno che ti merita veramente, ne sono sicura."
Gli diede un lieve bacio sulle
labbra. Lui le sorrise tristemente e la strinse a sè "Non sarà facile
dimenticarti"
Tra le braccia di lui la
ragazza si lasciò scappare delle lacrime "Io so che ce la puoi fare."
Poi Ruby si staccò da Kevin che
le rivolse un lieve cenno "Vado a dire che le nozze non si fanno più"
"Vengo con te" disse l'altra
con espressione determinata.
Lui annuì.
Diedero la notizia a tutti, che
ci rimasero malissimo. I parenti di Kevin, non tutti fortunatamente, odiarono
immensamente Ruby in quel momento. Lei però non se ne curava perchè al suo fianco
c'erano sia Kev che Travis, che aveva insistito tanto per accompagnarli, essendo
la causa dell'annullamento della cerimonia. Anche quest'ultimo ricevette mille
sguardi di disapprovazione e commenti sgradevoli.
Finito quel compito poco
piacevole il "non più futuro sposo" chiamò un attimo la sua "non più futura
sposa" in disparte.
"Ruby, ti dispiace se parto da
solo per il viaggio di nozze?"
Lei scosse la testa
energicamente "No. Fai pure, anzi, spero che stare un pò in vacanza ti
aiuti."
"Sì, lo spero anche io, ho
bisogno di stare solo a riflettere un pò. Per quello ci voglio
andare."
Lei gli sorrise e lo abbracciò
"Buon viaggio allora"
"Grazie. Buona fortuna a
te...con....lui..." il suo tono era un pò forzato, ma Ruby apprezzò lo stesso lo
sforzo.
Tornò da Travis che l'aspettava
appoggiato ad un albero.
"Tutto bene, quindi?" le chiese
il batterista scrutandola con aria preoccupata.
"Sì, Kevin parte per un pò. Non
l'ha presa malissimo in fondo..."
"Già. Meno male" ribattè lui
mettendole una mano intorno alle spalle e incamminandosi al suo fianco verso
casa di lei.
A tutti e due tornarono in
mente i momenti in cui, anni prima passeggiavano per le vie della loro città
natale nella stessa posizione.
Entrambi scoppiarono a ridere e
i loro cuori si fecero più leggeri. Dopotutto erano insieme ora ed era questo
ciò che contava.
fine