La vita

di alida
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Ho scavato a fondo nella roccia, ma per raggiungere un obiettivo ho dovuto scavare dentro me.

Chi avrebbe detto che solo tra uomini, orchi, hobbit, elfi e mezzelfi, avrei potuto conoscere quel nano che era nascosto in me.

Mi costa dirlo, e ingoiare un po’ amaro, ma devo ribadire che ho trovato la mia vita grazie a un elfo.

Va bene, l’ho detto, ma lo negherò se dovesse chiedermelo un altro nano!

Potrei dire che fu Dama Galadriel, oppure Legolas … ahah!

Dirò solo che ascoltai la vita cantare in Sindarin, e arrivato a Valinor smisi di scavare e capii.

 

 

 

Questo è Gimli, il piccolo grande Gimli.

E’ un personaggio davvero simpatico e bellissimo nella sua spontaneità.

Vorrei spiegare cosa intendo con quel  “capii”. Quando Gimli arriva a Valinor capisce che non serve più scavare perché se è arrivato lì vuol dire che ha già scavato abbastanza dentro sé e si è spogliato di tutte quelle ricchezze che offrono conforto materiale, e ha tenuto (paradossalmente perché le ha offerte) tutti i valori importanti della vita come l’amicizia, la fedeltà ecc… che lo rendono grande agli occhi degli elfi.





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