Ed eccoci agli ultimi capitoli!!!
Bene bene…ringraziamo…
Titty90: Fidati, i
prossimi che sono gli ultimi 3 saranno quasi esclusivamente Ryelsi!!!!!! Mentre Troy e Gabriella…chissà…
armony_93: Hehe, felice che il
bacio ti sia piaciuto!!!
Sinfony: Quanti complimenti in una sola recensione! No,no, ho i miei tempi, insopportabilmente lunghi, ma aggiorno
eccome! Hihi, ho adorato scrivere di Chad nello scorso capitolo!!!!
Tay_: Io amo il mio piccolo Ryan-coscienza!
Quasi come quello grande! Oh, ci staranno in tenda, fidati…eccome se ci
staranno!
12 - In which
professor Brighton hits the
point
"Ciao, Gabbi." Salutò Kelsi,
sedendosi accanto all'amica, che le rispose con un vago gesto della mano, senza
spostare lo sguardo da Troy che, seduto accanto a Jason, fissava il falò come se fosse stata la cosa
più importante della sua vita. "Ancora non avete fatto pace,
eh?"
"Già e non ho intenzione di fare io il primo
passo." Dichiarò la mora, risoluta,
spostando gli occhi su Chad e Ryan,
che chiacchieravano animatamente, avvicinandosi al resto del gruppo. "Hai
visto quei due, piuttosto? Una vita ad odiarsi e ora sono amici per la pelle."
"Le cose cambiano, Gabriella."
"Forse allora è cambiato anche quello che
c'era tra Troy e me, forse
non dobbiamo più stare insieme."
Kelsi si strinse nelle spalle.
"Può darsi. O, magari, avete solo bisogno di
un po' di tempo per chiarire le cose."
"Tutto ciò che deve fare è crescere, e
io sarò tutta sua."
"Beh, Chad ce la
fatta." Ribatté la pianista, indicando il
ricciolo che, in quel momento, si stava sedendo accanto a Taylor, passandole un braccio intorno alle spalle. "E sono sicura che Troy non
è da meno."
"Ciao belle fanciulle."
Salutò Ryan, troncando sul nascere la risposta
di Gabriella che, comunque, non ne sembrò
affatto infastidita. "Questo tronco è libero?"
"Come no!" Esclamò la mora con il suo
miglior sorriso: non doveva pensare a Troy e
qualsiasi distrazione era buona.
"Questo me lo ha dato Troy
per te." Annunciò Ryan, porgendole un
foglietto ripiegato in quattro.
Ecco, appunto.
Gabriella lo prese, lo accartocciò e lo
gettò nel falò con gesto teatrale, guadagnandosi uno sguardo
più che supplichevole dal suo ragazzo.
"Problemi in paradiso?" Domandò Ryan sottovoce, accostandosi un poco a Kelsi,
che annuì.
"Pare che Troy sia un
bambino."
"Ehi, non è forse quello che ho sempre
detto?"
"No, tu hai detto che
è figo da paura."
"Cosa confabulate voi
due?" Chiese Gabriella, almeno apparentemente allegra.
"Stiamo mettendo a punto un
piano per conquistare il mondo." Replicò tranquillamente il biondo,
sfregandosi le mani con un accenno di risata satanica.
Le due ragazze ridacchiarono, mentre la Brighton e il coach Bolton prendevano posto
sull'ultimo tronco rimasto libero e la professoressa cercava, con scarso
successo, di attirare l'attenzione dei ragazzi.
"LA PROF STA PARLANDO!" Gridò Jack Bolton dopo qualche minuto di inutili
tentativi da parte della donna.
Il silenzio calò, pesante ed inesorabile come la
lama di una ghigliottina.
"Grazie, Jack."
"Dovere." Rispose Bolton,
sedendosi soddisfatto.
"Molto bene, cominciamo. Come tutti ben sapete, questa è l'ultima sera del nostro campeggio e
io volevo cogliere quest'occasione per parlarvi a
cuore aperto di ciò che questa gita ha significato per me. Il prossimo
anno tutti ve ne andrete, chi al college e chi a lavorare e non avrete
più modo di capire cosa voglia dire fare veramente parte di una classe.
Avrete amici, vi auguro, vi innamorerete, forse, vi
creerete una famiglia, ma non sarete mai più individui di un gruppo come
quello che siete riusciti a creare in questi anni passati insieme."
"Sai cosa, mi mancherà la vecchia pazza."
Mormorò Kelsi all'orecchio di Ryan, che annuì piano, per poi tornare a rivolgere
la propria attenzione alla professoressa.
Non passò un minuto, però, che la ragazza
sentì scivolare la mano più grande di lui sulla propria.
Sorridendo, Kelsi ricambiò quell'attenzione
in modo altrettanto discreto, intrecciando le dita con quelle di Ryan.
"Siete una bella classe, lo siete sempre stati." Continuò la Brighton.
"Ma io volevo qualcosa di più per voi ed è per questo che vi
ho portati qui, in un luogo dove avreste dovuto
cavarvela da soli ed è sempre per questo che ho scelto io il compagno di
tenda di ognuno. Vedete, è giusto che voi abbiate il vostro gruppo di
migliori amici, ma spesso e volentieri è proprio a causa delle strette
vedute di alcuni gruppi che non si stringono nuovi
rapporti. Accanto a noi vivono migliaia di persone che noi nemmeno ci sforziamo
di conoscere, rinchiusi come siamo nel guscio delle nostre abitudini.
L'obbiettivo di questa gita era farvi uscire dalla vostra campana e provare a
stringere amicizia con almeno una nuova persona. Beh, devo ammettere che ci sono riuscita, non è vero, Taylor?"
Domandò, accennando al braccio di Chad, che,
abbandonato sulle spalle della sua ragazza, giocherellava pigramente con i suoi
riccioli.
Taylor sorrise prima alla
professoressa e poi a Sharpay, che le fece
l'occhiolino.
"E la signorina McKessie non è l'unico esempio che mi viene in
mente. Almeno un altro è lampante. Due di voi, infatti, sono arrivati qui convinti di odiarsi, ma, a quanto pare, questa gita ha
fatto cambiare loro radicalmente idea e, anche se non è evidente come
nel caso di Taylor e Chad,
credo che anche questi due altri ragazzi abbiano molto da donare l'uno
all'altra." Concluse la Brighton,
lanciando uno sguardo d'intesa a Kelsi e Ryan, che risposero sorridendo timidamente.
Sharpay, incuriosita dal
discorso della professoressa, seguì il suo sguardo, scoprendo con non
poca sorpresa che questo era andato a posarsi proprio sul suo gemello e sulla
ragazza che sedeva accanto a lui, più vicina di quanto avrebbe dovuto
essere. Aguzzando la vista, la bionda scorse, seminascoste dal pesante ed
ingombrante maglione di Kelsi, le loro mani
intrecciate in modo piuttosto inequivocabile.
Era così, dunque!
La cara piccola Beethowen era
finalmente capitolata davanti alle avances di Ryan ma
era troppo codarda per rendere pubblico il loro rapporto... Sharpay
sentì la rabbia montare lentamente dentro il proprio corpo: nessuno
poteva vergognarsi di suo fratello, nessuno e, a maggior ragione, non una
persona che si considerava innamorata di lui.
Mentre il discorso della Brighton raggiungeva la propria conclusione, un piano
iniziò a prendere forma nella mente della ragazza e, per l'ora in cui
tutti si ritirarono nelle rispettive tende, Sharpay
era ben certa che, di lì a poche ore, la signorina Kelsi
Nielsen ci avrebbe pensato due volte prima di fare
qualcosa che infastidisse la Regina di Ghiaccio.
Continua....
Nota by Tempe:
scusate il capitolo breve, ma serviva solo a legare
quelli venuti prima a quelli che verranno.
Ora ho un piccolo avviso da dare. I capitolo 13 e 14 sono
quelli che renderebbero rosso il rating della storia, per cui
ho deciso di pubblicarli separatamente a gennaio, quando compirò 18
anni. Lascio, quindi, il rating arancione e, quindi,
il prossimo capitolo, che sarà l'ultimo, conterrà anche i
riassunti del 13 e del 14. Mi scuso per l'inconveniente, ma in questo modo
tutti potranno conoscere il finale della storia senza che io debba, per questo,
mutilarla. Spero, comunque, che chi potrà
leggerà anche gli altri due, perché sono la mia prima vera storia
tendente al rosso e li trovo anche estremamente dolci. Scusate di nuovo, Temperance.