Adoro il giovedì. Il mio unico giorno libero. Sì, perchè da quando papà e
mamma hanno deciso di aprire una loro attività ho sempre lavorato nel loro
locale. Fin dall'estate dei miei diciotto anni passo sei giorni su sette nel bar
che un giorno diventerà mio. Non mi è mai piaciuto tanto studiare ed essendo
l'unica figlia ai mei è andata bene l'idea che succederli nella gestione della
loro attività non mi dispiacesse affatto.
Come al solito intorno a quest'orario vado a farmi una bella passeggiata per
il centro della città, dove c'è un parco adorabile con tanto di laghetto e
paperelle. Amo passare parte del mio pomeriggio qui a leggere.
Mi siedo il più isolata possibile dai giochi e dai gridolini allegri dei
bambini. Non che non mi piacciano i bambini, solo che nei momenti di lettura
adoro estraniarmi completamente da ciò che mi circonda.
Per la decima volta sto rileggendo "Orgoglio e pregiudizio" e sono al mio
punto preferito, quello della dichiarazione d'amore.
Sento una bambina strillare "Lasciamo stare! Non ci voglio venire con te!
Aiuto!"
Alzo immediatamente gli occhi dal romanzo per vedere che sta succedendo:
queste cose mi mettono sempre una certa agitazione.
Noto subito la piccola che si trova in pericolo, si tratta di una bambina
carinissima sui quattro anni, con dei capelli lunghi e castani. Cerca di
scappare alla presa di quello che da lontano mi pare un vero e proprio
delinquente.
Un tipo basso, ma con due spalle larghe, coperte da tatuaggi che sono messi
in mostra dalla canottiera nera che porta.
Continua a tirare la piccola per il braccio, lei si oppone e piange
disperata.
Mollo il mio libro sulla panchina e corro in direzione dei due, gente del
genere non meriterebbe di poter andare in giro a ruota libera. Prendersela con
una bambina indifesa! Adesso gli faccio vedere io a quel cafone come si trattano
quelli del suo stampo.
Più mi avvicino e più il mio giudizio su quell'uomo peggiora. Indossa una
quantità di metallo esagerata per i miei gusti, tra piercing e borchie varie. Ho
da sempre avuto forti pregiudizi sulla gente del genere, tutti rozzi e
maleducati!
Arrivo a due passi dalla bambina e dal delinquente e urlo contro quest'ultimo
"Hey, tu! Lascia stare la piccola! O preferisci che chiami la polizia?"
Quello pare non sentirmi e solleva di peso la bambina. Noro che ha anche i
capelli lunghi, il mio disgusto verso di lui aumenta ancora di più.
Scatto in avanti e mi paro dritta di fronte a lui "Allora, hai sentito? Vuoi
lasciare stare questa bimba?"
Lui mi fissa con gli occhi castani e si prepara a rispondere. Ha pure un
piercing al labbro, di male in peggio insomma!
***