Bullets and Prejudices

di m4ryb4m
(/viewuser.php?uid=17955)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Adoro il giovedì. Il mio unico giorno libero. Sì, perchè da quando papà e mamma hanno deciso di aprire una loro attività ho sempre lavorato nel loro locale. Fin dall'estate dei miei diciotto anni passo sei giorni su sette nel bar che un giorno diventerà mio. Non mi è mai piaciuto tanto studiare ed essendo l'unica figlia ai mei è andata bene l'idea che succederli nella gestione della loro attività non mi dispiacesse affatto.

Come al solito intorno a quest'orario vado a farmi una bella passeggiata per il centro della città, dove c'è un parco adorabile con tanto di laghetto e paperelle. Amo passare parte del mio pomeriggio qui a leggere.

Mi siedo il più isolata possibile dai giochi e dai gridolini allegri dei bambini. Non che non mi piacciano i bambini, solo che nei momenti di lettura adoro estraniarmi completamente da ciò che mi circonda.

Per la decima volta sto rileggendo "Orgoglio e pregiudizio" e sono al mio punto preferito, quello della dichiarazione d'amore.

Sento una bambina strillare "Lasciamo stare! Non ci voglio venire con te! Aiuto!"

Alzo immediatamente gli occhi dal romanzo per vedere che sta succedendo: queste cose mi mettono sempre una certa agitazione.

Noto subito la piccola che si trova in pericolo, si tratta di una bambina carinissima sui quattro anni, con dei capelli lunghi e castani. Cerca di scappare alla presa di quello che da lontano mi pare un vero e proprio delinquente.

Un tipo basso, ma con due spalle larghe, coperte da tatuaggi che sono messi in mostra dalla canottiera nera che porta.

Continua a tirare la piccola per il braccio, lei si oppone e piange disperata.

Mollo il mio libro sulla panchina e corro in direzione dei due, gente del genere non meriterebbe di poter andare in giro a ruota libera. Prendersela con una bambina indifesa! Adesso gli faccio vedere io a quel cafone come si trattano quelli del suo stampo.

Più mi avvicino e più il mio giudizio su quell'uomo peggiora. Indossa una quantità di metallo esagerata per i miei gusti, tra piercing e borchie varie. Ho da sempre avuto forti pregiudizi sulla gente del genere, tutti rozzi e maleducati!

Arrivo a due passi dalla bambina e dal delinquente e urlo contro quest'ultimo "Hey, tu! Lascia stare la piccola! O preferisci che chiami la polizia?"

Quello pare non sentirmi e solleva di peso la bambina. Noro che ha anche i capelli lunghi, il mio disgusto verso di lui aumenta ancora di più.

Scatto in avanti e mi paro dritta di fronte a lui "Allora, hai sentito? Vuoi lasciare stare questa bimba?"

Lui mi fissa con gli occhi castani e si prepara a rispondere. Ha pure un piercing al labbro, di male in peggio insomma!

***





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=273207