Cassaforte

di KeyLimner
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Va’ pure a chiuderti nella tua cassaforte.
Fuori c’è una musica che suona più forte.
Chiuditi bene perché è un suono che ti fotte.
Magari all’alba ti ritrovi con le casse rotte…
 
Chiudi bene quella porta, e dai quattro mandate.
I lupi delle tre sono ancora là fuori a cercare.
La tua quiete è solamente un trucco artificiale.
Vediamo se ti tocco quanto riuscirai a dormire…
 
Se faccio un altro colpo di potere,
le tue difese subito andranno a farsi benedire.
E allora me lo spieghi ‘sto penare a cosa giova?
Questa stupida morale lascia il tempo che trova.
 
Le ore sono un vortice che implode.
Se non le afferri ti divorano.
Dimmi un po’: ti rode?
Io sto ancora qua, se vuoi puoi farmi un fischio.
Però mi sa che anche stavolta non correrai il rischio…
 
Va’ pure a chiuderti nella tua cassaforte,
mentre fuori c’è una musica che suona più forte.
Chiuditi bene perché è un suono che ti fotte…
e magari all’alba ti ritrovi con le casse rotte…
 
Non ti scaldare. Ritiro solo quello che ho pagato.
Mi hai perso o mi hai trovato… Cosa importa?
L’importante è aver cercato.
Se compri devi vendere, o poi ti ritrovi in rosso,
immerso in mezzo ai debiti… e la merda fino al collo.
 
Sulla cresta dell’onda, l’esaltazione che ti stringe
è un attimo che fugge… poi l’onda si rifrange.
Respira finché puoi, ché anche quest’aria finirà,
bruciata dai veleni che corrodono questa città.
 
Stringi i denti.
Ma soltanto quelli,
che se chiudi anche i battenti
ti ritrovi sola,
manco fossi armata fino ai denti.
Scricchiolano già queste giunture,
sotto il peso di culture
che non reggono il confronto col reale.
 
Accendi il condizionatore.
Le fiamme dei ricordi non svaniscono, come il dolore…
Il sole scioglie il ghiaccio, ma non fonde un cuore infranto.
Per ripararlo, ci vorrà un fuoco ben più caldo…
 
Va’ pure a chiuderti nella tua cassaforte.
Intanto fuori c’è una musica che suona più forte.
E sta’ in campana perché è un suono che ti fotte.
Magari all’alba ti ritrovi con le casse rotte…




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