Pagine di uno spirito distrutto

di Watashiwa
(/viewuser.php?uid=129158)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ho gridato "Hallelujah!"

Ho gridato "Hallelujah!"
senza badare alla confusione intorno a me,
mantenendo e
proteggendo ciò che è rimasto di più puro
nella lancinante solitudine che s'ingigantisce
nello spazio, 
nel tempo sfuggente,
nel luogo presente
Speranza,
sii il mio cibo,
il mio specchio,
tutto ciò che mi può servire
per trovare il mio più grande sogno
ed aver sempre bisogno
di cantare il mio credo,
l'Hallelujah delle rovine esili,
del lottatore servizievole,
il quale si risveglierà con il sole.
Trovando il giusto contatto tra terra e cielo
per non farmi abbattere dal telo
delle vergogne e delle disgrazie altrui,
donerò il mio "Hallelujah!" ai perdenti,
agli esenti,
a chiunque non possa fare altrimenti
se non lottare per la propria persona
e per i propri cambiamenti.

 
Watashiwa
[4 agosto 2014]

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2758911