new year eve
Non e' che io sia mai stata una grande
organizzatrice
ne' tantomeno frequentatrice di feste di capodanno: al liceo non ho mai
avuto molti amici e quelle poche persone con cui parlavo non erano
gente a cui piacesse molto uscire senza contare che abitavamo piuttosto
distanti quindi era difficile anche organizzare qualcosa, per fortuna
negli anni seguenti avevo conosciuto altre persone quindi tutto si
risolveva con feste in casa oppure si andava in qualche locale.
In quell'occasione non dovemmo fare praticamente niente visto che ci
penso' Georgia ad invitarci per telefono subito la sera del giorno in
cui avevamo accompagnato i nostri genitori all'aereoporto: "venite da
noi la sera del 31? Coi bambini non possiamo muoverci troppo lo sapete,
ma almeno festeggiamo: ci sara' anche Matt" disse, ed io
accettai
pensando "Allora: 2 whovians, due Dottori e una Timelady figlia nonche'
moglie di uno dei due e sangue del sangue di un altro...se per te non
e' un problema farti saltare in aria la casa Jo..."
Ci premurammo di portare almeno lo spumante, avevamo deciso di trovarci
per le 20 e Matt era arrivato quel pomeriggio e avrebbe dormito li' da
loro.
Dopo cena per ingannare il tempo giocammo un po' con la Wii di Tyler e
quando arrivo' mezzanotte brindammo.
"Usciamo a lanciare le miccette?" chiese il ragazzino
mostrandocene una grossa scatola e dopo aver indossato il giubbotto
uscimmo tutti: due giorni prima era nevicato ed era rimasta ancora
della neve nonche' tanto ghiaccio nonostante avessimo sia noi che i
nostri vicini, sparso del sale a terra, mentre Tyler lanciava
le
sue miccette stando attento a non buttarle sulla strada ma sul loro
vialetto laterale, Matt dopo aver finito il suo terzo bicchiere di
spumante (erano passati circa venti minuti da mezzanotte, non che noi
fossimo da meno s'intende) salto' su a dire "sapete no, che prima che
scegliessero Peter si ventilava l'idea che il prossimo Dottore potesse
essere una donna" noi annuimmo "beh in effetti
poteva
essere una buona idea...insomma, sempre uomini, in fondo su Gallifrey
c'erano anche le Signore del Tempo" continuo', "Matt, sicuro
di
non aver esagerato con lo spumante?" chiese Sofia e in effetti il
nostro amico cominciava ad avere le pupille un po' troppo dilatate
anche alla luce dei lampioni, non che noi fossimo delle alcolizzate:
in Italia a parte qualche sporadico aperitivo al massimo
bevavamo
del vino a pasto, li' ci limitavamo a qualche birra ma Matt sembrava
veramente piu' disabituato di noi.
"E comunque oltre alla mia Jenny ci sono state anche le due Romana
nella classica, no?" Intervenne Georgia, tra l'altro poche
settimane prima erano ricominciate le repliche proprio della serie
classica in tv e noi non ce n'eravamo perse una tanto che Matt ci aveva
ribattezzato "The faithful girls" "si
beh...e' vero" convenne lui
"questo era l'ultimo eh?" disse David facendo un
passo in
avanti per togliergli di mano il bicchiere di plastica ormai vuoto,
peccato che scivolo' in avanti finendo addosso a Matt a peso morto
facendoci scoppiare tutte a ridere.
"Ti ho fatto male?" chiese preoccupato "no ma se ti alzi e'
meglio" biascico' l'altro, "ok, stai fermo che mi tiro su"
disse David puntellandosi sulle mani, peccato che scivolo' di nuovo,
stavolta dando una testata al povero Matt , a quel punto decidemmo
d'intervenire e aiutarli noi.
"Volete lanciarle voi queste?" ci chiese Tyler indicandoci le ultime
cinque miccette rimaste e a turno le gettammo accese nel vialetto.
"L'ultima la tiro io" si offri' David e cosi fece...peccato che al
posto di finire nel vialetto sgombro fini' a pochi centimetri da una
delle poche macchine parcheggiate lungo il marciapiede facendo partire
l'allarme.
"Ok e' meglio rientrare" suggerii riaprendo la porta che era rimasta
socchiusa.
Poco dopo chiedemmo a Georgia se potevamo toglierci le scarpe: non
eravamo piu' abituate a portare i tacchi alti (8 cm per me, 10 per
Sofia) non che in Italia li avessimo tutti i giorni ma li' era pure
peggio visto che avevamo ancora meno occasioni per metterceli
"ma certo, mettetevi pure comode" sorrise lei, dopo esserceli
tolti andammo anche in bagno a struccarci: il gelo a cui eravamo state
esposte fino a quel momento non aiutava certo il make up.
Tyler verso le due ando' a letto ma noi rimanemmo ancora un po' a
chiaccherare finche' sentendomi leggermente girare la testa chiesi se
potevo stendermi un attimo sul divano-letto gia' pronto per Matt
"non e' che ti senti male vero?" chiese David preoccupato
"no no, e' l'alcool che mi fa questo effetto, tranquillo"
"se voi volete andare non preoccupatevi, ci penso io ad
aprire la porta" disse Matt mettendosi accanto a me "ok,
buonanotte allora" dissero i padroni di casa andando in camera loro.
La mattina seguente mi svegliai con una strana sensazione e non aprii
subito gli occhi "strano, non mi sembrava facesse cosi freddo...forse
mi sono scoperta girandomi" pensai visto che sentivo freddo solo sul
lato destro del mio corpo e non a sinistra, il mistero si risolse
quando dopo aver aperto gli occhi mi accorsi che non solo non ci
eravamo mossi da casa di David e Georgia ma che ci eravamo pure
addormentate, io a destra e Sofia a sinistra, addosso a Matt.
Mi alzai piano per non svegliarli, vergognandomi come una ladra e
guardando l'orologio mi accorsi che erano le 11.20 feci per spostarmi e
svegliare Sofia quando sentii una voce assonnata darmi il buongiorno
dalle scale.
"David...oddio scusa..." cominciai mortificata "e di cosa?
Mica potevamo sbattervi fuori anche se abitate a due metri..eravate
proprio stanche" disse Georgia facendo capolino da dietro suo marito
"magari la prossima volta portatevi il cambio, cosi se non
altro starete piu' comode" aggiunse lui mentre si svegliavano anche
Sofia e Matt (e anche li scuse su scuse per esserci addormentate
addosso a lui).
"D'altronde non credo che queste se le siano scolate i bambini
nottetempo" rise Georgia indicandoci quattro bottiglie di
spumante vuote.
Ci credo che quei due continuavano a chiederci se stavamo bene, ci
eravamo scolati quattro bottiglie di spumante in cinque! A parte che
anche noi avremmo dovuto far lo stesso con loro, eppure nessuno di noi
aveva postumi post-sbronza (non che ne avessimo mai sofferto sia io che
Sofia).
Al solito fini' che ci sedemmo tutti a tavola ridendo per quella
situazione assurda "certe cose capitano solo a noi. O con noi"
pensai
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