cap21
[...] -Vai-
gli sussurrò.
E Ramoso incominciò a correre.
James continuava a correre, incurante del peso che Lily
esercitava sul suo corpo.
Correva veloce, spensierato.
Lily sentiva l'aria sferzarle il viso e muoverle i capelli, come se
fosse stata a cavallo di una scopa.
E le piaceva.
Per la prima volta, potè dire di capire cosa
provava James quando volava.
Libertà.
Vita.
Senza preoccupazioni, senza dolore. Solo, l'aria che ti accarezzava la
pelle.
Una volta, da piccola, era andata a equitazione per accompagnare
Petunia. L'istruttore l'aveva trovata simpatica, e le aveva proposto di
fare una prova su un cavallo nero come la pece.
Dopo due minuti che era salita, era voluta scendere. Aveva avuto troppa
paura di cadere.
Ma lei sapeva che James non l'avrebbe mai fatta cadere.
Improvvisamente, James rallentò il passo, fino a fermarsi
del tutto.
Lily scese dal dorso dell'animale e attese qualche secondo per
riprendere l'utilizzo completo delle gambe.
E lo spettacolo che si parò davanti alla grifoncina era da
mozzare il fiato.
Per pochi metri si estendeva un prato, luccicante sotto il sole, che
terminava con una sorta di fiume dall'acqua limpida e trasparente.
-Dove siamo?- Mormorò, incantata.
Sentì accanto a se Ramoso ritrasformarsi.
Poi scrollò le spalle.
-Non lo so, con precisione. Ci siamo capitati per caso io e Sirius, una
volta che Hagrid ci aveva chiesto un favore. Ma credo che questo posto
non sia nei confini di Hogwarts.-
Lily lo guardò, stupefatta.
-Siamo...fuori da Hogwarts?-
Il ragazzo annuì, poi indicò il fiume.
-Vedi il fiume? Io e Felpato una volta l'abbiamo percorso in quella
direzione,- e indicò alla sua destra con un cenno del capo.
-e ci
siamo ritrovati dall'altra parte di Hogsmeade.-
-Dall'altra parte?Cioè...-
-Dalla parte opposta rispetto ad Hogwarts, si.-
La rossina era incredula.
Avrebbe dovuto dire qualcosa, come minimo. Qualcosa tipo che era contro
le regole.
Qualcosa tipo che lui, che era un Caposcuola, non avrebbe dovuto fare
una cosa del genere.
Ma era decisamente troppo incantata dal paesaggio.
In lontananza, sentiva uno scrosciare d'acqua ben più forte
di quello del fiume.
Si voltò verso James.
-Cos'è questo rumore...?-
Il Malandrino sorrise.
-Vieni.- Fece, prendendola per mano.
La condusse dalla parte opposta da dove, come aveva capito Lily, si
trovava Hogsmeade, portandola in una radura poco più
distante,
separata dalla prima solo da alcuni alberi.
Lì, la grifoncina vide una grande cascata, che si gettava a
capofitto nel fiume, creando il rombo che aveva sentito poco prima.
Lily era sempre più incredula.
-James, siamo in Inghilterra. Cosa ci fa qui una cascata?-
domandò, piuttosto stupidamente.
James rise.
-Lily, non siamo così messi male, in quanto cascate, su. E
poi,
- Sorrise. -Devo forse ricordarti che siamo in un luogo pregno di
magia?-
La rossa non rispose, limitandosi a guardarsi intorno, con occhi
curiosi.
Poi notò una strana catapecchia, fatta di legno, che si
erigeva
in mezzo al prato, non tanto distante dal confine creato dal fiume.
-E quella?-
Ramoso sorrise.
-L'abbiamo costruita noi Malandrini.-
Lily si girò, sgranando gli occhi.
-Sul serio?-
-Si. Bè, non tutta. La base c'era già, ma cadeva
a pezzi.
Io, Sirius e Peter l'abbiamo risistemata, e resa quasi abitabile. Non
dovrei dirtelo, ma è praticamente il quartier generale dei
Malandrini. è lì che abbiamo creato la Mappa del
Malandrino, è lì che vengono creati la maggior
parte dei
nostri scherzi.-
Lo sguardo del Malandrino era un misto tra l'orgoglioso e l'affettuoso.
Lily aggrottò la fronte.
-Hai detto che l'avete costruita tu, Sirius e Peter. Ma, e Remus..?-
James fece un sorriso Malandrino.
-Remus...bè, in realtà questa è stata
il nostro
regalo per Remus. Sai, prima facevamo tutto alla Stamberga Strillante,
ma notavamo che Remus era sempre leggermente malinconico. Quella casa
gli riservava troppi brutti ricordi. E così, abbiamo deciso
di
fargli una sorpresa. Quando l'abbiamo portato qui, a opera conclusa,
non sapeva se piangere per la commozione o perchè c'era da
piangere, da quante regole avevamo infranto.-
Lily ridacchiò.
-Posso entrare?- Chiese poi, incerta. In fondo, si trattava di cose tra
Malandrini.
James annuì, sempre sorridente.
Lily si avvicinò alla casetta. Aprì la porta, che
fece una lieve resistenza.
Dall'interno, proveniva la luce dall'unica finestra presente, da dove
si poteva intravedere la cascata rombante.
Il pavimento schricchilò leggermente, sotto i loro piedi.
Lily riflettè un attimo. Poi ghignò.
-Mi stupisco di lei, Signor Ramoso. Si ritiene un Malandrino, ma mi
pare di non avere avuto nessunissima difficoltà, ad entrare.
Niente giuramenti di cattive intenzioni, questa volta...?-
Si girò per vedere James che le rivolgeva una grande
linguaccia.
-Mi dispiace deluderla, signorina Evans, ma ha torto. Io sono un
Malandrino appieno, è lei che non si è neanche
accorta
che ho tolto gli incantesimi prima che lei entrasse.-
Lily gli sorrise.
-Si, certo...- Sussurrò, poi.
James le strizzò l'occhio, scherzoso.
Lei tornò a guardarsi intorno.
Al centro della stanza campeggiava un tavolo, sempre di legno,
circondato da quattro sedie.
A lato, attaccato al muro, si trovavano un fornelletto ed un frigo
Magici, simili a quelli che utilizzavano in cucina gli Elfi
domestici, solo di dimensioni molto più ridotte. Si chiese
da
dove li avessero sgraffignati.
Notò solo in quel momento che tutte le pareti erano
ricoperte da
fotografie, l'una accanto all'altra, qualcuna addirittura sovrapposta,
tanto da non lasciare nemmeno intravedere un millimetro di legno.
Si avvicinò, per osservarle meglio.
Le foto ritraevano per la maggior parte delle volte i Malandrini, a
volte tutti assieme, a volte a gruppetti, a volte solitari.
I soggetti erano quasi sempre ridenti, cosa che fece sorridere Lily.
-Chi le ha fatte?-
James ghignò.
-Sirius.-
Si voltò verso di lui, incredula.
-Sirius?!-
Una cosa simile se l'aspettava da Remus, o al massimo da Peter. Non da
Sirius.
Ramoso annuì.
-Non lo ammetterebbe sotto tortura, in quanto, a suo dire,
intaccherebbe la sua virilità, ma è una sua
passione
segreta. Fa almeno un centinaio di foto al giorno, anche delle
più stupide.-
Indicò un punto imprecisato della parete.
Lily seguì il suo sguardo, e si avvicinò a una
foto che
ritraeva James, in classe, che guardava un punto imprecisato nell'aula,
con una faccia parecchio beota, la piuma posata sopra al banco,
inutilizzata.
La rossa sorrise.
-Sarebbe questa, la famosa espressione da triglia..?-
James scrollò le spalle, sorridendo.
-Suppongo di si.-
Lily fece scorrere lo sguardo, soffermandolo poi su una foto che
ritraeva tutti e quattro i Malandrini. James era appena sceso dalla
scopa, lo si notava dalla divisa rosso-oro che utilizzava durante le
partite, e dall'espressione leggermente accaldata ma entusiasta, tipica
di quando volava. Continuava a rivolgere linguaccie alla persona al di
la della macchinetta fotografica, con aria malandrina, lasciandosi
sfuggire dalle mani ogni tanto un piccolo boccino d'oro. Sirius aveva
un braccio attorno alla sua spalla, e continuava a cercare di rubargli
la scena, mettendosi in primo piano nella foto. Remus li guardava,
divertito, e Lily notò, con una certa ilarità
che, al
posto del solito libro, nella mano aveva, cercando di tenerlo
nascosto,
del Fire Wisky, che ogni tanto porgeva a James, con aria rassegnata e
divertita assieme.
Infine c'era Peter, che cercava di farsi spazio tra James e Sirius,
finchè James, stufo, gli metteva un braccio
attorno alle
spalle, mettendolo esattamente davanti all'obbiettivo.
E poi, tante altre: Remus che cercava di stare composto mentre Sirius e
James lo stritolavano in un abbraccio,Peter sulle spalle di James che
rischiava di cadere da un momento all'altro, Peter che mangiava con
aria pienamente soddisfatta una Cioccorana, Remus assorto a guardare la
luna, Remus e James che giocavano a scacchi,James che rincorreva Sirius
infuriato, con dei capelli rosa schoking, Sirius e James che tentavano
di gettare Peter e Remus nel lago, finendo in acqua anche loro...
Lily guardava quelle foto, assolutamente affascinata.
Tanti, piccoli momenti di vita, che racchiudevano la storia di una
grande amicizia.
In qualche foto, notò, divertita, c'era anche lei: James che
le
chiedeva di uscire, con aria da sbruffone, e lei che rifiutava
categoricamente, con le braccia incrociate al petto. Lei, seduta su una
poltrona della Sala Comune, che cercava di leggere un libro, mentre
James cercava di distrarla provando a rubarle un bacio. E alla fine lei
cedeva, ridendo...
Lily quasi si commosse, a vedere tutte quelle foto, sentendo uno strano
calore in mezzo al cuore.
-Sono bellssime...- mormorò.
James sorrise.
-Siamo noi.- Disse, semplicemente.
Lily annuì, capendo cosa intendeva.
Siamo noi.
I Malandrini, gli amici veri, coloro che non si tradiranno mai. Uniti,
fino alla morte. Uniti nella gioia e nel dolore. Uniti nell'amore.
Uniti. Non era ancora arrivato, il tempo in cui quell'unione sarebbe
stata messa in discussione.
E si sentì stranamente lusingata, di apparire anche lei,
nelle
foto. Perchè in qualche modo, era la testimonianza che era
entrata anche lei, nel gruppo dei Malandrini, seppur in minuscola parte.
Sorrise, accarezzando la foto di un James con delle finte corna sulla
testa, e un naso rosso da clown.
Se lo ricordava, quel giorno: era stato verso Natale del sesto anno, e
James aveva perso una scommessa con Sirius, che come pagamento aveva
preteso che James girasse così per tutto il giorno.
Ovviamente, James, da bravo allocco, si era sentito sicuro di
scommettere che lei, Lily Evans, quella volta avrebbe ceduto.
O forse, l'aveva fatto semplicemente apposta per fare divertire il suo
migliore amico, che risentiva ancora della definitiva rottura con la
sua famiglia, senza darlo a vedere.
Comunque, sarebbe rimasto per sempre un dubbio irrisolto.
-Vuoi che usciamo?- Fece James, dopo un po'.
Lily annuì. Le sembrava quasi di stare violando un luogo
sacro, che sarebbe rimasto immutato nel tempo.
Uscirono, senza dire una parola, ognuno immerso nei propri pensieri.
Lily sapeva che i pensieri di James erano tutti rivolti ai Malandrini e
ai momenti passati con loro.
Si sorrisero, un attimo, sempre in silenzio. Era piacevole stare
lì, senza parlare, godendosi semplicemente lo stare assieme.
Lily andò a sedersi vicino alla riva del fiume, ogni tanto
immergendo la mano nell'acqua gelida.
Poco dopo, sentì James sedersi accanto a lei.
Ma non ci badò. Il suo sguardo era stato attratto da uno
strano bagliore sul bordo dell'acqua.
Guardò meglio, e per un attimo le sembrò di
vedere due
occhi rossi, inquietanti, che le penetravano nel cervello, scrutandola,
malvagi.
-Lily?-
Si riscosse.
Provò a guardare meglio sulla superficie dell'acqua, dove
aveva scorto gli occhi.
Nulla.
Scrollò le spalle. Probabilmente era stata un'allucinazione
dovuta alla sua immaginazione.
-Si?- Fece poi, accorgendosi di non aver risposto a James.
-Che cosa ne pensi, di quello che ha detto Silente?-
Lei lo guardò.
-Riguardo all'esercito di studenti?-
James annuì.
-Penso che è una cosa avventata, pericolosa e folle. Ma-
Prese
un respiro -Ma è l'unica maniera che abbiamo di combattere
Voldemort. Il ministero è corrotto. Di Auror fedeli ne sono
rimasti pochi. L'unica cosa che ci rimane, è tentare questa
strada.-
Ramoso la guardò, in silenzio, per un po'.
Lei ricambiò lo sguardo. Sapeva che lui la sua decisione
l'aveva
già presa. E lei voleva fargli capire che aveva intenzione
di
seguirlo, a ogni costo.
Poi James sospirò.
-Lo sai che è pericoloso?-
Lily annuì, strappando un ciuffo d'erba.
-Lo sai che...- qui abbassò la voce, mettendoci tutta
l'amarezza
possibile. -C'è più rischio per te, che per
chiunque
altro?-
E lei lo guardò, capendo al volo. I Mezzosangue sarebbero
morti per primi, lo sapeva.
Nonostante questo, annuì, convinta.
A James passò, per un attimo, un lampo d'orgoglio negli
occhi.
-Lo sai cosa rischi di perdere?-
Di nuovo, altro cenno d'assenso. Con quella decisione, non metteva in
pericolo solo la sua vita, ma di tutti quelli che amava.
-Bene, allora.- James annuì.
Poi si alzò in piedi, con decisione.
Anche lei si alzò, puntando gli occhi verdi in quelli
nocciola.
Spostò lo sguardo sulla cascata.
-James, ti ricordi Harry?-
James sorrise.
-Certo. Come potrei dimenticarlo?-
Lily annuì.
-Bene.- mormorò.
Rispostò lo sguardo su James.
-James, io voglio combattere per lui. Non voglio che altri innocenti
muoiano. Soprattutto, non accetto che altri bambini siano
così
brutalmente uccisi. Lo voglio fare per lui, James.Voglio lottare, per
lui.-
James guardò la sua rossa, così decisa,
così
fiera. Si sentì prevadere dall'orgoglio per quella
grifoncina di
cui si era innamorato.
Annuì, senza distogliere lo sguardo. Poi sorrise.
-Bene, Lily.-
Allungò una mano, afferrandole la sua. La strinse,
dolcemente.
-Allora combatteremo. Insieme, per lui.-
-Alice?Cosa stai facendo?-
Lily era seduta sul suo letto, intenta ad osservare un'Alice che si
rimirava nello specchio, continuando a fare strane smorfie.
-Secondo te, mi sta meglio il bianco o il beige?-
Lily la guardò, divertita.
-Il bianco. Aly, non starai già pensando al vestito per il
matrimonio, spero!-
Alice guardò stupefatta la rossa.
-Come no?Certo che ci sto pensando!-
Lily aggrottò la fronte.
-Avete già una data?-
-Bè, si. La scuola finisce il 15 giugno. Pensavamo di
sposarci agli inizi di agosto.-
-Non sarà troppo presto?Insomma, abbiamo solo
diciott'anni...- Fece Lily, scettica.
L'amica si girò verso di lei, guardandola, seria.
-Lily. Per noi è normale, sposarsi a quest'età.-
Lily sorrise, lievemente imbarazzata. Certe tradizioni Babbane erano
dure a morire, in fondo.
Improvvisamente, Alice le si avvicinò, prendendole le mani.
-Lily. Vorrei che tu e Mary mi faceste da testimoni.-
La rossina gemette.
-Aly, lo sai che odio trine e merletti.-
Alice rise.
-Si, lo so che sei assolutamente contraria a qualsiasi forma di
romanticismo. Non mi stupirei se costringessi James a chiederti di
sposarti mentre ti offre una Burrobirra alla Testa di Porco.-
-Non sarebbe una cattiva idea.- Fece Lily, ironica.
Poi rise, all'espressione critica dell'amica.
-Dicevi?-
-Facciamo così. Se io ti prometto che non farò
mettere
trine e merletti sul tuo vestito, mi farai da testimone...?-
Lily la guardò, con aria fintamente severa.
-Solo se mi prometti di non costringermi a vestirmi di rosa confetto.-
L'amica rise.
-Guarda che le testimoni si vestono come vogliono.-
Lily fece un ghigno.
-Che ne so, magari voi Purosangue fissate con lo zucchero avete la
mania di avere delle pretese anche sui vestiti delle testimoni.-
Risero assieme, contente di essere amiche, nonostante tutto.
-Com'è possibile che a Maggio faccia ancora freddo?-
Chiese Lily, fregandosi le mani e guardando con aria torva il cielo
nuvoloso sopra le loro teste.
-Che ci vuoi fare, Evans, non ci sono più le stagioni di una
volta!-
Fece James, sorridendo sornione.
Erano ad Hogsmeade, che passeggiavano, tranquilli.
Era l'ultima gita che potevano permettersi nel piccolo paesino,
poichè a breve sarebbe cominciato tutto il tran-tran che
precedeva gli esami. Gli studenti si stavano concedendo quei brevi
attimi di tranquillità prima di dovere subire lo stress dei
continui compiti in classe, interrogazioni più o meno
difficili
e ore passate su grossi libri polverosi.
-Quando hai detto che ci raggiungono, Sirius e gli altri?-
James scrollò le spalle, sempre sorridente.
-Sirius e Mary dovrebbero arrivare a momenti. Remus voleva prima
aiutare Peter con un incantesimo, poi ci raggiunge.-
Lily annuì.
-Alice e Frank dovrebbero già essere in giro.-
Avevano deciso di stare un po' a gruppetti di due, e poi si sarebbero
riuniti, per godersi gli ultimi istanti di libertà tutti
assieme.
-Vuoi che li raggiungiamo?- Chiese James.
Lily fece una smorfia schifata.
-Da Madama Piediburro?-
Ramoso la guardò con un'aria stupita e leggermente
disgustata.
-Frank mi è caduto in basso.- Mormorò.
La rossa rise.
James rabbrividì al solo pensare a quel luogo pieno di
pizzi.
Una volta ce lo aveva portato una sua ex. Era stato terrificante.
Grazie al cielo, Lily evitava quel locale come la peste.
-James guarda.-
La rossina si avvicinò a una vetrina luminosa, indicando un
punto preciso.
-è l'anello che ha regalato Frank ad Alice.-
In effetti, in vetrina era esposto un anello pieno di pietruzze
luccicicanti, completamente inadatto se volevi passare inosservato.
Faceva un certo effetto, a vederlo.
Lily fece una lieve smorfia.
-Non mi ci vedrei per nulla, con un anello simile.-
James ghignò.
-Se è per questo, io non ci vedo neanche Alice, con un
anello simile.-
-Ma come?Non avete convinto voi Frank a prenderglielo?-
-Assolutamente no. Noi abbiamo convinto Frank a chiederle di sposarlo,
non a comprare questo...coso.-
Lily rise a quell'espressione. Poi scrollò le
spalle, continuando a guardare la vetrina.
-Sai, all'inizio ero piuttosto stupita. A volte mi dimentico che voi
Maghi vi sposate presto.-
James fece uno sbuffo divertito.
-"voi" maghi?E tu dove ti metti?-
La rossina rise, di nuovo.
-Hai ragione. Noi maghi.-
Ramoso rise.
-Guarda che non è obbligatorio. Puoi aspettare quanto vuoi.-
Lily sorrise.
-No, non è quello. Mi devo ancora abituare all'idea,
credo.Insomma, per i Babbani sono a malapena maggiorenne.-
James sorrise, guardandola. Poi ritornarono a osservare la vetrina, in
silenzio.
-Sai, credo di avere una strana intolleranza verso gli anelli,
comunque.-
-In che senso?- chiese il moro, divertito.
Lily scosse la testa.
-Tra i parenti e gli amici dei miei, mi hanno regalato talmente tanti
anelli, da piccola, di talmente luccicanti e talmente orribili, che
ormai ho sviluppato una vera e propria repulsione, credo.-
James fece un sorriso sardonico.
-Preferiresti che qualcuno ti chiedesse di sposarti regalandoti un
braccialetto?-
Lily sorrise, divertita.
-Non sarebbe male, come idea.Quanto meno, sarebbe originale.-
Il Malandrino rise, scuotendo la testa.
-Ti offendi se ti dico che sei assurda?-
Lily gli fece una linguaccia, scoppiando poi a ridere.
Si stupì di quanta naturalezza stavano mettendo nel parlare
di matrimonio.
Come se fosse stata una cosa logica, che lui prima o poi le avrebbe
chiesto di sposarla, e lei avrebbe risposto di si. Come se la richiesta
fosse già stata fatta, e la risposta fosse già
stata data.
E Lily pensò che le piaceva, qualla situazione. Le piaceva
scherzarci su, senza farsi paranoie, senza i mille dubbi che avevano
assillato Alice.
Semplicemente, era una cosa naturale. Prima o poi sarebbe arrivata la
richiesta, e prima o poi sarebbe arrivata la risposta affermativa.
Prima o poi, non importava. Ma era naturale che accadesse. E nonostante
questo, era contenta che la richiesta non fosse venuta ora, quando
sarebbe stato più scontato farla.
E le venne istintivo baciare James, ancora sorridente.
-E questo?- Fece lui, divertito. Forse aveva capito, o forse no. Non
importava.
Lily scrollò le spalle, sorridendo, radiosa.
-Mi andava. Problemi?- Fece, beffarda.
James sorrise, malizioso.
-No di certo.- mormorò, tornando a baciarla.
-Ma che dolci!- Una voce sprezzante li raggiunse.
Si girarono, trovandosi davanti sette Serpeverde con una luce perfida
negli occhi che avanzavano a passo strascicato verso di loro.
-Mulciber. A cosa dobbiamo l'onore?- Fece Potter, sarcastico.
Il Serpeverde tirò fuori la bacchetta, seguito dai compagni.
-Vedi, Potter...- fece, intanto che anche James e Lily sguainavano le
bacchette. -Il Signore Oscuro ci ha chiesto una prova. Per vedere se
siamo competenti, capisci.-
-Oooh. E che cosa vi ha promesso, in cambio?Una rifornitura mensile di
Zuccotti?- Fece il Grifondoro, ironico.
-Non scherzare, Potter.- Lily, senza farlo vedere, sussultò
appena. La voce che aveva parlato apparteneva a Severus Piton.
-Il mio amico Severus ha ragione, Potter.- Continuò
Mulciber. -Vedi, come pegno della nostra fedeltà a Lui, gli
abbiamo promesso di ucciderti.-
James sollevò un sopracciglio.
-Silente ne sarà felice, suppongo.-
-Oh, quando lo saprà, noi saremo lontani, non ti
preoccupare.- Disse una voce femminile.
James ghignò.
-Bellatrix Black. Ti vedo bene.- Fece, sprezzante.
-è inutile, Potter, che fai dell'ironia. Come vedete, siamo
in netta maggioranza numerica. Se vuoi, saremo clementi, e
risparmieremo la tua Mezzosangue. In fondo sei tu, che il Signore
Oscuro vuole morto.-
Nel parlare, gettò una lieve occhiata a Severus, che si
irrigidì.
-Dovrai passare sul mio cadavere.- Lily, la bacchetta puntata, aveva
fatto un passo in avanti, lo sguardo deciso.
-Ma che carina. Ti fai difendere da una Mezzosangue, Potter?-
James sollevò la bacchetta, minaccioso.
-Non ti azzardare, Mulciber. Non sei degno di baciare la polvere su cui
cammina.-
Mulciber sospirò, fingendosi dispiaciuto.
-è in questo modo che Stirpi intere di purosangue vengono
disonorate.-
Poi raddrizzò la schiena.
-Stupeficium!- Gridò, all'indirizzo di Potter.
James scansò il raggio, con agilità.
-Tutto qui, Mulciber?-
Il Serpeverde chiuse gli occhi a fessura.
-Ti farò pentire della tua irriverenza, Potter. Crucio!-
-Expelliarmus!- Questa volta era stata Lily, a lanciare l'incantesimo.
La bacchetta di Mulciber fu sbalzata via violentemente.
-Schifosissima...- Non riuscì a finire la frase.
-Stupeficium!- James, la bacchetta protesa, aveva scagliato
l'incantesimo, facendo cadere con un tonfo il Serpeverde.
Da lì, incominciò una serie di attacchi e
risposte, a cui i due Grifondoro facevano ormai fatica a tener testa,
in quanto gli avversari erano decisamente più numerosi.
-Lily!Tu scappa, vai ad avvertire qualcuno!-
-Sei fuori?Non ti lascio qui!-
-Per favore, Lily!- Ma la grifoncina lo ignorò, cercando di
Disarmare una quanto mai combattiva Bellatrix Black.
Lampi di luce colorata si susseguivano.
Lily intanto pensava.
Perchè?
Perchè erano passati da un momento di pura
felicità ad un momento così orrendo in
così poco tempo?
Cosa voleva Voldemort da James?
Qualsiasi cosa volesse, comunque, lei lo avrebbe difeso, fino alla
morte. Avrebbe combattuto al suo fianco. L'aveva promesso.
Improvvisamente, si ritrovò davati ad un viso a lei ben noto.
Si irrigidì, mentre sentiva l'aria gelarsi attorno a loro.
Sentiva le urla di James. Eppure, non riusciva a muoversi, inchiodata
da quegli occhi neri come il carbone.
-Lily...- Mormorò, quello.
-Severus.- Sibilò lei, dura e fredda.
-Io...Lily, ti prego, possiamo ancora rimediare..Noi...io...-
Lo interruppe, gelida.
-Non c'è niente da rimediare, Piton.-
Quelle parole penetrarono l'anima del Serpeverde come una lunga lama
affilata.
-Tu...tu...come ci siamo ridotti così?-
La rossina non rispose, le labbra serrate.
-Credevo che...Tu e Potter...mai...-
-Io invece credevo che l'amicizia andasse oltre a certi pregiudizi.
Evidentemente, sbagliavamo entrambi.-
Un lampo passò negli occhi di Piton.
-Dimmi che non lo ami, Lily.-
Lei rise, fredda.
-Lo amo, invece. E lo sposerò, un giorno.- E si
intristì, a pensare a come stavano bene, lei e James, prima
che arrivassero i Serpeverde.
Piton impallidì, spalancando gli occhi.
-No...Tu...no...Lily..Tu non lo ami!L'unica cosa che potresti amare di
Potter, è il suo corpo, Lily!Tu...-
Fu un attimo.
Un attimo, e Severus Piton si ritrovò per terra, con Lily
Evans che lo sovrastava, gli occhi fiammeggianti, ricolmi di ira e
disprezzo.
-Mai.- Sibilò. -Non farlo mai più, Piton. Se
c'è una cosa che non puoi contestare, è il mio
amore per James. E ora, se ti è rimasta un minimo di
dignità, torna indietro. Non diventare quello che vuoi
diventare. Se hai tenuto almeno un po' alla nostra amicizia..-
raddolcì il tono. -Torna indietro.- sussurrò.
E Piton, per un attimo, fu tentato. Fu davvero tentato di mollare
tutto, per quegli occhi verdi.
Ma non sarebbe cambiato nulla.
Lei lo amava. Amava lui. Lui, Potter.
Anche se fosse tornato indietro, non avrebbe riavuto Lily.
Gliel'aveva portata via. E odiò quella luce gioiosa che Lily
aveva negli occhi, nonostante la lotta. Perchè sapeva che
quella luce era solo ed esclusivamente rivolta a Potter. Lo
odiò, ancora di più.
L'odio che lo prevase, gli fece scuotere la testa.
No, non sarebbe tornato indietro.
Lo sguardo di Lily si inaridì.
-Bene.- Fece, ancora più fredda.
Un lampo di luce li sfiorò, facendoli tornare alla
realtà. Lei gli gettò un'ultima occhiata
sprezzante e disgustata, e si voltò.
Si accorse che nel frattempo erano sopraggiunti Remus e Peter, assieme
a Mary e Sirius e Alice e Frank. Probabilmente, erano stati attirati
dalle continue luci colorate provenienti dalle bacchette.
Incantesimi venivano sparati in tutte le direzioni.
Vide James lottare contro Bellatrix. Aveva il viso segnato da un taglio.
Corse ad aiutarlo.
Improvvisamente, sentì un urlo agghiacciante.
-AVADA...-
Successe tutto in un secondo.
Lily spalancò gli occhi.
James si girò verso di lei, terrorizzato.
Prima che il fascio di luce verde la colpisse, le si gettò
addosso,per proteggerla.
Finirono a terra, e il fascio di luce si disperse nel punto dove prima
di trovava Lily.
Lily ansimava.
Dopo un po'si accorse che James non si muoveva.
-James?- Fece, terrorizzata.
Con sollievo, sentì che James avvolegeva le sue braccia
attorno alla sua schiena.
Poi si sollevò, senza staccare mai le sue braccia da lei,
trascinandola su con se, fino ad arrivare a iginocchiarsi.
Il respiro era affannato. Non accennava a staccarsi. E intanto, la
lotta continuava, imperterrita.
-James?- Fece, ancora.
E lui scosse la testa, contro la sua spalla.
Mai. Mai, aveva preso una tale paura. Mai aveva avuto tanto paura di
perderla.Non avrebbe accettato di perdere anche lei. Non poteva credere
di poterla stringere ancora, di sentire il suo petto che si abbassava e
si alzava, a ritmo con il respiro.
Improvvisamente, una voce pacata li raggiunse.
-Sarebbe ora di smetterla, non credete?- La voce era fredda, eppure
tranquilla.
Silente.
Era arrivato Silente.
Grazie a Merlino.
James strinse ancora di più Lily, lottando contro il suo
cuore incessante, lottando contro le lacrime.
-Signorina Evans, va tutto bene?-
Lily annuì, timorosa, ancora stretta nell'abbraccio di
Ramoso, che non sembrava intenzionato a lasciarla andare.
Prese ad accarezzargli i capelli, inspirando il suo profumo, cercando
di tranquillizzare i loro cuori che andavano a ritmo incalzante.
Silente si guardò intorno, con aria grave.
-Qualcuno mi dovrà delle spiegazioni, credo.-
E Lily sentì un breve singhiozzo arrivare dalla sua spalla.
Lo strinse, forte.
-Sono qui.- Sussurrò. -Sono qui.-
Fece fatica a sentire la risposta, ma la sentì, e le
sì riempì il cuore di calore, e gli occhi di
lacrime.
-Grazie a Dio, Lily.-
ciaoooooo!!!un altro cap finito ^^ non c'è molto da dire, se
non che non l'ho neanche riletto, quindi mi sa che ci saranno errori a
non finire =P è che sono un po' di fretta =) ciaoooo baci!!
non ringrazio una per una perchè sono veramente in
frettissima, risponderò alle recensioni anche di questa
volta nell'altro capitolo!!!e scusate ancora se vi ringrazio
velocemente, vi adoro!
Grazie a cassandra 287, germana, Maira_Hermione96(amica talpa=P),
oOoPRONGSIEoOo(grazie x la recensione lunghissima,giuro che la prox
volta ti risponderò bene =),Emily Doyle, jaily(visto?sono
stata veloce di nuovo?=P), felpa_fan, ramoso4ever95(Sempre grazie per
le recensioni abnormi, le adoro =P), XXXBEAXXX, Princesseelisil, Nikki
Potter( haha, abbiamo aggiornato in contemporanea =P)
Harmonia e ninny!!!grazie vi adoro!!ciaooooo!!
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